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[...] della Conferenza sulla polizia della [...] convocata [...] con [...] vicesegretario generale per le operazioni [...] pace, ha ricordato che [...] si è data il compito [...] creare una polizia democratica. Questa riunione determinerà la [...] e nel futuro prossimo ci occuperemo di [...] giudiziario. È stato fatto molto [...] da fare», ha detto [...]. Polizia bosniaca Le Nazioni Unite [...] soldi [...] 3. Missioni e stipendi a rischio Il Palazzo di vetro [...] della bancarotta [...] è, ormai, sulle soglie della [...]. Per colpa, certo, delle [...] sprechi [...] organizzazio-ne elefantiaca ed incontrollabile. Ma, soprattutto, a causa [...] di quanti -gli Stati Uniti in prima [...] gran voce reclamando la [...] riforma. E [...] ha creato un classico [...] soldi non ar-rivano in attesa del risanamento. Ma senza soldi è [...]. /// [...] /// [...] ha un titolo allettante: [...] the [...]. E la firma è [...] strettamente istituzio-nale -di indiscutibile prestigio: Jesse A. [...] senatore in rappresentan-za del North Carolina [...] attuale pre-sidente della commissione esteri. Ma non ci vuole [...] comprendere come la cura propo-sta sia in [...] che, popo-larmente definite «da cavallo», di norma [...] il pa-ziente. Poichè questo e ciò [...] di turno in effetti propone sulle pagine [...] rivi-sta [...] semplicemente, tagliare a metà [...] mela [...] bilancio e le di-mensioni [...]. O, in alternativa, [...] una volta per tutte al [...] triste destino. Che una tale terapia equivalga, [...] parlando, alla decapi-tazione [...] malato afflitto da emi-crania cronica, [...] piuttosto evidente. Ma, data [...] del medico, assai poco in [...] tanto drastica proposta. Jesse [...] è, in-fatti, uno dei [...] vetusti rap-presentanti [...] che ha in fondo [...] non proprio la morte, quantomeno la ri-duzione [...]. E che -come [...] puntual-mente ribadisce nel suo [...] considerato le Nazioni Unite una sorta di [...] ad allungare i suoi tentacoli [...] sovranità ed a minacciare, [...] i «più vitali interessi degli Stati Uniti». Una convinzione, questa, che, [...] non è trop-po lontana da quella che, [...] in America, spinge le milizie armate ad [...] ango-li degli States, in attesa [...] invasione dei caschi blu. /// [...] /// Ma resta il fat-to che, [...] a non molto tempo fa considerato poco più [...] mac-chietta, Jesse [...] è stato proietta-to in una [...] pre-minenza dalla vittoria elettorale re-pubblicana [...]. E resta, soprat-tutto, il [...] Bill Clinton ha an-che in questo campo risposto [...]. Ovvero: pra-gmaticamente definendo un [...] equilibrio centrista, dal quale «cooptare», e riproporre [...] posizio-ni vincenti degli avversari. Risultato: posto di fronte [...] prossima scadenza della rielezione del [...] generale [...] il presidente Usa non ha [...] co-me [...] la decapitazione [...] organizzazione, ma [...] nel me-desimo spirito limitato a [...] -con [...] prossimo ed «ir-reversibile» veto -la [...] di [...]. Ragione del silura-mento: la [...] della guardia che garantisca la ne-cessaria riforma [...]. Che una tale richiesta si [...] sta-tisticamente parlando, su solide ba-si, non [...] dubbio alcuno. I libri con-tabili [...] sono infatti -come lo stesso [...] ha drammati-camente denunciato lo scorso [...] -quelli di [...] banca-rotta. Oltre un miliardo di [...] inevasi -dai rimborsi ai paesi impegnati in [...] alle bollette del telefono -alla fine del [...]. Stipendi pagati solo in [...] che [...] ha perico-losamente cominciato ad [...] operativi. E tuttavia non appena [...] ragioni imme-diate di questa catastrofe, ben poco [...] della legittimità delle proteste americane. Semplicemen-te: le Nazioni Unite [...] fallimento, perchè i suoi «soci di maggioranza» [...] le proprie quote. O perchè, come gli Stati Uniti [...] arretrato di quasi un miliardo e mezzo [...] le pagano del tutto. Il «circolo vizioso» è [...]