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[...] è stata fondata dagli uomini [...] Dario. [...] si accampò Alessandro. Quelli del Partito democratico [...] Kurdistan [...] sono [...] venuti per discutere con [...]. Un altoparlante li chiama [...] moschea. Il mollati ne ha concesso [...] ma non c'è: è in città; [...] esi ha [...] che non ne venga molto [...]. Arrivano invece, coi contadini [...] molti con il loro inseparabile [...] anche le maestre del villaggio. Sono senza [...] il velo che si usa [...] Teheran non rientra [...] curdo e, in genere, in [...] delle campagne. Intralcia il lavoro nei [...]. [...] il problema non si pone. Ci si siede tutti [...] moquette verde della moschea. Quelli del partito parlano [...] dei curdi e del loro [...]. Prende la parola anche [...]. Poi viene fatto girare [...] un tampone inchiostrato: chi intende chiedere [...] al partito deve firmare [...] dito la propria impronta. Ma [...] non è affatto finita. Anzi la discussione a [...] fa molto più accesa, si frantuma in [...] attimo temiamo addirittura che si trasformi in [...]. Crescono le urla, i [...] sole si tendono. Si discute e si [...]. La cooperativa nata quindici [...] riforma agraria dello scià non ha funzionato. /// [...] /// I trattori sono ormai [...] si riesce a comprare i pezzi di [...]. Brucia [...] di villaggi vicini dove, [...] questo, gli speculatori hanno potuto comprare per [...] tornati terre che ne valevano venti milioni. Qualcuno [...] quelli che sì sentono economicamente [...] solidi e possiedono gli appezzamenti migliori [...] vuole ritirarsi dàlia cooperativa. Gli altri li insultano. Quelli del partito (sono [...] come i contadini, parlano lo stesso dialetto [...] sono rispettati come curdi dai contadini, perché [...] più tardi verremo "a sapere che uno [...] studiato per quattro anni architettura a Parigi [...] per cinque anni da dentista in Svezia) [...] che il fallimento della cooperativa dipende dalla [...] regime, non dal fatto di essersi messi [...] un errore ridividersi: ora invece hanno la [...] funzionare sul . Non tutti sembrano convinti. Gli spiegano ancora che [...] momento » non si tratta di mettere [...] terre, ma solo di unire le forze [...]. [...] per il momento » sembra [...] ancora di più. Vogliono discutere ancora tra [...] più [...] se aderire o meno al [...]. In molti altri villaggi [...] già stata, e quasi plebiscitaria. [...] saranno stati si e no [...]. Ora siamo sommersi da [...] di richieste di iscrizione. Dovremo fare una scelta, non [...] tutte ». [...] in Kurdistan i problemi [...] il problema della terra sono meno drammatici [...] re-gioni. La composizione sociale è [...] senso più elementare. Non ci sono capitalisti [...]. La stessa riforma dello [...] una struttura in cui un unico proprietario [...] 200-250 villaggi da solo. La figura dominante è [...] e medio contadino, che qualche volta ricorre [...]. [...] la figura sulla quale [...] per assicurare stabilità al suo regime. Invece i meccanismi, inseparabili [...] impetuoso sviluppo capitalistico che è stato imposto [...] proprio questo contadino e [...] trasformato in un avversario [...] il [...] senza scarpe» delle mostruose [...] quanto [...] assetato di libertà. Ed è proprio su [...] per quanto possa sembrare [...] fonda la grande [...] democratica del [...] Curdo. Tanto che il [...] problema [...] prevale su quelli sociali, per [...]. Non è -così altrove. Ad esempio tra i [...] la spinta autonomistica ed etnica ha operato [...] terra: di quelle terre che prima della [...] proprietà comune e che poi divennero preda [...] scià e di alcuni grandi latifondisti ad [...]. Mentre gli scontri sanguinosi [...] hanno trovato esca nel [...] resti del vecchio esercito, la tentazione totalitaria [...] le spinte [...] esasperato, quelli forse ancora [...] pare siano direttamente partiti [...] vecchi proprietari e delle loro squa-dracce armate [...]