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Ecco le parole, consapevoli [...] che Antonio Gramsci pronunciò alla Camera dei [...] 1925, un anno dopo la [...] elezione e [...] di quello che fu [...] discorso parlamentare. In tempi in cui [...] «carattere» vero del pensiero di Gramsci, talvolta [...] non rendono giustizia alla complessità della [...] formazione, può tornare utile [...] contraddittorio parlamentare, con le interruzioni e le [...] fascisti, [...] che il leader comunista [...] fascista» dello Stato, grazie alla debolezza del [...] violenza e il «consenso ottenuto col bastone». [...] del discorso (ripubblicato da [...] per la collana i [...] è la legge [...] attraverso la quale il [...] non solo le associazioni segrete ma tutte [...] opposizione organizzata. Si narrano molti aneddoti [...] persino sul fatto che Gramsci lo considerasse [...] che Mussolini sia andato a complimentarsi con [...] interessante, è invece [...] che il «rivoluzionario» Gramsci [...] e [...] in quel parlamento che [...] violenza del regime, cesserà di esistere. Sarebbe sbagliato parlare di [...] Gramsci [...] ma certo è un Gramsci «pienamente» leader [...] nominato da poco segretario del [...] che decidendo di usare [...] tratteggia il fascismo come erede delle forme [...] stato liberale. È un Gramsci che mette [...] alle spalle [...] e anticipa la riflessione dei Quaderni. Parla lo storico e [...] che ha appena pubblicato [...] Bonaparte Max Gallo: «Riscopriamo Napoleone Ha inventato [...] «Malgrado fosse a dominanza francese, [...] economica delle nazioni continentali [...] còrso è ancora attuale». [...] di tante biografie di successo [...] sul tempo, e spiega le [...] di una «moda» storiografica che si riaccende. Saggi Quine Esperienza è [...] DAL CORRISPONDENTE PARIGI. Un immigrante mediter-raneo la [...] in fuga dalla guerra civile e dalla [...] Francia [...] di 9 anni. Lo [...]. [...] una scuola eccellente, do-ve impara [...] cose. Si fa strada grazie [...]. Diviene il francese, anzi [...] più famoso al mon-do. Ultimamente [...] un [...] snobbato, dimenticato, [...] come personaggio cui dedicare i [...] studi (da [...]. Ma ora torna di [...] ridiventare oggetto di culto, dominare la scena [...]. È il vecchio unico, [...] Napoleo-ne [...]. Ci sta lavorando il [...] storici della Francia [...] François [...]. Con grande lena ed entusiasmo, [...] sul personaggio su cui si incentrarono tante delle illu-sioni [...] degli [...] del secolo scorso, [...] comunista del [...]. Anche se, quando gli [...] vorrà per [...] ci fa sapere che [...]. Intanto [...] preceduto il versatile e [...] giornalista, storico e biografo di Mussolini, Robespierre, Rosa Lu-xemburg [...] Jean Jaurès, oltre che ex portavoce di [...] Max Gal-lo. In grande, con un [...] serial in quattro volumi, di cui è [...] il primo, Napoléon. Le chant du [...] e dovrebbero seguire un secondo [...] un terzo in estate e in autunno. Durante un incontro [...] della stampa estera, gli [...] doman-de. Max Gallo, ci tolga subito [...] curiosità. Quanti libri sono stati [...] Napoleone? Oltre due-centomila, come calcolava il rus-so [...] Tarlè? Ottantamila, quarantamila, come [...] altre parti? Perchè ha deciso che ce [...] un altro ancora? «La più recente bibliografia [...]. [...] che le opere su Napoleone [...] il doppio. Certo è in assolu-to [...] dei francesi. Anche se [...] madre lo portava in [...] dai francesi che combattevano la rivolta còrsa, [...] avversari lo definirono sempre con disprezzo come [...]. Il francese su cui [...] più quadri, quello su cui si sono [...] si sono scritti più ro-manzi. Perché sono stato attirato [...] Napoleone, mi chiede? Per più ragioni. Una, come dire, di [...]. Lei sa che sono [...]