. E basta, per [...] mettersi per un attimo [...] Joseph E. Connor, il [...] che, due anni fa, [...] Stati Uniti hanno imposto [...]. Proveniente dal settore priva-to [...] Price [...] dedita, appunto, agli accertamenti [...] alla nuova carica di sottosegre-tario alle finanze, Connor [...] que-sti anni [...] individuato tutte le fonti [...]. Ma il suo pia-no [...] stato fin [...] mi-nato proprio dalla cronica [...]. Un esempio: nella [...] corsa ai tagli di [...] Connor [...] programmato il pensiona-mento di 130 funzionari anziani. Ma non ha trovato [...] di dollari necessari per pagare le loro [...]. Insomma: per sborsare il [...] Usa reclamano «la riforma» (e, [...] come accaduto alla fine [...] Congresso, addirittura si [...] dal 31 al 25 [...] quote dovute per le missio-ni di pace). Ma per attuare la [...] fondi che gli Usa (e gli altri) [...]. Che cosa [...] con tutto ciò, la testa [...] Poco o nulla. Anzi, proprio esigenze di [...] questo punto, di non interrompere un processo [...] almeno sulla carta, già è stato faticosamente [...]. [...] e Connor hanno, infatti, [...] un taglio del 10 per cento di [...] e, nel fin [...] vano tentativo di «addolcire» [...] Usa, [...] proposto un abbassa-mento, dal 25 al 15-20 [...] delle quote annuali americane. Ma tutto questo poco [...] alle elezioni di novembre, anche Clinton sembra [...] con parole appena più morbi-de, [...] ricetta del vecchio [...] salvare le Nazioni Unite, [...]. Un vero medico la [...]. [...] David [...] UNA [...] PECHINO (min. MILANO Via Felice Casati [...] Tel. Dagli apparenti entusiasmi del [...] al «veto» posto alla rielezione di [...]. Da poco superati i 50 [...] appare in profondissima crisi. E non solo per [...] colpa. Ecco come, dalla Somalia [...] Bosnia, [...] Usa e le altre grandi potenze hanno [...] Nazioni Unite per mascherare gli errori e le [...] politi-ca. /// [...] /// Questo, nel suo messaggio [...] Nazio-ne, disse Bill Clinton il 7 di ottobre [...]. E forse è proprio da [...] che conviene far partire la vera storia del-la crisi [...] Nazioni Unite. Le parole di Clinton, [...] da contrappunto ad una tragedia che, a [...] rappre-sentava anche, per la nuova Ammi-nistrazione, il [...] doloroso «fiasco» in politica estera. Poche ore prima, nei [...] Mogadi-scio, 18 [...] Usa impegnati nella «missione [...] Somalia, erano caduti sotto il fuoco degli [...]. Sangue in Somalia E, [...] la televi-sione aveva appena mostrato imma-gini raccapriccianti: [...] americani trascinati nudi nella pol-vere, prigionieri feriti [...] umilianti «confessioni». Per la prima volta [...] delle telecamere nelle vesti di [...] in [...] sconfitto, Clinton ri-spondeva in [...] angosce del paese: rammentando agli ameri-cani come [...] avesse dato il via [...] umanitaria» sotto le in-segne delle Nazioni Unite; [...] repentina accelera-zione delle operazioni di ritiro delle [...]. Per garantire una rapida [...] del piano, disse quel giorno Clinton, un [...] partito alla volta della Somalia che si [...] sotto il comando americano». Nessuna accusa diretta alle Nazioni Unite. Ma fin troppo leg-gibile era, [...] significato di [...] precisazione: se la cata-strofe era [...] era stato perchè, nel nome del «multilateralismo» del-la missione, [...] soldati Usa avevano se-guito ordini «non americani». Un er-rore, lasciava severamente intende-re [...] presidente, che, sotto la [...] gui-da, non si sarebbe ripetuto [...] più. Ordini americani I 18 [...] caduti a Mogadiscio, infatti, non [...] trovavano al momento [...] sotto alcun «coman-do multilaterale». Erano parte di un [...] uomini appena spediti in Africa con lo [...] «stanare [...]