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PAGINA II [...] 10 GENNAIO [...] Faust «tedesco [...] Luigi [...] Schiller «è dominato da due [...] tali: il bello è unione [...] sensibile e di soprasensibile: nel soggetto che contempla il [...] si realizza [...] fra le facoltà i sensibili [...] le facoltà razionali : [...]. Schiller ha esposto le [...] soltanto in i opere di grande rilievo [...]. /// [...] /// Tre di ; questi [...] In un [...] unico volume: [...] o della bellezza. Lettere a Gottfried : [...] deI. /// [...] /// La limpi-da traduzione, [...] ; Schiller e la [...] note : sono dovute alla cura intelligente [...] Cesare De Marchi. [...] o della bellezza e altri [...] di estetica, [...] di Mursia, [...]. Per " Marguerite Yourcenar (1903-1987) [...] sono mai esistite barriere linguistiche o culturali tali da [...]. I suoi in-teressi svariano [...] al Giappone del XX secolo, da Mozart [...] Sicilia-: ni. A parte le sue opere [...] anche gli scritti più [...] come le brevi pagine di [...] viaggio, ci danno prospettive inedite su fenomeni che han-; [...] un valore universale, come [...] Faust In contrasto con [...] corrente, che vede nel personaggio [...] un precursore del superuomo nietzschiano, la Yourcenar lo considera [...] il prototipo della ; [...] tedesca», la stessa in--carnata nello Hans [...] de La montagna incantata di [...] mas " [...]. Questi scritti ? della Yourcenar, [...] mi nel 1989, si possono [...] leggere in una accurata [...] ne dei [...] Tascabili [...] Einaudi. Scrive il grecista Antonio Aloni [...] che «scopo principale della . Lo si deduce dalla [...]. [...] vissuti fra il VII e [...] VI secolo a. Ma anche da tali [...] grande naufragio emergono la [...] e [...] di questi versi. Sono raccolti in un [...] critica e [...] della traduzione, uscito negli Oscar Mondadori, [...] di una serie dedicata ai «Lirici greci», [...] a fronte: Poeti Giambici, a cura di Antonio Aloni, [...]. Della stessa serie fanno [...] Poeti [...] a cura di Marina Cavalli, [...]. Alceo, Anacreonte, [...] a cura di Giulio Guidorizzi, [...]. Cosi Giovanni Macchia ne La [...]. [...] di Euripide, attraverso la Fedra [...] Seneca, la vicenda tragica di questo personaggio estremo [...] di Racine, che in Italia ha avuto [...] e Giovanni Raboni. Anche [...] Economica Feltrinelli «1 Classici» [...] testo francese a fronte, una pregevole edizione [...] teatrale di Jean Racine, Fedra, con [...] di Marguerite Yourcenar. Traduzione e cura di Roberto Cariti, [...]. La nostra conoscenza del [...] Epicuro, il filosofo ateniese vissuto fra II IV [...] III secolo a. Sì tratta, quindi, dì un [...] in perenne divenire. La Tea ha pubblicato [...] della [...] 11 prezioso volume curato [...] Margherita Isnardi Parente, che raccoglie oltre agli scritti di Epicuro, [...] tre Epistole, le Massime capitali, le Sentenze [...] di Della natura e di altre opere [...] serie di testimonianze sulla biografia e la [...] aggiungendo : anche le poche notizie rimaste [...] della [...] scuola: il famoso «Giardino». Del suo pensiero sospeso [...] marxismo e della dirompente carica politica degli [...] Fabrizio [...] parole per ciò che [...] dinanzi agli occhi quanto può essere difficile. L'autore è Walter Benjamin [...] testo, pubblicato nel 1929, venne tradotto per [...] in italiano nel 1971 da Einaudi in [...] titolo Immagini di città. Ma è ora : [...]. [...] completa delle opere [...] Benjamin, sotto la preziosa [...] critica di Giorgio [...] ha avuto inizio nel [...] lontano 1982 con il primo [...] lume, Metafisica della gioventù, che conteneva gli scritti degli [...] 1910-1918. Da allora sono usciti [...] lumi, di cui due [...] scansione cronologica . /// [...] /// Il suo volume Walter Benjamin. Il tempo e le forme (Editori Riuniti, 1980), ha [...] -un . Ma su Benjamin, nel [...] Desideri è tornato con numerosi saggi che [...] raccolti in un volume di prossima [...] come hai accolto la [...] opere complete di [...]