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[...] / venerdì 17 «getto [...]. I guasti del fascismo [...] che sembravano indelebili, malattie che apparivano inguaribili. Tutto il peggio dei [...] regime sembrava incarnarsi nella struttura stessa di [...] nomo leggendario e dalla fama pessima. Città amministrativa, prefettizia, clientelare, [...] il respiro della grande metropoli [...] né la solida immobilità [...] provincia contadina. Ad alcuni [...] di noi, giovanissimi intellettuali [...] attraverso la trafila di un antifascismo generico [...] ci aveva portato anche alla Resistenza, sembrò [...] lotta armata si aprisse una pagina di [...] scrivere. Si trattava di mettere [...] concreta di concetti come la democrazia progressiva [...] in un ambiente dove [...] negative del passato sembravano [...] spinte nuove. In fondo, si poteva [...] poco più di 70 anni fa a Roma [...] il Papa. Ed era un fatto [...] decenni, a Roma [...] dato il cambio le [...] reazionarie, fino a quelle del fascismo che [...] avevano impiantato il loro centro. Con quali forze nuove [...] densa e pesante? La Resistenza era stata [...] e tragico: ma non si era trasformata [...] e in insurrezione [...] Firenze, a Bologna, a Genova e a Milano. Nella Roma da poco [...] e la diplomazia internazionale sembravano tenere tutto [...] le forze nuove di base sembravano inafferrabili; [...] un magma ribollente ma precario. Le grandi fabbriche non [...] e non [...] mai state; e nelle, campagne [...] isole rosse galleggiavano su un mare di arretratezza e [...] depressione. Di fronte a questo [...] ribolliva nei ghetti di borgata in una [...] senza speranza, si ergeva e si gonfiava [...] altri », una folla [...] ambigua, piena di risentimenti sterili. Sembrava ad alcuni di [...] marea dai connotati sociali imprecisi fosse destinata [...] sempre su Roma. Era [...] riunione di giovani de! E D'Onofrio parlò due [...] lungo un nome che nessuno di noi [...] Gramsci. [...] parlare poco a poco si [...] che se certi dubbi avevano un fondamento reale nel [...] « speciale [...] di una città come Roma [...] e D'Onofrio lo sapeva [...] il rimedio [...] era il lavoro politico, il [...] comunista fitto, duro, tenace, diretto a organizzare nella democrazia [...] gran mare disgregato e ribollente. E capimmo, perché D'Onofrio [...] che per un « rivoluzionario di professione [...] compito [...] lavorare sul diffìcile. Anzi, diceva, tanto più il [...] è difficile, « [...] rogna [...] tanto più vaie la pena [...]. Si esprìmeva con una parlata [...] e diretta [...] non aveva nulla del [...] burocratico. Parlava romano da romanesco con [...] fantastiche, ma non sfuggiva mai una volgarità. Nella Roma del 1945 [...] Edoardo D'Onofrio alla testa del partito comunista segnò [...] inizio di un lungo lavoro di costruzione [...] di pari [...] procedette la edificazione del [...] messa in moto del movimento popolare. D'Onofrio fu il punto [...] questo processo, uno dei più singolari c [...] comunisti abbiano attivato in Italia, in una [...] le più complicate. In questo ambiente D'Onofrio [...] più [...] di recupero [...] compagno Edoardo [...] delle borgate. Egli riuscì con un [...] dieci anni a promuovere l'incontro fra componenti [...] borghesia e il fascismo avevano scisso e [...] le [...] contro le altre; i [...] fabbrica e gli edili, il popolino minuto [...] mercantile e artigiana dei rioni del centro, [...] c i ceti medi impiegatizi, la plebe [...] « burini » [...] e della provincia. In una città spaccata [...] e borgate, in un centro storico secolare [...] periferia senza storia, la nascita della sezione [...] di organizzazione civica, di discussione politica, di [...] servì da catalizzatore per energie frustrate, da [...] e di fusione di un tessuto democratico [...] Roma non aveva mai conosciuto. D'Onofrio fu il promotore [...] singolare e