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Tre registi giovani (da [...] Milos Forman; [...] Jan [...]. In che cosa consiste, [...] nella produzione di Praga e di Bratislava? Intanto [...] sapere che il cinema cecoslovacco [...] allora, anzi, esclusivamente « [...] aveva avuto buone tradizioni artistiche [...] e che perfino nel [...] culto della personalità », il quale ha [...] culturale in tutti i [...] rimaste intatte certe « isole »: per [...] del [...] ma [...] e di pupazzi dove, [...] maestri come [...] o come [...] sono riusciti a darci [...] del genere. Ora, il legame con [...] degli anni trenta è stato riallacciato, e [...] sottovalutata [...] autonoma dei gruppi di [...] contrario, la si è allargata anche agli [...] particolare a quello del film normale a [...] è retto da un sistema (lo chiameremo [...] polacco », perchè furono i polacchi i [...] in questo dopoguerra) sempre più decentrato e [...]. Ed ecco che sono venuti [...] proprio per la maggior libertà [...] lasciata agli artisti [...] gli esperimenti, i successi, i [...]. Nel solo 1964 il [...] vinto più premi internazionali, come fa osservare Micci-chè [...] saggio, che nel periodo dal [...] al [...]. Li ha vinti con [...] i generi, corti, medi e lunghi metraggi, [...] sulla forma e film [...] da giovani e da meno giovani, in [...] dove non si è verificato (o almeno [...] verificato in modo così radicale) quel contrasto [...] in Francia per esempio, ha contrapposto la [...] cinema degli anziani quasi in blocco. Due cose vanno notate [...] la prima, che i giovani cecoslovacchi sono [...] usciti [...] delle Arti di Praga, [...] del cinema che è appunto [...] anziani; e la seconda, [...] della « generazione di mezzo », come [...] e [...] hanno saputo mantenere una [...] negli anni più oscuri dell'« allineamento », [...] come [...] o Zbynek [...] hanno aperto più recentemente [...] esordienti, imponendo le proprie realizzazioni [...]. Così, quando [...] una volta un gatto, [...] di [...] che attacca il servilismo [...] un posto [...] al festival di [...] quando Trasporto dal paradiso [...] che dà una nuova [...] tragedia del ghetto di [...] trionfa al festival di [...] quando [...] di [...] e [...] che inscena una specie [...] Ippolito » cecoslovacco denunciando vigorosamente le contraddizioni [...] vince per la prima volta il gran [...] di [...] è tutto il giovane [...] ne viene esaltato, tutto il movimento che [...] fervore. [...] di questo movimento è, [...] la verità, [...] ideale e politico, il [...]. Ed è [...] differenza con la Francia, [...] vague si era piuttosto caratterizzata per un [...] meno accentuato, « disimpegno » dai temi [...]. In Cecoslovacchia accade esattamente [...] i silenzi o gli addolcimenti del passato, [...] bisogno di ricuperare la verità, anche se [...]. Questo ricupero viene eseguito [...] il proprio talento e il proprio stile [...] nella porzione di realtà che meglio conosce [...]. C'è chi si lascia [...] Jan [...] autore del bellissimo poemetto I [...] notte, dal modello [...] e [...] di un Kafka (tra [...] « ricuperato » anche lui); c'è chi [...] Milos Forman regista [...] bello Asso di picche [...] Amori [...] che hanno deliziato [...] Mostra veneziana), a lasciarsi [...] miglior lega di umorismo ceco, [...] del « bravo soldato [...] ». C'è chi si serve [...] di un linguaggio simbolico, come lo stesso [...] nel suo ultimo film, E [...] cavaliere è la Paura, ma sempre per [...] magari anche del domani, pur partendo dal [...]. C'è chi [...] in pieno, e li applica [...] situazione del proprio paese, il linguaggio del [...] la tecnica [...] il [...] come Vera [...] autrice di Qualcosa [...] e come, in una certa [...] gli stessi autori [...] Accusato. Quel che veramente importa, [...] si tratta di un fenomeno di snobismo, [...] di mode straniere: bensì proprio di una [...] nazionale, [...] degli individui, delle ansie [...] di tutti gli strumenti (cinema occidentale compreso) [...]. Il « miracolo » [...] non va, d'altronde, e-sclusivamente visto in se [...] nel quadro del profondo rinnovamento culturale, che [...] ha investito il paese, e dal quale [...] rafforzato. Quando [...] una volta un gatto sarà [...] in Italia, conoscerete [...] Jan [...] che ne è il [...] (qualcuno, forse, se lo ricorderà [...] film 11 fornaio [...]. Jan [...] era un attore [...] un cantante irriverente e [...] primi anni trenta. Che cosa dice [...] d'oggi? [...] non fa questione di strumenti: [...] dice [...] è comunicazione. Quando vedo qualcosa, lo [...] nella stessa maniera in cui lo vedo. Dunque, se vedo qualcosa in [...] grottesco, lo comunico in modo grottesco; ma posso anche [...] la cosa vista come una tragedia, una commedia, una [...] didattica, e in tal modo [...]. Se si toglie alla [...] cessa di essere arte: Ora, colui che [...] con la cinepresa nascosta, di fronte al [...] giorno, dev'essere veramente un [...]. I romanzi si scrissero [...]. Perchè, dunque, non con [...] A condizione di [...] fare, naturalmente. Parole, come si vede, [...] ma non prive [...] loro [...]. ///
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Parole, come si vede, [...] ma non prive [...] loro [...].