. Mia madre, che era [...] Emilia, mi raccontava del nonno che ogni sera [...] e si metteva a piangere. Le ho chiesto che [...]. Il memo-riale di [...] mi ha rispo-sto. Poi, una ragione, che direi [...] di epistemologia storica. Potrei citare il vostro Croce, [...] quale non si finisce mai di esplo-rare [...]. Sono quindi con-vinto che [...] mai di esplorare temi come il V [...] Atene, la Rivoluzione francese o la figura di Napoleone. Ogni epoca ha [...]. E uno storico riesce [...] di nuovo solo se pone le domande [...]. [...] riesce a parlare dei Sanculotti [...] 1972 perché li esa-mina in base alla [...] esperienza dei partiti totalitari del XX seco-lo. Non avesse conosciuto bene [...] non avrebbe potuto porre [...] domande giuste. Quelle che che mi posso [...] io oggi [...] che attraversò come una meteora [...] doppio de-cennio rivoluzionario tra fine [...] e inizi [...] sono diverse da quelle che [...] porre Tarlè o Georges Lefebvre negli anni [...] o [...]. /// [...] /// Le do-mande che uno [...] della Rivoluzione francese, sul come gli ex [...] Ter-rore diventano la nuova elite avi-da di potere [...] Diret-torio, sono diverse per lo studio-so che [...] al crol-lo [...] sovietico e per uno [...] sotto [...] della Rivoluzione [...]. Una altra ragione ancora, [...] che ero interessato so-prattutto alla personalità di Na-poleone, [...] storica che emana dalla [...]. Vede, il problema è [...] in un periodo di depres-sione storica -cosa [...] i suoi vantaggi, ad esempio [...] di grandi guerre, anche [...] ci sono non sono me-no crudeli -in [...] senza volontà e grandi [...] e progetti per il [...]. In cerca del grande eroe [...] anti-depressivo, in [...] e una Francia col morale [...] terra? Sì è tanto innamorato del suo perso-naggio? «Mi [...] indagare, mette-re [...] -e di creatività per tutta [...] che puntavo ad individuare. Ebbe-ne, confesso, ho voluto [...] politica, del tentati-vo di agire, di costruire [...] e diverso in un mondo che crolla. Puntando specialmente [...] emanata [...] anzichè sul contesto dei grandi [...] storici, delle classi sociali come nella nostra storiografia [...]. Cosa [...] colpita nel personag-gio, mano [...] ne diventa-va [...] co-me dice lei, gli poneva [...] sue do-mande, quelle della nostra epo-ca? «Mi sono interessato [...] Napoleone. Ma non da psica-nalista. Ho rifiutato di fare [...] Robespierre, e, in un roman-zo, con Hitler. /// [...] /// Napoleone è un personaggio [...] nei suoi [...] cose che fa. Nasce come figlio della Rivo-luzione, [...] sorta di Robespierre a cavallo. Le riforme che porta [...] resto [...] a parti-re dal codice [...] democratiche per [...] un continente monarchico. Ma poi si fa [...] dal Papa. Predica [...] assoluta [...] il trionfo della volon-tà sulla [...] e quindi posso. E se si può [...]. Ma al tempo stesso [...] genio del compromesso politico. Tiene a presentarsi come [...] né di sinistra. Ma lui stesso si [...] contraddizione, della diffi-coltà a conciliare gli opposti [...] limiti, quando confida nel 1813 a Metternich: [...] presente e passato, i pregiu-dizi medievali e [...] nostro secolo. /// [...] /// Non sarà che [...] è tra gli [...] nella sinistra francese, vuol far [...] oggi a Na-poleone che Maastricht non può [...] francese in faccia a Kohl [...] ai [...] «Effettivamente [...] di [...] si può far risalire [...] Napo-leone, anche se la [...] ad egemonia francese. In un certo senso è [...] che tendo-no a ramificarsi due [...] con-traddittorie, [...] di una unica ci-viltà europea, [...] Vistola [...] dal Mediterraneo al Balti-co, e, [...] i nazionalismi. Fin-chè [...] un equilibrio tra queste [...] le cose vanno bene. Finisce invece in catastrofe ogni [...] che [...] o [...] di que-ste tendenze tenta di [...] e prevaricare [...]. Come nel ca-so della [...]