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A Torino una [...] sulla ribellione ai codici . [...] grande omaggio a Totò Foto, [...] famosa bom-betta, un registratore, il codice pe-nale [...] si separava mai: sono alcuni dei cimeli [...] il festival del cinema [...] in Alta Savoia, per una grande mostra [...] Totò. A [...] la figlia Liliana De Cur-tis. Che racconta: «Sulla [...] tomba si trova ancora [...] ca-ramelle, regali e persino sigarette». [...] Gli italiani discutono Breve ma [...] Taormina Cine-ma [...] (26-29 dicembre) punta su un [...] dal titolo [...] «Si può fare, ma si [...] anche non fare (il cinema)». Hanno già aderito una trentina [...] registi, tra cui Ame-lio, Martone, Bertolucci, Belloc-chio, Ciprì e Maresco, Ferreri, [...] Calopresti. Capodanno internazionale con Arbore La [...] Rai [...] diretta da Roberto [...] ha preparato un evento [...] Capodanno: La gio-stra di fine anno. Venti ore di col-legamento via [...] con nove capitali del mondo. Direttore arti-stico Renzo Arbore, che [...] esibirà con [...] italiana alternan-dosi con altre due [...] band. Inaugurata la Fenice di Senigallia Omonima [...] teatro veneziano, anche la Fenice di Senigallia [...] guai: costruita nel 1752, distrutta e ricostruita [...] al suolo da un bombar-damento durante la [...]. Ora una nuova Feni-ce [...] alla presenza, tra gli altri, del sovrintendente [...] Gianfranco [...]. Crimini [...] misfatti delle avanguardie [...] 3. Il testo di Kenneth An-ger [...] cinque righe e mezza, segui-to però da [...] a penna: «Mi dispiace di essere troppo [...] questa ri-cerca». [...] ha deciso di pubbli-care [...] il nome di Kenneth Anger non poteva [...] a quelli di Jonas [...] Stan [...] Peter [...] i nostri Alberto Grifi, [...] Ricci Lucchi, e altri. [...] è Il Castoro, quello [...] dei registi; il libro è Cinema [...] in Europa, stampato per [...] Storica organizzata dal Museo Nazionale [...] Cinema di Torino con il concorso di numero-se Cineteche [...] Archivi internazio-nali e in corso al Cinema Massimo [...]. I nomi «pesanti» [...] del cinema contemporaneo non [...] una «chiamata di correo», in cui è [...] debito nei confronti di una stagio-ne -gli [...] Venti [...] Trenta [...] di codici e linguag-gi [...]. Qualcuno lo fa per [...] la lontananza, come Al-berto Grifi: [...]. Jonas [...] -uno dei film-maker più [...] New [...] Ci-nema degli anni Sessanta [...] una serie di provocazioni sotto forma di [...] «Sapeva-te [...] quando visionai il film di Jack Smith [...] in una stanza [...] a [...] nel dicembre 1963, acco-vacciati [...] Agnés Varda, Roman Polanski, [...] Godard e altri trenta [...]. Sapevate che Stan [...] fece il suo primo [...] In-terim [...] ispirandosi ai film del [...] italiano di Rosselli-ni e De Sica?. Sapevate che quan-do Fellini [...] New York gli unici film che volle vedere [...] Jack Smith?». Stan [...] scrive un breve e [...] rende gli onori sul campo senza tuttavia [...] idiosincrasie: «ho sviluppato molto presto [...] al sur-realismo, che ho [...] modo decisamente inadeguato (pur con tutta la [...] visualizzare il sogno». Di tutta [...] storica il surrealismo è certo [...] dei cardini, come lo è, naturalmente, della rassegna tori-nese, [...] non a caso presenta [...] di Luis Buñuel (1930) co-me [...] di diamante tra le opere restaurate (sono un bel [...] da [...] di Leger, a Opus 1 [...] a [...] e [...] font di Ger-maine [...]. Nel classico libro di [...]. Ray-mond, Da Baudelaire al [...] questo accenno [...] di [...] «Indubbia-mente ci volevano particolari [...] massacri perché la gente si innamorasse del [...] soglia della guerra del 1870 e che [...]. Come è noto, [...] è uno degli idoli [...]. Quando il movimento inizia, [...] ci sono stati: da quelli della Comune [...] Parigi [...] carneficina della Grande Guerra. Ci sono già stati anche [...] sovietico e la sconfitta spartachi-sta. [...] uno spessore storico più [...] qualunque esponente surrealista debba con-ferire alla propria [...] sempre con Raymond, «il carattere demoniaco che [...] Bau-delaire, in Rimbaud, e soprattutto in [...]. I mostri che percorrono [...] si inscrivono in questo terribile scenario storico. Nella seconda metà degli [...] Venti [...] e freudismo si im-pongono ormai come le [...] culturali dominanti. La scoperta marxiana dei [...] e quella freudiana dei meccanismi [...] so-no i veri poli [...] muove [...] surrealista. In André Breton, almeno, [...] certa con-sapevolezza. Breton conosce la grande [...] nelle profondità [...] che si lascia intravedere [...] ha letto certo anche Marx: condivide infatti [...] Tesi su Feuerbach, quella dove si afferma [...] il mondo e non più solo [...]. I surrealisti, per la [...] la rivoluzione industria-le, esprimono nella loro immagi-naria [...] tra cose vive e cose morte, originario [...] capitalistica, insom-ma, il feticismo della modernità. Hanno saputo da Marx [...] è «testa in giù», da Freud che [...] psiche. Per questo la loro [...] è con-cretizzata (o, almeno, avrebbe vo-luto) in [...] con-scio [...] in una rottura del [...]