. Una cultura che già [...] metà degli anni Sessanta ha contribuito a [...] di Benjamin dalle sterili polemiche [...] soprattutto in Germania, tra [...] sottolineavano la dimensione [...] e coloro che, [...] letture [...] in un senso [...]. Penso, a questo prò-posito, a Ferruccio Masini, a Massimo [...] a Giorgio : [...] a Remo [...] a Franco Rella, a Gianni Car-chia, a Giulio Schiavoni, che : con i loro studi [...] alla figura e a) pensiero [...] il fascino della r [...] enigmatica e tormentata [...] complessità. Merito della cultura [...] na, dunque, avere sottratto ! Ma come spieghi, [...] questo, che il suo nome [...] caduto un po' [...] troppo presto forse in [...] a qualche anno fa II [...] di Benjamin circolava un [...] po' ovunque nella cultura marxista. Ricordo ad esempio [...] un sintomatico articolo appar--so proprio [...] dove si [...] parlava,, di «San Benjamin». Ora [...] che su Benjamin [...] gettato un velo. Credo ; [...] avvenga per [...] serie Idi motivi, non ultimo [...] quello del mutato clima [...]. Una corrente di pensiero, [...] ; completamente rimosso il carattere drammatico della [...] tecnica. Pertanto, [...] dalla riflessione Làszlò [...] «Fotogramma: doppio ritratto (Làszlò and Lucia), 1923. In alto Walter Benjamin [...]. VI è stata però anche [...] certa consunzione interpretativa. In pieno dibattito sulla [...] Benjamin veniva spesso [...] per rivitalizzare la «corrente [...] utopica e teologica del materialismo storico. Eravamo già entrati in [...] si pensava che la storia fosse finita [...] planetaria dei conflitti. Quando [...] era divenuta questa, era [...] pensatore critico come Benjamin, il quale aveva [...] storia in catastrofe, in cumulo di macerie, [...]. Pensare [...] la storia vuol dire [...] come accumulo di eventi [...] balzi, come fratture inaudite, come determinazioni qualitative [...] attimo prima: non ci hanno [...] a qualche anno fa, [...] e [...] entrati in [...] dove le guerre potevano [...] al passato? Già, ma la storia pensata [...] di redenzione. D passo verso il [...] inevitabile. Ti chiedo: ma è [...] oggi serve alla sinistra? È proprio [...] della storia di Benjamin [...] salvifiche, può veni-re in [...] No. Benjamin ci insegna, appunto, [...] da questo ultimo idolo: dalla storia come [...] entità. Il materialismo [...] a cui pensava [...] Benjamin non faceva alcun [...] a leggi, a salvezze legate a progetti [...] tutta la dimensione del politico veniva ricondotta [...] giustizia. Al tentativo, insomma, di [...] al passato per rendere giustizia ai vinti. Tutto questo nella tragica consapevolezza [...] niente di ciò che è [...] dunque politico, può di per [...] essere riferito a una dimensione messianica. Vi è forse una dimensione [...] nel pensiero di -Benjamin? . Non parlerei in questi [...]. Le mete che si [...] politicamente, si danno [...] del tempo profano, un [...] si dà salvezza. La [...] percezione [...] è una percezione dei limiti [...] fare umano. Quei limiti che sono [...] politico. Tutto dò, evidentemente, non [...] fare con il la-mento patetico sulla fine [...] cose, né con un atteggiamento di sconsolata [...]. No, perché solo da [...] può scaturire un agire politico finalmente libero [...] illusioni di salvezza. Teologia e politica si [...] di Benjamin, certo, ma nel loro estremo [...]. Non si dà nessuna [...]. Il Messia, [...] della storia, colui che [...] il Dio di [...] ma non è neanche [...] Politico. Ma quando Benjamin scrive [...] lasciare aperta la piccola porta da cui [...] il Messia, a cosa allude «politicamente»? [...] di metafora, vuol dire [...] politico deve contenere sempre in sé quella [...] di [...] partecipe [...] di giustizia. Il limite del Politico [...] semplicemente come puro disincanto delle tecniche perché [...] questo modo, [...] tensione teologie [...] costitutiva del Politico stesso. Il Politico, insomma, perderebbe [...] ai vinti, a coloro che hanno agito [...] dei più forti. Che hanno agito in [...]