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Un settembre rosso shocking [...] italiani, che a parte le ridanciane esibizioni [...] Roberto Benigni sembrano privilegiare la letteratura di tensione, con [...] Stephen King, un «Mito» Mondadori dedicato alle [...] patologa Cornwell e, soprattutto, il ritorno alla [...] Frederick [...] allo spionaggio e alla [...] contemporanea. Dopo una serie di romanzi [...] infatti, il mago inglese [...] sì, ma elettore laburista) torna [...] vicende a lui più care e più consone con [...] romanzo ambientato nella Russia del 1999, un paese gigantesco [...] del collasso. Brivido e divertimento assicurati. /// [...] /// Arriva direttamente da Venezia, [...] il Leone [...]. Ecco Neil Jordan, regista [...] ormai di grande popolarità, che si presenta [...] un romanzo, pubblicato da Bompiani: Aurora con [...] di amore infelice e di guerra. Sean, irlandese, è prigioniero [...] Spagna del 1939, sconvolta dalla guerra civile. Deluso in amore, rischia [...]. Salvato dal nazista Hans, [...] Irlanda: la vita in cambio dello spionaggio [...] Terzo Reich. Aggiungiamo una ristampa: mauri mauri (Feltrinelli), opera [...] di Maurizio [...] scorso vincitore del Viareggio e [...] Campiello con Il coraggio del pettirosso. Stephen King . Viaggio nella notte Sperling, [...]. E [...] fu Einaudi, lire 12. Icona Mondadori, lire 32. Le mani di [...] Sperling, lire 6. Insolito e crudele Mondadori, [...]. Redazione: Bruno [...] Antonella Fiori, Giorgio [...] DROGA. Come [...] Leggi, comunità, terapie. GIANCARLO GAETA Nelle settimane [...] cui le cronache si occupavano dei sorprendenti [...] del caso Rosta-gno, ho avuto modo di [...] una comunità «a conduzione [...] recupero dei [...]. Non ho idea di [...] comunità volute da Rostagno e Cardella, tuttavia [...] nuovo la deprimente impressione che [...] a favo-re dei [...] su vasta scala, per [...] debba prima o poi trasformarsi in una [...] economica, e che, come tutte le imprese [...] essa può vivere solo in una situazione [...] il potere politico. Naturalmente i «realisti» alla Muccioli [...] Cardella hanno buon gioco a rispondere che [...] fare il bene» ci vo-gliono soldi, e [...] scendere a patti col po-tere politico e, [...]. Come dire che dal circo-lo [...] non si esce; ma allora [...] si può pensare di curare il «drogato»? Oppure tutta [...] cura consi-sterebbe [...] a riconoscere la logica dominante [...] profitto e a [...] una buona collocazione? Il che [...] ad aggiungere sconfitta a sconfitta: si entra [...] del-la droga per una grave [...] di conflitto con una realtà so-ciale estraniata, e se [...] dovrebbe uscire adeguandosi [...] dì cui il commercio della [...] è ormai parte integrante. Eppure il circolo vizioso [...] condizioni, essere in-franto. La comunità calabra di [...] è un esempio, e non isolato. Una coppia con quattro figli [...] una dozzina di [...] in una casa comune: insieme [...] mangia, si lavora, si dorme, ci si cura, con [...] consapevolezza e [...] che dovrebbe essere propria di [...] famiglia «normale», qua-si impossibile ormai in questa società. Naturalmente esistono un programma [...] «tossici» e uno specifico rego-lamento a cui [...] il nucleo familiare conserva la [...] specificità, i suoi spazi [...] di intimità; dun-que non [...] confusione di stati né [...] tuttavia [...] è forte e continua, [...] confine tra curare ed essere cu-rati non [...] anche se la cura non è per [...]. Il primo, rilevante effetto [...] terapeutico è il rico-noscimento da parte dei [...] eroina hanno rivolto contro se stessi -per [...] -energie distruttive che «normalmente» vengono rivolte contro [...]. Per affermare se stessi, [...] guarire non basta fare a meno della [...] smettere di occuparsi ossessivamente di se stessi, [...] ci si prende dav-vero cura di sé [...] attenzione possibile [...] degli altri. Ma nella misura in [...] di vista viene assunto consapevolmente e praticato, [...] mo-do di «sentire» la vita di relazione [...] tempo si realizza un giudizio critico sulla [...]