→ modalità contenuto
modalità contesto
Record visualizzabile solo in forma di Preview: a seguire i 2 riquadri sottostanti (altra documentazione autorizzata) è visibile la trascrizione o descrizione parziale del record richiesto
ANTEPRIMA MULTIMEDIALI
ALBERO INVENTARIALE
Legenda
Nodo superiore Corpus autorizzato



INVENTARICATALOGHIMULTIMEDIALIANALITICITHESAURIMULTI
guida generale
CERCA

Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1998»--Id 1850672157.

Videoguida per la navigazione in KosmosDOC.org

Il brano seguente è un frammento di trascrizione automatica (OCR) della pagina richiesta. Questo sistema di indicizzazione della Biblioteca digitale non liberamente visualizzabile mostra parzialmente ciascuna Entità Multimediale suddividendola in piccoli segmenti separati da «[...]» (medesimo periodo o primo periodo successivo) e da « /// [...] /// » (periodo successivo non adiacente). Per riscontrare nella pagina i termini ricercati suggeriamo l'uso di ctrl+F o analoghi, ove il proprio browser lo consenta.

Via alle riforme di [...] «Soldi? Non ne servono tanti» Bersani: ma [...] è la credibilità DALLA REDAZIONE BOLOGNA. [...] ar-rivano in ritardo [...] soldo». È il cuore del Bersani [...] in decenni di pratica amministrativa, dalla Comunità [...] su su fino al ministero [...] passando per la Regione. Soldi in abbondanza [...] sufficienti. E la necessità insegna la [...] vale più della quan-tità. Pierluigi Bersani sta buttando [...] per le conclu-sioni della prima as-semblea emiliana [...] Democratici [...] sini-stra, dopo [...] incon-trato i commercianti e [...] la-voratori di [...] strappata alla crisi. A tutti ripete che [...] due fasi, il [...]. Ma [...]. Quanti soldi chiederà al [...] «Non vorrei partecipare a gare. Anzi, spero che non [...] su come spendere i dieci-mila miliardi per [...]. È più importante un acquedotto [...] una strada? Tutto è importante. Il problema è che [...]. Che alla scelta segua il [...] seguano i cantieri. Che ad [...] quel soldo arrivi il giorno [...]. ///
[...] ///
Ma [...] «È molta di più di [...] che si cre-de. È molto importante quel che [...] Ciampi a proposito [...] rapporto tra [...] di risana-mento e la prospettiva [...] sviluppo. Perché possiamo ricavare [...] per il cavallo solo da [...] linea che tenga sotto controllo i conti e [...] che riduca i tassi e [...] il vincolo [...] primario. Vo-glio dire che bisogna [...] ferma una linea di rigore, [...] al meglio degli spazi che via via si aprono». Dunque è sbagliato brindare [...] «Non [...] separazione tra rigore e spesa. Esiste una linea di risana-mento [...] di sviluppo. E ritengo sia giusto [...] liberate [...] e il sostegno agli [...]. An-che perché, finalmente, abbiamo gli [...] fiscali per garantire [...]. I soldi risparmiati in tasse [...] «Proprio così. [...] un meccani-smo di aliquote differenziate [...]. Perché la infastidisce la [...] dei [...] «Perché è riduttiva, serve [...]. Intanto, la quantità di risorse [...] dai vincoli del debito pubblico [...] reale è più alta [...] cifra, se si considerano le [...] convenienze [...] per i privati, che godranno [...] dei tassi. Io continuo a pen-sare [...] passaggio sia un al-tro. Prima la parola [...] era [...] in Europa e andiamoci [...] ora deve diventare [...]. [...] «Noi abbiamo due questioni da [...]. La prima: occorre ammo-dernare il [...] e [...] i co-sti. Bisogna accelerare le riforme, [...] fisco, della pub-blica amministrazione e così via. La seconda: la cittadinanza [...] garantita anche alle aree e ai ceti [...]. Sono questioni già impostate, [...] Parla-mento devono rafforzare [...]. Vede che dopo il [...]. E per [...] occorre por-tare soldi e [...] situa-zione è più arretrata. Ma sempre col criterio [...]. Perchè più che la quantità, [...] risolutiva [...] degli strumenti. Si progetta [...] la si appalta e [...] i soldi il giorno giusto. È più importante per [...] sapere [...] sapere [...] zona dove va ad insediarsi [...] siano le autorizzazioni, [...] i servizi, le strade. Ab-biamo fatto passi da [...]