di eccezionale portata per una [...] Roma, predestinata dai ceti dominanti a restare una [...] e miserabile « bella addormentata [...] da lascia re accuratamente [...] di ogni contaminazione « moderna » dato [...] carattere sacro ». Contro questo disegno di [...] Roma [...] « città aperta », fuori della storia, D'Onofrio [...] con la veemenza di un vecchio socialista [...] operaia con Costantino Lazzari e con la [...] un bolscevico. Dalla combinazione di queste [...] nasceva la forza di capopopolo di Edoardo D'Onofrio: [...] romano de Roma » nuovo che fondeva [...] la eredità diretta di quei gruppi [...] che [...] dettero a Roma i [...] chio, i « fedeli [...] Repubblica romana e dei fratelli Cairoli. A questi precedenti risorgimentali [...] di Roma « Edo » si rifaceva [...] conversazioni alla romana, sotto un pergolato o [...] di riunione, e [...] non certo per vezzo [...]. Era in lui radicata [...] del possibile e necessario riscatto politico della [...] i cui umori e malumori [...] potevano essere avviati su [...] dell' anarchismo sterile e « trombone », [...] e il fatalismo scettico del « tira [...]. In questo senso D'Onofrio [...] principale del principale, avversario psicologico di Roma, [...]. E quando dal magma [...] proprio il qualunquismo esplose come [...] di scirocco, D'Onofrio [...] seppe [...] seppe [...] e seppe [...] per quello che era, [...] e irrazionale di carenze storiche, culturali e [...] dirigenti battute che tuttavia non mollavano la [...] borghesia urbana e ancora una volta ne [...] malumori e le oscillazioni in senso reazionario. Il suo discorso non [...] moralismo [...] non solo sulla lezione [...]. Le grandi lezioni della [...] D'Onofrio seppe [...] in termini politici italiani [...]. Per questo il suo ruolo [...] capopopolo fu naturale, non imposto, la [...] fama a Roma fu autentica, [...] dai margini del mondo operaio e comunista, sfociava nel [...] alla [...] figura tributarono sempre temperamenti e [...] molto diversi da lui, anche in opposizione alle sue [...] e alle sue scelte, ma sempre disposti ad [...] le ragioni. Quando, dopo il 18 [...] fascisti lo scelsero come bersaglio preferito per [...] processo che voleva essere infamante, egli seppe [...] « infamia » di « fuoruscito » [...]. E se in quegli anni [...] si trovarono giudici [...] disposti a [...] D'Onofrio trovò difensori antifascisti di [...] opposta alla [...] come il liberale Mario Ferrara, [...] fino in fondo avallarono in tribunale le sue buone [...] la [...] coscienza, la [...] rettitudine comunista e internazionalista più [...]. Per queste sue doti egli [...] imponeva. E parlare di lui come [...] una bandiera a Roma non fu mai una concessione [...] -retorica, fu sempre una verità. A ricordare il D'Onofrio [...] dello [...] dopo il 18 aprile [...] a Togliatti, si ricorda il salto di [...] egli riuscì a far compiere al movimento [...] Roma, trascinato dalla [...] parola a sentirsi forte, [...] di fronte ad avversari durissimi quanto esperti [...] un segno apocalittico che Roma fosse divenuta [...] « rossa », che attorno alle bandiere [...] e il martello si addensassero a centinaia [...] sempre di più ogni anno consensi che [...] meno omogenei, dai e borgatari » agli [...]. Fu la politica comunista degli [...] tra il [...] e il [...] a determinare a Roma questo [...] politico. E nella biografia di Edoardo D'Onofrio [...] incancellabile la [...] partecipazione primaria alla creazione [...] laico che portò le forze del Blocco [...] imporsi. Molti anni sono passati [...] ma i riflessi di quel potente avvio [...] romano dato nel [...] dal partito comunista di [...] Edo » era a Roma il dirigente restano [...] indistruttibile. Per questo sono in [...] sentire di dovere qualcosa a « Edo [...]