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Alla fortuna editoriale delle [...] cultori del genere [...] riproposte (da Hoffmann a Gautier, [...] Maupassant a [...] massa) si è in [...] incremento [...] critica, che si è [...] numero ormai molto consistente di studi, spesso [...] teorico o analitico. A favorire tale interesse [...] maniera determinante la famosa, e ampiamente discussa, «Introduzione» [...] Tristan Todorov, da noi tradotta nel [...] sette anni dopo la [...] Francia. Il libro che al [...] Remo Ceserani prende le mosse di lì, [...] principale secondo la quale il tratto costitutivo [...] essere individuato anzitutto nella [...] ambiguità di fondo. Ed è un tratto [...] dai generi che gli sono affini (il [...] la fantascienza, il romanzo utopico, [...] il gotico, [...] e con i quali [...]. Il fantastico affiora quando [...] narrativo tratteggiato realisticamente si verifica un avvenimento [...] può spiegare con le leggi del mondo [...] familiare. E che pertanto getta [...] vi assiste, incapace di capire se si [...] dei sensi (che naturalmente lascerebbe intatte le [...] o viceversa di un evento realmente accaduto [...] una realtà governata da leggi a noi [...]. Opportunamente, però, Ceserani imposta [...] che in termini di «genere», in termini [...] non trascura di passare in rassegna quella [...] soprattutto nel primo Ottocento, nella quale il [...] per organizzare la struttura fondamentale della rappresentazione, [...] si sofferma ad analizzare [...] di procedimenti e di [...] il «modo» fantastico rintracciabile anche in testi [...] generi, il [...] il [...] il fiabesco, il [...]. [...] molto ampia (da Hoffmann a Tabucchi) provvede a dare fondamento al punto di vista adottato. Harrison Themis, la dea [...] Eliot e alla Woolf [...] e i valori per [...] Intervista a Sandro Mancini autore di un saggio [...] Un umanesimo capace di superare le chiusure [...] Professor Mancini, il suo invito a «tornare a [...] fa eco alle parole [...] il quale ha scritto [...] di [...] è «il nostro migliore [...] compito ancora incompiuto». Ma perché dovremmo cercare [...] Cinquecento la soluzione dei nostri problemi? Quali analogie [...] culturali così distanti? Il punto di partenza, [...] una presa [...] per un verso, [...] più profonda che emerge [...] Novecento, [...] decostruttiva, il [...] meno di un regi-stro [...] un centro fondativo, la fine delle metafisiche [...] della secolarizzazione nella versione del mar-xismo e [...]. Si deve prendere at-to [...] di senso che hanno do-minato la modernità [...]. Ora, pe-rò, si tratta [...] questa presa [...] non [...] a elaborare il lutto, [...] questa situazione di fluidità e di aper-tura [...] il senso nascen-te. Di che cosa noi [...] per capire una realtà totalmente cambiata, il [...] che stiamo comunque vivendo? Abbiamo bi-sogno, tra [...] creativo, di un pensiero che sappia anticipare [...] sappia guardare ciò che è allo stato [...]. Ora, momenti di pensiero [...] lungo tutto [...] della filosofia, e non [...] ma certamente un grande pen-satore creativo è [...] un altro è Giorda-no Bruno, [...] ho lavorato per molti anni e su [...] un saggio; sono due opere diverse, ma [...] progetto di ricerca. Perché, intanto, proprio [...] Innanzitutto, [...] si situa nella fine [...] Ri-nascimento; [...] la mia impressione è che la fine [...] Rinascimento [...] molto simile ai giorni no-stri. La fine del Rinascimento [...] di perdita generale di autorità; anche la [...] cioè gli antichi riscoperti [...] chi ironizza di più [...] umanisti è Giordano Bruno, ma anche [...] che pure ama molto [...] sente libero rispetto ad essi. Quindi, è un momento [...] di fluidità del pensiero, perché è un [...] i precedenti scenari di senso (la Scolastica [...] stesso Umanesimo) sono ormai esauriti e, [...] parte, il nuovo paradigma [...] lì a pochi anni non si è [...]