Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Nuova Serie(PCI)-Nazionale del 1984»--Id 1835050765.

È un documento storico [...] con [...] ad Auschwitz, nella primavera [...]. Gli autori, i fotografi Bernhard Walter [...] Ernst [...] i quali erano sempre [...] colonne di deportati per [...] scattare queste foto, avevano [...] in capitoli: 1) arrivo del convoglio, 2) [...] 3) donne in arrivo, 4) selezione, 5) [...] al lavoro, 6) donne ancora a-datte al [...] rasatura, 8) avvio ai campi di lavoro, [...] bagagli, 10) uomini, donne e bambini inabili [...] II e III, 11) uomini, donne e [...] i crematori IV e V. Pubblicato dapprima in lingua [...]. [...] era stato scoperto por caso [...] I. Era [...] del [...]. Oltre un milione di [...] la morte nei campi di [...]. Con [...] degli anglo-americani e dei [...] Polonia Lili Meier ed altri superstiti dei campi [...] stati alloggiati temporaneamente nei prefabbricati che erano [...] SS. La Meier, allora poco [...] ragazza, sistemando la biancheria in un armadio [...] il proprio letto, scoprì [...] fotografico di Auschwitz, in [...] propri familiari uccisi ed altri membri della [...] propria città. ///
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[...] poi doveva costituire il suo [...] inseparabile [...] so occidente. John Lennon in anteprima [...] Radio [...] pomeriggio, nel corso della trasmissione «Domenica con [...] su Radio 2, alle ore 17,30 verrà [...] nazionale il nuovo disco di brani inediti [...] John [...] e Yoko Ono. Titolo del long [...] and honey-, -Latte e miele-. Questo nuovo [...] è il primo di una [...] commemorativa di John Lennon annunciata da Yoko Ono. Donne e bambini in [...] crematori di Auschwitz. A sinistra due bambini [...] stella di David sul cappotto appena scesi [...]. Nel tondo un anziano rabbino [...] di [...] essere ucciso. Sotto al titolo [...] famiglia di ebrei ungheresi [...] lager. E [...] sotto un altro rabbino: [...] didascalia [...] dei nazisti diceva «Deportazione degli [...] nel [...] in un armadio nel famigerato [...] di sterminio esce in Francia un impressionante volume di [...] i nazisti [...] cinicamente voluto per dare una [...] «normale» e perfino «spensierata» dei loro lager. E [...] seguiva i deportati fin [...] forni crematori. Pubblichiamo alcune di quelle [...] un commento di Luce D'Eramo SONO DEGLI [...] foto [...] di Auschwitz. Tanto più in questi [...]. Anni nei quali, da [...] tenta di renderci familiare lo sterminio atomico. Vediamo le vittime sorridere [...] presa del proprio assassino Erano per lo [...] bassa estrazione sociale, prelevati dalle zone rurali [...] Slovacchia, Ucraina, [...]. Degli ebrei particolarmente attaccati [...]. Partendo con i vagoni [...] Auschwitz non avevano la certezza di morire: piuttosto [...] di non [...] capito bene. La tragicità di queste [...] normalità dei gesti quotidiani. I passeggeri, anche se [...] bollo e una matricola, come bestiame, cercano [...] il proprio bagaglio. Ma chi scatta le [...] inquadrare delle persone che vanno a morire Non [...] ancora diciannove anni quando sono partita volontaria [...] di lavoro nazista come operaia. Sono cose che ho [...] un libro. Volevo assaggiare la verità sui [...] sui valori politici, sulla guerra. Ma durante la mia permanenza [...] campi di lavoro e nei lager dal febbraio 1944 [...] febbraio 1945 fui assorbita dalla scoperta [...] capacità di sopportare difficoltà e [...] da parte degli esseri umani [...] gli [...] e dalla contrapposta scoperta della [...] insensibilità per la quale altri esseri umani [...] i nazisti [...] si sentivano divini dispensando morte. Così la morte mi parve [...] grandezza di [...] le teneva testa e una [...] di chi la infliggeva. Ho premesso che sono [...] campi di lavoro, di transito, e nel [...] di [...]. Tuttavia, come in queste [...] Auschwitz, anche a [...] raramente ho visto dei [...] sorridere in presenza di adulti. È il particolare che [...] sempre la stessa espressione di stupore, di [...] bambini si stringevano tra loro per conquistarsi [...] un sostegno, le labbra contratte in una [...]. Mai da loro un [...] terribile, inesorabile, alla quale nessun genitore a-vrebbe [...]. Qualche volta li osservavo [...] dietro i capannoni delle mense, presso i [...] mucchi di rifiuti: si rotolavano nel fango, [...] e il loro gioco preferito consisteva [...] ancora un po' più [...]. I più piccoli bagnavano [...]