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[...] is [...] Nella discussione interviene lo storico [...] politologo tedesco. /// [...] /// Sinistra, attenta alla tua [...]. Una destra vi ò [...] al comparsa della sinistra, ma la sinistra, [...] ha come presupposto la presenza di un [...] «rapporti (di potere)» e contro questo esistente [...] critica, La sinistra è dunque, fin dai [...] forza [...] critica, corrosiva e questa [...] primissima ed essenzialissima peculiarità. Gli illuministi ufficiali come Voltaire [...] prima linea unicamente soltanto una delle componenti [...] cioè la Chiosa, e non volevano affatto [...] della monarchia o anche [...]. Quando attaccavano i «privilegi» [...] che loro stessi erano senza privilegi, ma, [...] sistema non erano assolutamente degli esclusi. Essi potevano avere simpatia [...] -popoli delle colonie, ebrei e contadini -, [...] ponevano attivamente alla testa di coloro che [...] voce. Si dovrebbe parlare di [...] la quale, dopo la [...] Francia e in Germania, confluì nella formazione del [...]. Ma se nel motto della Rivoluzione francese «libertò, [...] viene messa in una evidenza [...] lutto particolare la libertà, allora la critica si appunta [...] contro [...] e contro la «repressione». Come repressione della libertà [...] devo valere ogni limitazione e regolamentazione posta [...] istituzioni, come per esempio il diritto di [...] gran parte del potere sociale alla libera [...] il matrimonio, che [Mine vincoli [...] sessuale. Dal momento che la aspirazione [...] individuale e alla liberazione degli istinti naturali [...] un bene -in palese contrasto [...] la dottrina della Chiesa -, dalla liberazione non emerge [...] caos, ma [...] una mano invisibile conduce gli [...] egoistici al conseguimento [...] e ciò che sembra essere [...] e [...] si dà a vedere invece [...] Ragione. Anche le grandi sperequazioni, [...] per le ricchezze e il prestigio si [...] di nuovo, sono ra-: [...] in quanto non non [...] «rapporti [...] potere» repressivi. Questa sinistra dovrebbe essere delta [...] o radicale; essa nella [...] forma pura f un [...] anche se i suoi primi [...] si possono ravvisare già [...] come nel «Gorgia» di Platone. Se essa fonda un [...] il partito dei più capaci e più [...] vengono ostacolati nello sviluppo della loro abilità [...] potere esistenti. Invece, dove non la [...] eguaglianza 0 il postulato che ha maggior [...] deve essere la abolizione [...] risulta dalla concorrenza, ottenuta attraverso la eliminazione [...] tutte le disegua-glianze, la proprietà privata in [...] Li sinistra egualitaria prende ovunque partito per i [...] le vittime -e anche certamente contro i [...] si orienta verso relazioni personali trasparenti, interne [...] nelle quali non si diano gerarchie istituzionali, [...] durevole, professionalizzazione di attività individuali e «apparati» [...]. [...] francese si può trovare una [...] corrente sotterranea di [...] egualitario e nemico della proprietà, [...] esempio Lingue! I primi socialisti hanno [...] di rapporti familiari dei loro falansteri e [...] della famiglia degli esseri umani nel «villaggio [...] mondo morale» che, dopo la fine dei [...] con ciò della storia stessa, sarebbe diventata [...] uomini eguali e felici. La sinistra egualitaria (o [...] un [...] non meno della sinistra [...]. I suoi antesignani hanno [...] contestare la insuperabilità [...] tra libertà ed eguaglianza. Ma dagli inizi fino [...] sono sempre [...] uomini che si sono [...] ai rapporti di potere e. Li sinistra egualitaria è una [...] eterna». Nessuna altra tendenza e [...] i tempi tanto simile a se stessa [...] riconosciuta conte tendenza in tutte le forme [...]