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Non c'è possibilità di [...] non ci si convince e non ci [...] del quadro che ci [...]. È costatazione ovvia che [...] sottosviluppo si ha nelle zone del sud [...] sud che sale ben [...] economica e sociale è [...]. Gli squilibri rispetto al [...] modo e al tenore di vita che [...] drammatici. Miliardi di esseri umani [...] mancanza di ciò che è più elementare, [...] ancora fare i conti con la fame, [...] con malattie endemiche, con tassi altissimi di [...]. Ma questa realtà non [...] essa è altra faccia dello sviluppo del [...] dal fatto che [...] del nord, e specialmente [...] impostato per secoli il suo rapporto con [...] In termini di Interesse puramente immediato, di colonizzazione [...] rapina delle risorse, addirittura di [...]. Marx ricorda spesso che [...] distrutto 11 localismo medievale e ha coinvolto [...] nel mercato mondiale, svolgendo [...] di unificazione [...]. /// [...] /// Questa gravità non sta [...] e [...] che [...] genera direttamente: sta anche [...] essa ostacola I paesi del sottosviluppo sulla [...] o [...] della indipendenza politica, della [...] fatto che essa provoca tensioni fra questi [...] questi nei confronti di tanti altri paesi [...] che spingono a una politica di armamento, [...] una politica di guerra. Il sud del mondo non [...] lontano [...] segnatamente [...] mediterranea e. Ora, il mondo sterminato [...] dentro questi due continenti non può uscire [...] e autonomamente, ossia fuori da neocolonialismi e [...]. Ma [...] politicamente [...] e indipendente, [...] voglia e sappia cooperare (e cooperare pariteticamente) [...]. È vero, però. In che senso accenni [...] crisi economica non è [...] del mondo. Essa investe anche il [...] del nord, anche li [...]. Da un tempo non [...] a costatare nei paesi [...] ritmi di crescita economica, [...] e scientifica, piuttosto contenuti. È vero che. Ma vi sono anche [...]. Sappiamo di una consapevolezza diffusa. Ma la crisi economica che [...] nei paesi [...] non deriva unicamente [...] della sicurezza, dalla instabilità dei [...] Internazionali. Quella crisi deriva anche, [...] insufficienze intrinseche alle strutture istituzionali di quei [...]. Pertanto, apprezziamo molto i [...] rettifiche, che abbiamo notizia essere lì in [...] di convenienza, di dinamismo, di efficienza, di [...] le economie interamente statalizzate o socializzate, specialmente [...] servizi. Comunque, non è su [...] richiamare [...] ma su ciò che [...] proposito [...] del sud de! Se il -secondo [...] non reca alla crescita [...] tutto il contributo che era sperabile che [...] anche da! [...] dovrebbe sentire la responsabilità di [...] una coesistenza e una cooperazione con [...]. Ciò risponde agli interessi più [...] e profondi [...] continente ed è una condizione [...] per 11 terzo mondo. E da irresponsabili non [...] II continente in cui viviamo è uno solo [...] vi può essere nulla di positivo nel [...] In [...] esasperazione di tensioni o [...] di vedere che senza [...] nostro, del movimento operaio occidentale, [...]. La vita [...] questi paesi è travagliata da [...] regressione o da una mancata ripresa di entità considerevole. Cè un crescente declino [...] Comunità [...] quale forza economica; declino che si manifesta [...] e ampliare le quote del mercato internazionale [...] diminuzione degli investimenti, nella incertezza con cui [...] Comunità [...] la sfida che viene dagli Stati Uniti [...] Giappone in tema di innovazione tecnologica, di produttività, [...]. La grande espansione degli [...] sessanta venuta meno. La questione essenziale mi [...] è in crisi e viene meno il [...] quella espansione, cioè la dilatazione su scala [...] consumi individuali. Questo tipo di crescita [...] un innalzamento del livello di vita di [...] lavoro dipendente. È stato, questo, un [...] perché ha messo in crisi vecchi equilibri [...] tanto è vero che quando, tra la [...] sessanta e gli inizi degli anni settanta, [...] mancare 1 pilastri di quel tipo di [...] salari, la conveniente ragione di scambio delle [...] soprattutto del petrolio, la non convertibilità del [...] Il [...] è finito e si è entrati in [...] tra inflazione e stagnazione. Ma ormai, oggi, la [...] dei consumi individuali (e [...] artificiale di molti bisogni) come volano dello [...] più essere ritrovata e ripercorsa. È vero che, nei [...] Comunità, e anche in un paese economicamente meno [...] gli anni che stiamo vivendo. Bisogna guardarsi dal dipingere [...] solo fosche, dal credere che ciò che [...] nuovo sia solo un negativo abbellito dalle [...]