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SALÒ, PRAGA e [...] sembrano tre luoghi [...] ma forse la violen-za [...] riproduce in forme simili nel tempo e [...]. Un [...] un manicomio -ma am-metterete [...] inglese, nel suo latinismo, ha un fascino [...] non egua-glia [...] Nord degli Stati Uniti, [...] Eugene, può diventare un laboratorio di mani-polazione [...] quanto la «repubblichina» di Salò. Questo per stabilire un [...] la battuta [...] che folle) fra il [...] ha distribuito in cassetta la settimana scorsa, Salò [...] 120 giornate di Sodoma di Pier Paolo Pasolini, [...] di domani: Qualcuno volò sul nido del [...] Milos Forman. Dopo quattro anni di America, [...] tutti in una sola valigia. Dissi addio al Chelsea Hotel [...] New York e at-traversai il paese in macchina, [...] California». Co-sì Milos Forman in [...]. A [...] edito dalla Villard Books [...] New York, dal quale abbiamo tratto anche il curioso [...] alto a destra. In quello stesso anno Pier Paolo Pa-solini lavorava a Salò. Nessuno dei due poteva [...] visto il film [...] e forse a nessuno dei [...] sarebbe interessato. Due arti-sti e due [...] Pasolini e Forman: un poeta dalla fortissima, paradossale [...] un ruvido cineasta incline alla politica e [...] secondo, e non è un caso che [...] Forman sia divenu-to -nei trionfi come nei tracolli [...] america-ni. Quasi superfluo dire che, [...] altro interessantissimo li-bro, Forman non cita Salò [...] le considerazioni che, sulla malattia mentale e [...] col potere, faremo noi fra poco. /// [...] /// Inizia la [...] autobio-grafia dalla sera del [...] in cui vinse il suo secondo Oscar [...] Amadeus (il primo arrivò, appunto, per il Cu-culo), [...] una lucidi-tà che confina con il cinismo [...] voglia di vincere. Un competitore nato. Forse lui e Pasolini [...] -e fronteggiarsi -solo su un cam-po di [...]. Eppure, non solo Salò [...] Cu-culo sono due film su universi chiusi e [...] solo tratti da libri di «non scrittori» -Sade [...] Ken [...] -che avevano vissuto sulla [...] esperienze estreme di cui parlano. Sono due film sui [...] il Potere si difende, e ri-produce se [...]. Naturalmente, con differenze. Quello messo in scena [...] Pasolini [...] almeno ap-parentemente, un potere dispera-to: anche se [...] Salò non è un film sul fascismo mo-rente, [...] fascismo totale e «aggiornato» che, anche nei [...] soggiogan-do (omologando) le coscienze. Quello raccontato da Forman [...] lucido. /// [...] /// Che isola i «diversi» [...] e li castiga se si ribellano. IN FONDO, IL CUORE [...] Qual-cuno [...] sul nido del cuculo non è tanto [...] i matti «veri» e il Jack Nicholson [...] matto, e nemmeno la lotta furibonda tra [...] Ni-cholson e la perfida, terrificante infermiera [...] interpretata da Louise Fle-tcher. Il cuore del film [...] Rito, o la Regola: che gover-na la [...] e va preservata ad ogni costo. Pensate alla scena, straordinaria, in [...] si pone a capo di [...] rivendicazione per spostare [...] della terapia di gruppo, e [...] quindi vedere le finali di baseball in tv. Fletcher/ [...] non gli dice di [...] non è così rozzo). Gli dice che bisogna [...]. Mc Murphy tenta di [...] suo favore gli altri malati: alzano la [...] tre su nove. [...] dice che ci vuole la [...]. Mc Mur-phy insiste nella [...] convincimento e al secondo giro (al «ballottaggio», [...] alzano la mano tutti e nove. Di fronte al sorriso [...] Mc Murphy, [...] mormora -con un sorriso [...] e feroce -che occorre la maggio-ranza assoluta, [...] ricoverati del reparto sono diciotto. Inutil-mente Mc Murphy sostiene [...] nove presenti, che gli altri nove sono [...] non si alzano mai dal letto, non [...] e non si accorgerebbero nemmeno della tv [...]. /// [...] /// La rego-la è regola. La tv resta spenta. La scena non finisce [...]. Per-ché, a questa grottesca [...] Mc Murphy reagisce inscenando a [...] volta un rituale di [...] mette davanti al televiso-re spento e inventa [...] partita, coinvolgendo gli altri matti. Al rituale tutto «poli-tico» [...] rituale di ribellione, quasi «ses-santottino». Sul quale è [...] una doppia riflessione. /// [...] /// Forman non lo dice, [...] citato, ma non può non [...] pensato: [...] di Eugene, Oregon, è [...] clinica psichiatrica di quelle che lui, cecoslovacco [...] comunista dopo la Primavera di Praga, conosce [...]. Qualcuno volò sul nido [...] il film più «sovietico» -o antisovietico -che [...]