. Non darei per scontato [...] debba essere per forza su mo-dello tedesco [...]. Anche [...] sta lavorando su Napoleone. Verrebbe da pensare che [...]. Ha avuto [...] «Effettivamente [...] saputo, ma solo qualche mese [...]. Non [...] ho [...] cose, a cominciare dal suo [...] della Rivoluzione francese, non siamo [...]. Vorrà dire che col [...] il terreno. Quanto alla moda Na-poleone, [...] proprio ciò su cui ha voluto scommettere [...]. Sarà che quando tutto [...] sente il bisogno di un personaggio energico. [...] alla scuola del neopositi-vismo logico [...] Alfred [...] e Rudolf [...]. Quine -tra i maggiori [...] è inizial-mente occupato [...] e di matematica, ma [...] interessi si sono maggior-mente orientati e sviluppati [...]. Gli scritti che vanno da-gli [...] agli anni [...] mettono a fuoco una critica [...] logico, cioè del neopositivi-smo stesso, [...] prende avvio [...] che esso si fonda su [...] dogmi essenziali non giustificati. Il primo è la [...] veri-tà analitiche e verità sintetiche: an-che le [...] in real-tà un elemento sintetico, che suppo-ne [...] con [...]. La verità analitica di [...] gli scapoli sono non sposati», ad esempio, [...] semplice analisi del significato dei termini. Il concetto di scapolo [...] con quello di non sposato, perché [...] si può attribuire anche [...] mentre il primo no. La posizione di Quine [...] di [...] di tipo olistico, che [...]. Il secondo dogma [...] è per Quine il [...] tesi secondo la quale ogni enunciato dotato [...] equivalente ad un [...]. [...] riduzionista del primo neopositivismo Quine [...] un «empirismo senza [...] quale tutti gli enunciati scientifici [...] sono [...] principio immu-ni da correzioni empiriche, [...]. In questo breve libro, [...] Quine ripercorre storicamente alcuni [...] del suo pensiero filosofico, attra-verso [...] affascinante viaggio [...] della storia della filosofia della [...]. [...] tra la logica e [...] nel gigantesco [...] e [...] di ridurre la mate-matica [...] sulla teoria dei «tipi». Il breve viaggio filosofico di Quine giunge al suo apice con [...] e [...] progetto di una [...]. Nei capitoli dedicati al natu-ralismo, [...] alla logica e alla matematica, il filosofo america-no sembra [...] qualche modo [...] fa-re i conti con il [...] logi-co, per giungere [...] propo-sta di una «naturalizzazione [...] che ponendosi come [...] naturale, sembra in realtà sottoli-neare [...] maggiore vicinanza con [...] piuttosto che un definitivo allontanamento [...]. Il problema epistemologico [...] di come gli uomini [...] teorie scientifiche del mondo che li circonda. Per [...] come per Quine, il soggetto [...] il mondo esterno da semplici ele-menti primitivi, ciò che Quine chia-ma [...] lo stimolo per-cettivo unitario e [...]. Quine conferma la [...] originale posizione olistica. Nella scienza le ipotesi [...] vivono [...] di più [...] teorici: «Le nostre proposizioni [...] si sottopongono al tribunale [...] sensibile non indivi-dualmente ma [...] insieme solido». Ovvero, [...] di misura del significato empirico [...] tutta la [...]. Eddy Carli Napoleone in [...] di [...] David [...] di [...]. Quine [...] University [...] London [...]. Se ne discute di [...] storici alla Casa della Cultura di Milano. Si deve ad Anna Maria Ortese («Il mare non bagna [...] suggesti-va intuizione che la [...] molti intellettuali napoletani ne-gli anni Cinquanta altro [...] un «liberalismo [...]. Ri prendendo questa definizione Guido [...] nella [...] «Storia del miracolo italiano», ha [...] che [...] al Pci negli anni Cinquan-ta [...] in sostanza la sola alterna-tiva a una pratica politica [...]