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Gli accordi di Oslo tra Israele e [...] prevedevano che, con [...] (maggio 1994), nei Territori entrassero [...]. Attualmente, nella polizia -così [...] accordi non prevedono che [...] entità senza sovranità, abbia [...] sono 28. Questi sono divisi in [...] 1) la polizia blu, al comando di Razi [...] alcune migliaia di uomini [...] soprattutto di reati comuni, ordine pubblico e [...] polizia verde (in realtà [...] che ufficialmente conta 10. A questi due settori [...] migliaia di agenti delle forze di sicurezza [...] di sicurezza preventiva, [...] militare comandata da Musa Arafat [...] Forza 17, [...] scelta preposta alla sicurezza [...] Arafat. Clinton invita a trattare Dini: [...] strigli Israele [...] YORK. Questo dimostra quanto sia [...] due parti pongano non solo fine alla [...] anche passi positivi per risolvere le questioni [...]. Clinton richiama Israele e pa-lestinesi [...] strada del processo di pace, che considerava un [...] una [...] creatura. Il presidente americano nelle [...] rima-sto in stretto contatto con i leader [...] lanciando -sia pu-re con la grande prudenza [...] campagna elettorale -un invito al governo di Israele [...] fedele agli accordi di Oslo. Preoccupazione anche al Cremlino, [...] «con forza» entrambe le parti ad «aste-nersi [...] potrebbero peggiorare ulteriormente la situa-zione». Mosca fa sapere di [...] le misure per favorire la ripresa del [...]. Pressanti appelli alla calma [...] anche dalle capitali europee. Il ministro degli esteri [...] De [...] ha invitato Israele a [...] per rimettere sui binari il processo di [...]. Il suo omologo britannico [...] ha sottolineato la necessità [...] rispetti [...] a ritirare le proprie [...] e a riprendere le [...] Siria. Il ministro degli esteri Lamberto Dini, [...] ha partecipato al dibatti-to della [...] sessio-ne generale delle Nazioni Unite, [...] un giudizio duro su Israele. Raccontando ai giornalisti [...] delle riunioni con gli altri [...] europei ha detto che il gruppo europeo ha fatto [...] a [...] una nota in cui si [...] una forte preoccupazio-ne. Preoccupazione non solo eu-ropea [...] ha specificato il ministro. La troika [...] Europea, di cui fa [...] e che è composta dal presidente [...] il suo predecessore e [...] il suo posto, si è incontrata con [...] Levy. Non [...] in vista ancora [...] particolare ma Europa e Usa [...] con forza il mantenimento della pace e degli accordi. Il nuovo governo non [...] progresso e la stasi dei rapporti, della [...] se un fattore negativo per-ché fa riemergere [...] chi è contro la pace». Dini ha raccontato [...] con Levy, ha detto [...] israeliano afferma che il suo paese possiede [...] di pace, vuole portare [...] il dia-logo [...] di prendere iniziative sul riposizionamento delle forze [...] ha bisogno di più [...]. [...] ha chiesto alle Nazioni Unite [...] si facciano carico di [...] presso il governo di Israele. È stato lo stesso Dini [...] al segre-tario generale [...] che [...] solleciti Israele a «prendere [...] delle decisioni che servano a spazzare via [...] si va consolidando in molti, compresi i [...] moderati, che il nuovo governo non intende [...] pro-cesso di pace». Dini in sostanza ha [...] del tunnel che corre sot-to la moschea [...] ed è stata fatta «non al momento [...] mancata attua-zione degli accordi e a causa [...] vita e delle restrizioni alla capacità dei [...] nei Territori. A Gaza e in Cisgiordania [...] è salita dal 17 al 35 per [...] giorni di governo [...] dicono fonti palestinesi. E che nonostante sia [...] nuovo governo impieghi del tempo per prendere [...] il tempo passato [...] di [...] è di-ventato troppo perché Israele [...] ancora una stasi nei colloqui e nelle [...]