Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1998»--Id 1786581059.

La trasmissione che avrà [...] andare in onda entro [...]. Un programma che prende spunti [...] e la [...] in chiave musicale e di [...]. Ogni puntata sarà a [...] un corpo di bal-lo e un coro. E sarà, dice anco-ra Roberta Torre, «una rivisita-zione in chiave musicale della commedia e del [...]. ROMA Non [...] niente di più a [...] matrimonio a Natale. In quella zona [...] che sono le feste [...] tempo di bilanci: le famiglie si con-tano, [...] vanno a cercare o [...] trovati. Così è per Giulia (Francesca Neri), [...] di Matrimoni, il film di Cristi-na Comencini che sarà nei cinema dal 28 ottobre. Lei è una donna [...] con Paolo (Diego Abatantuono) e con due [...] alla vigilia di Natale, qua-si senza [...] lascia la fami-glia per [...] Trani. Da [...] tutta una serie di [...] vedranno coinvolta la famiglia di Giulia (la [...] la madre, il fratello) in un andiri-vieni [...] equivoci. La [...] Cristina Co-mencini, sottolinea come [...] nata da idee diverse che si sarebbe-ro [...] più lavori, ma che ha preferito accorpare [...] corale. Per il produttore, Riccardo Tozzi, [...] ricalca sì la commedia [...] ma in una prospettiva [...] sfotteva i suoi protagonisti, non si riconosceva [...] invece [...] stata la volontà di [...] un certo tipo di borghesia accogliendo così [...] di un pubblico che così si vede [...]. Il personaggio di Giulia, [...] Francesca Neri, che dalla settimana prossima sa-rà sul set [...] Dolce [...] della vita, nuovo film di Giuseppe Bertolucci, [...] mio modo di vedere la vita, di [...] -con-divido solo alcuni tic». Il discorso non poteva [...] scivolare sul matrimonio. Per la Comencini resta [...] la Sandrelli, che fa la madre, «una [...] Abatantuono «quando parte un matrimonio, partono anche [...] coda». ///
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Tutti pazzi per il [...] di [...] È diventata una trasmissione di [...] su [...] con protagonista un finto condannato [...] morte [...] Diego [...] «La gente lo ama perché Jack è uno qualunque». E i fans chiedono di [...] Scaccia, ritratto [...] da vecchio DANIELA AMENTA ROMA «Ciao fratelli, sono Jack Folla. Mi arrostiranno tra poco [...] ho un paio di cose da [...] dalla mia cella [...]. E per 45 minuti Jack [...] maledice, benedice, profetizza, insulta. Non ha nien-te da perdere, [...] parte. È un [...] nel braccio della morte di [...] carcere americano. Il 25 giugno sarà giustiziato. Quel giorno fini-rà [...] raro e riuscito caso [...]. Un programma che qualcuno [...] culto e che sta di-videndo pubblico, commenta-tori, [...]. In onda alle 14. Attacchi al presidente della Repubblica, [...] Arbore e Boncompagni («quelli di Alto Tradimento»), agli Articolo [...]. È «incazzato nero» Jack. Lo ripete come in una [...] intervallando gli indistinti strali contro [...] con undici can-zoni, [...] indistinte, e che vanno [...] a Jimi [...]. Ha la lingua lunga [...] Folla»: macina perfidie e luoghi co-muni, retorica e [...] prende con tutti -troppi -per risultare credibile. Eppure la trasmissione fun-ziona. Ha ritmo, è veloce [...] un formato pro-prio, diverso dai soliti magazi-ne, [...] dai contenitori «che tengono compagnia», dai fili [...] con musica «per giovani». Ha le cadenze di [...] ne prende in prestito [...] pause, il lin-guaggio, il gusto ridondante della [...]. La voce di Jack, [...] quella del doppiatore di Bruce Willis. E la creatura di [...] «condanna-to [...] 3957», è una sintesi [...] Robin Williams di [...] Vietnam e il not-turno, [...] Eric Bogosian di Talk Radio. In mezzo, nel fiume [...] parole (e pa-rolacce) del [...] prigioniero», ci sono citazioni [...] Lenny Bruce e un piglio da anti-eroe che può [...] ma che difficilmente lascia in-differenti. Così [...] è diventato un «caso» [...] di 80 te-lefonate a trasmissione, centi-naia di [...]. E anche se Jack Folla [...] i grigi funzionari Rai», gli stessi gli [...] in più: nelle prossime settimane il programma [...] di notte. Un successo insperato per [...] che il 25 giugno [...] uccidere il suo [...]. In mol-ti sono convinti [...] Jack [...] davvero. Segno che [...] sta muovendo qualcosa [...] degli ascoltatori. I critici mi accusano di [...] creato un personaggio qualunquista. ///