. /// [...] /// Nel duello [...] il primo non può [...] motivo [...] perché recita. Mc Murphy non è [...]. Finge di essere paz-zo. E finge perché non [...] ai lavori forzati, chiama-ti nei dialoghi con [...] lavoro» -che ancora una volta, essendo il [...] venire i brividi. [...] invece, non recita. È asso-lutamente sincera quando [...] Regola. Il suo scopo di [...] rispetto [...] -e in questo, di [...] qua-dro della medicina di stato sovie-tica, piuttosto [...]. Anche se non si può [...] dire. A [...] il maggior merito del Cuculo [...] nel suo essere profondamente ameri-cano (nel personaggio [...] Will Sampson, e in tante altre cose) e nel [...] spesso [...]. E forse solo Forman, [...] in Boemia, poteva riuscirci. /// [...] /// An-diamo, quindi, per spunti. E partia-mo [...] per ricordare un film collettivo [...] fu [...] del dibattito intorno ai manicomi. /// [...] /// Matti da slegare fu [...] da Marco Bel-locchio, Silvano Agosti, Stefano Rulli [...] Sandro Petraglia. È uno dei film [...] e im-portanti di quel decennio. E sarà il caso [...] Belloc-chio ha più volte riflettuto sul te-ma, [...] I pugni in ta-sca al più recente Enrico IV. /// [...] /// Le donne fatali amate [...] Hollywood Per il resto del nostro viaggio, affi-diamoci a [...] Nelle fauci del-la follia, edito in occasione del [...] 1995 di Napoli [...] e curato da Marcello Garofalo. Partiamo dai pazzi [...]. Il prototipo del genere è [...] rutilante noir hollywoodiano Femmina fol-le, interpretato dalla superba Ge-ne [...] dove la follia (e [...] gesto estre-mo che «nega» la [...] nasce [...] del desi-derio [...]. [...] estremo -la follia come [...] un uomo che forse non esi-ste [...] Adele [...]. Il saggio, «Follia e [...]. Breve no-ta sul desiderio [...] Ma-riuccia Ciotta. Follia horror . Mastro Hitchcock e allievo [...] Anche [...] un prototipo: il pazzo [...] follia, mette in atto un piano criminoso [...] di Hitchcock e si [...] Nor-man Bates, padre di tutti i [...]. Se invece parliamo di follia [...] senso «manicomiale», esiste un film recente che va considerato [...] assoluto capolavoro del gene-re: Il seme della follia di John [...] 1994, dove il protagonista è [...] sano di mente in un uni-verso dove la pazzia [...] sta «inve-rando» [...] «Che Dio fosse il male [...] scoperta degli Gnostici e di Blake), [...] già enunciato in Il signore [...] male, 1987. Oggi insi-nua che potrebbe [...]. Il saggio, «Follia e [...]. Scan-dalo divino», è di Alberto [...]. Follia e risate . Ma preferiamo ricordarvi la [...] Prima pagina, di Wil-der, in cui lo psicoanalista [...] spiega al povero con-dannato [...] Earl Williams perché la pistola con cui ha [...] sostanza il fallo edipi-co rivoltato contro il [...]. Ma in tema di [...] presente Jerry Lewis (rifatto oggi da Eddie Murphy) [...] tutti i [...] e tutti i [...] che potete ricordar-vi. Follia finta . [...] a Fox») ricordiamo che, [...] Jack Nicholson nel Cuculo, anche Totò ha finto tante [...] paz-zo, da Totò [...] a Lo sme-morato di Collegno. I veri pazzi sono [...] lo curano». Per chiudere con i [...] si possono dimenti-care lo sguardo folle di Sordi [...] Accadde al commissariato dove prima fa [...] e fa ridere; poi, [...] rivela pazzo, (ed è inquietante) e il [...] Ciccio Ingrassia di Amarcord, di Federico Fellini, dove il [...] era lo zio che tutti vanno a [...] lo portano in gita, lui si arrampica [...] e urla «voglio una donna! /// [...] /// MILOS FORMAN Questo testo [...] volume [...]. A [...] autobiografia di Forman scritta [...] Jan Novak, Vil-lard Books, New York 1994. Kirk aveva visto i [...] a [...] e ci trovammo, reciprocamente, [...]. Glielo spedirò». Mi disse anche il [...] non mi diceva nulla, per cui lo [...]. Diedi a Kirk il [...] rimasi in attesa. Il mio inglese, allora, [...] sufficiente per leggere i nomi delle vie, [...] dovuto trovare qualcuno che me lo tra-ducesse [...]. Non ricevetti mai nulla, ma [...] me ne stu-pii. Kirk era un divo, [...] avesse detto quella cosa così, tanto per [...] se ne fosse subito scordato. Quando Michael e Saul [...] mi ingaggiarono per il Cu-culo, [...] California, e incontrai nuovamente Kirk a un [...] Douglas. La prima cosa che [...]. Forman, non le sembra [...] gran figlio di putta-na?». /// [...] /// Intorno a noi era [...]. E adesso che è arrivato [...] America, è tutto arrapato [...] di [...]