. [...] messianica è dunque questo [...] ciò che è stato inutile nella storia. C'è una tonalità elegiaca In [...] questo. È il fascino della [...]. Una figura segnata da [...] continui fallimenti e lacerazioni. Il fascino di un [...] alla mente altrui di [...]. Lo stile della [...] scrittura, cosi come lo [...] stesso pensiero, è poroso, perennemente arioso. Richiama alla freschezza del [...] suo sguardo quasi teologico sulle cose che [...] se le cogliesse in uno stato creaturale [...] finire catastrofico. Certo, in tutto questo c'è [...] tonalità elegiaca. Ma il suo non è [...] un finire sconsolato. È un finire che [...] piccola e malinconica apertura alla felicità. Un finire che tende a [...] sobria ebbrezza. Alain [...] viva [...] mirino anche Marcuse e [...] . L a modernità è [...]. Ma non è, necessaria-mente, la [...] ineludibile di [...] quelle regole e di questi [...] sulla libertà [...] duo. Celebrare il trionfo della [...] il compito degli intellettuali tecnici. Dal canto loro, gli [...] hanno più spesso ; rimpianto il tempo [...] dissolte e hanno criticato aspramente i processi [...] modernità e [...] della razionalizzazione. Molto spesso questi intellettuali [...]. Non hanno saputo, sostiene [...] cogliere e valorizzare la [...] e soggettivazione. Gli [...] ripudiano il cammino della ragione. I [...] ritengono insufficiente una concezione [...] basata sulla tolleranza che non garantisce nessuna [...] sistema e [...]. [...] afferma che è possibile costruire [...] concezione forte della modernità, al contempo ; aprendo ovvero [...] aperti gli spazi della critica. A questo fine, bisogna [...] efficacemente ragione e soggetto. La modernità è una [...] tensioni, tra la ragione e il soggetto, [...] e la soggettivazione, tra lo spirito del Rinascimento [...] della Riforma, tra la scienza e la [...]. La modernità, aggiunge il [...] «è fatta dal dialogo tra la ragione [...]. Talvolta, la padronanza della [...] molteplici riferimenti. C'è moltissimo materiale storico, [...] logico in questo libro nel quale [...] perviene ad una sintesi [...] scritto negli ultimi venticinque anni sui movimenti [...] industriale, sulla trasformazione dei sistemi, e si [...]. Non è un libro da [...] tutto [...] fiato. Al contrario, è un [...] un capitolo per volta. [...] stesso suggerisce un percorso [...] inizia dalla terza parte, quella più propriamente [...] tra la ragione e il soggetto, per [...] parte: [...] la modernità trionfante, e [...] la modernità in crisi. Le critiche di [...] sia agli autori della [...]. Sono i fondatori della Scuola [...] Francoforte e Herbert Marcuse ad uscire i più [...] disamina di [...]. Vi contrappone una situazione [...] ma non per questo meno densa di [...] quella di una «coesistenza nella cultura e [...] tal senso postmoderne -in : cui viviamo [...] della nostalgia [...] del con-. Ed è questa situazione [...] di dispiegare la [...] analisi nella tenia parte [...] alla nascita del soggetto, al suo farsi [...] suoi rapporti con la religione, con i [...] democrazia. Rispetto ai suoi studi [...] mi appare molto più [...] ad una visione della dinamica sociale caratterizzata [...] costruttori di attività, portatori di senso, creatori [...] piuttosto [...] oppositori dialettici, distruttori del [...]