. Perciò in senso enfatico [...] definita «la sinistra», nonostante non si debbano [...] distinzioni e le forme miste. Dopo il crollo del [...] vinto la destra ma la tendenza [...] sinistra. Ora tornerà quella [...] suo nemico più antico, [...] stato aristocratico, regionalistico e [...] con alla testa la [...] completamente uscito di scena. Ma se sono stati [...] tanti limiti e sono caduti tanti privilegi, [...] processo storico mondiale ha condotto al superamento [...] potere» come tali, anzi ha piuttosto rafforzato [...] del lavoro, la burocratizzazione e la . Ogni nuova vittoria parziale della [...] ha voluto dire la [...] inclusione [...] il quale certamente si [...] modificato, ma non é mai [...] andato in pezzi come tale. Sta [...] il dilemma della sinistra [...] può mai superare e che, tuttavia, tenta [...] di nuovo in questione. [...] massima del suo nemico, [...] cioè «ordine, differenza, distanza» [...] essere accettata da lei [...] in cui tocca a lei agire negli Stati [...] organizzazioni, benché sia in fondo ostile a Stati, [...] discriminazioni. Il tentativo più significativo [...] liberarsi della propria ostilità verso la storia [...] marxismo, che ha fatto del pieno sviluppo [...] il presupposto per [...] della società mondiale, [...] senza classi e senza Stato. Il tentativo più importante di [...] simile realizzazione integrale dispotica è stata la Rivoluzione russa [...] il sorgere di uno «Stato sovietico» tendenzialmente universale e [...] sorprendente estensione del sistema comunista a gran parte [...] e [...] dopo il 1945. Ma questa [...] della sinistra ha prodotto [...] violenti e di sopraffazione e il sistema [...] Stati [...] sinistra che ha vinto [...] é stato, per la [...] progressista [...] più un ostacolo che [...] dispetto di tutti i segnali inequivocabili di [...]. Dopo il crollo di [...] la domanda: Che cosa resta della [...] l-i risposta deve suonare: [...] idea della rivoluzione mondiale che, per mezzo [...] classe del lavoro», attuerà la liberazione e [...] che [...] di piano sia capace [...] produttività. Dal momento però che [...] le immagini che scatenavano un potentissimo impulso [...] parte degli attivisti dei [...] di sinistra, si potrebbe [...] -almeno per quanto riguarda la prospettiva a [...]. [...] di tendenza cominciata con [...] degli esiti disastrosi che ne sono scaturiti [...] perduta per la sinistra. Quel elle la sinistra [...] ora in alcune parti [...] e negli Usa -e [...] di ripartizione [...] quote di incarichi politici [...] i diritti di cooperazione per gli studenti, [...] il diffuso senso di [...] Terzo mondo -sarebbe stato impensabile ancora per [...] Repubblica di Weimar. Qualcuno [...] cercare di moderare tutte queste [...] ma [...] non [...] essere ricacciate indietro. In ciò si può [...] mondo attuale è un mondo di sinistra [...] conflitto si gioca [...] tra le tre versioni [...]. Una situazione totalmente nuova [...] se la sinistra eterna dovesse ritrovare il [...] le sue intenzioni originarie, e cioè la [...] fondo verso limiti, differenze, conflitti e si [...] di una «mescolanza di tutte le razze [...] i popoli», per [...] della economia industriale basata [...] lavoro e per il superamento del modello [...] con esso, della dinamica, che vi é [...] europea ed americana, se dovesse cioè considerare [...] fonte di discordia e [...] monia. In quel caso, la [...] destra, «ordine, differenza, distanza», dai momento che [...] questione la realtà di un mondo eccessivamente [...] variegato -in quanto non del tutto di [...] essere tirata di nuovo fuori. Alla sinistra nuova, postcomunista, dovrebbe [...] una destra postfascista e completamente internazionale -quanto la sinistra [...] certo non cosmopolitica. Soltanto la semplicità e [...] rapporti di [...] che non Mino tali, [...] modellati sulla struttura famigliare, e che rappresentano [...] profonda della sinistra eterna, potrebbero non [...] ridotti in un modo [...] realtà del dominio. Il dilemma della sinistra [...] superare, ma proprio per questo essa esisterà [...] la terra sarà [...] da esseri umani. Così ce [...] narrato Shakespeare William il [...] «Naufragi»; storie di navi affondate ma anche [...]. Una delle metafore più [...] è per tre giorni tema di un [...] ieri e «diviso» tra Salerno e Napoli [...] e il Suor Orsola Benincasa). Moltissimi gli spunti, gli [...] le relazioni. Anticipiamo ampi stralci di [...] Lombardo dedica a Shakespeare. AGOSTINO LOMBARDO In Shakespeare, [...] che probabilmente da [...] (il fiume, si lo [...] l. Il fatto è che il [...] era parte [...] quotidiana e dunque [...] collettivo. Il mare era l'isola, [...] le scoperte e le esplorazioni, [...] le battaglie con [...] i pirati, i marinai [...]