. Ma dobbiamo fare molto ancora [...]. Musi della [...] dice che [...] sono [...] di Confindustria Cipolletta ribat-te che [...] ma le riforme. Come [...] «Non vorrei iniziasse [...] dibattito senza capo né coda. Le ri-sorse potenzialmente [...] sono molte, ed è [...] accompagnate a processi di rifor-ma. È sbagliato affermare che [...] servono o che con più soldi [...]. Ciampi indica due priorità: [...]. Ma le imprese al Sud [...]. E se non si spostano [...] do-vranno [...] i lavoratori. Come se [...] «Le imprese hanno bisogno [...] il sostegno [...] e un alleggerimento della [...] contributi-va almeno per i primi anni. Ma non basta. Devono avere la certezza [...] una zona efficiente, con i servizi giusti [...]. E occor-re un soggetto [...] alla pubblica amministrazione, che dica [...] europeo o del Nord: [...] trovi tutto quel che ti serve. E se manca qualcosa, [...] interlocutori locali a [...]. Questa potrebbe essere una delle [...] funzioni di [...] per il Sud, che riorganizzasse [...] esistenti. [...] che non so perché si [...] voluto chiamare [...]. ///
[...] ///
Dunque anche col po-sto [...] mitico nord est, si può essere poveri [...]. [...] il velo su questa triste [...] che nel Belpaese interessa diretta-mente il [...] dei salariati, e il [...] lavoro [...] botta calda [...] Romagna, regione del benessere in [...] fila [...] sulla formazione pro-fessionale: «Ho appena [...] con il ministro della solidarietà sociale Livia Turco, vorremmo [...] congiunta sul tema dei lavo-ratori [...] e [...]. A Bologna per partecipare a [...] con-vegno sui [...] servizi per [...] sottolinea la vera novità [...] rapporto, ovvero che i bassi [...] riguardano in parti-colare le zone dove [...] un solo per-cettore di reddito. Ma non [...] si parta [...]. Pro-prio il «pellegrinaggio» che [...] intrapreso in questi giorni specie nel Mezzogiorno, [...] impegni. Si tratta di accele-rare [...] aiutare le imprese ad investire al sud». I recentissimi contratti [...] firmati per Manfre-donia e Crotone [...] come i sette piani territoriali, dovranno «diven-tare trenta entro [...]. Il mini-stro, citando il [...] Bersani, [...] che lo scorso anno, grazie [...] della legge 488, lo Stato [...] 11 mila miliardi di agevolazioni, 9200 dei [...] che ne metteranno in moto al-meno altrettanti [...]. E al segretario della [...] più equi, replica così: «In Italia [...] un sistema ben contrattato. La vera sfida, il [...] il lavoro nero, la concorrenza sleale [...] settimana per cinquecentomila lire. Anche su questo punto [...] più; con Ciampi, ad esempio, riprenderemo [...] sistematica sul lavoro sommer-so, [...] profonde che per essere estirpate hanno [...]. Proprio al ministro del Tesoro, Ti-ziano [...] un significati-vo riconoscimento: «Eravamo [...] la stretta fosse tale da impedire una [...]. Viceversa [...] non certo fa-cile a [...] lanciato un buon segnale dicendo che vi [...] miliardi di risorse di-sponibili [...] del risana-mento del debito. Certo dovremo dare delle priorità, [...] una parte sa-rà comunque riservata allo svilup-po. [...] riusciti a [...] 10 mila miliardi di fondi [...]. Una leva per ridimensionare [...] «lavoratori poveri» può essere la mobilità, come [...] Cipolletta, [...] chiede anche uno stato sociale più attento [...] «Le politiche del lavoro sono complesse. Non [...] una sola ricetta risolutiva. La mobilità è una [...] se è vero che finora ne abbiamo [...]. Certo non possiamo farla pensando [...] vali-gia con [...]. [...] dovuta attenzione, puntando sulle [...] mirate [...] a fare in modo [...] dopo un anno di trasferi-mento nelle imprese [...] Nord [...] rientrare diventando interlo-cutori capaci di rispondere alle [...]. Qualche [...] potrà [...] anche la travaglia-ta legge sul [...] interinale. Intanto le più grosse [...] soddisfatte e prevedono [...] avviamenti». Sergio Ventura IN PRIMO PIANO [...] con Livia Turco una task [...] contro la povertà di chi lavora È importante liberare [...] E il governo deciderà come [...] Il [...] economico Carlo Azeglio Ciampi; in [...] il ministro Industria Pierluigi Bersani [...] Stefano [...] 4. Ma anche bassi salari [...] licenziamento. ///
