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Polemica indiretta con Veltroni [...] «Parli con Kohl» Il leader [...] Pds stronca la proposta di [...] «Di centro è anche il [...] con Marini: [...] ma non sarà un partito» ROMA. Una battuta al vetriolo [...] Tony [...] un duello a distanza [...] Walter Veltroni, un [...] con Giuliano Amato e Franco Marini: Massimo [...] rilancia il suo progetto [...] Cosa [...] e bolla co-me «un eccesso di provincialismo» [...] partito. Quando il leader del Pds [...] sala [...] di palazzo Giusti-niani a Roma [...] ancora [...] che il premier inglese [...]. Ma ai giornalisti che [...] ne pensi della proposta di [...] vita [...] del centro sini-stra il [...] Pds ri-sponde a bruciapelo: [...] ne parli con Kohl. Come mai? Per-ché Kohl è [...]. No, Massimo [...] non sembra proprio [...] inglese. Fallì perché i demo-cratici americani [...] far cam-biare nome [...] socia-lista. Ma francesi e tedeschi in [...]. Una realtà, quella socialista, [...] leader della Quercia si richia-ma più volte [...] (presieduto da Eugenio Scalfari) sulle culture politiche [...] anni di [...]. [...] che, dice, «non è af-fatto [...] ma «è la tendenza prevalente in Europa e con [...] americana». Tuttavia pensare che [...] possa diventare un partito [...]. Nel mondo [...] la sinistra e pri-vare di [...] è [...] che ci separa [...]. Non vorrei che ci [...] un altro [...]. E poi un partito [...]. [...] e sospetti sia nel Pds [...] tra i popo-lari. Sotto la Quercia ci potrebbe [...] -nota [...] -«chi teme uno smarrimento della [...] identità» e tra i centristi [...] chi si [...] noi saremmo la maggioranza am-pia». Perché «eccitare queste paure» [...] stato costruito «un equilibrio che garantisce stabilità [...] E su questo la sintonia con Franco Marini [...]. Anche per il segreta-rio dei [...] non è in di-scussione, il [...] crede alla «forza stra-tegica» [...] ma senza tenta-re di [...] in un partito. [...] come [...] a calci». Guardare [...] quindi, senza [...] passato. Senza tentazioni o sogni di [...]. Marini riconosce che [...] con gli stessi gruppi [...] insopportabili per la storia». La col-pa? «Non certo [...] di cui co-munque sarebbe [...] meriti, ma questo è stato pur sempre [...] vita politica [...]. [...] la religione. [...] movimento di Cossiga, il leader [...] popolari dice: «Non ci rimetteremo insieme», anche se poi [...] me, [...]. Guardare indietro per andare [...] sullo stesso convoglio. Il dialogo, il confronto, [...] -con alti e bassi -da di-versi mesi. Il clima ora sembra [...]. Giuliano Amato ricorda la [...] Livorno, nel [...] e poi degli anni [...] Psi scel-se la via del governo, la [...] il Pci restava ancorato al mito di Mosca [...] nello stesso tempo il riformismo naziona-le. Una sinistra «anomala», quella [...] socialista e dal [...] comunista. Per Amato i socialisti fu-rono [...] sul piano [...] politica, [...] forti nel radica-mento sociale ed [...] ma appesantiti e in ritardo [...] una classe dirigente di governo. Ma ora che fa-re? «Le [...] so-no libri: hanno memo-ria, sentimenti e risenti-menti [...] le persone è difficile. Ciò non vuol dire [...] sia possibile». Per [...] ricomposizione della si-nistra «è nei [...] della [...]. [...] di mettere la questione socia-lista [...] centro della discussione non «è una prescrizione medica». I conti con la [...] fatti, altri-menti sarà inevitabile pagare dei prezzi. Per quanto riguarda il Pci [...] suo [...] ambivalenza», quel lungo convi-vere con [...] e il riformismo. E questo che gli [...]. [...] limite del non [...] proporre come riformismo di governo». E [...] chiama in causa la politica [...] Pci negli anni settanta: «Non parlo male [...] quella, ma dove mai si [...] che con il 51 per cento non si può [...] È chiaro che il partito entra in crisi perché [...] riesce non sa, non [...]. /// [...] /// Ritornando [...] il segretario del Pds [...] più facile «andare oltre che [...] onestamente della grande famiglia [...] Ma [...] storia ha dimostrato che la social-democrazia ha [...] con loro è [...] onesto andare oltre, non [...]. In nessun momento del dibattito [...] nomina Veltroni, ma non sfugge [...] polemica indiretta con il vi-ce presidente del consiglio che [...] Cosa 2, [...] però «come [...] semplificazione dello schie-ramento politico, ma [...] solo una tap-pa. La nostra ambizione è [...]