. In entrambi i casi [...] poi inserite le provocazioni di chi vorrebbe [...] contraddizioni. Purché il « governo [...] Allah [...] sappia riconoscere i suoi veri nemici dalle [...] attendono una risposta. A [...] e nelle [...] altre città curde non [...] ritratti di [...]. Capita anzi abbastanza spesso [...] del tipo: « [...] e [...] sono due sarti: [...] taglia e [...] cuce », cioè [...] a volte esaspera. Ma il fatto è [...] e le lacerazioni ci sono e che [...] come verranno affrontate, la rivoluzione iraniana seguirà [...] delle strade possibili. Il Kurdistan, dicevamo, è [...] tradizione di lotta e la forte e [...] che si ritrova. Ma non tutto è [...] Kurdistan. Ad esempio [...] non è [...]. Ci siamo subito accorti [...] a [...] assomigliava ad una piccola Teheran. Con la popolazione cresciuta [...] anni ad oltre duecentomila abitanti, [...] più della fierezza armata [...]. E i pericoli forse [...] dai quadri del vecchio regime asserragliati nella [...] contadini che attendono molte risposte. La situazione è in [...] se è vero che i disoccupati, raccolti [...] attesa di qualcuno che li ingaggiasse per [...] potuto [...] Se la rivoluzione non [...] finiremo per gridare: viva lo scià ». [...] prima volta che si vide [...] Italia Karl Valentin fu parecchi anni fa, quando [...] ancora il vecchio film [...] di [...] Max [...] tratto, nel 1932, [...] musicale di Smetana La sposa [...]. Oggi pare impossibile [...] una copia, e anche la [...] rassegna sul cinema della repubblica di Weimar ha dovuto [...]. Era un piccolo gioiello [...] « operistico ». Spalleggiato dalla fedele e [...] Liesl [...] nel ruolo della moglie, Karl Valentin [...] interpretava una parte di fianco: in maniche [...] lungo e appuntito, occhiali, e cappello a [...] direttore di un circo ambulante che, con [...] e scilinguagnolo assurdo, pregava [...] villaggio ceco (ricostruito nei pressi di Monaco [...] Baviera, [...] città di Valentin) di [...] la rappresentazione. Tale sconnessa « supplica [...] resto ogni suo intervento tutt'altro che previsto [...] naturalmente eseguito a ruota libera. /// [...] /// Karl Valentin, morto nel [...]. Nel 1971 Alberto Arbasino [...] Corriere della Sera che le discoteche di Monaco [...] dei suoi vecchi numeri di varietà, e [...] suo museo, [...] in una torretta appunto [...]. [...] (1978) si occupa [...] cinematografica di Valentin. A Milano il Cineclub Brera. Cosi lo dipingeva [...] Brecht nel 1922. D'altronde lo stesso Brecht firmò [...] con Erich Engel ,e il protagonista, lo scenario e [...] regia di una [...] Misteri [...] bottega di ; barbiere. Valentin era il servizievole [...] tanti disastri. Dieci anni prima, alle [...] attività cinematografica, Valentin aveva affermato le proprie [...]. Scrivano dalle gambe di [...] nel filmetto La scrivania nuova perfettamente ritmato, [...] le gambe del mobile troppo alto anche [...]. Impassibile come Blister Keaton, la [...] battaglia contro [...] oggetti lo vede di solito [...]. Anche se imparerà col [...] la delusione nel sorriso impercettibile e banano [...] sa lunga, ancor più offensivo. In verità, come per Totò, [...] molta importanza che egli non abbia avuto [...] ha un senso decisivo la diatriba impostata [...] Germania [...] dilemma se [...] suoi film siano di Valentin [...] Valentin. [...] insieme, si comprende bene [...] in un lungo arco di tempo, sempre [...] di una personalità di [...]. Attore che attraverso il [...] volti più diversi, autore che esterna sempre [...] verso il filisteismo borghese. Nei suoi ambienti, la [...] segno netto di divisione. Al di qua Karl [...] suoi molti mestieri con la cara Liesl. La minaccia viene da [...] là della barriera di protezione, viene dalla [...] di quelli che Brecht chiamava i « [...] dai clienti spocchiosi, dai visitatori importuni, dai [...] grassi e [...] più [...] come nel capolavoro tragico [...] (1936). [...] di Karl Valentin, del [...] teatrale, frontale, sarà visceralmente, necessariamente antinazista. [...] lungometraggio muto. Un tipo originale (1929), [...] le gambe [...] uno dei suoi irripetibili [...] aiutante sarto con