. È [...] che sento corroborata dalla [...] severa critica agli intellettuali, a [...] da quelli francesi, fra gli alb Michel [...] ma che potrebbe essere ulteriormente [...] da un maggior approfondimento dei [...] avvenuti [...] degli intellettuali parigini. Non voglio, naturalmente, ridurre [...] di questa ottima, articolata, [...] analisi della modernità. Non sì tratta, in [...] critica della modernità in quanto tale, nel [...] termine. Piuttosto, è un elogio [...] intesa, vale a dire come tensione fra [...] non puro individualismo, non semplice egoismo, e [...] una critica serrata [...] e del postmodernismo e [...]. E per i singoli [...] consiste nella puntigliosa, orgogliosa, costosa rivendicazione a [...] ragione il proprio destino, a influenzare la [...] di appartenenza, a definire e ridefinire le [...] libertà. Questa fiducia, [...] informata e fondata, guida, [...] e convincente, stimolante e feconda, questa che [...] la sum-ma del pensiero di Alain [...]. E la politica toma [...] della modernità», il Saggiatore, [...]. Chi voglia accostarsi a [...] intenti «pratici» o per [...] indicazioni di «teoria politica», [...] fin [...] dalla premessa di Maurizio Zanardi: [...] faccia, e si arresti subito sulla soglia. E le interrogazioni che [...] sollecita e pone sono del lutto filosofiche, [...] non nella descrizione fenomenologica di dati che [...] mette in scena, ma [...] della scena che rende [...] modernità, non certo una politica, ma la [...] suo senso e/o la [...] verità. Tra gli autori del [...] (Giorgio [...] Alain [...] Massimo De [...]. [...] Nancy, Giuseppe Russo, Maurizio Zanardi), [...] Nancy ad aprire il percorso: giustamente, perché [...] che [...] viene messo in gioco [...] di condivisione messa in opera da questo [...] generazione successiva a [...] almeno dal lontano 1982, [...] Francia La partizione delle voci (oggi disponibile [...] le Edizioni del Poligrafo di Padova), volume [...] La comunità inoperosa [...] cui rispose [...] con La comunità inconfessabile [...]. Si tratta [...] infatti, di pensare ontologicamente la [...] a partire dalla dissoluzione del «comunismo» o dei «comunismi» [...] di [...] il senso o la verità: [...] domanda su quello che è. Non è questione da [...] non è questione che pos-sa trovare soluzioni [...] dal momento che proprio la comunità, come [...] finite, è ciò che consente di pensare [...] la condizione perché si dia politica stessa. [...] che la modernità abbia [...] della «vita», come «nuda vita» (e cioè [...] esiga un suddito vivo -o non vivo [...] viva una pianta o vivo un animale, [...] i Greci intendevano con zoé), cancellando ogni [...] cioè il vivere nella [...] lo [...] più fecondo di questo [...] tale sviluppo alla finezza analitica di Giorgio [...]. In questo senso si [...] sempre insieme, in una comparazione (il termine [...] forzatura del vocabolario, esattamente come il termine [...] ci pone ontologicamente in rapporto con [...] finitezza. [...] che condividiamo è dunque [...] stessa, [...] del nostro essere o, [...] De [...] il nostro essere per [...]. Il filo che lega i [...] saggi del volume (proprio come una partizione di [...] singole) è proteso a tracciare [...] politica a venire, tutta da definire nelle sue determinazioni [...] nel tentativo di pensare in senso etico e solidaristico [...] che [...] «politiche di emancipazione») [...] che il nichilismo del moderno [...] risolto fin [...] e per lo più in [...] totalitario. Impossibile in questa sede [...] dei singoli interventi (molto interessante, ad esempio, [...]. Qualunque vita, se presa [...] forma, è possibilità, idea, non dato o [...]. Ma rivestire di forma ciò [...] ormai [...] è ignudo, è ancora possibile? La domanda fu formulata, [...] della «modernità», come si sa. Ma domanda intrigante. Certo, è a partire [...] della domanda, come dalla inconsistenza ontologica della Legge [...] ci ricorda nel suo bel saggio Giuseppe Russo, [...] possibile ripensare un nuovo concetto filosofico della [...]. Autori vari« Politica», [...]. /// [...] /// Autori vari« Politica», [...]. 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