. È un momento di [...] anche un mo-mento in qualche modo ancora [...] nostro, perché [...] era insanguinata dalle guerre [...]. Ora, i pensato-ri che [...] situazio-ne epocale, ed è il caso in [...] riescono ad anti-cipare [...] che saranno carat-teristici della [...] illuminista. Da [...] emerge il liberti-nismo, emergono [...] francesi del Seicento, La Rochefoucauld, Molière. In [...] ci sono spunti che [...] an-che la situazione in cui noi siamo [...]. E, a mio parere, [...] cui siamo entrati ha in comune con [...] che noi dobbiamo pensare [...] spalle tutte le for-me di narcisismo a [...] princi-pale, che è [...] che [...] sia al centro del [...]. Bruno e [...] portano [...] una nuova [...] Bruno [...] profetico dello scopritore di [...] con la pacatezza dei [...] tutti e due sono convinti che noi [...] centro del mondo, tutti e due sono [...] non ha centro. [...] insieme, la riscoperta di un [...] diretto con la natura, il senso che si debba [...] dalla vi-ta, al di là delle forme categoriali che [...] sono consumate e che non riescono più a spiegare [...] realtà presente, una realtà forse ancora più do-lorosa e [...] ma con notevoli analogie con quella di oggi: una [...] religiosa che anche oggi [...] da ridisegnare, la scoperta [...] delle civiltà extraeuropee (e sempre Bruno e [...] sono stati, tra [...] i due critici più radicali [...] conquista [...]. In [...] si manifesta nei volti sconosciuti [...] del primitivo, del-la donna. Ma [...] verrà presto rimosso dalla [...] farà del «cogito» e del con-cetto galileiano [...] i pilastri del nuovo paradigma della ragione. [...] aspetto sembra anticipare i più [...] sviluppi [...] e [...] del nostro secolo. Certamente, perché [...] ha un pensiero che [...] vedere [...] e anche di ve-dere [...] occhi [...]. [...] un episodio emblematico, raccontato dallo [...]. Allora si portavano in [...] come animali esotici gli [...] va a [...] per [...] in questo incontro con [...] la cosa più interessante, che fa pensare [...] è che si chiede [...] costumi osservati in Fran-cia, e costoro rispondono, [...] essere ri-masti stupiti dalla simulazione, dalla rassegna-zione [...] ineguaglianze sociali; e [...] conclude dicendo: la falsità [...] ecco i due nostri principali mali messi [...]. Questo sarà uno dei punti [...] svilup-pati dalla critica di Rousseau. Infatti, [...] considera Rousseau fonda-tore delle [...] questa opera-zione critica; ma questa mossa teorica, [...] Rousseau [...] fatta [...] e Rousseau è sta-to [...] lettura di [...]. [...] un filo diretto che collega [...] Rousseau e [...]. Ed è stato [...] a coniare [...] la condizione umana. Auerbach ha scrit-to che [...] per la prima volta, [...] diventa problematica in senso moderno. Leggendo il nuovo libro [...] Le sfide [...] (Feltrinel-li), ho notato con [...] esplicito incrocio della più elaborata etica postmoder-na [...] di [...] del limite, della finitezza, [...] che significa rifiuto del dogmatismo etico, e [...] morale alle ragioni [...]. Lei notava prima, come punto [...] de-gli [...] che [...] guarda anche oltre [...] oltre lo [...] antropocentrico. Sì, anche [...] si trova una notevole sintonia [...] una delle frontiere [...] di oggi, penso in particolare [...] Jonas. È il tema della [...]. [...] un mutuo obbligo che lega [...] i viventi, e [...] una responsabilità [...] nei confronti di tutta la [...]