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Storie di talenti bruciati, di [...] mancati, di calciatori che [...] qualcosa per entrare nel club [...] grandi. [...] qualcuno perché la concorrenza [...] perché aveva troppi piedi e poca testa, [...] possedeva il carattere. Anche in questo mondiale, [...] a qualche dieci man-cato: che Del Piero [...]. /// [...] /// Mario Fara è stato [...]. Piemontese di Alessan-dria, classe 1945, [...] dei ciccioni: altezza [...] centimetri, peso 84 chilogrammi. Ricordava lo spot [...] Sasso, la pancia [...] sempre, ma con i [...] pallone agli avversari: in un raggio di [...] metri, naturalmente. Avesse avuto anche il [...] in Nazionale. Invece, dopo il promettente [...] Bologna con lo scudetto sul petto (1964-65), fece [...] del Catania e del Bari. /// [...] /// Ezio Vendrame, classe 1947, [...] Vicenza e Napoli era un predestinato: abita [...] casa natia di Casarsa della Delizia, via Pasolini. Calzettoni a cacaiola come [...] tempo, un pittore del dribbling. Una [...] cui giocava nel Vicenza, ruppe [...] mo-notonia di una partita accomodata facendo venire i brividi [...] dife-sa. Conversione a [...] e compagni di squadra [...] tutto lo sta-dio ad applaudire quel capellone [...] saltato il cervello, solo il suo portiere [...] sul serio e pen-sa «ora questo mi [...] sul più bello Vendrame ebbe un rigurgito [...] faccio una cosa del genere, mi impiccano», [...]. Altra bella storia quella [...] la maglia del Napoli, si mise a [...]. Era il suo rifiuto, [...] infatti da quel giorno la [...]. Era nato a Orvieto, [...] per il Duomo, ma un deserto per [...]. Così, Mario [...] classe 1942, salì a Genova, [...] Fulvio Bernardini. [...] dava del lei ai calciatori [...]. [...] era un campione, il Van [...] degli anni Sessanta, un [...] pochi. Giocò per tante stagioni [...] Sampdoria, [...] allora faticava a galleggiare in se-rie A. Erano gli anni di Rivera [...] Maz-zola, di Iuliano e Bulgarelli, di De Si-sti, [...] buona per i numeri dieci. [...] apprese molto da Bernardini, ma [...] quan-do ormai aveva [...] vennero riconosciuti meriti e classe. Giocò una finale di Coppa Campioni [...] Lazio e vinse uno scudetto, [...] visse un sussulto di carriera a Pistoia, dove ancora, [...] dava lezioni di calcio a compagni e avver-sari. /// [...] /// [...] era un ambidestro, aveva [...] che nel calcio raramente vanno a cena [...]. Giocò nel Padova, poi [...] Torino. Lo divorò la guerra, [...] quella generazione», dice [...] ad un passo dalla [...] visti migliaia. Piedi di zucchero, mol-to [...] mancava quello che possiede oggi da allenatore, [...]. Gli anni Sessanta -insiste Uccio [...] stati una miniera. Io che ero [...] della Nazionale sof-frivo come [...] lasciare a casa gente come [...] e [...] Moschino e [...] ma come [...]. Agostino Di Bartolomei era [...] Roma, quartiere [...]. Aveva il tiro che [...] lancio lungo quaranta metri, il [...]. Era lento nei movimenti, [...] «lento è quel giocatore [...]. Di Bar-tolomei fu il [...] scudet-to che la Roma non vinceva da [...] a tre giornate dalla fine di quel [...] da venti metri, esultò come mai aveva [...] era così posato, così serio, così introverso. /// [...] /// Quattro anni fa, giusto ieri [...] mondo. Non ha mai giocato in [...]. [...] tutti i cittì dal 1982. Evaristo, classe 1955, giocava [...]. [...] 1982 [...] si spaccò in due alla [...] del campionato del mon-do: con [...] o contro di lui. [...] non lo convocò in Naziona-le. I fans si arrabbiarono. Ad Alassio, [...] che lo insolentiva. Dopo il [...]. Marco Macina è nato [...] San Mari-no. Un [...] perso per le strade del [...]. Classe 1964, un talento [...] sentiva troppo bravo per essere compreso. Come Fulvio Bernardini, che [...] dei talenti non realizzati. Il cittì Pozzo gli [...] troppo intelli-gente per i suoi compagni», e [...] Bernardini [...] dal giro della Nazio-nale. /// [...] /// Stefano Boldrini MATEMATICA Ma [...] cinque vale più del doppio? [...] 3. È la sregolatezza e, [...] poe-sia e non la prosa del calcio. Quindi ingenera, cumula e [...]. Al suo opposto vi [...] due o tre, che sanno di arcigno [...] sono il [...]