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Mercoledì 25 febbraio [...]. Guardiamo al meglio, cioè [...] Festival [...] di Berlino. Il sangue non è [...] e nemmeno i vincoli [...]. Gli spagnoli [...] dimostrato [...]. Presidente della giu-ria del [...] Festival [...] era, appunto, un si-gnore iberico del quale [...] nome. Ebbene, a chi credete [...] il massimo premio della [...] Orso d'oro? [...] un indovinello quasi puerile, [...] al film Alla svelta, alla svelta [...] spagnolo Carlos Saura. Si dirà che la [...] e semplice maligni-tà. /// [...] /// Per larghe valutazioni l'opera [...] ha riscosso che tiepide accoglienze, quando non [...] dirittura tra quelle più [...] pur dotato cineasta spagnolo. Per il resto, gli [...] puntato verso la solita beneficiata generale accontentando [...] molti. Anche [...] insomma, un giochetto fin [...] le rassegne competitive: gran premio speciale della [...] (Orso [...] per il film Anatomia [...] attrice la polacca Barbara [...] nel film Febbre di [...] migliori attori a pari [...] Jack Lemmon e il sovietico [...] rispettivamente per Tributa di Bob Clark [...] Ventisei giorni della vita di Dostoevskij di Aleksandr [...] migliore soggetto e miglio-re [...] allo svizzero Markus [...] per l'opera La barca [...]. Due menzioni speciali sono [...] dalla giuria al film giapponese Zingaresca (o Lo [...] come ave-vamo tradotto noi con qualche licenza) [...] Suzuki e, per la [...] belga II grande paesaggio di Alexis [...] diretto da [...]. Intanto sugli schermi epilogo ancora [...] della « America [...] », gli Stati Uniti sopra [...]. E al di fuori [...] film di Martin Scorsese. Toro scatenato, ha aperto [...]. Festival berlinese, quello di Robert Redford Gente comune lo conclude, [...] la posizione più vantaggiosa [...] forse maggiormente redditizia. Il festival usato come [...] risonanza interna-zionale per ben confezionati prodotti di [...]. E per gli americani [...] che conta. Gli altri si scannino [...] toro a dimostrare chi i il più [...] attrezzato o semplicemente il più geniale dei [...] loro, con pragmatico senso degli affari, [...]. Se poi, per buona [...] Toro scatenato quanto Gente comune risultano, tutto [...] oltreché dei collaudati elementi [...] opere di indubbio interesse, meglio cosi, tutto [...]. In tal senso, la proposta [...] allettante viene proprio dal [...] divo Robert Redford che, col [...] esordio alla regia di Gente comune (avvedutamente desunto dallo [...] Alvin [...] da un [...] di Judith [...] riesce a sollecitare [...] su que-stioni sempre attuali, [...] problematica convivenza anche [...] di una famiglia apparentemente normale, [...] strafare. Un altro colpo azzeccato, [...] intraprendente e bravo attore. Ma soffermiamoci ancora sulle [...] conclusa rassegna di Berlino. Grazie, va bene recita [...] film ungherese di Laszlò [...] recentemente visto a Budapest [...] in concorso, [...] scorcio del festival. In effetti, non va [...] uno sfascio. La vicenda volge più [...] disperazione che verso qualche superstite ottimismo. [...] un titolo, dunque, che [...] immediatezza tradisce con [...] sarcasmo proprio il contrario [...] vuol dire alla lettera. Si tratta della sordida storia [...] uno spigoloso operaio rimasto vedovo che, ossessionato [...] di [...] una casa tutta per sé [...] per la figlioletta temporaneamente affidata ai nonni), non esita [...] sfruttare e a profittare senza ritegno di una povera [...] anch'essa operaia, fino a [...] dopo ripetute angherie, al suicidio. La ragazza, salvata in extremis, [...] ritroverà desolatamente [...] e [...] di tutto, mentre il brutale [...] sprofonderà, perennemente ubriaco. Raccontato così sbrigativamente, Grazie, [...] quasi un drammone enfatico di altri tempi. In realtà, il film [...] è fitto di significati, [...] at-tuali, specie facendo preciso riferimento ai persistenti [...] società ungherese. Più convenzionale è parsa [...] cinema polacco a Berlino [...] col film Febbre di [...] giovane autrice già accreditata [...] Attori provinciali (oltreché di preziose collaborazioni con Wajda [...] Zanussi). Non è che questo [...] a soggetto, tratto da un libro autobiografico [...] Teodor [...] sia fatto male, anzi [...] piglio relativamente sicuro, ma è piuttosto il [...] matrice letteraria che pregiudica gran parte della [...] fa [...] soltanto « di rimando [...]. Lo [...] intrico drammatico, incentrato sui moti [...] del 1905 e ruotante attorno [...] decisione di un gruppo di [...] di uccidere il governatore zarista con una potente bomba, [...] disunisce in troppi rivoli per essere, alla fine, davvero [...]