Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1997»--Id 1843879622.

Simona Izzo non teme di [...] equivocata nel fare [...] affermazione. Che probabilmente va presa [...] paradosso. Non voglio restaurare un [...]. Ma credo che dobbiamo [...] femminilità più intima e consapevole, non affidandoci [...] o ai collant [...]. Non depotenziamo gli uomini. Dico questo perché oggi [...] faticose e forti, spesso non si consentono [...] vogliono che sia loro riconosciuta». Al [...] seconda regia cinematografica, a [...] «Maniaci sentimentali», Simona Izzo ricostruisce il fortunato [...] il compagno Ricky Tognazzi, la sorella [...] il figlio Francesco, gli [...] Graziano Diana e Giuseppe [...]. Anche il titolo -«Camere [...] squisitamente in linea con i gusti [...] donna spiritosa e vorace [...] a bordeggiare la commedia familiare senza rinunciare [...] verbale sul fronte del sesso. Il nuovo film, che [...] prossima distribuito da Cecchi Gori, punta sul [...] in cartellone su tre presenze «sicure»: Diego Abatantuono, Maria Grazia Cucinotta e Giobbe Covatta. Giacché tutti i personaggi [...] dai debiti, dallo stress, dalle fobie, dalle [...] riescono a fare [...] nemmeno quando si ritrovano [...] da letto. Non capita al custode [...] Diego Abatantuono alle prese con una famiglia [...] che ingloba la futura [...] Maria Grazia Cucinotta, i figli di lei e il [...] avuto in un precedente matrimonio. Non capita alla coppia [...] Simona Izzo e Ricky Tognazzi, impegnati nella messa a [...] spettacolo nel quale riversano rabbiosamente la crisi [...]. Non capita ai fidanzatini Francesco Venditti [...] Alexandra La Capria, bloccati sul versante sessuale [...] dei soldi. E non capita nemmeno al [...] Giobbe Covatta, raggiunto quando meno [...] fidanzata russa [...] Izzo, ora madre di due [...] pestiferi. Girato a Ostia, «una [...] stupenda insieme», «Camere da letto» nasce -per [...] autori -«dalla voglia di raccontare [...] di un sentimento nuovo [...] parevano bloccate dal calcare della quotidianità». Diciamo che sono una [...] confessa la Izzo. E aggiunge: «Oscar Wilde [...] vita è una tragedia per chi ha [...] commedia per chi ha testa. Ho la tendenza a [...] in modo drammatico, ma poi quando cerco [...] materia per farne un film, succede che [...] si trasformi in commedia tra le mani». Simona Izzo: «La parità [...] alla coppia» [...] Alan Parker commenta [...] di «Evita» dalle candidature [...] «La notte degli Oscar? Che noia mortale Preferisco [...] Toscana» In Italia per ritirare il Nastro [...] regista londinese spara a zero sul «Paziente [...] «Anthony Minghella è totalmente dominato dalla produzione, io invece [...] nessuna interferenza». E [...] scommette su [...] Si danno da fare, [...] dalla notte degli Oscar, gli allibratori di Las Vegas. [...] e «Il paziente inglese», [...] nella categoria miglior film come del resto [...] Scott Hicks e Anthony Minghella. Per gli attori, invece, [...] scontro Geoffrey [...] Bob [...] o su quello tra Kristin Scott Thomas e Brenda [...] in un anno di [...]. Si è detto e [...] che questo è [...] degli indipendenti e in effetti [...] dei campioni [...] della stagione, da [...] Day» a [...] e [...] figura nelle cinquine principali, mentre [...] «Paziente inglese» ha raggiunto appena [...] milioni di dollari e [...] si è fermato a 50. Una sorta di schizofrenia [...] e zeppe di effetti speciali e opere [...] qualche modo «artigianali». Fa un [...] eccezione «Il paziente inglese» [...] tutte le candidature in statuette, soffierebbe a «Ben [...] il primato di film [...]. Tra gli stranieri è [...] sarebbe il decimo Oscar [...] ne ha vinti nove [...] sorpasso. Già avvenuto per le [...] quelle francesi contro le nostre 25. ///
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Alan Parker, una volta tanto [...] minimizza [...] di Evi-ta. È vero che il [...] cinque nomination, ma né il regista né Madonna [...] i candidati. Così martedì [...] di [...] non sarà a Los Angeles, [...] sera-ta», ma a Firenze, in [...]. Ci sarà invece Miss Ciccone, [...] strappato una candidatura di consolazione -per la [...] You [...] love me -e salirà sul palco dello [...] Auditorium a [...]. È a Roma, Alan Parker, [...] il Nastro [...] europeo -soffiato ai connazionali [...] e Boyle -un premio [...] perché ad [...] so-no i giornalisti. E infatti, smen-tendo la [...] antipatico, risponde con gusto e si diverte [...] un se stesso panciuto e occhialuto, non [...] vero, su un fo-glietto. Secondo lei perché «Evita» non [...] «I criteri [...] sono un mistero. Forse cercano di segnalare [...] Evita è una grossa produzione di cui [...] anche troppo. Comunque sono diventato una [...] del fallimento e forse que-sto dovrebbe lusingarmi». Magari il problema è [...] per gli Oscar, è [...]