. [...] degli ami-ci calabresi non [...] certo improvvisata, seppure assai problematica. In questi giorni è [...] volume che riper-corre genesi e sviluppo del [...] il recupe-ro dei [...] a cui essi si [...] Alla [...] del sé perduto di Luigi [...]. Progetto nato, alla fine [...] propria dei religiosi [...] dei Padri So-maschi a [...] con dif-ficoltà di integrazione sociale, i Centri [...] Accoglienza, [...] ben pre-sto destinato ad assumere autono-mia di [...] realizzazio-ne. Si trattava infatti di [...] di antica tra-dizione religiosa in termini laici; [...] come ambiente «conventuale», chiuso [...] e separato, ma come [...] tessuto sociale, attraverso cui passare per curare [...] la pratica della relazionalità. Si pro-poneva dunque la [...] schema tradizionale: la cristiana vocazione al servizio [...] più immediatamente tradotta in «opere» religiose, bensì [...] a mettersi in gioco rispondendo ai bisogni [...] nelle loro cause e dinamiche ed effetti. E poichè nel caso [...] di aiutare a liberarsi dalla tossico-dipendenza, le [...] venire che da un costante ten-tativo di [...] di [...] a nudo le radici, [...] ma altresì culturali, sociali, economi-che. È poi significativo che, [...] sia ben presto passata [...] cioè siano stati soprattutto loro a [...] vi-ta e ad assumersi [...] delle comunità terapeuti-che (attualmente una dozzina sparse [...]. In particolare coppie di [...] passate [...] verso il problema della [...] di dilatare il nucleo familiare, accogliendo un [...] compatibile con il mante-nimento della gestione familiare. Scelta quanto mai opportuna sep-pure [...] di rischi e difficoltà. Se infatti è vero [...] della tossicodipendenza riflette sino alle estreme conseguenze [...] disfacimento del tessuto sociale, ben difficilmente vi [...] rimedio inventando comunità, [...] religiosa o laica che [...] organiche a tale socie-tà. Occorre piuttosto [...] della partecipazione libera alla [...] ambiente di segno oppo-sto, a cominciare appunto [...]. La famiglia può dunque [...] di cel-lula viva e sana, di cui [...] qualche tempo, dalla quale assorbire energie che [...] a generare altre cellu-le buone. Insomma, la casa, se [...] ricostruire, va ricostruita dalle fondamenta; non basta [...] come per lo più ci si illude, [...] che ci piove dentro, ovvero che, nel [...] si è ottenuto il controllo sulla devianza [...] dose più o meno grave di violenza [...]. Può dunque valere la [...] meglio il retroterra culturale di tale esperimento. Nella prefa-zione al libro, Augusto [...] individua il carattere distintivo [...] Centri [...] Accoglienza nel loro ten-tativo di costituirsi in [...] terapeutico, secondo la nozione elaborata da Bettelheim [...] in esplicita opposizione alla [...] totali, ma anche per segnare un diverso [...] a quelli definiti dai trattamenti psicoanaliti-ci, e [...]. In effetti, pur in [...] espliciti, la presenza dei principi terapeutici di Bruno Bettel-heim [...] di tutta evidenza nel lavoro di [...] a cominciare dal titolo. Che per la cura [...] come per quella dei bambini autistici, [...] il ri-trovamento del «sé [...] cosa di evidenza immediata, oc-corrono sicuramente dei [...] distinzioni, e tuttavia [...] consente di guardare più [...] tossicodipenden-za e di [...] con nuova con-sapevolezza e [...]. Perchè consente innanzitutto di [...] storie della tossi-codipendenza soprattutto nello specifico contesto [...] cui hanno avuto inizio. Si può così scoprire [...] per cui i giovani del sud fanno [...] sono precisamente le stesse di quelle dei [...] ma semmai ad esse specula-ri, come [...] a soddisfa-re facilmente bisogni [...] consente ai secondi di rinviare indefinitamente [...] a raggiungere obiettivi essenziali [...]