. Ma se appariva un [...] richiamava ali ordine, quei bambini gli offrivano [...] loro espressione di colpa. Siamo ad [...] LUCE D'ERA MON QUESTE [...] Auschwitz, dicevo, tutto . Una bambina si china [...] pettine le fosse caduto dai capelli. Sono dei visi che [...] hanno una fierezza incredibile; guardate [...] esempio le donne ancor [...] al lavoro, oppure la foto [...] quella donna col cappello a fiori che pare uscita [...] il passeggio; ha fatto qualche passo, si ferma, ascolta. E poi, nelle ultime pagine [...] i bambini che attraversano a frotte una foresta per [...] i forni crematori, coi viso serio [...] dire che. Ma [...] non interessa più a nessuno. Alcune donne dal volto [...] lunghi passi, abbagliate dalla luce del mattino. Ricordo che maschi e [...] nei [...] e sui pagliericci dei [...] poi essere separati nelle [...] con dure punizioni se erano scoperti ad [...] tratti erano di nuovo rimescolati, nudi insieme [...] freddo, nelle periodiche disinfestazioni obbligatorie (anche in [...] delle donne dal cranio rasato), per non [...] promiscue. Attraverso il dosaggio arbitrario di [...] e divieti, il miraggio [...] contatto sessuale era il bastone [...] la carota dietro cui far correre gli [...] e così [...] a bada, [...] da ruminazioni di rivolta. Osservo [...] queste foto alcune donne, [...] messe vicine dalle SS, ma loro si [...] assieme, come per tuia calma ritrovata, e [...] a [...] vicini. Un bambino col cappello [...] scuro si sforza di ridere. Una fanciulla spia tra [...]. È chiaro che si [...] delle idee incoerenti I più sembrano tollerare [...] comprendere. Altri sembrano severi, chiusi [...] ostile; soprattutto gli uomini. ///
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Poi sempre più curvi [...] mano che nelle foto successive dai treni [...] crematori, passando per la fase intermedia rappresentata [...] lavoro. C'è chi guarda con odio [...] e pare dire al fotografo: «Tu sai. Anche i vecchi camminano [...] nel loro silenzio, da molto tempo oramai [...] ai gesti [...] o [...]. E poi le lunghe [...] e di impediti, [...] descritti come «inabili al [...] avviati subito ai campi di sterminio. Tra essi c'è on [...] spinato, la camicia ancora bianca, la cravatta [...] altro con un impermeabile di gabardine senza [...] le traversie del viaggio, e altri ancora [...] tolgono il cappello o i guanti come [...] di saluto o di rispetto di fronte [...] interlocutore [...] del fotografo. Giriamo ancora [...] una donna con un bambino [...] braccio, altri figli al lato per mano. I loro sguardi si [...] Sembrano [...] emigranti, agli inizi del nostro [...] invece stanno emigrando nel paese [...]. Queste foto stanno a [...] disumanità è un fatto squisitamente [...] e che secondo una [...] ha minor pregio di un altro [...]. Una vecchia è ritratta [...] entrare nei crematori, mentre spossata sta per [...] faccia in [...] ma altre due donne [...] le braccia. Ora nessuna psicologia umana [...] compassione possono trovare qualcosa da leggere su [...] che una volontà in [...]. Mi [...] le assomigliava molto». Faceva parte del rito: [...] in potere. Si può ottenere sempre [...] morti: una potenza in crescita. Tuttavìa la loro propaganda [...] far sembrare solo calunnie le vicende nei [...]. Bisognava vedere Bisognava capire Attraverso [...] altoparlanti ad alto volume adottavano la tecnica della [...] mediante il senno. In genere gli ufficiali [...] loro tenuta. Fino alla fine d [...] «Attenzione, [...] di non perdere niente! Dicevano con cortesia ai [...] «Tornerete a casa», salvo accorgersi [...] che il campo era [...] stati riempiti i tumuli un po' oltre Solo [...] più rozzo degli aguzzini stremato dalle ore [...] ai propri nervi Questi eccezionali documenti fotografici [...] Auschwitz [...] svelano il segreto dei nazisti nel mascherare [...] la mistica della forza sotto i panni [...]. MG dicevano a [...] che i nazisti posavano [...] sulla nuca dei bambini che erano avviati [...] Sono tanti gli episodi Una compagna ebrea [...] di essere entrata ancora bambina nel bordello [...] salva la vita. Quel che mi colpisce [...] Auschwitz è la didascalia seguente in lingua tedesca: «Uomini [...] "ancora abili al lavoro». Ma ahimé ancora per [...]. Ricordo che gli [...] nazisti venivano a spiare [...] sopravvissuti che erano al lavoro. [...] ancora spazio per [...] in [...] immensi carnai, da parte di [...] ebe decidevano, con magnanimità, di [...] la vita degli altri. ///
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[...] ancora spazio per [...] in [...] immensi carnai, da parte di [...] ebe decidevano, con magnanimità, di [...] la vita degli altri.