. Quelli che gli venivano [...] la [...] letteraria, da [...] classiche clic Shakespeare pur sapendo [...] latino e ancora meno greco» conosceva, [...] e soprattutto [...]. E quelli di cui [...] attraverso la cronaca contemporanea, le relazioni di [...] quotidiana. O se avvengono, i [...] per quel che riguarda i protagonisti. Non della morte degli [...] shakespeariano si occupa ma della loro vita. Questa grande e universale [...] é trasformata da Shakespeare in una metafora [...] addirittura della nascita. È vero che, [...] di Siracusa, descrive al [...] Efeso il naufragio che [...] diviso dalla moglie, ha [...] la [...] famiglia: [...] vola ci aveva condotto [...] una lega da [...] che [...] sempre [...] ai venti ci dette [...] del nostro pe-ricolo, ma la nostra speranza [...] di più, poiché la scarsa luce che [...] concedevano non faceva che portare alle nostre [...] spaventosa certezza di una line imminente. Il duca, mio marito, [...] e voi che siete i calendari della [...] lutti a questa festa di battesimo con [...] si lunga pena tanta alle-gria». Ed è una [...] grande interesse, perché suggerisce [...] shakespeariana del [...] 111 quanto, collie si diceva, [...] gaio non alla morte ma alla vita. Il naufragio appunto corno [...]. Il naufragio come inizio [...]. Che è il motivo [...] Dodicesima no/te. Anche [...] c'è un naufragio, descritto [...] Viola, [...] al naufragio è scampata. Ma come Viola, anche il [...] Sebastiano è vivo, e dal naufragio si passa ad [...] nuova «commedia degli equivoci» (peraltro più complessa, immagine com'è [...] una più profonda ed esistenziale ambiguità: non a caso [...] vicini al volgere del secolo, non lontani [...] e ad una liliale agnizione, [...] una nuova nascita, appunto. Il mare in cui si [...] in questa commedia, per nascere o rinascere a Efeso [...] in [...] Mediterraneo. Eva detto (come già [...] ho ricordato) che il rapporto di Shakespeare [...] sempre di più, e sempre più profondamente, [...] Mediterraneo. E la cosa si [...] pensa che questo mare [...] e della nostalgia solare [...] sempre vive nelle letterature del Nord ) [...] culturale e letteraria: il mare del mito; [...] origini delia cultura occidentale; il mare di Enea [...] Eneide agisce fortemente su Shakespeare, che vi allude [...] Didone) ma anche il mare di Ulisse [...] (Iella Divina Commedia. È un [...] che, dopo la Dodicesima Notte, [...] appunto nel Mercante di Venezia, e, poi [...]. E a Cipro appunto [...] anzi [...] che sia Disio, un [...] «Stando a [...] dalla riva schiumante, i [...] flagellare le nubi; sollevati dal vento, i [...] criniere rovesciano acqua . Non vidi mai tanto furore [...] tempesta». [...] in larga misura si [...] qualche spiaggia o addirittura sulle navi. Ci si imbarca o [...] il movimento centrale [...] è quello del viaggio [...] sono [...] e ci sono appunto [...] quello descritto da [...] poeta cui Shakespeare attribuisce, [...] coro: «E il mare (Pericle) riprendo dove [...] gli uomini trovare agio, ché già. Perisce [...] e boni, e lui solo [...] salva; finché la fortuna, stanca di mal oprare, sulla [...] lo [...] per [...] conforto». Questa volta anzi il [...] dalle relazioni di viaggio legate [...] non è descritto ma [...] nel suo spettacolo, no [...] straordinaria efficacia la violenza). Siamo sii una nave, [...] fragore e al lampeggiare della tempesta, i [...] e i nobili, il nostromo e i [...] accomunati da un medesimo terrore, si agitano, [...] travolti dalle onde. E il naufragio, è [...] da Miranda che parla col padre [...] come ho sofferto Con [...] re! Povero anime, tutte [...]. So avessi avuto il [...] sprofondato il mare nella terra Prima che [...] veliero Con il suo carico di umani. Ed ecco elio apprendiamo [...] non è veramente avvenuto, è [...] di Prospero, mago e [...]. [...] lui [...] spettacolo orrendo del naufragio Che [...] te ha toccato [...] concertato io Con tale sapienza [...] non c'è [...]