. Non basta riunire le [...]. Non possiamo chiuderci in [...]. Giuliano Amato, dopo quattro anni, [...] una platea socialista. È quella della Costituente [...] che oggi porterà alla [...] nuova formazione politica (Sdi), dalla ricomposizione di [...] diaspora. [...] segretario del Psi rilancia [...] della Cosa 2, spiega che [...] lo convince. I militanti del Si [...] Boselli, [...] di [...] e del [...] di [...] lo ascoltano con attenzione, [...] applaudono, ma non nascondono diffidenza e qualche [...]. Io non vi chiedo [...]. Voi mi avete ascoltato. Sono contento che un [...] rientri. Ma abbiamo e avete [...] in vista di cosa? E [...] o non [...] il traguardo di un [...] italiano tra gli sbocchi di questa operazione? E [...] -chiede ancora Amato [...] davvero o con tutte [...] che abbiamo vissuto negli anni Ottanta?». Ad infiammare la platea [...] Claudio Martelli. Risollevare la bandiera del [...] Martelli, «è un dovere che compete a noi, [...] responsabilità, di coerenza, per impedire che una [...] oscurata, cancellata». [...] vicesegretario socialista dichiara di condividere [...] volontà «di dare una casa ai socialisti, di continuare [...] storia, di recuperare radici e tradizioni, non per [...] in un museo o in [...] fondazione culturale, ma per farne la premessa di un [...] di un soggetto politico. Poi [...] porremo insieme il problema [...] alleanze, delle strategie». Giuliano Amato «La ricomposizione della [...] in Italia sarà difficile. Ciò non vuol dire [...] impossibile: è nei fatti della storia. Sta già accadendo» [...] Giolitti: «Ma la sinistra deve [...] ad essere visibile in Italia e [...] Il segretario del Pds Massimo [...] Marco [...] Padre nobile della sinistra. E per molti [...] eurodeputato: lì, da Bruxelles, ha [...] studiare da vicino [...] delle formazioni politiche. In più, ci mette anche [...] tutto ciò che riguarda il [...] Party. Per [...] una, sarebbe in grado [...] la lunga e tormentata storia delle discussioni, [...] lacerazioni che hanno [...]. [...] persona giusta, dunque, per com-mentare [...] di Tony [...] quel-la che -un [...] -le agenzie definiscono [...]. Innanzitutto una cosa: il pro-getto [...] secondo lei è in con-trapposizione [...] «No, non mi pare che [...] sia una contraddizione fra [...] il premier inglese [...] al [...] e [...] che raggruppa le forze del [...]. Che dire? Credo che [...] si sia po-sto il [...] a far con-vergere [...]. Forze che sono e [...] nelle coalizioni di governo, [...] incontrare in un co-mune orientamento programmati-co. /// [...] /// Certo che cosa? Ha [...] In fondo non [...] Ita-lia, sembrano [...] con il progetto abbozzato [...]. Non le sembra che questa, [...] fondo, sia un [...] la discussione che si svolge [...] attorno [...] al «partito [...] e la [...] «Glielo stavo per dire. Io parto dal presupposto che [...] da noi, in Italia esattamente come in Europa, [...] la necessità della sinistra. Una sinistra socialista, [...] labu-rista, [...] come si vuole, [...] di una sinistra riformista. Che abbia una [...] cultura, suoi [...]. A [...] «Spero di sì. Ma [...] per un problema di salute. Visto che condivido [...] i modi, e le finalità [...] quello che tutti chiamano gli [...] della sinistra». /// [...] /// Di una sinistra che sia [...]. Ma questo non è in [...] con la necessità di coinvolgere altri, [...] ampie, più larghe che possano [...] debbano ritrovarsi su una comune piattafor-ma programmatica. /// [...] /// Quindi, [...] assegna alcuna chance a [...] «Il partito democratico ha senso lì, negli Stati Uniti. [...] quelle lotte. La storia, la cultura, [...] questo continente ci im-pongono la presenza di [...] sinistra. /// [...] /// Per questo aggiungo che [...] democratico in [...]. E possibilità di contatto fra [...] tantissime. E trovo del tutto ragionevole, [...] si possa confrontare, discutere, cer-care [...] comuni alle grandi questioni del mondo. Senza far fin-ta, però, [...] americana e quella europea siano la stessa [...] bene che non è così, [...]. [...] però che occorra anche [...] esperienze della socialdemocrazia. [...] «Sinceramente, trovo un [...] am-bigua [...] come questa. Il movimento socialista e laburista [...] definizione va sempre oltre. [...] ha provato ad andare [...] capitalismo, oggi, ovviamente, non è più così. Ma [...] è andare [...] distorsione provocate dal mercato. La capisco poco una frase [...] quella che lei mi ha citato: le idee riformiste [...] si contaminano. Senza con-tare che qualcuno [...] parlano della necessità di [...] propone approdi [...]