. Di-ni ha aggiunto che [...] nei colloqui [...] potrebbe compromettere le trattative [...] eco-nomica in tutta la regione medio-rientale. Clinton chiede a israeliani [...] far tacere le armi e di ritornare [...] pace. Pressanti appelli an-che dalle [...]. La troika Ue incontra [...] Esteri israeliano Levy: «La colpa degli incidenti [...] tunnel e lo stallo della trattativa». [...] solleci-ta [...] delle Nazioni Unite: «Israele deve [...] se vuole ancora portare [...] il processo di pace». Prodi chiama Arafat. NANNI RICCOBONO [...] Ziad [...] Ziad, del Parlamento palestinese «Un [...] umiliare Arafat» [...] Yael [...] deputata laburista: siamo [...] del baratro «Il tunnel è [...] trappola per [...] sta trascinando il Medio Oriente [...] una nuova guerra. A Gaza, [...] si com-batte. A Gerusalemme la situazione [...]. Il premier israelia-no sembra [...] linguag-gio della forza. A questo punto, solo [...] della Comunità internazionale può evitare un nuo-vo, [...] sangue». La «guerra del tunnel» [...] occhi di Ziad [...] Ziad, membro del parlamento [...] più au-torevoli leader [...] in Cisgiorda-nia. In questo modo ha [...] forza agli integralisti di [...]. Una scelta irresponsabile, che [...] rischiano di pagare cara». Nei Territori si continua [...]. Il bilancio dei morti [...] in ora. È ancora possibile por-re fine [...] questa escalation di vio-lenza? [...] ha determinato questa situazione, e [...] lui può disinnesca-re una mina che rischia di far [...] Medio Oriente. Ho assi-stito agli scontri [...]. I soldati israeliani sparavano [...]. Un ufficiale li incitava [...] «Ci [...] la nostra terra». Sembravano come impazziti, deter-minati [...] avuto il via libera per una carneficina. I carri armati israeliani [...] da ogni località della Cisgiordania [...] combattimenti. Sta accadendo ciò che [...] tempo: lo stallo del processo di pace [...] malessere, la frustrazione, la collera della popo-lazione [...]. Nessuno può meravigliarsi per [...] avve-nendo: nei suoi primi cento giorni di [...] ha fatto di tutto [...] Arafat: ha evitato per mesi di [...] ha proseguito la colonizzazione [...] Cisgiordania, [...] è rifiutato di [...] fuori da [...] ha ribadito con i [...] Gerusalemme non accetta alcuna discussione. [...] del tunnel è solo la [...] che ha fatto traboccare il vaso [...] palestinese. /// [...] /// [...] un unico modo: applicare al-la [...] gli accordi di Oslo. Il tempo dei rinvii [...]. /// [...] /// In prima fila nei [...] Gaza vi sono gli agenti della poli-zia palestinese. Significa che Ara-fat ha [...] della si-tuazione o che ha deciso di [...] del dialogo? Niente di tutto questo. Gli agenti [...] sono intervenuti per difendere [...] nelle zone in cui è in vigore [...]. È [...] israeliano ad [...] violato [...] di Oslo. Cosa dovevamo fare? Dire: [...] a far-la da padroni, colpite a vostro [...]. No, questa umiliazione non [...]. Non siamo venuti meno [...] il nostro obiettivo resta quello di pro-seguire [...]. Ma per dialogare occorre [...]. E [...] crede che sia possibile [...] pistola alla tempia. Con la [...] politica, il premier israe-liano [...] agli integralisti di [...]. Una scelta irresponsabi-le, forse [...] il contributo decisivo che [...] ha avuto, con gli [...] elezione. Cosa può fare la Comunità [...] rivitalizzare il pro-cesso di pace? Cosa deve [...] una nuova guerra in Medio Oriente, vuole [...] è il rischio reale che tutti stiamo [...]. Si combatte a Gaza [...] Cisgiordania, ma ai confini tra Israele e Libano [...] truppe e carri armati, mentre sono in [...] relazio-ni diplomatiche tra Israele e [...]. [...] sembra comprendere solo il linguaggio [...] forza. Se av-verte che gli Stati Uniti, la Russia, [...] Europea -vale a dire i [...] degli accordi di Oslo -lasciano pas-sare ogni [...] azione, non ho dubbi che [...] nelle sue provoca-zioni. Ripeto: solo un intervento [...] israeliano può evita-re un nuovo bagno di [...]