la mania dei francobolli, [...] nascosto di possedere il pezzo più raro [...] Baviera, [...] vale cento marchi. Ma resiste alla tentazione [...] banconota rimasta nella tasca di una giacca, [...] della lotteria nel Milione di René Clair. E quando lo mettono [...] che subisce lo prostra [...] scarcerato, mette in atto diversi buffi tentativi [...] come Keaton in una delle sue comiche. Il film è popolato di [...] fulminee (come quando, [...] e informazione in Italia: il [...] del giornalista Di che notizia [...] rischio di annullare la differenza [...] il [...] degradato, al quale da più [...] si punta, e le possibilità di una cultura creativa [...] massa Nelle [...] settimane «forse il comitato [...] redazione ilei Carriere [...] Sera ha [...] dodo un [...] che mette negli ingranaggi in [...] del piano triennale di [...] «Iella [...] coli il problema non indifferente [...] identificazione [...] ì [...] giornalisti desiderano avere del proprio [...]. /// [...] /// Mi limiterò quindi id [...] clic tuttavìa mi sembra di importanza generale. Esiste una immagine forte nella [...] i giornalisti desiderano ri «pe celli are il loro [...]. Essa comprende la salvaguardia [...] perché la propria attività, [...] non diventi lavoro forzato o insensato, spreco [...] risarcire con qualche vantaggio secondario (come fosse [...] il desiderio di essere [...] una trasformazione della vita sociale verso il [...]. Le [...] co«e sono naturalmente connesse: [...] di produrre effetti generalmente buoni attraverso pratiche [...]. Un proposito di questo [...] è certamente giustificato, ma ha una relazione [...] che nel giornalismo contemporaneo, entro certi limiti, [...] cercato di fare o. Quando i risultati del « [...] giornalistico » tono [...] oggetto dì analisi del [...] i potere conoscitivo » che [...] con [...] meno [...] e piò articolati, essi hanno [...] di costituire linee di [...] della massima importanza. /// [...] /// Oggi, già con [...] . Mi pare quindi naturale [...] possibile riconoscere in uno spazio co. Collocare il proprio lavoro in [...] che diventa filtro di conoscenza [...] di orientamento. Ma sarebbe [...] sbagliato ritenere che si sia [...] di una evoluzione spontanea. Si è trattato, invece, [...] del giornalismo italiano, connessa a [...] volta con la maggiore [...] nel paese, nella quale i giornalisti hanno [...] di sé » il potete del discorso. /// [...] /// Dirò solo che legittimare [...] di ripetizioni il tema del « riflusso». Tuttavia i giornalisti, anche [...] o. Li parola [...] di più nel documento è [...] autonomia »: [...] indica la persuasione di detenere [...] capacità e quindi il diritto a [...]. Questo modo di porre [...] politica nel senso più pieno e più [...] si tratta di stabilire chi detiene il [...]. /// [...] /// Per riferirmi a un. Il fallo positivo è che [...] fonti accreditate sostengono che certi falli stanno accadendo [...] ritorno al [...] o altro [...] sono esse stesse a codificare [...] a normalizzare la realtà. Questo vuol dire che la [...] interpreta i propri comportamenti e [...] alimi in un certo modo [...] comincia a [...] con certe parole, e cosi [...] ad assumere determinati atteggiamenti come normali o perlo meno [...] in quanto collettivi. Il [...] potere semiotico » dei mezzi [...] comunicazione di massa, almeno nei suoi effetti, c sempre [...] chiarissimo. Il fallo nuovo è [...] il suo uso si sono candidati dei [...]. I giornalisti manifestano quindi una [...] autonoma del proprio lavoro che è una emancipazione mollo [...] da quelle ideologie professionali che invece sono [...] dalle condizioni oggettive e dai [...] oggettivi di potere nei quali si [...]. Credo che solo pochi mistici [...] luoghi comuni, non siano [...] fallo che una notizia e [...] notevoli variabili in cui e«sa può essere [...] sempre una interpretazione ideologica del [...]