. /// [...] /// [...] cosa: che idea [...] fat-to di [...] in [...] poco [...] «È un personaggio che non [...] a definire con nettezza. Sfugge un [...] nella fisionomia, nella [...]. /// [...] /// Dico solo che come [...] impegnati in un profondo rinnovamento [...] di un [...] co-raggioso -è sempre in [...]. Per capire: uno prova [...] ma [...] viene sfocata. Per-ché il soggetto si [...]. Ec-co, [...] che ho di [...]. Stefano [...] DIRETTORE RESPONSABILE Mino [...] VICE DIRETTORE VICARIO Gianfranco [...] VICE DIRETTORE Pietro Spataro CAPO REDATTORE CENTRALE Roberto [...] UFFICIO DEL REDATTORE CAPO Paolo Baroni, Alberto Cortese, Stefano Polacchi, Rossella [...] Cinzia Romano [...] Società Editrice de [...] S. /// [...] /// La «Cosa 2» [...] come un partito «più vecchio [...] società». Colpa di una cultura [...] tanto elogiata esperienza del [...] inglese, non sa vedere e [...] il protagonismo femminile che si manifesta a livello sociale, [...] professioni, nella scuola, [...]. Sul «Corriere della Se-ra» la [...] alle Pari opportunità Anna Finocchiaro rilancia le critiche che [...] sinistra nasce [...] di un ma-schilismo imbarazzante. Critiche formulate su questo [...] coordinatrice delle donne del Pds, Francesca Izzo, [...]. Non condividi il [...] di [...] che ha promosso più [...] più [...] sessi? «Non so se [...] davvero la più avanzata. Penso che la Francia, con Martine Aubry, e [...] e ancora di più la Scandinavia della [...] dicano come [...] centro settentrionale, grazie [...] di alcune [...] ci sia un effettivo e [...] delledonne a rilevanti posizioni di potere. Non [...] dubbio che la politica e [...] struttura dei poteri in Italia siano molto più indietro. Non solo i parti-ti, [...] resistono [...] femminile e anche gio-vanile». [...] è arretrata, quindi le [...] «Non sto cercando alibi. La sini-stra ha la [...] responsabilità, e ho scritto [...] che è colpevole di veri [...] proprio passi indietro su que-sto terreno, suscitando qualche [...]. Perché, allora, questi passi [...] «In [...] è un effetto della legge elettorale maggioritaria, [...] ancora molto verticistico con cui sono state [...]. Vorrà pur dire qualcosa [...] alto nella presenza femminile si verificò nelle [...] la proporzionale, nel [...]. Ci fu allora una discussione [...] sulla [...]. /// [...] /// A sinistra, con la crisi [...] si-stema politico nei primi anni [...] indicate dalla cultura politica delle [...]. Ma [...] femminile in-terroga prima di tutto [...] stesse don-ne, tra le quali è aperta una discus-sione [...] alla quale dovremo [...]. [...] «Per esempio da parte del [...] di elette della sinistra [...] mi sembra emergere una nuova [...] di associazionismo femminile. Penso che queste nuove soggettività [...] possano diventare [...]. Le donne discutono. Ma gli uo-mini della sinistra [...] completamente rimosso [...] che la [...] praticata [...]. [...] italiana ha prodotto un inari-dimento [...]. [...] di vedere il protagonismo [...] delle donne ne è un termometro evidente, [...]. /// [...] /// [...] Anna Finocchiaro ha ragione: ri-schiamo [...] fare un partito staccato [...]. [...] è lasciata scappare la battutaccia: [...] «Coso 2», non «Cosa [...]. Nel [...] il successo del-la destra promosse [...] figure femminili [...] la società. Oggi è completamente inaridito. Direi che il problema [...] stabilire regole più certe di accesso alla [...] così le donne -come ha osservato Franca Chiaromonte [...]. Agli «Stati generali» di Firenze [...] «Da Firenze non mi attenderei miracoli. /// [...] /// La [...] per la forma del [...] posto, affrontato, e poi svi-luppato. Attribuisco grande impor-tanza al [...] svolgere la nuova fondazione culturale che [...]. Non stava per scoppiare anche [...] polemica: solo una donna, Marta [...] tra la [...] «Un equivoco: nel primo manife-sto [...] gli esponenti dei centri culturali coinvolti, effettiva-mente quasi tutti [...]. Ma [...] costitutiva hanno parlato al 50 [...] cento le donne. Lo giudico un avvio [...]. /// [...] /// Lo giudico un avvio [...]. (0)
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