. Vediamo segni che Indicano [...] avviare, se non di condurre a compimento, [...] di sviluppo. In aree importanti, vediamo [...] più estesa di nuove tecnologie a monte [...] stretto tra ricerca e tecnologia, a valle [...] produttività. Provengono da [...] anche i profondi mutamenti [...] composizione sociale e interna al mondo del [...] anche interna al mondo proprietario. Ma oggi i gruppi [...] le consorterie conservatrici europee non sanno indicare [...] una soluzione positiva, in [...] di sviluppo [...] c'è e che è profonda. Il segnale più allarmante [...] tredici milioni di disoccupati dei paesi della Comunità. Questo Immenso patrimonio di [...] e intellettuali non si utilizza e non [...] utilizzare, perché il rinnovamento tecnologico. La ricerca scientifica non [...] che sola potrebbe sostenere [...]. La formazione di più [...] per investimenti nella produzione, nelle nuove tecnologie, [...] ardua. Non si sanno ridurre [...] corporative, evasioni fiscali, parassitismi, corruzioni. Si punta a ridurre [...] le spese sociali, a demolire anche ! Tuttavia, anche se si [...] minime o addirittura a cancellare le storture [...] alla dissipazione delle nostre risorse interne, ai [...] effettivo sviluppo resterebbe comunque necessario porsi sul [...]. [...] del mondo è ormai [...] basato [...] che il [...] meno di [...] che si unifica condurrebbe [...] dei singoli paesi europei in altri mondi [...]. Si rifletta a una sola [...] oggi [...]. La ripresa di competitività economica [...] dipende in vasta misura dalla [...] capacità di produrre scienza e [...] avanzate e di [...] nei processi produttivi. Ora, progresso scientifico, rinnovamento [...] produttivo, possono essere perseguiti [...] un interscambio a livello comunitario. Aggiungo che non si [...] coordinare [...] delle singole nazioni in [...]. /// [...] /// Ci sono, soprattutto nei [...] nord, forze conservatrici le quali ritengono che [...] comunitaria allo sviluppo sia impraticabile, perché considerano [...] tra 11 nord e il sud della Comunità [...]. Secondo costoro non si [...] Europa occidentale [...] e indipendente, ma alla [...] paesi più avanzati di essa, lasciando che [...] decadano via via alle condizioni del Terzo [...]. Sembrerebbe cosi giocoforza rinunciare al [...] di quel fine [...] lo sviluppo generalizzato ed equilibrato [...] che, pure. Insomma, il divario e [...] 11 nord e L'incontro di [...] Strasburgo nel gennaio del [...] lo sviluppo Il testo [...] dal Segretario generale a «Critica marxista» Una [...] destino In questi giorni [...] numero 1-2, 1984 di «Critica marxista» introdotto [...] a Enrico Berlinguer su [...] la pace, lo sviluppo». Nel corso de! Stralciamo [...] le parti più significative [...] dello sviluppo economico e delle forze politiche [...] e di sinistra, che si candidano alla [...]. Posizioni di tale tipo, [...] indicano la miopia delle politiche e delle Ideologie [...]. Esse non vedono che sullo [...] terreno dello sviluppo economico una crescita realmente grande, non [...] e non subalterna dello stesso nord [...] può [...] solo nel quadro di una [...] europea. [...] soltanto dei paesi europei [...] e più avanzati nel sistema nordamericano difficilmente [...] porsi fra i soggetti veramente protagonisti [...]. Finirebbero con 11 vivere [...] di riflesso [...] come in parte già [...] a condizionamenti e a Interessi che essi [...] controllare direttamente e nemmeno a fronteggiare o [...]. E poi la degradazione [...] economicamente più arretrate porterebbe inevitabilmente « un [...] forza economica delle zone più avanzate. Abbiamo sempre sostenuto che [...] di un effettivo nuovo slancio espansivo [...] di tutti i paesi [...] essere che la creazione di uno stabile [...] economico anche nelle zone più depresse della Comunità, [...] soprattutto nelle zone meridionali e mediterranee. In conclusione, in Europa, [...] avanzata, uno sviluppo più alto, solido, duraturo, [...] altrui, della produzione, della scienza e della [...] assicurato solo da [...] e indipendente, da [...] da nuove classi dirigenti, divenga un grande [...] insieme le tante forze regionali del continente [...] nel continente la guida di queste forze. La pace non sarebbe [...] gente potrebbe consegnare con fiducia la salvaguardia [...] mani della diplomazia e [...] perdere i movimenti della [...]. La ripresa economica sarebbe [...] sarebbe attendibile pienamente, a condizione di quella [...] del lavoro dipendente cui accennavi, alla drastica [...] protezione sociale, alla rivincita del [...] e [...]