[...] ///
Ma nel nostro Sud [...] del Galles? Nella regione [...] Gran Bretagna piovono da anni investi-menti stranieri [...] -mentre dal Mez-zogiorno [...] i capitali conti-nuano a [...] lar-ga. Come è composta quella che, [...] sempre più numerosi osservatori, sembra la ricetta vincente per [...] con rapidità da una condizio-ne di degrado industriale a [...] di intenso sviluppo? Da molti nel Galles funziona una [...] pubblica, la [...] istituita proprio per promuovere la [...] di [...] finita [...] con la chiusura delle mi-niere. [...] coordina incenti-vi e servizi per [...] chieda di avviare una nuova attività e la convenienza [...] investire sembra consistere anche [...] snellezza delle procedure. Chi vuole impiantare [...] nel Galles può chiedere [...] contributi a fondo perduto che [...] arrivare fino al [...] previsto. [...] del-la pratica dura non [...] mesi: i dirigenti [...] controlla-no [...] della richiesta, in-dagando anche [...] Paese [...] prove-nienza dei capitali, e poi decidono e [...] i fondi stabiliti. [...] viene fornito anche un [...] di ricerca di per-sonale. Gli uffici di collocamento (Job [...] provvedono alla se-lezione e [...] tutte le pratiche relative [...]. I vantaggi fiscali non [...] specifici incentivi previsti per il Galles. Consistono nel fatto che in [...] la Gran Bretagna vige [...] sugli utili [...] (Corpo-rate [...] che è la più bassa [...] il [...]. In Italia si paga [...]. Molto alto anche il rispar-mio [...] contributi sociali: questi pesano [...] per poco più del [...] (il [...] in Italia). E, a detta degli [...] sperimentato, il sistema fiscale [...] di qualun-que carattere preventivamente vessatorio e si [...]. Questo il quadro dei [...]. Ma ce ne sono [...]. E su questi mette molto [...] la promozione della [...]. Non esistono salari nazionali [...] Gran Bretagna, le pa-ghe vengono contrattate area per area, [...] base esclusiva-mente aziendale. Nel Galles, regio-ne sempre [...] più bassi che nel resto della Gran Bretagna. La flessibilità [...] della manodopera è poi [...] licenziare sia i la-voratori assunti temporaneamen-te che [...] tempo indeter-minato durante i primi due anni [...]. La morte del modello [...] del lavoro [...] occi-dentale è tutta nei [...] ap-pena ricordato. Il collasso dei regi-mi [...] sta travolgendo, come un castello di carte, [...] vita in Occidente. In assenza della cortina [...] teneva separati i lavoratori, gli operai [...] blocco comunista di-sposti a [...] più bas-si, stanno facendo crollare in tutta Europa [...] dei lavoratori non specializzati. La «terza via» non [...] Stato sociale, bensì quella che defi-nirei la [...] so-ciali». Se non si vuole [...] salariali del [...] meno abbiente della popolazione [...] necessario riqualificare que-sti lavoratori [...] in modo che non [...] con-correnza degli operai della [...] o, magari, dei cinesi. [...] mercato del lavoro globalizzato, [...] ridurre i salari dob-biamo incrementare le qualificazio-ni [...]. Per [...] la questione centrale non [...] dei mercati del lavoro, una so-luzione questa [...] economisti, ma piuttosto la «flessi-bilità industriale». Se domani mat-tina in Europa [...] licen-ziare i dipendenti così come avvie-ne negli Stati Uniti, [...] accadreb-be? Dieci milioni di persone ver-rebbero licenziate [...]. E questi disoccupati non [...] altro lavoro in quanto esistono due soli [...] occupazione: abbassare i sa-lari e assumere più [...] il tasso di crescita. Nelle attuali circostanze il [...] in Europa non può au-mentare in quanto [...] banche centrali che sono te-nute ad una [...] mo-netario e di severo controllo del bi-lancio [...] criteri di con-vergenza valutaria previsti dal Trat-tato [...] Maastricht. E se il salari [...] a causa della ri-gidità delle leggi e [...] lavoro, risulta bloccata anche [...] strada idonea a rilanciare [...]