. No, nemmeno un capello [...] coloro che tu udisti, dalla [...] coloro che tu vedesti [...] . E lo conferma Ariel, [...] che prima descrive la propria azione («E [...] ora a [...] ora sul ponte, / In [...] ho fiammeggiato terrore. Non [...] anima / Clio non [...] mattana / E non facesse / Scene [...]. [...] modo addirittura emblematico, dunque, [...] è legato alla morte. E infatti mentre il Re [...] Napoli cerca il figlio Ferdinando che crede annegato, [...] il padre mentre Ariel ne celebra [...] morte e la metamorfosi: «A [...] sott'acqua / Tuo padre giaco. Di fatto, ancora una [...] che è latito più [...] più realistico porta ad [...] conoscenza, di ricerca di identità e di [...] arduo, perché per conoscere bisogna attraversare, come [...] fanno, non solo [...] non solo [...] ma anche la degradazione [...]. E la conclusione del [...] certo rasserenante. Gonzalo -che sempre tenta [...] lacerazioni della realtà -può sì dire che [...] concluso [...] e tutti hanno trovato [...] suno / Era padrone [...]. Ma trovare se stessi, essere [...] di sé», non significa uscire [...] il reale, acquistando una verità [...]. Tutti mutano, corto, dopo [...] il mutamento, la metamorfosi, è il principio [...] ma la verità che si acquista (come [...] soprattutto conoscenza della propria precarietà e debolezza, [...] e finitudine, Ciò è vero persino di Prospero, [...] si [...] il ducato, si é [...] nemici. Ila scoperto il valore [...]. Ma ha anche scoperto, di [...] (e dunque alla vita, alla [...] il proprio [...] di [...] scena della« Tempesta» nel famoso [...] di Strehler e. /// [...] /// E più [...] rivolgendosi [...] «Due di questi individui / Dovete [...] vostri; / Questa cosa [...] riconosco mia». Ma è soprattutto Gonzalo [...] sia il risultato del viaggio che i [...] cammino di co [...] cui il naufragio ha [...]. Egli aveva [...] con le parole di [...] un mondo di utopia: «Nel [...] stato / Governerei eseguendo tutto / Contrariamente agli usi. Sarei un principe così [...] Da silurare ì Età dell'Oro». Ma proprio [...] dirà, nel quinto [...]. Il naufragio shakespeariano non porta [...] morie ina nemmeno [...]. [...] nascita, il [...] fa [...] dare su queste costo, su [...] isole, un uomo che vorrebbe [...] il giardino [...] ma che trova invece una [...]. Dopo Shakespeare, il naufragio fa [...] e rinascere [...] non in una nuova Arcadia [...] in terre che egli dovrà [...] con i passi cauti e [...] e incerti con cui gli astronauti hanno [...] di effimera e illusoria utopia [...] è [...] per [...] la Luna. Tradimenti alla Mishima: copione [...] MI TOKYO. Tra i suoi multiformi [...] aveva anche quello del [...]. [...] notizia che il quotidiano [...] ha ritrovato e pubblicato [...] inedito, scritto nel [...] non desta quindi grande [...]. Poco prima di suicidarsi [...] i fronte alle telecamere, nel 15)70. In [...] a Giuseppe Grazzini [...] su [...] il [...] dicembre 15)70, dopo la [...] cosi: «Questo deplorevole paese ò il mio. Nel film, [...] ho scritto il testo [...] ho curato la sceneggiatura e la regia. Piuttosto impressionante: in quel [...] in Occidente pochissimi hanno visto, Mishima sembra [...] fine. Mishima credeva nel cinema [...]. Dichiarava di amare Visconti, [...] gli sarebbe piaciuto il film che gli [...] il regista americano Paul [...] ( ma la sceneggiatura [...] fratello di Paul. /// [...] /// Mishima, degli [...] era una sorta di [...] bizzarro e affascinante. Il testo ora ritrovato ò [...] un soggettino di tre pagine, che lo scrittore aveva [...] nel [...] al [...] Akira Oda sperando di [...] un film (che però sarebbe [...] essere diretto da un altro regista). Oda fu deluso dal [...] e decise di non [...] ma -almeno, oggi, così [...] colpito dal talento cinematografico dello scrittore e [...] luminoso avvenire . Mishima si suicidò [...] due anni do-po. Li trama del film descrive [...] triangolo in cui una [...] ina mentalmente disturbata, si divide [...] due [...] mini: il marito (un modesto [...] di banca ) e [...]. Secondo il critico letterario [...]. /// [...] /// Secondo il critico letterario [...]. (0)
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