. O peggio ci sono [...] o sei: il piatto, spe-ranzoso e un [...] sul rettangolo di gioco, quelli per cui [...] la storia, se va [...] da qualche [...] poi arriva. Poi [...] e isolato [...] uno. A tutti questi si può [...] stima, affetto, perfino amore, tutti i moti [...] ma mai, purtroppo, la mente. La dialetti-ca del calcio [...] tesi e antitesi: la vigoria, la fantasia. Ma vi fu un [...] realizzata, reificata in un nu-mero. Cinque: ed era [...] de [...] il secolo dei lumi che [...] la bellezza dispiegata della razionalità. Cinque, ed era la [...] che do-minava le cose, la sfera e [...] uomini, perché li comprendeva a priori. Era ege-mone non perché [...] per imporsi, la massa per sotto-mettere, [...] per stupire e sor-prendere. Era così perché era [...] fosse. Giusto non in una sempre [...] etica del dover essere, giusto invece nella naturale cogenza [...] ciò che è. Ontologicamente la palla an-dava [...] e con essa la mente e la [...]. Cin-que: ed era così, [...] là perché non era [...] possibile altrimenti, altro acca-dimento [...] dare. Cinque, e [...] spariva dal campo. È successo una volta sola, [...] e non succede più. Perché [...] sapeva impor-re a qualche [...] come sfidare la gravità e la logica. Al-tri seppero [...] prima di lui, forse mai [...] bene. Altri lo fa-ranno ancora. Altri numeri dieci confondono, [...] uomini che hanno di fronte. È successo, continuerà a [...]. Ma una volta sola [...] numero cinque mostrasse il potere di orchestrare [...] e traiet-torie come esseri umani. Succe-deva a Roma, tre [...] chi non [...] visto non saprà mai [...] non è solo allegoria della vita. Talvolta, di rado, ac-cade [...] un nu-mero cinque di nome [...] e venuto dal sud [...] Brasile [...] il doppio e non la metà di [...]. Miracolo, eppur matematica. Quando giocava Suarez esistevano [...] a San Siro, prima [...] sfilavano undici ragazzi con [...] gigantogra-fie dei volti dei calciatori e la [...]. [...] allo stadio profu-mava di disfida [...] Barletta, dove la tecnica del colpo superava [...] della forza fisica. Prima della partita esplodeva [...] Tony con il suo «Ri-derà». Suarez e il suo sguardo [...] altro spagnolo. Si stava ap-prontando una squadra [...] la [...] il fulcro di tutto un [...] che oggi trova [...] estimatori. Aveva molti più capelli [...] e una faccia deter-minata [...] gli occhi [...] e la fronte già [...] da tre, quattro righe di pen-siero. Lui non copriva una [...] ma era là, sempre là, al centro [...]. E [...] perfetto il suo piede faceva [...] bei lanci [...]. [...] atterrava, posandosi lieve sulle [...] di Corso, o Mazzola o Peirò. Chi era davanti, in [...] Inter [...] presentava quattro at-taccanti su cinque, alla faccia [...] che lo scambio [...] seguire la traiettoria della [...]. Inutile correre verso il pun-to [...] del lancio. Era il [...] seguire [...] radiocomanda-to da acume tattico, visione [...] gioco, invenzione geometrica. Era un dieci magnifico Suarez, [...] regista, là dove di solito abitavano i [...] pallone. Il numero die-ci rimane [...] rimescolio della numerazione. Chi ha il dieci [...] spesso il migliore. È vero che [...] era [...] dei rigori interisti ma [...] regna-va incontrastato. Mai stato fantasi-sta, mai goleador. Lui faceva viaggia-re come siluro [...] assemblaggio di [...] la prendeva la palla che [...] più di una volta ha goduto di essere trattata [...] bene. /// [...] /// Ha sempre capito molto [...] Suarez eppure non è stato un grande allenatore. Neanche Platini è stato [...] né Cocaine [...]. Perché non si può [...] la classe e poi a fine millen-nio [...] di un muc-chio di faccende, quando si [...] fare con venticinque professionisti miliardari per i [...] non giocato è come un crollo in Borsa. Una volta uno come Suarez [...]. Adesso non lo è [...]. La parola [...] è soppe-rire, fare blocco [...] campione assente per un infortunio viene rim-piazzato [...] indiani che con la volontà se la [...]. No, [...] più stato. Nella rivoluzione del pallo-ne [...] un [...]. Valeria Viganò del numero [...] Elogio Genio e regolatezza In memoria dei talenti sprecati La [...] calcio deve scegliere il suo regista Anatomia [...] letterario I DIMENTICATI ANNI VENTI E TRENTA: [...] (1892-1976), Inter. Bernardini (1906-1984), Lazio, Inter [...] Roma. /// [...] /// ANNI QUARANTA: Coscia, Roma. [...] Padova e Torino. ANNI CINQUANTA: Bassetto (1925), Atalanta [...] Sampdoria ANNI SESSANTA: Giannini (1943), Novara, Verbania, Bari. [...] (1939), Fiorentina, Palermo, Reggiana, Cagliari. [...] (1942), Sampdoria, Inter, Lazio e Pistoiese. Moschino (1940), Torino e Lazio. ANNI SETTANTA: Vendrame (1947), Vicenza [...] Napoli. [...] (1943), Como, Verona e Torino. Faloppa (1947), Milan, Arezzo, Rimini, Empoli [...] Vicenza. ANNI OTTANTA: [...] (1955), Brescia e Inter. Verza (1957), Juventus, Verona [...] Milan. Macina (1964), Milan e Bologna. [...] (1967), Lazio, Inter, Udinese e Salernitana. Vignola (1959), Juventus, Verona [...] Avellino. Dalle origini [...] della mezzapunta, così il [...] le regole. Come in un romanzo Registi [...] un mito nato contromano Ci furono i [...] Valentino Mazzola o di [...] poi sono arrivati quelli [...] De Sisti, Capello, Zaccarelli. Cesare Maldini mi ha [...] di ingorgo mnemonico, [...] di conoscere la sentenza [...] Del Piero sì, Del Piero no. [...] maglia juventina, più che la [...]