. La flessibilità industriale creereb-be [...] lavori rimuoven-do gli ostacoli che impediscono al-le [...] ingrandirsi ra-pidamente. Questo tipo di flessibi-lità [...] ragione della no-tevole crescita [...] re-gistrata negli Usa. Delle 25 più grandi [...] non esistevano o erano piccolissime prima del [...]. [...] non esistevano ne la [...] ne la [...] e la Hewlett [...] aveva meno di 1. Al contrario [...] delle 25 più grandi [...] che nes-suna è nuova. Esisto-no tutte da oltre [...]. In breve il siste-ma [...] talmente rigido da non consentire ad una [...] diventare grande. Ne consegue che mentre [...] dominare il panorama mondiale nei vecchi settori [...] chimica, non ha nes-suna azienda leader nel [...]. La mancan-za di finanziamenti [...] aspetti più importanti dei problemi [...] europea. [...] era una azienda produttri-ce di [...] con le carte in re-gola, ma fu costretta a [...] assor-bire dal gigante [...] principal-mente perché non era in [...] di finanziare la propria crescita se non sotto [...] di una grossa holding. Inoltre la crescita è [...] serie di norme e re-golamenti statali. In Italia setten-trionale, ad [...] le piccole imprese in otti-me condizioni di [...]. Queste im-prese non fanno [...] di qua-lità diventando grandi imprese in quanto [...] piccole sfuggono ai radar [...] Stato [...] quindi si sot-traggono al rispetto di una [...] e regolamenti. Ma se una azienda arriva [...] avere 1. Nel caso di una [...] della Fiat, lo Stato inter-viene accollandosi i [...] del personale invece di assi-stere passivamente al [...]. Il destino di una pic-cola [...] invece, viene sostan-zialmente. Sono le medie imprese [...] troppo piccole per essere aiutate, troppo grandi [...]. Alcune azien-de italiane passano [...] ad escogitare in che modo rimanere picco-le. Ridimensionano continuamente [...] e subappaltano tutte le produzioni [...] non è indispensabile effettuare [...]. Lo stesso dicasi per [...] Germania. Se una azienda ha meno [...] 2. La flessibilità industriale è [...] in quanto le piccole imprese rara-mente si [...] im-prese senza che il processo sia ac-compagnato [...] arresto che rendono indispensabili alcuni aggiustamenti. Tanto per fare un [...] la [...] massima produttrice americana di [...] sfiorò la bancarotta. Se in quella circostanza [...] licenziare sarebbe fallita e quindi non avrebbe [...] diventare quello che è og-gi. Per crescere le nuove [...] di una certa flessi-bilità nella gestione della [...]. Sotto il profilo della [...] americano è certamente un modello positivo. È possibile che [...] alla globalizzazione ci sia stato [...] Ame-rica una sorta di «eccesso di zelo». In Europa le cose [...] in quanto raffrontan-do il [...] meno qualificato della forza [...] quella europea, se ne ricava che gli [...] gran lunga più scolariz-zati. Ciò vuol dire che [...] accettare [...] salariali assai meno gravosi [...] dagli americani. Per difendere i livelli [...] presenza di un mercato del lavoro globale [...] che [...] dovranno adottare un siste-ma [...] non dissimile da quelli già presenti in [...]. In Corea, ad esempio, [...] Stato [...] è ben poca cosa, ma il siste-ma [...] selet-tivo. Singapore, il cui [...] è al-trettanto scarno, investe [...] più risorse finanziare pro ca-pite [...] qualunque altro paese al mondo. Un sistema di «investi-menti [...] incentrato su una rete di protezione, ma [...] sapere. Il suo scopo è [...] a ciascun cit-tadino le qualificazioni e le [...] ha bisogno per com-petere sui mercati globali [...]. Per affrontare con successo [...] società deve prendere il meglio da tutti [...] flessibilità industriale dagli Usa, il sistema pubblico [...] e [...] livello di istruzione della [...]. ///
[...] ///
Per affrontare con successo [...] società deve prendere il meglio da tutti [...] flessibilità industriale dagli Usa, il sistema pubblico [...] e [...] livello di istruzione della [...].