. A conti fatti, però, [...] più prestigiose cinematografie dei Paesi [...] e la polacca, sono [...] dignità ma non in forma proprio smagliante, [...] state per contro certe prove fornite per [...] come il film spagnolo di Manuel [...] Aragon [...] e quello belga di Hugo [...] Venerdì. Il cineasta iberico, ad [...] gran parte la buona fama con-quistata meritatamente [...] e [...] li ingolfa in una [...] condita di morbosità sessuali, [...] sfuggenti simbologie [...] col presumibile quanto vago [...] solare, disinibita naturalità degli [...] e delle mortificazioni inflitte loro dagli adulti. Soltanto che [...] risulta una mistura piuttosto [...] tra la gangster [...] e il fumoso psicologismo. Per quel che riguarda [...] siamo a un livello anche più sconcertante. Nel suo Venerdì (allora [...] questo giorno porta male! E allora costui che [...] Per [...] in pari le colpe sue e quelle [...] la consorte ad andare a ietto con [...] va a fare un [...]. Per strano che possa [...] Hugo [...] non ha alcuna intenzione [...] con questo suo Venerdì. Eppure, riesce [...] a divertire, spesso a esilarare. Senza volere, [...]. Sauro Borelli Gigi Proietti, [...] Il suo Feydeau come lo vuole? Liscio, grazie« Il [...] tasca» debutta al Brancaccio ROMA [...] la stagione di Feydeau, [...] po' in tutte le salse. C'è chi lo modernizza, [...] filosofia sociale, chi lo [...] e chi lo presenta cosi com'è, ingegnoso [...] di situazioni comiche e paradossali, comunque teatrali. A [...] linea dovrebbe riferirsi la [...] Gatto in tasca, opera giovanile del 1888, rielaborata [...] Roberto [...]. Insomma, come mal tanti Feydeau [...] questa stagione: è [...] riscoperta o un nuovo round [...] duello fra classici e contemporanei? « [...] una coincidenza [...] spiega, laconico. Luigi Proietti [...] Feydeau. Per quanto ci riguarda, [...] un suo testo in questo teatro, per [...] pubblico, qual è quello del Brancaccio, che [...] altre sale. Allora è un caso, [...] resta il fatto che almeno nelle due [...] nome di Feydeau è comparso molto spesso [...] teatri grandi e piccoli. Si dice che i [...] pur restando fedeli alla regola del gioco [...] Feydeau è un maestro, si dice ancora, [...] al limite [...]. /// [...] /// In fondo in fondo, [...] Proietti di Feydeau? «Penso che bisognerebbe [...] senza preconcetti di sorta [...] e soprattutto lasciando necessariamente [...] riflusso: [...] è un autore che [...] cerchia di coloro i quali hanno creato [...]. Un caso di [...] non di letteratura teatrale: [...] al pubblico attraverso [...] della funzionalità scenica, del [...] di un "ripescaggio" culturale troppo sofisticato Infatti Roberto [...] che ha tradotto e [...] Le [...] en poche, ha cercato di rendere fino [...] scorrevolezza [...] rifiutando la tentazione di [...]. Si tratta di una [...] pone [...] della commedia, su quella [...] precorreva le regole del teatro di Ionesco, [...] Beckett. [...] parte è stata messa in [...] più volte la filiazione del teatro [...] vaudeville. Luigi Proietti cura la [...] spettacolo, ma non vi partecipa come attore. Quale Impronta ha dato alla [...] « La mia non è una regia paludata [...] dice [...] ma una semplice messa in [...] professionale, basata anche sulla disponibilità di alcuni attori, capaci [...] fare 11 loro mestiere. Più che altro si [...] lavoro di équipe, cui hanno contribuito un [...] interpreti al regista, [...] ». Allora gli affezionati del Brancaccio [...] loro meritato Feydeau, servito [...]. Altri hanno avuto il Feydeau [...] di messaggi sociali, « rivoluzionari [...] per [...] precursore di profonde e [...]. E altri ancora avranno [...] Feydeau [...] e lucidato di contemporaneità. Nicola Fano NELLA POTO: Ugo Pagliai [...] Mario Carotenuto nelle [...] Tutta [...] C'è da non [...] quotidiani e riviste parlano da [...] di Lydia Lunch, [...] come la più suggestiva esponente [...] nuove tendenze musicali [...] regina di quella ano [...] nata in risposta al progressivo [...] creativo del rock. Si sono sprecati aggettivi [...] minimale », « abrasive [...] », « [...] art rock». SI, un bluff, un [...] ancora più imbarazzante perché venduta a caro [...] del « ritratto generazionale». In verità, [...] sera, al Teatro Olimpico, [...] di New York ha finito col deludere [...] più irriducibili, discepoli di [...] « espressione psichica » [...] Lunch attribuisce alla propria musica. [...] musicale negativa, il suono [...] il ritmo della collera [...] facili formulette buone per tutte [...] stagioni [...] in [...] si sono ridotte a [...] mezz'ora di [...] duro, elementare, scandito dagli stereotipi [...] blues distorti da una voce, annoiata, assente, stonata (pare [...]