. Solo in [...] realizzai che il libro [...] aveva parlato anni prima era proprio Qualcuno [...] del cuculo. Così, gli dissi: «Sa, [...]. Douglas, la cosa buffa [...] ho sempre pensato che lei fosse il [...]. Il romanzo di [...] quasi sicuramente, era stato [...] cecoslovacca, e né io né lui ne [...]. In realtà, era stato Kirk [...] per primo i diritti del Cuculo. Aveva persino recitato in [...] del libro, curato da Dale [...] a [...] nel 1963. Per anni, aveva cercato di [...] il film con una major. Nessuno glielo finanziò, per-ché [...] Hollywood dicevano che nessun film sulle malattie [...] fatto buoni incassi; così, alla fine, Kirk [...] «no» ricevuti e regalò i diritti a [...]. E così, quando il [...] Ken [...] mi raggiun-se finalmente per [...] Chelsea Hotel di New York, una decina [...] dopo la visita di Kirk Douglas [...] Praga, fu veramente un segno del destino. Jack Nicholson e Nathan George [...] Domani la cassetta con [...] La follia« Qualcuno volò sul [...] del cuculo» uscì nel [...] e vinse i cinque Oscar [...] film, regia, sceneggiatura, attore (Nicholson) e attrice (Fletcher), una [...] che in precedenza era riuscita solo a «Accadde una [...] e in seguito sarebbe stata replicata dal «Silenzio degli [...]. Alcune curiosità: produttore del [...] giovane Michael Douglas, allora pressoché sconosciuto. Nel cast, in piccoli [...] due future star: Danny De Vito e Christopher Lloyd, [...] scienziato pazzo di «Ritorno al futuro». Dean Brooks, che interpreta [...] è un autentico psichiatra. Anche Will Sampson, [...] alto due metri, non [...] professionista. Chi, guardando il film, [...] il sadismo degli psi-chiatri [...] delle loro di-sumane regole [...] poteva odiare la freddezza gla-ciale con cui [...] al suicidio di [...] ragazzino brutalmente internato? Come [...] senso di liberazione e di complicità nelle [...] in barca? Come non rimanere annichi-liti nel [...] svuotato di Jack [...] dopo essere stato ridotto [...] dalla lobotomia? La forza del film è [...] stessa matrice hollywoodiana: se avesse parlato di [...] una peri-feria parigina o londinese non avreb-be [...] stesso impatto emotivo. [...] è [...] della psichiatria mondiale a essere [...] sotto accusa, [...] il gotha della for-mazione universitaria [...] viene profondamente delegittimato, [...] viene colpito direttamente il cuo-re [...] grandi compagnie farma-ceutiche. Eppure in nessun altro [...] nostro «Qualcuno volò sul ni-do del cuculo» [...] solo una denuncia ma anche una grande [...] che in qualche piccola realtà del paese [...] realizzando. Per centi-naia di operatori [...] rappre-sentato la consacrazione popolare di un impegno [...] che fino ad allora era rimasto co-stretto [...] specialistici. Il giorno in cui Franco Basaglia [...] un noto quotidiano titolò: «è morto [...] che ha volato sul [...]. Era vero: per anni Basaglia [...] il volto, le idee, la forza dirompente [...] con il berrettino di lana blu in-terpretato [...] Jack [...]. Con la differenza che, [...] non era un folle ma uno psichiatra [...] cancelli di quei ma-nicomi non rimanevano sbarrati [...] una nuova diffusa consa-pevolezza. Ripensare oggi a «Qual-cuno [...] del cuculo» fa un certo effetto. Il mondo è cambiato, [...] rimasti. È crollato il muro [...] Berlino [...] il comunismo, ma i pazzi sono ancora [...] Londra, a Los Angeles come a Singapore sempre [...]. Jack [...] non è riuscito a [...] le nostre coscienze, la rimozione ha prevalso: [...] friggere centinaia di migliaia di cervelli, le [...] di tela o quelle chimiche co-stringono milioni [...] non pensare, a non sentire, a non [...]. Ma quel grido di [...] indiano impotente di fronte ai delitti della [...] caduto nel vuoto. In qualche parte del [...] una psichiatria più mite che non ha [...] e [...] per essere credibile. Un impegno, a no-me [...] intellettuali e familiari che hanno creduto nel-la [...] fuoriuscire la psichiatria italiana dal suo passato [...] vergognoso, a onora-re una semplice data: entro [...] i manicomi dovranno essere definitivamente avviati al [...]. Lo dice il gover-no, [...] coscienza dei cittadi-ni per bene. Politici, amministrato-ri e operatori [...]. Da qualche parte Franco Basaglia, Jack [...] e il gigante indiano [...]. /// [...] /// Da qualche parte Franco Basaglia, Jack [...] e il gigante indiano [...]. (0)
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