. La natura, che non [...] non è cosciente, ha però dei diritti. E, ancora a proposito [...] degli [...] quando [...] si chiede dove stia [...] libertà umana, risponde, con un evidente richiamo [...] che quel limi-te si [...] mette in discussione la sopravvivenza delle specie [...] umana (animale e vegetale). [...] cioè, non ha diritto di [...] una specie, per-ché la natura è portatrice di un [...] diritto. Questo è il discorso [...] è il discorso [...] Jonas, di chi ha vissuto [...] e [...] ma era già il discorso [...] che parlava del mutuo obbligo [...] lega tutte le specie, in quanto la [...] si estende non solo [...] non solo a tutte le [...] uma-ne, ma a tutta la natura. Proprio su questo no-do [...] mio libro, appena pubblica-to da [...] Umano e non umano [...] storia. Levi Strauss, Jonas e [...]. Questa idea inclusiva della [...] che si esten-de alla natura [...] suo insieme sarà spezzata, per così dire, dopo [...] dal dualismo carte-siano (che separa [...] corpo e [...] riconosciu-ta peraltro soltanto [...] e dalle istanze di dominio [...] dalla rivoluzione scientifica. Si, e bisogna dire [...] nostra cultura occidentale sembra ancora lontana dal [...] quella idea di [...] della natura, che [...] dei filosofi greci prima che di Bruno [...]. Il tema della «simpatia» [...] ac-colto un [...] simbolicamente nel titolo del [...] «Oh, un amico! È [...] di [...] da me sottolinea-ta, verso un [...] intersoggettivo che non [...] che ci manca, che dobbiamo [...] anco-ra ricostruire. [...] scrisse i suoi [...] pensando al grande amico [...] La [...] al vuoto che la [...] amico ha lasciato nella [...] vita. Ma è anche [...] a un futuro lettore, che [...] lo «scettico» [...] quando scrive non è così [...] avere. Lei insiste molto, nel suo [...] dei dialogo. Dialogo è una parola vecchia, [...] ma è una parola che a me piace, che [...] ripensata. Entrare in dialogo con [...] è Michel de [...] può essere un buon [...] «mestiere di vivere» (è una [...] espres-sione) alla fine del [...] ristabi-lire anche il nostro dialogo con la [...]. In fon-do, ripeto, la [...] delle profonde analogie con la fine del Rinascimento: [...] so-glia epocale che inaugura la rivoluzione scienti-fica [...] paradigma dualisti-co cartesiano, e [...] soglia epocale, che ten-de [...] scissione da quella intro-dotta e alla riconciliazione [...] della natura. È il programma di [...] dire, non umanistico, perché non più antropocentrico. In omaggio di Etienne [...] STEFANO [...] Nel 1912 Jane Ellen Harrison, [...] punta del [...] gruppo dei ritualisti di Cambridge, [...] stampe Themis. Uno studio sulle origini [...] greca, un ponderoso saggio che si affiancava [...] raccolti da James [...] sotto il titolo de Il [...] del 1915 raggiungerà i [...] tentativo di proporre una lettura del tutto [...] gre-ca. Impostando [...] ricerca sulla priorità del [...] la Harrison sovvertiva i canoni della storiografia [...] con i rituali primitivi veniva inferta alla [...] destabilizzazione che nemmeno la vertigine dionisiaca nietzschiana [...]. Alle categorie usurate della [...] personali, del [...] del [...] come diritto della vendetta [...] si sostituivano le santità vaghe del gruppo [...] sacramentale del sacrificio ed una concezio-ne del [...] il femmi-nile dalla subordina-zione al diritto pater-no. La dea Themis, fi-glia di [...] e madre di Dike, proiezione [...] malapena [...] comunitaria, finiva col rappresentare il [...] che precede e strut-tura il divino. In altri termini, religioso [...] fatti coincidere. Sono, queste, le tesi [...] a cui la Harrison perveniva attraverso [...] di un numero impressionante [...] escludendo, anzi dando loro asso-luto rilievo, quelle [...]. Ciò spiega, fra [...] il motivo per cui, [...] ostili-tà degli specialisti, corrispondesse subito [...] in scritto-ri come [...]. /// [...] /// Graves, che col-locarono Themis [...] ricordato Ramo [...] e se ne lasciarono [...] riferirsi alla Terra desolata di Eliot e [...] Dea Bianca di Graves, che tradisco-no una ricezione più [...] testo della Harrison. Va detto, a chiarire [...] dal saggio pres-so gli addetti ai lavori, [...] personalità e la chiara co-scienza femminista [...] impedivano un pronto rico-noscimento [...] in un ambiente accademico inte-ramente maschile quale [...]