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Jack è uno qualun-que [...] identificarsi in lui è più facile», sostiene [...]. Mancano meno di 260 giorni [...] fatale per il [...] più scomodo e manicheo [...] nostrano. Siete esen-tati [...] dei fiori a viale Mazzini, [...]. La si-tuazione di base [...] di fondo o di [...] crepuscolo [...] si-gnore della scena, è [...] almeno da Ce-chov in giù (ai nostri [...] nomi di Thomas Bernhard e di David [...]. Ma [...] nel caso attuale, Attilio e Carlotta, compagni nella vita e [...] «interpretano il dramma della vecchiaia [...] che crede solo alla pubbli-cità [...] giovani», come scrive [...]. Insomma, che i due [...] siano atto-ri è circostanza quasi seconda-ria. E i momenti più riusciti [...] lavoro sono quelli in cui si esprimono una rabbia, [...] risen-timento, [...] comu-ni a quanti abbiano raggiunto [...] certa età. Dinanzi a una platea [...] vuota (le pre-senze tocche-ranno al mas-simo la [...] poi rimarrà in sala una sola «si-gnora [...] ma a un dato punto si addormen-terà), [...] Attilio lancia le sue invettive contro la [...] giornali (in particolare di quello che si [...] maggior quotidiano italiano), la volgari-tà della televisione, [...] la smania di arric-chire. Gli fa da spalla [...] volte, del resto, tradita e abbandonata), che [...] ai fasti [...] passato glorioso, vissuto soprattutto [...] Americhe. Ed ecco le inevitabili [...] Romeo e Giulietta, Amleto, Macbeth, fino a Re Lear, [...]. Noi non sappiamo se [...] Attilio Vecchiatto (di cui il [...] dello spettacolo reca una succinta biografia) sia real-mente esistito. Sappiamo che esiste il [...] Mario Scaccia, il quale ci offre [...] prova del suo singolare, [...]. Non gli è da [...] Marisa Belli, che speria-mo recuperata stabilmente [...] teatrale. La rappre-sentazione [...] e mezza cir-ca, ma dovrebbe [...] qualco-sa di meno) ha inaugurato la stagione del Quirino; [...] mo-strava, [...] le sue strutture fisse a [...] con [...] scarna attrezzeria. Motivo di conforto per chi [...] gli eccessi delle [...] scenografiche. Prima fra tutte Il [...] un «must» per la mattina di [...]. La con-duzione rimane affidata [...] Mar-co Presta e Antonello Dose, due «psicopatici» che control-lano [...] temi e trombette con piglio giocoso. Programma difficile da gestire [...] co-stante con gli ascoltatori che intervengono in [...] né censure. Presta e Dose, [...] parte, sono bravissimi a tenere [...] bada anche gli animi più focosi, incanalando le tele-fonate [...] solco di [...] scoppiettante, mai volgare. E infatti, «Il ruggito» [...] abitudine mattutina per mi-gliaia di italiani. Puntuali, alle 9. A [...] è ormai un piccolo [...] che ad Abano Terme ha perfino fondato [...] proliferano gli iscritti al sito Internet della [...] loro libro ha venduto oltre [...] copie. Il ritorno di Alto Gradimento [...] 9. Tra frammenti del passato [...] presente curate dai «figli» di [...] e Marenco, il pro-gramma [...] di ieri e di oggi, confondendo voluta-mente [...]. È ancora [...] a tenere banco con La [...] amorevole zuffa radiofonica giunta al terzo anno [...] al brio di Fabio e Fiam-ma. Sempre sulle stesse fre-quenze [...] zecca e de-dicati agli ascoltatori più gio-vani [...] (15. [...] ideato da Stefano Pistolini, [...] cinema, inter-venti di varia [...] e [...] sulle scelte sonore di Fabio De Luca. Tra gli esperimenti del [...] meritano di essere citati ci sono Senza [...] 14. ///
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MARINELLA GUATTERI NI TORINO Sepolta [...] monta-gna di scarpette a punta di raso [...] inghiottita in un tutù che dalla gola [...] e infantile da un copricapo a tam-burello. Non ci sono [...] grazia ora estenuata ora maliziosa [...] di Maurice [...] è una ballerina. O meglio la declinazione [...] Winnie di Giorni felici, che, [...] inghiottita dalla terra, innalza [...] un suo desolato inno alla vita. E però chi cercasse [...] che ha de-buttato al Teatro Carignano (per [...] «Torino Danza [...] un turgore e un [...] potrebbe rimanere deluso. Non tanto perché il [...] grande danzatrice non è quello di Beckett, [...] con spruzzi beckettiani) -fatto [...] una «va-riazione» sul tema di Giorni feli-ci [...] nel macinìo di gesti, ricordi, momenti di [...] quel «vecchio stile», cui per altro, misteriosamente, [...] Beckett [...] esegue un [...] passo tipi-co [...] traspare, per ora, una [...] trop-po artificiale per diventare me-tafora di vita [...]. Vero è che questo [...] autoreferenziale, ma sareb-be bastato che i divaganti [...] ballerina, su belle musiche di Mahler, We-ber [...] Mozart, [...] rappresi in un discorso coreografico preciso per [...] più pregnanti. Tanto più che la [...] ha accanto un partner [...] la [...] eva-nescente e sensibile bellezza [...] Micha Van [...] ( Willie in Giorni [...] mi-mica, corposa, che le si contrap-pone nel [...] in [...] a parole, sugli aspetti [...] (le assemblee, gli scioperi ) che ben [...] di una ballerina. [...] proprio come il recente Schiaccianoci [...] trova ancora in Fellini e [...] in Ginger e Fred, un appi-glio consistente. Verso il finale della [...] accenna a passi di tip tap: un [...] si posa anche sulle no-te della loro Vedova [...] è pure un estratto [...] Lehár). Subito si me-morizzano i lacerti [...] parti-tura [...] grave del revolver, quel brandi-re [...] rosso (anziché bianco), la minuziosa [...] dei nastri delle scarpine, la discesa dai ruoli romantici [...] una spontaneità da bambina. Carla [...] avrebbe meritato scarpine non [...] torta che si apre a metà ma [...]. Un urto beckettiano meno [...] vero. ///
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Un urto beckettiano meno [...] vero.