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Nella terra «oltre la [...] mite [...] paesi e tetri [...] il fosco [...] detto [...] a pagina [...] VIAGGI AVVENTURE E PICCOLI PIACERI Secondo anno a Montalcino per il banchetto che premia i [...] primi nel Concorso delle Feste de [...] A [...] dormite, o cari, in [...] CHIES An MOSCA. Può piacere e può [...] esattamente come I sette grattacieli staliniani che [...] II [...] di Mosca, [...] dalla «collina dei passeri», [...] Lenin, Ma la metropolitana di Mosca vale un [...]. Anzi, più [...] e ognuno di questi percorsi [...] a suo modo, una testimonianza storica. Parti dal centro, da [...] stazioni [...] del [...] Fanello centrale, e sei [...] Ci rimani per cinque o sei fermate [...] plano, ti ritrovi negli anni 40,50, fino [...] di cemento armato delle ultime stazioni periferiche: [...] nostri. E, quando riemergi, sei [...] agglomerati di palazzi moderni, divisi da spazi [...]. Sono i [...] quartieri. /// [...] /// La [...] non finisce [...] oltre si vedono biancheggiare altri [...] complessi di palazzi. Il fatidico metrò ci [...] del secolo. Per ora la citta [...] fretta degli [...] di [...] impresa edilizia che Il [...] il primo buco nella [...] nel quartiere di [...]. Meno di cinque anni [...] i primi sedici chilometri di metropolitana della [...] il famoso «Cortili Pari». Una buoni visita a questo [...] del tutto particolare, che ha trasportato [...] qualcosa come 39 miliardi di [...] sarà bene [...] proprio da questa linea «storica». Naturalmente non tutte le stazioni [...] una sosta. Baita un fermata alla [...] per da» [...] alle colonne marmoree sormontate da [...] di bronzo con lo [...] del [...] giovanile [...] comunista. Uh balzo di qualche [...] arriva alla stazione [...] stile impero, con marmi [...] sfarzosa per Illuminazione. Facciamo una sosta per ricordare [...] di marmi ne sono [...] utilizzati una ventina di tipi [...] dal marmò degli Urali per la [...] al [...] uzbeco per II ponte [...] al marmo di mica rosa [...]. Ma ce ne sono che [...] dalle migliori cave [...] Centrale, [...] e Bielorussia. Graniti di tutte le [...] rivestitura alle colonne finto egizie, doriche, quadrate, [...] ottagonale. Nella [...] su cui torneremo tra [...] delle colonne sono ricoperti di rodonite color [...] radiale, Dinamo, [...] sono ricoperte di onice, [...] sono invece rivestite di [...] e quelle della [...] di . Ma prima di andare a [...] da vicino quelli che personalmente [...] i due capolavori del metrò [...] Mosca, la [...] e la [...] sarà bene Unire con I [...] e [...]. La prima delle due, [...] sudano di marmo, è tuttavia una delle [...] cedimenti al barocco, al floreale, al decó, [...] che caratterizza molte delle consorelle. /// [...] /// Impossibile [...] dentro, anche di corsa, senza [...] in giro, [...] per dare [...] della strada [...] di vivere in un paese [...]. Ma tutto questo [...] niente al confronto con la [...]. Dalla [...] torniamo indietro verso il Park [...] e la prospettiva Karl Mara. [...] trasbordiamo [...] radiale [...] due fermate e siamo alla [...] da cui il nome della [...] che ci interessa. [...] che la progettò nel [...] il massimo [...] esaltando la civiltà del [...] colonne marmoree ha sostituito slanciate incastellature cromate [...] corpo dei sostegni e le nervature delle [...] si aprono timpani bordati di luce soffusa. Oggi fa pensare al [...]. Ma nel [...] il plastico della stazione [...] presentato [...] di New York, si guadagnò [...] dei premi più prestigiosi. Anche la [...] ebbe [...] di un «Grand [...] ma poco meno di 20 [...] dopo, [...] di Bruxelles, ed [...] forse II simbolo, da sòia, [...] che Stalin si era fatto della [...] architettura. Gli architetti [...] pensata -e [...] 68 colonne allineate su [...] 