. Ma [...] storica non si esaurisce certo [...] surrealismo. Gli [...] sono molti: dadaismo, espressionismo, [...] co-struttivismo, formalismo, speri-mentalismo di varia [...]. E il [...] naturalmente: dal [...] di [...] al «punto di vista [...] (e di Vigo), degli [...] belgi. Anzi, «Ritmo come luce» [...] della rassegna to-rinese [...] olandese e belga fa [...] punti di forza, presentando opere di cinea-sti [...] se non mai: [...] Frans Dupont, Henri [...] Charles [...] e non solo Joris [...] e Henri [...] (co-autore del leggen-dario [...]. Sono 120 i film [...] rimarchevole manifestazione: molti celeberrimi, altri del tutto [...] specialisti. Per esempio, quelli prodotti [...] degli anni Tren-ta, davvero ignoti ai più, [...] surreali del tutto peculiari (di [...] Karel [...] ecc. Per non parlare delle opere [...] Germai-ne [...] straordinaria [...] del cinema muto, conosciuta soprattutto [...] il bellissimo La [...] Madame [...]. Non è faci-le da nessuna [...] vedere film come [...] font (1928), [...] (1927), [...] (1929), [...] (1928). È in corso a Torino, [...] Museo del Cinema con il concorso di [...] archivi internazionali, una [...] storica. Non solo sur-realismo, anche [...] è dominato dai classici creati da questa [...] le forme di rottura di co-dici e [...] al presente. Nel catalogo, pub-blicato dal Castoro [...] pagine -saggi di gente come Anger, [...] Grifi, [...]. /// [...] /// Volker [...] da Berlino alla Florida «Deluso [...] Orco faccio un giallo americano» Anno bisestile [...] Volker [...]. Il suo film [...] -era in concorso a Venezia, [...] Italia uscirà a marzo distri-buito dalla Medusa -non è [...] di ma-nager degli [...] di [...] si è conclusa con un [...] di amarezza. Adesso pensa a un [...] Palmeto, [...] da un romanzo di [...]. /// [...] /// [...] intervistato a Milano, dove il Goethe [...] gli sta dedicando (fino a [...] una personale. /// [...] /// [...] la [...] te-nuta di Reggiolo, appennino [...] gli ha regalato grandi soddisfazioni. E solo a [...] è raggiante il coltivatore diretto Vol-ker [...]. [...] è la mia grande passione». [...] invece, il suo ultimo film, [...] non gli ha dato grandi [...]. E non riesce a [...] una ragione, il regista Volker [...]. [...] chi entra emozionalmente nel personaggio [...] e [...] chi non comu-nica». [...] lascerà anche la direzione degli [...] di [...]. E alla sola idea [...] manager Volker [...]. Ma preferisco tornare a [...]. È diviso per tre, [...] bisestile di Volker [...]. Tre modi di essere [...] le con-giure astrali [...] bisesto è pur sempre [...] il proverbio), che il regista di [...] ripercorre come in un [...]. Con capitoli che guarda-no [...] «Non so se ho im-parato qualcosa dai registi [...] fatto [...] (Malle, Resnais, Melville, [...] perché credo che dai [...] impari nulla»; di-vagazioni che puntano al futuro: «Adesso [...] una cosa semplice: un giallo. Soggetti origi-nali non sono [...]. Per cui ho preso un [...] di James [...] Chase, Just [...] e [...] sceneggiato con Max [...] che aveva scritto Qualcosa di [...] per Jona-than Demme. Il titolo sarà Palme-to, che [...] una piccola città della Florida. La produzione è tedesca; [...] girerò in America. Il cast lo sto [...]. E seminando, qua e [...] anche qualche spunto bo-nariamente polemico. È una dieta senza va-rietà. Purtroppo in Germania si [...] scelta di realizzare solo commedie stupide impossibili [...]. Ci hanno provato con [...] Parigi, ma senza successo». E come stanno gli studi [...] «Lavora meno gente. Molti laboratori chiuderanno. Verranno licenziati un centinaio [...]. In compenso si realizza [...] tivù. Perché costa meno. Comunque penso che la [...] gli studi di [...] sia stata vinta. Ora toccherà ad un [...] il lavoro». Volker il manager ha chiuso [...] stagio-ne, senza rimpianti. E senza il so-spetto [...] un burocra-te. Inven-tavo idee e soluzioni, [...]. Ed ho avuto un [...] Générale des [...] la società francese che [...] studi. Ma fare il ma-nager [...] mia professione. E [...] il rischio anche di [...] punto di non ritorno. Già così mi sento un [...] imprenditore». E da buon imprenditore, [...] elenca anche gli insuccessi [...] compiuti a [...]. A [...] ci sono an-che 47 ettari [...] terreno sui quali la Générale des [...] avrebbe po-tuto edificare. Ma il valore degli [...]. E le prime pro-duzioni, da La [...] a La sto-ria infinta 3 [...] hanno chiuso in rosso». E segnano rosso anche [...] di Volker [...]. Non è stato così. Caduto il muro, si diceva: [...] vuole [...]. Adesso sono passati sette [...]. Meglio i romanzi, allora? «Per [...] letto quasi un libro al giorno. E sono diventato anche un [...] geloso degli autori». [...] qualche autore che, dopo [...] cinematografico, non è più stato [...] di leggere? «Mu-sil. Ho passato, ai tempi [...] del giovane [...] tre anni immerso [...] di Musil. Alla fine ne ero [...]. /// [...] /// Alla fine ne ero [...]. (0)
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