. Da destra a sinistra Ma [...] Ortese, può assumere un valore paradigmatico più [...] coinvolgere parte rilevante del liberalismo del Novecento [...] A [...] vedere, nelle tormentate vicende di questa «corrente» [...] indivi-duare una curiosa costante: il pas-saggio di [...] con fasi decisive di [...] crisi del sistema politico, per rima-nere [...] e democratici. Dalle amare riflessio-ni del [...] «Corriere della sera» Eugenio Torelli [...] dopo il tentativo reazionario [...] di Nitti e alla [...] da parte di Gio-vanni Amendola e di Carlo Rosselli [...] fronte alla dittatura fascista, dal rifiuto di [...] della logica della de-mocrazia [...] battaglia contro la «legge truffa», alla critica [...] italiano di Er-nesto Rossi, è possibile scorgere [...] continuità sintetizzabile nel passaggio a una visione [...]. A tale proposito la [...] Cul-tura di Milano, ha [...] periodo alcuni storici a riflettere re su [...] che realizzarono quel passag-gio. Il dibattito (che proseguirà) [...] da Giorgio Galli. Il qua-le nella tavola rotonda [...] rilevava «che occorre rimanere sal-damente legati a una prospettiva [...] senza presumere che il libe-ralismo di emergenza possa [...]. Proprio oggi, allorché si [...] partire dagli Stati Uniti, la crisi del [...] società comples-se [...]. Inoltre -come ha sottolineato Giancarlo [...] -la [...] liberalismo italiano era di [...] che le realizza-zioni democratiche nel nostro Pae-se [...] da forze [...]. Democratici radicali [...] biografica si sarebbe potuta allargare [...] altri [...] si [...] escluso quel filone [...] il quale, pur intes-sendo un [...] talora anche aspro, ma sempre aperto con [...] ha comunque mantenuto una rigorosa [...] da essa, come fu il caso Ugo La Malfa. Nei percorsi [...] Saverio Nitti, Giovanni Amendola, Ferruccio [...] Carlo Rosselli ed Er-nesto Rossi [...] trovare tutta-via un elemento unificante, consi-stente appunto [...] a sinistra il proprio liberali-smo, al quale [...]. Nonostante [...] della soluzione fascista della [...] Stato liberale, Nitti -ha osser-vato Francesco Barbagallo -compì [...] riassumibile nel rifiuto di legittimare il fascismo [...] nel secondo do-poguerra la propria parabola politi-ca [...] Blocco del [...] nelle amministrative di Roma [...]. E ancora: pur scorgendo, [...] dei riferimenti sociali, nel liberalismo di Giovanni Amendola [...] di tratti conservatori, Marco Scavino ha sostenuto, [...] in concomitanza con [...] del fascismo si estrinsecò [...] libe-rale e nel conseguente tentativo di dare [...] forza democratica che potesse costituire [...]. Ferruccio [...] -ha notato Paolo Soddu [...] con lo schieramento centrista in occasio-ne della [...] premio di maggioranza escogitata nel 1953 per [...] della «democrazia protetta», che nella realtà della [...] istituzionalizzare il [...]. Coerenza antifascista Per Giuseppe Fiori, [...] antifascista condusse Ernesto Rossi [...] nei confronti delle forme [...] capitalismo. Ma il radicalismo di Ernesto Rossi, che lo portò a condividere con [...] convis-se però con un altrettanto [...] giudizio nei confronti [...] comunista sulla sinistra. Se poi lo sguardo [...] nel suo complesso in una [...] di lungo periodo si può os-servare [...] comune condiviso». Lo storico ve-neto ha [...] fatto che il liberalismo italiano si è [...] alcune emer-genze che ne hanno modificato i [...] cattolica, cioè la realizzazione [...] avendo contro la Chiesa [...]. La questione dello sviluppo [...] scelta protezionista, che condussero non a caso [...] tra liberalismo e libe-rismo. Dunque si potrebbe sostene-re [...] di emergenza [...] dei [...] che as-sume il liberalismo [...] con le emergenze che ne hanno contrassegnato [...]. Le due prospettive [...] 20 maggio al centro [...] tra Nicola Tranfaglia Nicola [...] Paolo Chiarini e [...]. /// [...] /// Le due prospettive [...] 20 maggio al centro [...] tra Nicola Tranfaglia Nicola [...] Paolo Chiarini e [...]. (0)
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