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Quel patto, dice [...] ha fatto del bene [...] bisogna [...]. Ma adesso può servire [...] risanamento, ma an-che alla crescita e allo [...]. Quindi, [...] la filosofia, [...]. Non deve riguar-dare solo [...] gover-no, Confindustria e sindacati: al tavolo devono [...] soggetti, la piccola e media impresa, [...]. Insomma un vero, nuovo, grande [...] sociale che dia stabi-lità, sicurezza e responsabilità agli operatori [...] nazionale e mondiale. I sindacati (vedi [...] che dice «la concertazione [...] hanno qualche diffidenza [...] ma la filosofia su [...] un obiettivo del ge-nere è quella condivisa [...] tempo: stabilità, crescita, ri-gore, risanamento, investimenti pubblici, [...] in contraddizione tra loro e su que-sto [...] ne scriva da qualche parte, capo del [...] Ciampi sono perfettamente [...]. [...] fine della prima giornata di [...] convegno (organizzato dalla [...] un [...] tutta [...] di sinistra. [...] passando per ministri, sottosegre-tari, economisti, [...] im-prenditori, e davanti a un [...] Rita Levi Montalcini per citare [...] alcuni) si discute ad alto livel-lo sugli orizzonti dei [...] or-mai alla guida di gran parte dei paesi del [...] continente, e [...] servono a fissare i grandi [...] in agenda. [...] che deve diven-tare politica, il [...] del [...] mondiale, la battaglia contro i [...] di recessione che incombo-no anche sulle economie ricche. [...] tranquilla contestazione di un gruppetto [...] bancari di Alleanza nazionale con striscione contro «la nuova [...] non tur-ba [...] «Ho incontrato sei fascisti impiegati [...] banca», com-menta un [...]. Anche le battute che [...] riserva ad Abete (intervenu-to [...] ai giornalisti che han-no scritto di contrasti [...] Ciampi, sono in fondo fatte per conciliarsi [...]. Ad Abete che parla [...] inamovibile, [...] ricorda che il principio [...] tutti meno proprio che [...]. A chi ha parlato [...] lui e il ministro del Tesoro ricorda [...] del consi-glio dei ministri hanno testimoni oltre [...] su verbali. [...] parla di «ricostruzioni fantasiose», mentre [...] realtà è che lui ha difeso Ciampi e le [...] valu-tazioni. Il principio è che [...] stabilità e il rigo-re «sono un fatto [...] il [...] non intende mettere in [...]. Tanto è [...] con Ciampi, che «io -dice [...] -parlo di rigore e lui [...] sulla politi-ca di investimenti». Come dire: sembre-rebbero parti [...] realtà è che le politiche del risanamento [...] sviluppo nel [...]. Certo, il punto di [...] è [...]. Il vecchio conti-nente «sta [...] globale» nel mondo, deve affian-carsi, su tutti [...] quello della sicurezza, agli Stati Uniti che [...] rischio di isolamento nel ruolo di attori [...]. La realtà è che [...] starà accanto e alla pari del dolla-ro, [...] insieme alle al-tre grandi realtà del mondo [...] di quel che si delinea [...] il governo della globalizza-zione [...] rovinosi di crisi e di recessioni. La sinistra ha un compito [...] e [...] lo dice guardan-do Veltroni seduto [...] prima fila) in tutte le sue accezioni, quella socialista [...] e quella democratica americana. [...] che diventa politica e che [...] gli strumenti istituzionali per [...] campo economico, il centro-sini-stra, ossia [...] originaria [...] si dimostra il blocco sociale, [...] e culturale che più di ogni altro è in [...] di governare le sfi-de [...]. È il centrosinistra, di-ce [...] che sta schierando [...] dalla parte dello svi-luppo e [...] è il centrosini-stra che può garantire flessibilità e diritti. Il nuovo patto sociale [...] suppor-tare queste scelte di fondo. La novità è, ap-punto, [...] patto non garantisce solo rigore e risana-mento, [...] far fare quel passo in più che [...]. Certo, in questo patto, [...] la loro parte. È vero, dice [...] che da sola la crescita [...] dà lavoro ma franca-mente «dubito che senza crescita [...]. Il problema è come [...]. Si tratta [...] pubblica, non di rinun-ciare [...] pubblica». Il go-verno, fa capire [...] fa la [...] a che sul mercato ci [...] «più capitalisti», non a rafforzare posi-zioni di forza già [...]. E poi-ché tutti devono [...] parte [...] che non basta chiedere. Ognuno deve «metterci del [...] verificare i risultati della [...] co-mune, ma ci si deve assumere del-le [...]. Un discorso che vale, [...] anche per i sindacati, le altre parti [...] stesso governo. Messaggio [...]. /// [...] /// [...]. /// [...] /// Guarda alle nostre coste [...]