190 metri, a sorreggere un soffitto ad [...] da uno sfolgorante pannèllo di mosaici. Il tema di tutto [...] è quello della lotta del [...] lusso [...] la propria indipendenza. Un giorno, se non [...] pensato, varrebbe la pena di scrivere una [...] bellezze -e agli orrori -della metropolitana di Mosca. Ne verrebbe fuori un [...] sulla società sovietica. Comunque visitare Mosca senza [...] dentro le viscere della [...] metropolitana é còme andare [...] Firenze [...] vedere la cupola del Brunelleschi, o a Parigi [...] Torre [...] o in Egitto senza [...]. Basta il [...] piccina [...] la metrò». O il metrò, se non [...] il mètro, come mi [...] dicano a Roma. Sì, è vero, hanno [...]. Ma io, viaggiatore pigro [...] Ca spèse della ditta) spendaccione, mi ricordo di [...] poco, in anni lontani, a sviluppare un [...] con alcune delle principali ferrovie metropolitane europee: [...] Parigi, [...] sa, metrò che ha dato il nome [...] le (i) metrò del mondo, tranne a New York [...] si chiama tube (tubo) e a Londra [...] (via sotterranea: con relativa canzoncina Don [...] in the [...] darling ossia «non dormire, [...] in metrò); ma poi: Mosca, monumentale ed [...] Francoforte [...] ti porta lontano fino alle blande e [...] Taunus) o Amburgo, dove dal buio sottosuolo [...] tanto in tanto, ad [...] e lustri intervalli acquatici. /// [...] /// Però uno ha sempre [...] fermata, sceglie il taxi, va addirittura a [...] due o tre giorni nella città desueta) [...] con sotto gli occhi la cartina, a [...] straniera come se fosse una lingua. Ascolto i prò e [...]. Ci sono persone che [...] di viaggiare sottoterra, soffrono di quel che [...] della miniera», paura di [...] a sentirsi sulla testa il peso di [...] di tonnellate di terra. Alia metropolitana di Roma, [...] non riesco ad abituarmi: [...] negli anni della mia prima adolescenza, [...] vissuta come una delle [...] mitico 1942, [...] che (se non fosse [...] avrebbe dovuto culminare [...] della grande esposizione universale [...] non è rimasta che la sigla, indecifrabile [...] Esposizione universale di Roma. Ma la nostra, la [...] quella di Milano, che ha ormai quasi [...] mio [...] cittadino di questa città, [...] del tutto familiare. Via, non è [...] gran discesa agli inferì [...] pochi gradini sottoterra che portano alle fermate [...] o verde (non mi sono informato del [...] la terza linea, per adesso ancora, speriamo [...] allo stadio di intralcio al traffico come [...] Londra o Mosca, con [...] mobili che [...] a profondità plutonie, con [...] ha fretta e ti obbliga a farti [...] accelerare a forza di gambe la discesa [...] dei [...] cosa direbbero? È, la [...] sottoterra, sì, ma quanto [...] la maledizione degli [...] stradali, degli ingorghi impazziti: [...] tutt'al più a una [...] tragitti ragionevoli, fermate frequenti e niente minacciosi [...] come le griglie [...] metropolitana di Mosca che [...] genitale se per caso [...] fessura, la monetina. Viva la metrò di Milano! Però [...] babilonia di certe stazioni alle [...] di punta. Però lo sgradevole pittoresco asiatico [...] zingare alla questua mattutina o dei venditori di cianfrusaglie [...] tuttavia mi rifiuto di designare con [...] epiteto [...]. Però, anche, nelle deserte ore [...] la possibilità (e, [...] la non difficile probabilità) di [...] incontri. Ma non resta che [...] fermezza come, in tempi ormai remoti, quelli [...] città davano luogo in anfratti poco illuminati [...] di toponomastica spontanea per cui alcuni siti [...] si trovavano designati come «Malcantone». Ecco io, per esempio, [...] Milano con un treno in regolare ritardo [...] coda degli aspiranti a [...] della metrò alla Stazione Centrale [...] mi sbatto faccia a faccia con un [...] e ho un «istintivo moto di soprassalto. Avesse, costui, delle cattive [...] Ce [...]. E proprio per il [...] (per così dire) col mio soprassalto, cerca [...] sdrammatizzare la cosa: «Niente, niente» mi fa. Aveva, peraltro, [...] di uno ben [...] le ore troppo serali [...] essendo solitari voi stessi. [...] incontro del malcantone opponete una [...] e mite fermezza. Ma, per il resto, [...]