. La Comunità europea sarebbe così [...] secondo taluni [...] sul putito di uscire dalla [...] più acuta della [...] crisi. Si tende a dire, [...] vede nero è ottenebrato da suoi incubi, [...] che [...] guardiamo bene da ogni [...]. Abbiamo, credo, assimilato bene [...] Togliatti, uomo di partito e di Stato [...] anche per questo (come ricorderemo in [...] che è il ventesimo [...]. Ma non è catastrofismo [...] un impegno convinto e largo delle forze [...] più vitali e avanzate dei paesi della Comunità [...] giungerà mai a rifondare [...] e quindi non si [...] creare quel soggetto, unito e autonomo, capace [...] pericoli, che sono [...] e incombenti, e di [...] per la pace e lo sviluppo. Gli ostacoli da superare [...] ristagno o il regresso del processo di [...] Comunità non sono pochi, né facili. Abbiamo anzitutto le pressioni [...] Stati Uniti. Questo paese ha una [...] ed economica immensa e tende manifestamente, con [...] gli proviene da questa [...] forza, a impostare i [...] europeo in termini di subalternità. Gli [...] Uniti, per [...] al mantenimento della propria [...] molti aspetti [...] e anche un processo [...] traduca in maggiore autonomia. Ci sono poi i [...] economici europei, ancora oggi dominanti nel continente, [...] dato vita alla Comunità; ma appaiono oggi, [...] sfiduciati, incapaci di una visione lungimirante della [...] più presi dal tornaconto dei singoli Stati [...]. Gli interessi immediati, [...] ritenuti tali, vengono anteposti [...] duraturi e profondi. Oggi in [...] gruppi capitalistici nazionali risultano [...] nella ricerca di un profitto che sia, [...] immediato; e i governi nazionali [...] salvo qualche eccezione [...] sono tesi per Io [...]. Quotidianamente ci troviamo davanti [...] e politiche non europeistiche, ma [...] o statunitensi. Sembra quasi scandaloso pensare [...] alla [...] progettazione; si pratica e [...]. [...] un tipo di sviluppo [...] di vivere carichi di irrazionalità, di privilegi, [...] tali che consentono di accumulare ben poco [...] di impostare seriamente una politica di pace, [...] di [...] e autonomia europea. È una osservazione critica che, In qualche misura, credo vada ribadita. Anche oggi, in una [...] forze, non vi è ancora, probabilmente, una [...] necessità di mettere mano a trasformazioni profonde [...] sviluppo o nel tipo di vita [...]. Le formazioni e i [...] e popolari, sembrano in parte ancora concentrati [...] difesa di interessi immediati senza una visione [...] che ci aspetta. È comunque fuori dubbio, [...] negli strati operai, socialisti e popolari per [...] e per 1 loro Interessi presenti vi [...] alle borghesie nazionali, una maggiore capacità di [...] moderno. Ma non c'è solo [...]. Se guardo [...]. Le forze [...] e socialiste devono prendere nelle [...] mani la causa [...] e della autonomia [...]. Una tale determinazione non [...] altri strati sociali democratici e produttivi a [...] profondi, e non soltanto immediati, dei loro [...]. Così a [...] conservatrice, e quindi debole, [...] forte, progressiva e democratica, con un ruolo [...] dello sviluppo e della pace. Vorrei aggiungere una sola [...] imposta dal fatto che questo insieme di [...] «Critica marxista». Mi è capitato [...] di osservare che ciò [...] tempi abbiamo avuto di più fortemente europeistico [...] movimento per la pace. Vorrei aggiungere: anche gli [...] considerevoli della cultura italiana. Nella nostra cultura, soprattutto [...] pace e la ricerca sulla pace mi [...] e capaci di andare al profondo dei [...] là di [...] immediate di schieramento politico [...] visione del mon-. In questo stesso numero [...] «Critica [...] vedo come cosa positiva il gruppo di [...] pace dovuti a uomini di cultura appartenenti [...]. Se la cultura italiana mostra [...] europeista, non possiamo certo non [...] la tosa. Ma dobbiamo proporci e [...]. Il compito di costruire [...] Europa [...] e autonoma non è compito che possa [...] ai partiti politici: non ne verrebbero a [...]. Non ne verrebbero a [...] I movimenti sociali; e [...] sociali e le forze politiche messi insieme. Abbiamo necessità di una cultura [...] pensi [...] la [...] identità, le sue radici, il [...] destino, e che pensi la pace e lo sviluppo, [...] come artefice di questi obiettivi. Dunque, di una cultura che. Crediamo che alle masse [...] operaio e socialista, alle forze politiche che [...] Italia [...] e che chiedono idee [...] per la pace e [...] non mancherà [...] della cultura italiana. /// [...] /// Crediamo che alle masse [...] operaio e socialista, alle forze politiche che [...] Italia [...] e che chiedono idee [...] per la pace e [...] non mancherà [...] della cultura italiana. (0)
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