. Vale a dire che [...] povertà, che oramai defini-sce la condizione di [...] giovani, [...] al sentimento di fru-strazione e [...] accedere ai beni di [...] peso molto rilevante nella scelta [...] nella misu-ra in cui [...] dei gio-vani verso una situazione sociale che [...] diritto al lavo-ro, [...] di sé, alla forma-zione [...] allo stesso tempo maschera tutto ciò [...] della diversità. In tal modo [...] sociale prende il posto [...] terapeutica di Bet-telheim ha il nucleo familiare [...] patologia; non certo perchè la storia familia-re [...] psicologiche vengano sottovalutate, ma perchè le cause [...] tossi-codipendenza appaiono altrettan-to se non più incisive [...] personali e familiari. La tos-sicodipendenza giovanile scatta [...] critico della crescita, quando ci si trova [...] di terra di nessuno in cui si [...] sul proprio retroterra socio culturale oltre che [...] propria identità storica per proiettarsi verso una [...] in cui realizzare [...] del Sé. Ma se il retroterra [...] frammentato e negativo e davanti a sé [...] pro-pria espressione appaiono insor-montabili, il rischio di [...] Sé è evidentemente molto alto. [...] parte, una volta caduti [...] se ne potrà uscire senza passare at-traverso [...] coscienza della situazione negativa che [...] determinata, che potrà allora [...] affrontata e positiva-mente, se nel frattempo si [...] energie: con-vincimenti, sensibilità, coscienza del proprio valore, [...] interiore, consapevolezza criti-ca. Tale è il ruolo [...] terapeutica. [...] de La fortezza vuota [...] straor-dinario di intuire che [...] possibilità per i bambini [...] la propria identità negata era di co-struire [...] ambiente del tutto speciale in grado di [...] isolamento affettivo e di svi-luppare la loro [...]. Un mondo del tutto [...] quello che avevano rifiutato e in cui [...] così come essi erano, sentendosi del tutto [...]. Tutto il contrario delle istituzioni [...] finalizzate, [...] processi più o meno costrittivi, [...] riconosci-mento del mondo così [...] in realtà. [...] intuizione so-stengono, mi sembra, i Centri di Accoglienza. Cioè costruire cellule di [...] hanno fun-zione terapeutica nella misura in cui [...] modo di speri-mentare per libera scelta un [...] a quello dal cui confronto sono usciti [...] in cui possano sentir-si in ogni momento [...] vivendo con i responsabili un rapporto di [...] che, pur nel rispetto dei ruoli, comune [...] nei riguardi della vita, re-ciproco è il [...] per cui si fa ciò che si [...] insieme ci si può curare. Il presente si merita [...] FILIPPO LA PORTA Credo che il peggiore [...] nemi-co della «critica della cultura» (della criti-ca [...] e alle mode cultura-li dominanti) sia nel [...] «critica della cultura» stessa, scaduta perlopiù a [...]. Dunque, bene ha fatto Alfonso Berar-dinelli [...] sollevare sul« Corriere» [...] questio-ne e il suo [...] figura di Socrate, campione del libero pensiero [...] del progresso, ha fatto molto di-scutere. È vero: sembra che le [...] stesse di quel tipo di critica sociale, e cioè [...] una par-te il rapporto con [...] Cultura (che ormai si preferisce [...] in pillole e in dosi innocue) e [...] ad una utopia [...] (definitivamente frantumata dopo il Crollo [...] Muro), si siano dissolte. Certo, è anche vero che [...] (qualsiasi cosa si voglia in-tendere con questa espressione : [...] Alberoni [...] di scuola) non può [...] ad approvare e festeggiare [...] (magari con la verve che [...] volta fu [...]. Sarajevo Grand Hotel Ma [...] Berardinelli [...] logo-rante, proprio nel nostro Belpaese [...] «retori ed esteti» (una lapidaria [...] dello stesso autore), delle [...] dissenso permanente e della non concilia-zione garantita. In questi anni quante [...] di esilio interno, di secessione personale, di [...] inabitabilità del mondo, abbia-mo dovuto ascoltare (da [...] studiosi, docenti universitari, etc. Ad esempio, e per [...] Céline [...] disinvolto turismo politico nella Spagna della guerra [...] certo punto è sembrato che si andasse [...] freneticamente da Sarajevo come da un Grand Hotel [...]