. Ed in-contro alla morte [...] solo e soltanto, ad ordini di-rettamente impartiti [...] generale in Florida, nonchè [...] coordinatore della missione somala, [...] Jonathan [...] Ho-we. Quello stesso ammiraglio Howe che [...] prima aveva posto una taglia di [...] dollari sulla testa di [...] dando così inizio alla «cac-cia [...] che si sarebbe, infine, risolta in tragedia. I morti di Mogadiscio [...] suc-cessivo fallimento della operazione [...] Hope» [...] erano dunque con tutta [...] termini imme-diati, la conseguenza di errori di [...] poco avevano a che fare con la [...] missione militare. E, in senso più [...] il primo, amaro frutto [...] nuova ed irrisolta contraddizione. Uscita dalla lunga paralisi [...] aveva caratterizzato la guerra fredda, ed in [...] dal fulmi-neo trionfo della guerra del Golfo, [...] a fronteggiare aspet-tative alle quali non era, [...] struttura, in grado di risponde-re che in [...] tardivo. In pochi anni, le sue [...] si erano moltiplicate ai quattro angoli del pia-neta (da [...] a oltre [...] uomi-ni). E la vicenda somala [...] con la forza [...] profezia, quanto impotente potesse [...] intervento in si-tuazioni dove la pace non [...] realtà da mantene-re, bensì un valore da [...] caso, con la forza. Apparentemente libera dalle vec-chie [...] rifor-me, nuove strutture e [...] obiettivi, [...] delimitare gli infiniti ma [...] retorica del dopo-guerra fredda. Ed in questo quadro le [...] di Clinton [...] o meglio i suoi sottin-tesi, [...] forti [...] perentoria affer-mazione [...] inauguravano una prassi politica destinata [...] durare nel tem-po. La più facile: quella [...] Nazioni Unite al centro di un nuo-vo [...] mondiale», ma solo in qualità di comodo [...] paravento dietro il quale opportunamente mascherare i [...] ed i limiti delle «grandi potenze». La Bosnia è stata, [...] il più evidente banco di prova. Di fronte agli orrori [...] è stato affidato, per [...] compito difendere politi-che indifendibili, di proteggere «zo-ne [...] potevano esse-re protette, di salvaguardare [...] assi-stendo ad eccidi, stupri [...] una pace che non esisteva. In ultima analisi di [...] tem-po, sotto le proprie disarmate ban-diere, [...] politica della Comunità Europea, [...] Stati Uniti, le divisioni in seno alla Nato, [...] le indifferenze e la cattiva coscienza del [...]. Ed a tutti, per [...] ha fatto da copertura, di tutti accumulando [...] a quando, [...] del [...] la logica di quella [...] per così dire, seguito il suo corso. Ovvero: fino a quando, [...] croata in [...] e con il procedere [...] serbe, in buona parte della Bo-snia si [...] condizioni per una tregua. Il test Bosnia Poichè [...] di Dayton promosso da Clinton [...] un tempestivo (seppur fra-gile) [...] che, per molti aspetti, non ha che [...] della guerra che [...] abbandonata a se stessa, [...] combattere. O, per meglio dire, [...] una Bo-snia che, massacro dopo massacro, esodo [...] si era, in buo-na misura, «etnicamente ripulita». E solo questo la [...] pace ha, in effetti, lasciato alle Na-zioni Unite: [...] per le ignominie del passato. Consumato il suo compito [...] è stata ostentatamente esclusa [...] aspetto della ge-stione [...]. Il veto posto da-gli Usa [...] rielezione di [...] non è in fondo che [...] ed a suo modo logico [...] at-to di questa rappresentazione. Chie-dendo la testa [...] segretario generale Bill Clinton ha [...] an-che sul piano internazionale, la [...] straordinaria capacità di «triangola-zione» politica. Ed ha al tempo [...] bandiere della «rifor-ma» delle Nazioni Unite, nonchè [...] alla vigilia delle pre-sidenziali [...] «assorbito» le inquietudi-ni del Congresso [...]. Una posizione, questa, che lo [...] «inattaccabile». E che [...] regala una crisi istituzionale dalle [...] conseguenze. Il grande paradosso di [...] nel fatto che la politica estera di Clinton [...] essere in effetti fondata sul multilateralismo (o [...] il multilateralismo con gui-da Usa, [...] da lui inizialmen-te proclamato). Ed ha un vitale [...] capace di credibilmente rappresentare la co-munità internazionale. Oggi Clinton usa [...] come agnello sacrificale. Domani potrebbe, da presidente rie-letto, [...] la morte prema-tura. /// [...] /// Domani potrebbe, da presidente rie-letto, [...] la morte prema-tura. (0)
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