. [...] come un imbuto, che non [...] passare informazioni a valanga. Al-trimenti trabocca, come mi [...]. Da dove posso incominciare? Dalla [...] appunto, quan-do però le maglie non erano [...]. [...] eccolo, sul campo dietro Piazza [...] a Torino, prima dello stadio Mussolini, [...] anni fa, [...] Vercelli. /// [...] /// Dio mio, che malinconia [...] di Giovanni Ferrari. Eppure da lì incominciano [...] mezzo si-nistro [...] del quinquen-nio. [...] che potevo [...] il gran trio con [...] e [...] restava, e solo per poco, Rossetti [...] conosciuto come allenatore dei ragazzi [...] tra una decina [...]. [...] stati Buscaglia, [...] e persino [...]. [...] detto, non si [...] nume-ri. In compenso [...] una qualche ri-gidità di posizione, [...] ali erano ali e correvano lungo le li-nee laterali [...] ci insegnavano Rossetti e Sperone), le mezzi ali erano [...] rispetto al centravanti, ecc. Questo col «metodo». Poi arrivò il «sistema» [...] cambiaro-no: difesa a uomo, ma pure sette [...] che si trasforma-vano in sette uomini in [...]. Non senza sen-sibili anomalie, [...] quali rappre-sentata da Valentino Mazzola, di ruolo [...] di fatto «punta», se alla fine [...] È in quegli anni [...] numeri. Dopo quasi mezzo secolo [...] consi-derazione, a consuntivo. Alcuni nu-meri, per esempio, [...] sé [...] particolare, che non sempre [...] funzione. Tre numeri, soprattutto, godettero di [...] privilegio, [...] il 9, il 10. Se è comprensi-bile per [...] il centravanti, in quanto simboli espliciti [...] stessa del gioco, del-la [...] e attacco, di minore com-prensione è la [...] sinistro. In-fatti i suoi compiti [...] essere omologhi a quelli del mezzo destro, [...] campio-ni che vanno da [...] a [...] a Schiaffino a Bulgarelli [...]. Eppu-re il numero 8 [...] non lo [...]. A [...] capaci si potrebbe scrive-re [...] numero 10, che è di-ventato un segno [...] scia-manico. A [...] sarebbero utili [...] e antropologi, studiosi dei simboli [...] sociologi, ognuno con una [...] risposta persuasiva. Ciò dimostra che il [...] semplice né chiaro. Il sociologo, per incominciare, [...] natura per la forza del [...] per le sue capacità di coinvolgere, per identificazione, lo [...]. Come accade al lettore [...] di miti (e [...] greco «mito» vuol dire [...]. È il caso di ricordare [...] il calcio ha una struttu-ra narrativa, mima, quasi in [...] e repulsa, e perciò facilmente [...] Il romanzo, dicevano i grandi nar-ratori del [...] si sfonda su una [...] qualità decisiva: la stravaganza del [...]. Nel suo divertirsi, il [...] sul numero 10 cabalistiche avventure, ha investito [...]. [...] però, ma assie-me i cervelli [...] di meccanismi [...]. /// [...] /// A volte registi anarchici. [...] stato un momento in cui [...] che al 10 venissero affidati i com-piti di organizzazione [...] gioco. Non necessariamente al 10, beninteso, [...] alcuni [...] rimangono [...] memoria come i bocconiani de-gli [...]. Hansen, De Sisti, Capello, Zaccarelli, Marini (che valevano Loik, Lodetti, [...] con due ragionieri che in [...] erano [...] il [...] fine anni [...]. Potevano, tutti costoro, [...] o rendere [...] il nu-mero 10? A ben [...] il mito è in-teramente affidato ai trasgressori, [...] centrocampisti, a [...] da [...]. Mezze punte? Mai definizione [...] e lessicalmente in-felice. /// [...] /// Il mito del numero [...] con-tromano, estro e follia, Sivori Rivera Platini [...]. La specie non è [...] estinzione. /// [...] /// Intanto Maldini se ne [...] Bag-gio, e uno possibile, Del Piero, degni [...] quella mi-tologica schiatta. [...] problema che avrei al posto [...] scaramanti-co, sarebbe quello di scegliere [...] chi dare la magica maglia. Perché [...] insopportabile errore se [...]. Folco Portinari [...] 1. /// [...] /// Folco Portinari [...] 1. (0)
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