. Non solo i comunisti [...] lui, non solo i giovani di oggi [...] nel partito e dentro il partito, sempre [...] nel momento del dibattito, negli anni terminali [...] e sfibrante milizia politica. /// [...] /// D'Onofrio devono Qualcosa tutti [...] Roma si battono contro i nemici di Roma: [...] la corruzione clientelare democristiana. Chiunque sappia e senta [...] di Roma sono lì, sa e sente [...] la battaglia a Roma è necessario un [...] di costume, di coraggio politico eccezionali. D'Onofrio era un uomo [...]. Lui sapeva, e Io [...] il mito [...] », della capitale corrotta [...] nazione infetta, [...] poco da recriminare, da [...] bisognava invece lottare e in tanti, perche [...] Roma [...] salvare era molto più vasta di quella [...]. Tutto stava, egli diceva, [...] giusta, la via che porta il [...] governare, a riconoscere se [...] suoi nemici. D'Onofrio su questa strada ha [...] molto per la [...] città. [...] per questo che il [...] un vanto e una sicurezza non solo [...] ma per tutta la città in cui [...] lottato e si è spento. Maurizio Ferrara UN PAESE IN STATO DI EMERGENZA [...] una coerente opposizione alla [...] reazionaria e le misure [...] Partito è riuscito a spezzare [...] di alcuni anni fa [...] i suoi rapporti con le masse -La [...] contro la discriminazione della [...] Dal nostro inviato TEL AVIV, agosto [...] I comunisti sono una [...] nazione, al servizio dello straniero è lo [...] partiti go-vernativi e dalla destra per giustificare [...] quartiere che conducono contro i compagni del [...] e contro i simpatizzanti [...] che mostrano di essere [...] con le tesi e [...] coerente opposizione comunista [...] establishment » nazionalista e [...]. [...] ufficiale, governativo, diremmo quasi [...] Stato, [...] ancora a questo livello viscerale in Israele, [...] dà subito la misura della difficile situazione [...] su cui è costretto a [...] il partito. Su questo terreno non [...] ma ripulsa aprioristica. E quando non bastano [...] la limitazione delle libertà, ecco la minaccia [...] nel 1967, prima, durante e subito dopo [...] sei giorni [...] della messa al bando. Il fronte per la [...] Tuttavia, [...] dicono i compagni. C'è stato in questi [...] lotta e di attività politica, nel paese, [...] Parlamento [...] partito ha tre deputati fra i 120 [...] Knesset) fra gli operai, soprattutto fra la popolazione [...] lavoro di ricucitura dei legami con altri [...] a vedere, nonostante tutto, i pericoli e [...] peso della politica governativa. Oggi ha una [...] rappresentanza in 118 municipalità; [...] per la rappresentanza in seno alla [...] ha ottenuto 13 mila [...] per cento), nei consigli di fabbrica i [...] sino al 25 per cento dei voti. Al congresso del giugno [...] registrava un aumento del 24 per cento [...] i quali il 35 per cento di [...]. C'è quindi un rafforzamento [...] e delle sue organizzazioni che lascia sperare [...] un [...] AVIV [...] Cariche della polizia contro [...] lavoratori in [...] alle elezioni di ottobre. Sono valutazioni realistiche, che tengono [...] di una situazione e di un clima politico che [...] ci dicono [...] sollevare molte Missioni. Il fatto che ii [...] parte, assieme ad altre forze politiche che [...] giovani senza partito o dissidenti dai partiti [...] un fronte -per la pace è un [...] del totale isolamento in cui ci eravamo [...] nel [...] e dopo la guerra [...]. Ma non possiamo [...] dire che il clima sia [...] cambiato. C'è un senso di [...] paura del futuro, timore di una nuova [...] ulteriore [...] della situazione [...] e sociale e che [...] si ripresenti lo spettro della disoccupazione. Ma questo malessere [...] e il pericolo non è [...] non necessariamente potrebbe trovare uno [...] positivo a sinistra. La demagogia sociale dei [...] estrema destra è forte e agguerrita. Nelle ultime elezioni dei [...] metalmeccanici, non a caso c'è stato uno [...]