. Con incredibile profu-sione di [...] réportage narra-tivi, pamphlet, romanzi, etc. In Italia più che [...] a far «fruttare» qual-siasi evento tragico, funesto [...] in montagne di carta [...] cartacei di indignazione e di compassione. In questo senso la [...] diventata un vaporoso gene-re letterario, [...] e del tutto pre-vedibile, [...] vera passione e forse anche di qualsiasi [...] di ricerca, bruciando così il terre-no a [...] ad una critica «autentica» e [...] motivata. Dichiarava ad un attonito, [...] Nanni Moretti in Caro diario che lui sarebbe [...] minoranze. Ma [...] a minoranze virtuose e [...] gratificante, non può essere pro-grammatica. In liquidazione [...] opposto però sarebbe quello [...] a una opposizione culturale di maniera, insieme [...] qualsiasi discorso critico o scettico sul presente; [...] sempre e comunque con la maggioranza. Ma su cosa fondare questa [...] Come [...] Mi li-mito a suggerire una [...] direzione. Saul Bellow osservava che [...] protestare contro la violenza e [...] culturale attuali «se non [...] di simi-le a una «natura umana», una [...] primordiale dissenso nei confronti di quanto sta [...]. Di «natura umana», argomen-to [...] del virtuale ma non [...] si occupano mol-to perfino i più futuribili [...]. Uno scrittore «maledetto» di [...] come [...]. Dick, certo estraneo a nostalgie [...] umaniste, scriveva che [...] per lui più importante era [...] un es-sere umano (accanto [...] su [...] la «real-tà»)? E rispondeva: «uno [...] noi che sa istintiva-mente cosa non deve fare. Ora, non si danno [...] salvifiche, ten-denze o dialettiche della Storia, partiti [...] guida, etc. Ma forse uno dei [...] «critici» potrebbe [...] quello di ricerca-re, di [...] voce a quel «primordiale dissenso» là dove [...] preferibil-mente lontano dai radicalismi universitari e dai [...] e forse in alcune zone di prossimità [...]. [...] Oscar Schiavoni Per libera [...] «Alla [...] del sè perduto» Ripercorrere la genesi e [...] progetto comunitario dei Centri di Accoglienza: le [...] tossicodipendenza Una strategia che prevede cellule di [...] cui gli ospiti hanno la possibilità di [...] ambiente diverso da quello che li ha [...] Dalle intuizioni di Bettelheim per i bambini autistici La [...] a maggioranza dal consiglio comunale di Torino [...] discussioni, riproponendo le divisioni tra proibizionisti o [...] droghe leggere può essere liberalizzata? e in [...] quali limiti? Vi sono state proteste clamorose, [...] recapitato al sindaco di Torino pacchi di [...] invece accolto con favore [...]. Un sondaggio della [...] proposto nei giorni scorsi [...] rivelato che il 27 per cento degli [...] alla liberalizzazione delle droghe leggere e che [...] cento considera la liberalizzazione un modo utile [...] affari della mafia. Un altro sondaggio, questa [...] vede la partita in [...] sperimentazione il 43 per cento, 50,6 è [...]. [...] di Giancarlo Gaeta ripropone [...] delle comunità, messa in discussione peraltro negli [...] alcune forme e per alcuni episodi drammatici (San Patrignano [...]. Gaeta, che racconta di [...] conduzione familiare» sulle pendici [...] ne discute a partire [...] di Luigi [...] «Alla ricerca del sè [...] Edb Bologna (p. Forte il richiamo [...] di Bruno Bettelheim, [...] de «La fortezza vuota», dedicato [...] strategie di cura dei bambini autistici. /// [...] /// Forte il richiamo [...] di Bruno Bettelheim, [...] de «La fortezza vuota», dedicato [...] strategie di cura dei bambini autistici. (0)
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