. Parla di [...] e di Europa, non [...] mo-nete e [...] in politica estera. Giorgio Napolitano porta con sé [...] appena accan-tonata da ministro [...] e la proietta in un [...] sovranazionale. Bisogna allargare gli orizzonti di [...] a un approccio che si è [...] ma di sicuro eccessiva-mente, concentrato [...] temi [...] monetaria e che adesso deve [...] impegnarsi sui temi del governo [...] a fini di crescita e [...]. Ri-tengo però che bisogna [...] là di quelle che altrimenti [...] curvature economicistiche. Ri-partendo dal [...] non [...] per mantenere livelli elevati [...] combinare questi obiettivi di cre-scita [...] dei 15 a obiettivi [...] riduzione delle differenze di reddito e di [...] cuore ricco, tra questo centro progredito e [...] e i mondi che ci circondano. Non si tratta di [...] al principio di solidarie-tà, che pure è [...] non può can-cellare. Si tratta di te-nere [...] e dei costi di un proces-so di [...] ancora più acuti squilibri tra pae-si più [...] ancora in via di [...]. Squilibri che stanno portando [...]. Una migrazione dovuta a [...] come quelli che hanno [...] Jugoslavia, o di stati di perse-cuzione, di negazione [...] minoranze. In questo caso bisogna [...] Unione Euro-pea una strategia di stabilizzazio-ne continentale. Poi ci sono le [...] clandestini che costituiscono un diverso fenome-no. È gente che si [...] di miseria per raggiun-gere i luoghi [...]. Se noi vogliamo affrontare alla [...] questi fenomeni dobbiamo [...] pensare [...] benessere attraverso [...] del [...] per creare un mag-gior benessere [...] mondo che ci circon-da». Giuliano Amato nella [...] introdu-zione ha parlato di lungimiranza. Co-me si dimostra la lungimiranza [...] questo tema? E la [...] il presente e nello stesso [...] avere visione di [...] «Nel lungo periodo del Pci [...] io sentivo una debolez-za [...] si vuole [...] una forza bloccata [...] il non essere realisticamente propositiva [...] politiche di bre-ve termine. Credo che questa [...] le esperienze e le [...] anni, che sono state dal [...] prove di governo e [...] al massimo livello. Cioè con una guida di [...] affidata al leader della sinistra. Dobbiamo stare at-tenti a [...] sul bre-ve termine commettendo [...] opposto. Dobbiamo recuperare una capacità di [...]. Su questo tema, ciò [...] che con questa sfida do-vremo misurarci per [...]. /// [...] /// Opportunità ed effetti indeside-rati come [...] della crimina-lità. [...] solidarietà, [...] «La mondializzazione degli scambi [...] circola-zione delle persone, la mobilità costituisco-no delle [...] di libertà e di progresso, ma nello [...] altrettanti vet-tori per i traffici crimi-nali che [...] grado di crescente di internazio-nalizzazione e sofisticazione [...]. Di fronte a questo [...] risposte che vadano oltre i confini nazio-nali. [...] del 15, politiche di [...] intese bilaterali e multilaterali al di là [...] ad esempio stiamo facendo per la lotta [...] orga-nizzata con i paesi [...] candi-dati [...]. [...] identificare le questioni [...] con quelle della sicu-rezza. Diciamo che le prime [...] per il traffico de-gli esseri umani, lo [...]. [...] carico di questa domanda di [...] che viene dai cittadini. Dobbiamo invece [...] carico fino in fondo: sono [...] che appartengono alla sinistra perché soltanto la sinistra riformista [...] davvero combinare solidarietà e responsabilità, può davvero [...] regole sia parte di [...]. Che Europa devono costruire [...] «Dobbiamo ricordare quello che è scritto nel trattato [...] Amsterdam [...] si parla della creazione di uno spazio [...] e giustizia. È una delle ragioni [...] diritti, creare questo spazio [...] quella tria-de, che io dico inscindibile. Non sembrino soltanto parole, [...] co-me non ci possa essere libertà [...]. Alleanza nazionale non voterà una [...] di [...] al Quirina-le. [...] detto Gianfranco Fini in [...] a Telecamere. Du-rante la quale ha [...] ora non [...] un candidato del Polo [...] della Repubbli-ca. [...] le clausole per ora segrete [...] pat-to che ha portato [...] a palaz-zo [...] vi sia anche [...] a una forza della maggioranza [...] prestigiosa carica di Presi-dente. Poi non so se sarà [...] o sarà un altro». Fi-ni ha anche concesso [...] delle armi a Prodi, perché [...] ha [...] un governo che fa tornare [...] indietro. Prodi è stato maltratta-to». Infine Cossiga: «Non è Mastel-la, [...] preoccupa come lui degli [...]. [...] di più del giudizio che [...] lui daran-no fra 50 anni. Comunque lui ha sbagliato. Fu il primo a [...] di riformare le [...]. /// [...] /// Fu il primo a [...] di riformare le [...]. (0)
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