. Chiedo al [...] palestinese di fermare i [...] che Gaza possa trasformarsi in una nuova Beirut, [...] la tomba del processo di pace». [...] vie-ne da Yael [...] deputata laburi-sta e figlia del [...] Moshe [...] della Guerra dei Sei giorni. A Gaza e [...] Cisgiordania è guerra aperta tra [...] israe-liano e i palestinesi. Di chi è la [...] escalation di violenza? Della stupidità del governo [...]. Della [...] incapacità a sottostare ad [...] realtà, del rifiuto di prendere atto [...] delle ra-gioni di un [...] che non può né vuole essere trat-tato [...] di profughi a cui è negato ogni [...]. Per tutta la campagna [...] ha venduto un prodotto [...] senza contropartite. È stato abile come [...] capitalizzare al massimo la paura, ma oggi Israele [...] pagare a caro prezzo [...] del suo primo ministro [...] la storia. Si-no ad oggi, [...] ha sfruttato la fiducia [...] internazionale verso Israele determinata da [...] e Peres con i [...] politi-ci. Le scelte compiute [...] governo portano Israele [...] deturpano la nostra immagi-ne, costruiscono [...] a noi un dif-fuso muro di ostilità. È ancora possibile fermare [...] sangue? Più che in [...] spero in Ara-fat. Finora, il leader palestinese [...] un vero statista, un politi-co animato da [...] di pace. Spero che abbia la [...] volontà non ne dubito, [...] cessate il fuoco ai suoi soldati. Tremo al solo pensiero che [...] presidente [...] palestinese non abbia più un [...] controllo sui cinquantamila agenti armati. Se così fosse, sarebbe [...]. Una fine che [...] ha perseguito con le [...] questi mesi di go-verno. Se non fossimo in [...] verrebbe da sorridere ripensando a quanti avevano [...] che [...] della destra israeliana al [...] modificato più di tanto il cammino della [...]. Costoro, evidentemente, non hanno [...] che fare con i coloni o pensavano [...] Ariel Sha-ron fosse solo un innocuo parolaio. Ciò che sta accadendo [...] punto di non ritorno per lo stesso [...] da oggi non po-trà [...] la parola «pace», ma dovrà dimostrare con [...] di-chiarata volontà di realizzare gli ac-cordi di Oslo. A cominciare da un [...]. Ma [...] la cosa più importante è [...] la guerra. In questo senso ri-tengo [...] Consiglio di Sicurezza [...] dovrebbe assumere [...] con le due parti, [...] Onu ai confi-ni tra i Territori autonomi [...] Israele [...] garantire il rispetto del [...]. In che modo è [...] fili del dialogo? Ripartendo dagli accordi di Oslo, [...] piena applicazione non può più essere ritardata. Ma di «Oslo» va [...] di fondo, che è stata la vera [...] Peres e Arafat. Dietro quegli accordi, infatti, [...] che in Medio Orien-te, in questo lembo [...] scon-trarsi vi erano due ragioni, due diritti [...] alla sicu-rezza per gli israeliani e il [...] stato indipendente per i palesti-nesi. Da questa acquisizione è [...] della pace» su cui si è retta [...]. Ara-fat cessava di essere [...] divenire un interlocutore affidabile nel processo di [...]. Oggi, con [...] sembrano tornati i tempi [...] nemico con cui si è costretti, per [...] incontrarsi, ma di cui non si ha [...]. Su queste basi, nessuna [...] condotta. E la sinistra israeliana? In [...] così drammatico sembra far fatica ad alzare [...] La sconfitta elettorale è stato per tutti noi [...]. Abbiamo passato molto tempo [...] ferite, a [...] il perché di questa [...]. /// [...] /// Dobbiamo tornare a riempire [...] gridare le ragio-ni della pace, del dialogo. Non pos-siamo lasciare nelle mani [...] il futuro [...]. /// [...] /// Non pos-siamo lasciare nelle mani [...] il futuro [...]. (0)
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