. La Harrison dovette fare [...] la [...] tenacia per farsi strada [...] che la respingeva, per così dire, naturalmente [...] firmò i suoi primi libri con le [...]. Figlia di un agiato [...] si formò come studiosa nel triangolo «classico» Cambridge/ Oxford/ Londra. Sin [...] le umiliazioni non mancarono ed [...] furono co-centi. Quando però, nel 1897, le [...] di Aberdeen e [...] le conferirono una laurea ad [...] anche gli accademici [...] parvero ricredersi: [...] seguente, infatti, le venne offerta [...] cattedra al [...] College. Ma il futuro le [...]. Attaccata per [...] marciato, nel 1911, alla [...] londinesi im-pegnate nella battaglia per il voto [...] per il livore con cui era stato [...] saggio, irritata da criti-che che si spingevano [...] la [...] vita privata, nel 1914 [...] gli studi. Morirà nel 1928, a Londra. Themis è in effetti [...] là di ogni dubbio [...] fon-damentale nel campo degli [...] nella storia della cultura europea e inglese [...]. La decisione [...] Italiano per gli Studi Filosofici, [...] ha finanziato [...] di [...] tradurre per la prima volta [...] italiano, va quindi accolta con estrema soddisfazione. Se ne è assunta [...] Giuliana Scalera [...] ricercatrice presso [...] salernitano, che a un [...] affiancato una traduzione che restituisce tutte le [...] stile ri-goroso eppure venato di grazia e [...]. [...] contenuta nei «Saggi» di Michel [...] rimbalza fino a noi, per [...] come una delle opere centrali [...] moderno sia stata concepita [...] come omaggio al suo amico [...] Etienne de La [...]. Quelle semplici parole risuonano [...] di un nuovo saggio di Sandro Mancini, «Oh, [...]. Il libro di questo [...] scuola di Enzo Paci e docente presso [...] Cattolica [...] Milano fa il punto sulla vita e [...] francese, ma scegliendo un approccio che attualizza [...] e fa propria quella [...] la lettura di [...] la convinzione che i [...] la tolleranza, la [...] non dogmatica, [...] il cosmopolitismo, la giustizia [...] rispetto degli animali e in generale della [...] stessi a cui gli uomini ragionevoli della [...] secolo affidano le speranze per il futuro [...]. Tornare al Cinquecento, dopo [...] scenari che hanno contraddistinto il nostro secolo [...] di ideologie e di valori. Ripensare il passato per ricostruire [...] senso della nostra modernità, [...] le ragioni lungo [...] corso della storia del pensiero [...]. Su questi temi abbiamo [...] Sandro Mancini. Cinema 95/96 Il Dizionario [...] Vi siete persi [...] man»? Peccato, perchè si [...] dei più bei film usciti [...] stagione. Regia di Jim [...] protagonista [...] cult Johnny [...]. Altre notizie potrete apprendere [...] aggiornamento, in libreria proprio in questi giorni, [...] «Dizionario [...] cinema» edito da Baldini [...] Castoldi, invenzione di un [...] come Paolo Mereghetti. [...] è stato curato dallo stesso Mereghetti, con la collaborazione di Alberto [...] Paola [...] (autrice tra [...] di un «Tutto Truffaut», edito [...] da Baldini [...] Castoldi) e Aldo Fittante. Le pagine in questo [...] il prezzo dodicimila lire. Le schede illustrano rapidamente, [...] a un giudizio critico, i film usciti [...] Italia [...] il settembre 1995 e lo stesso mese [...] regista, interpreti, trama e rapido, spesso assai [...] «ritrovare -scrive Mereghetti [...] -il senso più vero [...] in poche sintetiche righe, [...] al lettore non solo uno strumento per [...] memoria. Ottimo per cinefili e [...]. Paris, métro, 1980 Peter [...] Simpatie naturali PIERO PAGLIANO [...]. /// [...] /// Paris, métro, 1980 Peter [...] Simpatie naturali PIERO PAGLIANO [...]. (0)
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