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Come mai? Forse perché [...] al romanticismo [...] ore di Amleto Nostro [...] BERLINO -Varcata [...] lo spettatore è immerso [...] totale. Siamo [...] sala curva della [...] a Berlino, la nuova [...] anche solo con la [...] ampiezza, [...] del teatro berlinese, sicuramente [...] templi della drammaturgia tedesca ed europea. Le regie di Peter Stein [...] Klaus Michael [...] fanno ormai scuola, il [...] raduna quanto di meglio la scena tedesca [...]. Si recita [...]. La prima è avvenuta [...] dicembre. E sono previste repliche [...] stagione. Ogni giorno file al [...]. Eppure lo spettacolo inizia [...] termina dopo mezzanotte, concedendo solo due brevi [...] ininterrotta di questa messinscena. Gli attori sono Bruno Ganz (Amleto), [...] Lampe (Ofelia), Edith [...] (Gertrude, la madre). Peter [...] (Claudio) e nella parte [...] presente Bernhard Minetti (77 anni), figura carismatica [...] del dopoguerra. Lo spazio scenico, ideato [...] Gilles [...] è chiuso in altezza [...] di grigio e nudo cemento. Gli arredi sono quasi [...]. Solo la luce dei [...] delle torce, oppure il movimento delle pedane [...] c i luoghi [...]. E dunque Io spazio [...]. La vasta piattaforma di [...] è divisa in due parti; dalla metà [...] Io [...] ha il geometrico rilievo di un classicheggiante [...]. Nella parte di proscenio [...] più vicina allo spettatore, più [...] Palazzo [...] si recitano e si hanno [...] «luoghi della morte»: [...] si svolge il dialogo tra Amleto e lo spettro. [...] si apre la [...] da cui emerge il becchino. [...] avviene la sepoltura di Ofelia. L'incontro con Io spettro [...] piano di assoluta parità, una nera saracinesca [...] fondo. Sono soli a [...] le verità segrete o le [...] celate. I rumori del mondo [...] reggia, si sentono ogni tanto stridii di [...] i tamburi: soltanto alla coppia recale (che [...] porta centrale della scena) e concessa una [...]. Tutto il resto è [...] e alla voce degli attori, intenti a [...] dramma di spettri e follia, ma la [...] mondo. Sfolgorano invece il rosso [...] di Edith [...] (ormai celebre anche da [...] «Marquise von O» e ora eroina wagneriana [...] «Parsifal» [...]. La bellezza marmorea del [...] alti zigomi richiamano una fredda, ambigua madonna [...] Jean [...] oppure una maestosa dama [...]. [...] Lampe è invece una candida Ofelia. Di bianchi e morbidi [...] vestiti i comici e le vesti degli [...] corte potrebbero uscire da una quadreria rinascimentale, [...] sono [...] ed [...] a fornire le maggiori [...]. Recupero filologico, raffinatezza da consapevole [...] sono [...] parte le dominanti essenziali di [...] spettacolo: lo conferma anche Peter von Becker [...] numero di [...] 2/83, che contiene una Nostro [...] BERLINO [...] La vocazione teatrale di Bruno Ganz è sicura, riconosciuta, ammirata, ma sembra [...] ormai un po' stretta la [...] struttura del palcoscenico. Ne è prova [...] infaticabile, quasi [...] che domina questo poco [...] attore [...]. Ganz è infatti nato [...] Zurigo [...] 1911 da padre svizzero e madre italiana, [...] adattando al personaggio la stessa biografia [...] in «La bianca [...] Alain Tanner. Recita in tedesco, ma [...] conversazione con espressioni italiane, l'italiano è [...] lingua materna che dà [...] ai suoi momenti di allegria, [...] con cui sa cogliere [...]. Ne ha offerto un convìncente [...] con il delizioso e divertente [...] Film [...] Curt Bois e Bernhard . [...] film per Curt Bois [...] Bernhard Minetti), presentato la scorsa settimana a Berlino. Il debutto nella regia [...] rio è avvenuto in coppia con un [...] della [...]. Olio Sander insieme, tra [...] Natale [...] il Capodanno [...]. E ora Ganz [...] il [...] e si sono filmati durante [...] incontri e le conversazioni, in treno, al caffé, nei [...] di Berlino, con due venerabili del teatro tedesco. Minetti è ancora attivo [...] Curt Bois. [...] del lavoro con Otto Sander [...] rivelata produttiva. Nel frattempo, tra una replica [...] dell -Amleto-, Ganz ha preparato [...] mio piacere privato-) un recital di lesti di [...] che porta in tournée in Germania e che sarà anche a . /// [...] /// Prediletto dai registi più intellettuali [...] sofisticati per il modo con sui sa recitare lo [...]