. /// [...] /// Non vi logorerete i [...] dei clacson, ai semafori impazziti al primo [...] ai vigili maschi e femmine gesticolanti agli [...] marionette del diabolico teatrino urbano. Anche se non vi [...] prendete la metrò. /// [...] /// Che cosa saranno mai [...] purgatorio in confronto al paradiso del raggiungere [...] mèta? «Ma -potrebbe obiettare qualcuno -e se [...] la corrente»? Beh, non sarebbe, in ogni [...]. Parigi ingrata [...] Decine di migliaia di [...] di «forestieri» salgano, scendono o semplicemente transitano [...] la sta. Eppure, quanti conoscono la [...] «Bienve-nue. /// [...] /// Quel «Bienvenue, incollato a [...] soltanto nel 1942 altro [...] il tardivo omaggio a Fulgence Bienvenue, morto [...] anni prima avendo i parigini dimenticato che [...] uno dei metro [...] del mondo, la cui [...] sette chilometri -dalla Porte [...] alla Porte De [...] -era stata costruita in [...] e inaugurata il 19 luglio 1900 in [...] Con [...] Universale. Parlare dèi metro parigino, [...] prima di tutto parlare di questo ingegnere [...] nel 1852, che nel 188) ha pèrduto [...] lavorando in un [...] che nel 1886; diventato [...] trasporti della città propone di [...] di un metrò sotterraneo [...] ritardo preso da Parigi nei trasporti pubblici [...] Londra, a New York, a Chicago e pettino [...] Budapest. A [...] la circolazione comincia a [...] grandi [...] non bastano più a [...] sempre più denso e già pericoloso. Ma se tutti paiono [...] sul principio di una ferrovia [...] i lavori previsti per [...] fanno insorgere gli abitanti dei [...] inclusi nel pia. Per due anni Bienvenue [...] solo contro tutti. /// [...] /// I lavori comincia, no [...] 1898: [...] metri al giorno, velocità [...] mezzi [...] la metropolitana a due [...] la via deviando chilometri di tubature d'acqua, [...] di scarichi di fognature, scoprendo le fondamenta [...] Parigi [...] e pettino i resti della [...]. Il 19 luglio del [...] Parigi [...] la [...] prima linea, ma [...] passa pràticamente inosservato. Gli operai che lavorano [...] chiamano «il padre del mètro». Oggi il metro di Parigi [...] percorso complessivo di circa duecento chilometri e [...]. Tra i suoi duecento [...] alcune decine a cielo aperto che sfilano [...] di [...] o ai lati della Senna, [...] e di là del ponte [...] dominante l'Isola dei Cigni [...] in formato ridotto della Statua della Libertà [...] New York, forte [...] da un certo ingegner [...]. A proposito di [...] è perlomeno sorprendente la [...] di questi due grandi ingegneri. Gustave [...] per via della torre [...] luogo comune. Ma i quattro milioni [...] ogni giorno [...] il metro ignorano perfino [...] Fulgence Bienvenue. Come dicevo, dei tanti [...] Bienvenue, solo tre sapevano di chi si [...] erano degli esperti della città, autori di [...] Storia e di «storie» tipicamente parigine. Mi sorprese invece la [...] terzo, un «clochard, che [...] ogni giorno al metro Republique, [...] d) vino accanto alla panchina su cui [...] un cane otto e fedelissimo a far [...] lui e al vino. Gli chiesi quasi per [...] Bienvenue e mi sciorinò una sfilza di [...] particolari stupefacenti [...] e gli studi del [...]. Lui «clochard» [...] un ventennio, conosceva del metro [...] e tutti, compresi naturalmente gli angoli più riposti per [...] al [...] e al calduccio [...]. Non volle [...] la [...] vita di «prima della cloche»: [...] tanti della [...] categoria era stato, quasi certamente [...]. In ogni caso sapeva tutto [...] Fulgence Bienvenue e questa [...] conoscenza mi sembrò riparatrice [...] dei parigini per i quali [...] metro i soltanto uno dei tre anelli dell» quotidiana [...] metro, dodò» (lavoro, metro, letto). Per il mìo clochard, [...] metro non era un mezzo dì trasporto, [...] la casa, il rifugio: di [...] la perenne riconoscenza a Fulgence Bienvenue [...] nome suo e di altri cento e [...]. /// [...] /// Per il mìo clochard, [...] metro non era un mezzo dì trasporto, [...] la casa, il rifugio: di [...] la perenne riconoscenza a Fulgence Bienvenue [...] nome suo e di altri cento e [...]. (0)
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