. Il [...] si è gettato come [...] volta, nella lotta con tutto il suo [...] con tutte le sue energie. Abbiamo assistito e partecipato, [...] paese, ad Acri, a Nazareth. Una serie di riunioni [...] comizi che ci hanno dato la immediata [...] che il [...] è riuscito a stabilire [...] lavoratrici. Non riveleremo nulla di [...] il PC israeliano è il solo partito [...] tra le masse arabe non sia quella [...] club elettorale, come avviene per tutte le [...] che pur si richiamano a principi laburisti [...] il [...] e il [...]. Il suo legame con [...] ha un fondamento ideale, quello della difesa [...] di una minoranza discriminata in tutte le [...] politica e sociale, della rivendicazione della parità [...] arabi ed ebrei, in uno Stato che [...] dice [...] negli ambienti della « [...] fare degli àrabi gli ebrei erranti del Medio Oriente. Cacciati dai [...] non abbiamo visto delle masse [...] a queste manifestazioni, anche se a Nazareth, sulla [...] piazza ad ascoltare [...] il compagno [...] qualche migliaio di persone. /// [...] /// A Gerusalemme, sulla collinetta che [...] dinanzi al parlamento, i [...] del [...] sono andati fra i primi [...] manifestare la loro solidarietà [...] della Chiesa [...] in Israele, mons. Joseph Rana, [...] stava facendo lo sciopero della [...] per [...] che gli abitanti [...] dei r" [...] di [...] e [...] po tessero tornare alle loro [...] dalle quali furono cacciati nel lontano 1948 dalle [...]. [...] i compagni ci hanno fatto [...] con mano la vergogna di una politica che vuole [...] arabi stranieri nella loro patria. Il caso di [...] e [...] è emblematico di una [...] ripetendosi [...] da oltre venticinque anni [...] si è acutizzata dopo la guerra dei [...] di terreni che vengono confiscati dalle autorità [...] pretesto della sicurezza, ma che poi vengono [...] agli ebrei, smantellamento dei villaggi, discriminazione delle [...] i cui prodotti vengono pagati molto meno [...] Kibbutz o delle cooperative degli ebrei. Una decina di giornali Abbiamo [...] villaggi costruiti di recente, con anni di [...] araba, ma senza luce e senza acqua. Mentre per gli insediamenti [...] provvede ai normali allacciamenti. Cosi molto Dai ricordi [...] mio primo incontro con Lenin Ai [...] col grande rivoluzionario è dedicato [...] libro del comandante [...] Armata a cavallo », [...] alla pubblicazione delle memorie -Nella sala [...] al Cremlino, nel [...] il leggendario organizzatore e [...] rossa (entrata anche nella storia della letteratura [...] libro di Babel [...] a cavallo ») ha [...] anni ed è stato insignito [...] di Lenin. Di lui giornali, riviste, [...] ricordano le numerose imprese, le eccezionali vicende [...] del [...] battere, nella regione di [...] le truppe dei generali [...] ricordano le sue azioni [...] 1920 quando, sul fronte ucraino e polacco [...] grande valore cacciando gli avversari da Kiev [...] Galizia fino a [...] ricordano i tragici giorni [...]. Ma a narrare le [...] vicende che lo portarono a divenire uno [...] prestigiosi [...] è lo [...] che in tre volumi [...] trac-ciato un quadro [...]. E ora il vecchio [...] alle stampe un altro libro, prezioso. Vidi Lenin, per la prima [...] nel 1920. FU appunto in [...] che Io e [...] fummo chiamati a Mosca e Stalin ci invitò al [...] Congresso del Partito. Eccoci al Cremlino, nella [...]. ET Stalin che ci [...] salutandoci dice: «Vladimir [...] vi riceverà. Ho già parlato con [...]. Ma voi, dite qualcosa: [...] dellA cavalleria?». Non feci in tempo [...] vedemmo Lenin che camminava frettolosamente nel corridoio. Restai sorpreso; me . Io, Invece, me lo [...] di [...] una grande testa e [...] con un vestito da operaio e un [...] da metallurgico. Ed eccolo vicino. E" un uomo del [...] media statura. Solo la testa è [...] fronte è larga. Lo sguardo sincero, il [...]. [...] esercita una particolare attrattiva che [...] tutti quelli che Io incontrano la prima volta. Ricordo che provai una forte [...]