. Ganz è amato anche [...] come ad esempio. Thomas Bernhard che Io [...] attore preferito. [...] di tante fughe, [...] da se stesso, deve, [...] recitare eternamente in [...]. Forse anche nella vita [...] un cultore delle coincidenze: sfoglia ogni giorno [...] per sapere su quale palcoscenico o set [...] parte o la [...] intelligente e disponibile comprensione [...]. Portoghesi dirigerà la [...] Cesare I)é [...] o Paolo Portoghesi: quale [...] spunterà per la presidenza della Biennale? Mentre [...] le riunioni dei partiti della maggioranza di [...] un successore a Giuseppe Galasso, filtrano le [...]. [...] sera, dunque, i cinque [...] si sono riuniti con il ministro dei Beni Culturali, Nicola [...]. All' incontro hanno partecipato [...] Cappelletti e Rossini, per [...] PSI [...] per il [...] per il [...] e per il [...] Battistuzzi. Nel corso della riunione Tam-burrano [...] a nome [...] PSI, due candidature: De [...] assessore alla Cultura del Comune [...] Venezia, e Portoghesi. Sembra che proprio su [...] sia registrata [...] «lei consensi. Di conseguenza ieri mattina [...] dell;) direzione della Biennale si sono riuniti [...] risultati della riunione. Per oggi, intanto, il [...] Venezia, Mario Rigo, ha convocato una riunione [...] (nominato fra molte polemiche, la settimana scorsa) [...] nomina dei direttori di sezione. A questo proposito sembra [...] di governo sia stata sottolineata [...] di un coinvolgimento pieno [...] PCI [...] gestione [...]. E le prime fotografie [...] «Amleto» [...] che stavano nella redazione [...] due mesi prima del [...] già una curiosa patina: tutti gli attori [...] come se un gabinetto delle figure di [...] in movimento dalla forza dei suoi fantasmi». E Ganz racconta: «Dalla [...] del lavoro, si fecero [...] costumi. Provenivano ancora dallo «Shakespeare [...] solo il mio farsetto, [...] trovavo lì, venne preso in prestito da [...] e poi ricucito su questo modello». La spoglia grandezza della [...] figurativo di cui si son rivestiti i [...] in modo scoperto il procedimento seguito dal [...]. La psicologia non ha [...]. /// [...] /// [...] di [...] non è un nevrotico [...] di Edipo o [...] scisso tra verità e [...] e simulazione e neppure è personaggio ambiguamente [...]. Piuttosto, è un grande [...] che [...] si è mosso seguendo [...] del romanticismo tedesco e specialmente di [...] di cui utilizza la [...]. In questa direzione di [...] o neoromantico [...] non è certamente solo, [...] si fa più fitta: la tentazione è [...] se si pensa a quale ricchezza e [...] cultura e letteratura tedesca tra [...] e [...] ma che rappresenta e [...] linea di tendenza insopprimibile dei [...] bisogni [...] contraddittoria della Germania d'oggi. Prima di questo «Amleto», [...] ha messo in scena [...] «Faust» e, ancor prima, quel testo quasi [...] e splendido «Morte di Empedocle» [...]. Ritornano quindi sulla scena [...] conflitti tra ragione e rivoluzione, tra bene [...] tragedia del vivere e coscienza del proprio [...]. Il «dubbio» di Amleto, [...] di Ganz, sta proprio in [...] qualità tra «eredità» [...] anche solo di morte [...] e «scelta» della propria esistenza. Tutti gli altri vivono [...]. In coerenza con le richieste [...] regista, neppure Ganz, nella preparazione della parte, si è [...] alla filologia teatrale romantica (meglio, preromantica) tedesca: si è [...] infatti le «Lettere [...] di [...] del 1776/78 sulle [...] di Garrick e [...] il capitolo su Amleto del «Wilhelm [...] di Goethe. Il ritorno di Ganz [...] dopo sei anni di assenza è stato [...] un successo incredibile. Non è però la [...] interpreta il ruolo [...] al contrario lo impersonò [...] vero debutto, nel 1965, al Teatro di Brema, [...] regia di [...] anche se a suo [...] è rimasto «dentro» di [...]. Probabilmente, a quel tempo, [...]. Ora è invece [...] che deve in un [...] tutta la vita fare i conti con [...] con i fantasmi del suo passato oltre [...] realtà che lo determina e in cui [...]