. [...] catartico che ci assicurano [...] brani risulta francamente [...] a Roma Il rock [...] Lydia Lunch fa bluff Lydia [...]. [...] col pubblico, del resto, [...] a dubbi. La provocazione [...] perché tale voleva essere [...] ti è trasformata in un [...] allusivo, tutto puntato su un realismo spinto al paradosso: [...] si appende al microfono, si sdraia per terra, si [...] lascivamente a cavallo di una sedia, sospira frasi ammiccanti E sotto, a far da tappeto sonoro, il monotono accompagnamento [...] tre giovinastri acconciati alla [...] i [...] » (cani del diavolo). La platea è in [...] contumelie rendono [...] ancora più irreale, sospesa [...] sconcerto. Ancora un brano (ricorda [...] Cream) e poi i quattro se ne vanno, [...] a quel paese. Certo, Lydia Lunch ha [...] di dare del cretino a Brian Eno [...] sacerdotessa della « musica classica contemporanea», maestra [...] che si fa beffe dei generi per [...] più complessa, raffinata espressione artistica. Afa è troppo [...] di passare dalle parole [...] povero Leroy [...] il [...] violinista di Chicago, dato [...] al pubblico nel primo set del concerto, [...] armonie improvvisate hanno sortito runico effetto di [...] verbali tra fans e detrattori. Insomma, una serata poco felice. Chissà, forse varrebbe la [...] un [...] le iniziative musicali di [...] Inverno [...] badando un po' più alla qualità. Non i un rimprovero, ma [...] una proposta. A Roma rassegna dei [...] Nella città del cinema manca una via Eduardo Una [...] al [...] C'è stato un vero [...] caso » intorno [...] attore cinematografico negli anni [...] il [...] e II [...] Lo sostengono i curatori [...] che inizia oggi a Roma, presentando, a [...] un ricco materiale di vivaci critiche di [...]. [...] una maschera, quella del grande [...] inevitabilmente « raffreddata [...] dal [...] come sostenevano alcune recensioni di [...] o piuttosto, per [...] retta ad altri, sullo schermo, Eduardo conferma per [...] volta le sue immense capacità [...] modo di [...] lo fornisce il romano [...] mettendo a disposizione undici film [...] da Eduardo, dal Cappello a tre punte di Mario Camerini, datato addirittura quattordicesimo dell'era fascista, [...] a Tutti a casa di Luigi Comencini. Sono storie di piccoli [...] guerra coma nella Vita ricomincia di Mario Mattoli [...] meridionali, miserabili ma intelligenti, nel Nord della [...] Napoletani a Milano, un film raro firmato [...] Eduardo stesso (con [...] di Age e Scarpelli [...] portatori o portatrici di piccolissimi sogni, com'è [...] Ragazze [...] Piazza di Spagna (1952) di Luciano [...]. VI «1 riflette la [...] la stessa dia nelle due pellicole che [...] grande drammaturgo napoletano. Filomena Marturano del 1951 [...] Non [...] pago del 1942 [...] diretto da Bragaglia) acquista [...] dolorosa e irridente epicità proprie del suo [...] di [...] questo « [...] ». Se infatti si fa eccezione [...] alcuni film in cui Eduardo ha diretto se stesso, [...] può beo dire [...] il cinema italiano è clamorosamente [...] con questo eccezionale attore. Ecco una ragione In più [...] accostarsi con interesse a questa rassegna: non pretende di [...] esauriente (vistosa assenza è quella dell'Oro di Napoli, nel [...] Eduardo faceva una straordinaria apparizione nei panni di Don Ersilio) ma riesce a fornire un [...] ricco e non [...] FOTO: Eduardo De Filippo In [...] « Cappello [...] tre punte i In programma [...] 1960500 [...] 2 miliardi RICERCA GUARI STANZIA TORI Gi ONI MENTI Cerchi [...] alto [...] in salute Almeno 50 miliardi [...] sarebbero necessari in Italia per attuare un piano adeguato [...] favore della ricerca sul cancro (la [...] parte di quanto spendiamo per [...]. Invece gli stanziamenti pubblici [...] sono solo 8 miliardi [...]. Per questo 120. E i risultati non [...] dal 1960 a oggi i ricercatori sono [...] a 1. Puoi [...] subito, compila e spedisci il [...]. [...] te Ricerca sui Cancro via Durini 5 20122 Mimo [...] i i ii «i i [...] i i i i i i i ii [...] i i ii [...]. Ho [...] In [...] Sedo [...] (quota minima L [...] O [...] O Socio [...] Socio [...] minima [...] 50000) [...] minima L. /// [...] /// Ho [...] In [...] Sedo [...] (quota minima L [...] O [...] O Socio [...] Socio [...] minima [...] 50000) [...] minima L. (0)
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