. Evita è un film [...] gran parte con le prevendite [...]. Mentre Il paziente inglese, [...] indipendente, è prodotto dalla [...] legata a una gros-sa [...] Disney. Se poi il criterio [...] io non ho avuto interferenze, mentre Anthony Minghella [...] totalmente dominato dalla produzione». Lei alterna il lavoro [...] Holly-wood [...] quello in [...] pic-coli come «The [...] e film colossali come «Evita». Non [...] «Io sono schizofrenico. A volte mi considero [...] al-tre volte sento di non avere un [...]. Ma una cosa è certa: [...] condivido la teoria francese [...] che fa venti volte lo [...] film. Mi piace cambiare, inventare [...] di nuovo». [...] «Con Hollywood va tutto bene [...] sono io che uso loro e [...]. Li considero il mio [...]. E il prossimo progetto sarà [...] «Non lo so. Evita mi ha impe-gnato [...] per due anni, ora ho bisogno di [...]. Certo, se mi fanno [...] Londra, probabilmente dirò che voglio fare un [...]. Come pensa che possiamo [...] film ame-ricani? «Il potere del sistema distributivo [...] un pro-blema per noi europei, ma non [...] in fin dei conti è il pubblico [...]. Possiamo an-che obbligare gli italiani [...] vedere film italiani, ma poi come la mettia-mo con [...] delle Ferrari? Credo che [...] strada sia [...]. Che ne pensa, da [...] «Il nostro cinema non è mai mor-to, [...] nel fatto che anche i piccoli film [...] circolare grazie a [...] molto ca-pillare. [...] della tv, che in Gran Bretagna fa fiction di altissimo livello, a [...]. In un certo senso anche [...]. [...] al governo, era ovvio [...] un cinema di critica so-ciale. E se i laburisti [...] «Beh, ci sarà un crollo della pro-duzione». Cristiana Paternò Il regista [...] Alan Parker ieri a Roma Enrica [...] PRIME FILM Regia di Jan [...] Praga 1988, il vecchio [...] (russo) [...] uno dei cinque titoli [...] Oscar, è la storia di una paternità [...]. Scommettiamo che sarà [...] ad aggiudicarsi [...] per il miglior film [...] Magari [...] sembra perfetto per piacere [...] e non stu-pirebbe che qualche major compa-ny [...] a Holly-wood il giovane regista Jan [...] molto noto in patria [...] 1, una parodia del [...] vista a Venezia [...]. Più maturo e accatti-vante, [...] è uno di quei [...] bambino» che sulle prime suscita diffidenza. Il cine-ma americano, da [...] a E io mi [...] passando per Il Grinta, ha volentieri fre-quentato [...] con una certa furbizia gli ele-menti emotivi [...] tipo di storie. Lo schema, infatti, è [...] stesso: uomo misantropo e solita-rio si ritrova [...] un ragazzino (o ra-gazzina) che [...] non sopporta, ma poi [...] amore e i due diventano amici per [...]. Alla regola non sfugge [...] anche se [...] cecoslovacca [...] del Muro di Ber-lino (siamo [...] 1988) regala alla vicenda [...] che la ri-scatta dai rischi [...] lacrimuccia facile. Eppure, un [...] come [...] il film di [...] non si nega nien-te, [...] lo spetta-tore verso una commozione ben temperata, [...] ricat-tatoria, se non nel finale edifican-te appiccicato [...]. Chi è [...] È un bel bambino [...] di [...] Louka, maturo vio-loncellista in [...] (fu cacciato [...] Filar-monica per [...] risposto a un bu-rocrate [...] vivere a suonare nei funerali e a [...] sulle pietre tombali. Così quando un ami-co [...] di sposa-re per finta -e dietro lauto [...] russa scappa-ta da Mosca, il pur recalcitrante Louka [...] sen-za immaginare i guai [...] donna raggiunge [...] in Germania, lasciando [...] alla nonna, che però [...] il piccoletto viene affidato al suo nuovo [...]. Attraversato da un comprensibile [...] fa il paio con la denuncia del [...] è un film «classico» [...] nella forma. Il giovane [...] racconta la storia di [...] voluta con toc-chi bizzarri, lasciando che la [...] di vista fan-tasiosi e inattesi (quel volo [...]. Ci so-no pagine davvero [...] il pic-colo che si [...] la fa-vola in russo letta al telefono [...] Louka, la prima volta che i due [...] mano, [...] con i soldati so-vietici («Dove [...] non vi spostate più») senza che quelli [...]. Tutto prevedibile, ep-pure tenuto [...] alto di rappresentazione, complici il vol-to disarmante [...] e la rassegnata tene-rezza [...] padre del regista, benissimo [...] Omero Antonutti, che pure gli assomiglia). Michele Anselmi [...] di Jan [...] con: [...]. Fotografia di Vladimir [...]. ///
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Fotografia di Vladimir [...].