(0)
(0)


Nota sulla tutela della privacy. e Nota sulla tutela del copyright.

Nonostante i continui tagli che il settore culturale è costretto a subire - biblioteche storico/letterarie ed Archivi storici in particolare -, nell'epoca del Web 2.0 non termovalorizziamoci!La funzione di servizio pubblico sia essa offerta da un Ente pubblico o privato ha un costo; affinché il progetto possa mantenersi e continuare ad essere sviluppato sarebbe necessario un sostanzioso finanziamento pubblico, ma in sua assenza? Sareste disposti ad "adottare" una pagina e renderla fruibile a tutti in una rigorosa logica senza scopo di lucro?
Visualizza: adotta una pagina della Biblioteca digitale KosmosDOC

Consultazione gratuita del cartaceo in sede: .

Biblioteca Digitale


Perché è necessario essere utente di una biblioteca abilitata al sistema KosmosDOC per visualizzare la descrizione catalografica, le istanze materiali nei singoli inventari, la trascrizione completa e l'oggetto digitalizzato?
Il progetto è senza scopo di lucro, ma purtroppo le spese sono ingenti. Da alcuni anni IdMiS - Istituto della Memoria in Scena (ONLUS) -, anche grazie al Comitato promotore Fondazione Giovanni Frediani ed all'Associazione Culturale Controtempo, ha investito molte risorse sia monetarie che umane nella progettazione del sistema, nella traduzione digitale del proprio patrimonio archivistico, bibliografico - specialmente dell'emeroteca -, biblioteconomico, e museale; in assenza di un contributo pubblico minimamente adeguato ci vediamo costretti a chiedere alle biblioteche che vorranno aderirvi ed indirettamente agli utenti la condivisione dei costi e/o la partecipazione attiva all'elaborazione delle unità bibliografiche che ciascun ente vorrà inserire per il prestito digitale interbibliotecario.
Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

(237)
(1)



La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


(214)


(118)

Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

(192)

Città & Regione [1975-1976*]

(190)

Civiltà cattolica [1850-2000*]

(144)


(198)

Interstampa [1981-1984*]

(198)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(197)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(183)

L'Orto [1937]

(161)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(190)


(185)


(203)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

(86)

Teatro in Europa [1987-1997*]

(203)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(203)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(203)

Brescia Libera [1943-1945]

(159)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(192)


(205)

Ordine Nuovo [1919-1925]

(63)

Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(195)

Umanità Nova [1919-1945]

(169)



(98)


Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .





Filtro S.M.O.G+ disabilitato. Indici dal corpus autorizzato

visualizza mappa Entità, Analitici e Records di catalogo del corpus selezionato/autorizzato (+MAP)




Interfaccia kSQL

passa a modalità Interfaccia kSQL