. Che dico ora a Lenin? Gli racconterò [...] della cavalleria. E poi? [...] ci avvicina, saluta e [...]. Ricordo che Stalin rispose: [...] SI. E Lenin: «Come va. Restai confuso e, senza [...] «Grazie « Dio, Vladimir Ilici ». Allora, grazie a [...] » ripetè Lenin ridendo. Ricordo ora che [...] sem-plicità del comportamento di Lenin [...] che in un attimo mi sentii a [...]. Mi sembrava di avere [...] conosciuto Lenin da tempo. Lenin continuò a parlare: [...] mi ha raccontato che [...]. /// [...] /// Ma, dica, [...]. Non feci in tempo [...] Stalin intervenne: « Vladimir [...] il compagno [...] gode di un grande [...] forze annate. I suoi soldati lo [...] pronti a buttarsi nel fuoco e [...] ». Lenin guardò [...] e chiese: «E lei [...] ». /// [...] /// E" nato a Bologna [...] pittura che prende la denominazione da Sperticano, [...] comune di Marzabotto che è stata teatro [...] momenti più cruenti [...] compiuto dai nazisti [...] guerra. Al premio Sperticano sono [...] artisti di varie tendenze, proposti da una [...] Francesco Arcangeli, Marcello Azzolini. /// [...] /// Giuseppe Marchiori e Renato Roveri. La mostra del premio [...] Bologna, nelle sale di Palazzo Re Enzo, [...] Maggiore, dal 15 al 30 settembre. La mostra ospiterà inoltre [...] Virgilio Guidi »: [...] di opere fra le [...] maestro. Anche [...] vale il motto « arrangiatevi». E [...] abbiamo visto come il [...] attivisti, siano tra gli organizzatori della scuola, [...] della lotta per ottenere il soddisfacimento dei [...] la casa, [...] dei salari (che sono [...] al 60 per cento di quello di [...] il rispetto dei prezzi di mercato (persino [...] la vendita dei prodotti agricoli che fanno [...] discriminano i prodotti dei contadini arabi). Quello della educazione è [...] più acuti. I compagni ci dicono [...] 13 per cento degli arabi riesce a [...] solo [...] per cento termina le [...]. Spesso le comunità di [...] tassano per inviare agli studi i giovani [...] sono riusciti a superare lo scoglio della [...]. Abbiamo conosciuto un giovane [...] potuto realizzare la laurea in medicina [...] con il denaro degli [...] villaggio. E tutto questo in [...] si vanta di avere una altissima percentuale [...] costruisce università monumentali come quelli di Hai-fa [...] Gerusalemme. A ciò si aggiunge [...] ogni volta che [...] esce dalla soggezione al [...] radicata purtroppo [...] ci dicono i compagni [...] un sessanta per cento della popolazione araba, [...] economica, al ricatto e spesso al [...] morale e politico delle [...] padronali, vola per ì partiti di governo). Abbiamo parlato con decine [...] che non possono u-scire dalle città o [...] residenza senza uno speciale permesso di polizia. Questa misura, che colpisce [...] può essere adottata contro qualsiasi cittadino [...] senza motivazione alcuna, dalle [...]. Ciononostante abbiamo incontrato dei [...] ottimismo e di volontà, forti dei loro [...] le masse, un quadro politico preparato che [...] condizioni riesce a stampare e diffondere una [...] in arabo, ebreo, [...] e bulgaro, che lavora [...] e in quelli di fabbrica, nei quartieri [...] porta [...] una battaglia di avanguardia, mostra [...] quotidiana e nella lotta per la pace [...] sociale, che la collaborazione e la convivenza [...] ebrei, non solo è [...] ma è indispensabile. /// [...] /// Ciononostante abbiamo incontrato dei [...] ottimismo e di volontà, forti dei loro [...] le masse, un quadro politico preparato che [...] condizioni riesce a stampare e diffondere una [...] in arabo, ebreo, [...] e bulgaro, che lavora [...] e in quelli di fabbrica, nei quartieri [...] porta [...] una battaglia di avanguardia, mostra [...] quotidiana e nella lotta per la pace [...] sociale, che la collaborazione e la convivenza [...] ebrei, non solo è [...] ma è indispensabile. (0)
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