. Semmai, [...] di Ganz si porta [...] veste, quella del «Principe di [...] di Kleist, nella celebre [...] alla [...] da Peter Stein. Un altro [...] romantico [...] risveglio dal sogno oppure la [...] che attraverso le ombre delia coscienza e [...] si rivela la verità celata, [...] produzione del propri desideri. Ma se ci troviamo di [...] ad un Amleto romanticamente assorto in se stesso, ciò [...] mediante una recitazione mal enfatica e mai [...] anzi quasi spoglia, quasi dimessa [...] sa comunicare una gentile risolutezza, una determinazione assoluta. Ma senza violenza. In definitiva, un grande [...] lento percorso [...] che riesce ad Incatenare [...] spropositata lunghezza; vittoria assicurata dunque sulla pazienza [...] tedesco, che entra e esce dal buio [...] un rito, non si sa se consolatorio [...]. Laura Novati Scheiwiller ripropone [...] «Poesie» di Clemente Rebora, scomparso 25 anni [...]. Scrittore, poi ordinato sacerdote, [...] referto di uno psichiatra la definì «mania [...] prete, il poeta Clemente Rebora intervistato da [...]. A destra, un [...] liberty di [...] fortuna di Clemente Rebora . È destinata, per lo [...] alla statura del poeta, che è tra [...] secolo, tra i pochissimi grandi. Ventìcinque anni fa moriva, [...] ripropone, accresciuta e con [...] Gianni [...]. Rebora è grande ed eccezionalmente [...] dalle esperienze privilegiate del Novecento, perche la [...] è una poesia che usa [...] il mezzo espressivo per dire di più, perché è [...] poeta del dire (pieno o debordante) e non [...] o deI dire obliquo. Gli eccessi, che così spesso [...] pagina esibisce, si . Afa gli eccessi di [...]. In un certo senso quella [...] Rebora è una poesia del pensiero totale, che non [...] mai solo perfettamente lucido, raziocinante. La poesia di Rebora è [...] poesia [...] e [...] di un desiderio incessante di [...] di spinta a sciogliersi nel [...]. E infatti dice: [...] vorrei [...] la radice / la mia [...] nel vivido tutto-. Così il poeta vive [...] accensioni fanatiche, il senso [...] il corpo gli dà, e si aggira [...] nei tumulti della città, la [...] vorace / che nella [...] affratella». E parrebbe a volte [...] aggredire i [...] grovigli di folle / in [...] di piacere [...]. E invece, stupito di [...] si sdraia nelle [...] che [...] faccende è [...] in questo attrito continuo, [...] che i-stituisce con la realtà esterna, Rebora [...] essere in te [...]. Certo la [...] pagina è irta, di [...] il lettore; è testo che libra, continuamente [...] ardore, che mena fendenti spaventosi; che non [...] a [...] consolidata di a-stratta o [...] che da ben altre ragioni sembra mossa. La violenza espressiva in Rebora [...] che non è facile da accettare per [...] non sprovveduto, ma abituato alla quiete formale, [...] stravolgenti, a poeti che non scrivono versi [...] / tra polvere e péste, al meriggio, [...] scintilla / [...] dèmone bigio / atterga [...] ignava [...] dei rari passanti, /la [...] carri pesanti (. Ma [...] è anche la specifica forza [...] Rebora, che spesso stupendamente sa peraltro cogliere [...] e placarsi [...] trovando accenti di [...] armonia, realizzando più espressamente il [...] sogno di [...]. Esemplare è una delle sue [...] di Lombardia», quella che occorre [...] a memoria e che inizia cosi: [...] di Lombardia, / voce tua, [...] mia, / voce voce che vai via / e [...] dai [...]. [...] la [...] lingua è più acuminata, [...] più come impasto apparentemente bizzarro di arcaismi, [...] si dissolve quella che [...] stata pesantezza retorica; non si avverte la [...] eloquenza conculcata e strozzata» di cui parlò, [...] Diego Valeri. Ma [...] continuo di Rebora, nella [...] prigione del corpo, era. In lui era [...] come ha scritto Enzo Fabiani, [...] di bruciare, di liquefarsi, di [...] di sprofondare in Dio». Lo stesso Fabiani, nel volumetto «Mania [...] (gli ultimi anni di vita [...] Rebora nel diario del suo [...] Ezio Viola, ed. La Locusta, 1980), ricorda [...] il poeta venne mandato dal [...] te di guerra al [...] Reggio Emilia, in seguito a un trauma nervoso [...] scoppio. Fu poi dimesso accompagnato [...] conclusivo: «Afonia [...] perché, spiegò io stesso Rebora, [...] che mi curava parlavo troppo spesso [...]. E nel 1956, un [...] morire, diceva ancora a un confratello: [...] Signore deve diventare la [...]. La conversione, non aveva [...] che Rebora da sempre aveva dentro. [...] non poteva cessare, in lui, [...] dibattersi. /// [...] /// [...] non poteva cessare, in lui, [...] dibattersi. (0)
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