. Quando mollo tempo fa, [...] attenzione antiche annate de', (Tor-riere della Sem. Noi sappiamo che perche [...] notizia circoli [...] deve sempre contenere, almeno in [...] del destinatario. Non [...] che concludere che i lettori [...] giornale era. Diverso il caso di [...] più ampi dove ha agito con efficacia [...] del mercato delle notizie. Questa condizione è possibile quando [...] sono proporzioni quantitative [...] cioè una sensibile domanda di [...] ma anche sfumature ideologiche, religiose. Questo crea una transitività [...] e favorisce la proliferazione delle notizie. [...] da queste condizioni sociali del [...] giornalistico che è nata e si è [...] professionale della notizia che ha [...] una landra storia e i suoi episodi gloriosi e [...] caricaturali. Proprio come ai conviene [...] può giocare due ruoli opposti di liberazione [...] alienazione ». In ogni caso oggi [...] alla professionalità dei giornalisti il rituale della [...] del potere del suo n«o. Oggi è apparso a [...] essa esiste socialmente solo come messaggio. Si chiede quindi di [...] scegliere le notizie, cioè di [...] di importanza, e di [...] confezionare secondo [...] rapporto ragionato di importanza. Questo credo significhi fare [...] « prodotto di cultura ». Anche [...] è una [...] culturale mollo importante. Questo tema non dovrebbe [...] da quelle che sono le opposizioni di [...] e circoleranno a lungo [...] dei giornali: [...] linguaggio [...] facile, giornale [...] popolare. Queste sono questioni molto [...]. Al [...] in cui sono le cose [...] pare però di capire che un rischio derivi [...] di ima situazione [...] abbia il potere di chiedere [...] giornalisti una specie di « riciclaggio normalizzante » della [...] spontanea di [...]. [...] un rischio nel quale [...] gioco [...] professionale, ma anche piò. In [...] contrapposizione c'è lo spazio per [...] che, in termini liberali, è [...] battaglia per la libertà della [...]. A un certo momento, [...]. Karl e Liesl eccellono in [...] loghi fantasmagorici e [...] esemplari. In quello intitolato Dal [...]. Se entra una poderosa massaia [...] un pargolo che è poi una bambola [...] accade che il donnone infagottato [...] a spogliarsi prima di capire che i fotografi volevano [...] il neonato, che ora piagnucola meccanicamente su un giaciglio [...] sembra una tavola [...]. Se si presenta un [...] sposi, la porta viene segata in alto [...] ma siccome la loro testa rimane, comunque, [...] li fanno prima sedere e li convincono [...] ritrarre sdraiati. E, per non sbagliare, [...] Valentin [...] sdraia con la macchina, provocando lo svenimento [...] rientra. In Prova [...] (1933), che vedrebbero con [...] sia Renzo Rosso, autore [...] in teatro del Concerto, [...] Federico Fellini, non si sa se sia più bravo [...] la tromba, il violino, il tamburo, la [...] bastone (con cui improvvisa una strepitosa mossa [...] lei, la irriconoscibile [...] travestita da direttore panciuto [...] provocato e col cravattino in perpetua agitazione. Il 1934 fu un [...] cortometraggi. Il riflettore stregato, dove [...] innalzano una scala in palcoscenico e mettono [...] tavola della coppia borghese più vicina. La serata a teatro, [...] Karl [...] Liesl raffigurano teneramente i coniugi anziani che [...] uscire la sera sbagliata; e lui esordisce [...] e cocciuta lotta con lo specchietto che [...] ritto, tutto al fine di pettinarsi il [...]. /// [...] /// Il virtuoso [...] cetra, in cui il solo [...] giovane [...] e con uno fluente barba [...] alla fine, esegue per [...] il ritornello [...] canzone d'amore. Ma questo cavaliere allampanato, [...] questo strenuo Don [...] non rinuncia quasi mai [...] in gonnella, che gli [...] dell'aria sempre più triste che respira. Ecco i due titoli [...] Il gilè a quadretti, dove un povero rigattiere [...] la merce (offre un poetico clarino a [...] un frac) ma in compenso la moglie [...] bene (nel gilè il marito aveva nascosto [...] e il severo, magistrale [...]. I vecchi coniugi non [...] non pagano [...] da mesi, non hanno [...] un baule vuoto (comunque preferiscono [...] dalla finestra che [...]. Iracondo e irriducibile, [...] esce a [...] stracci, trova nella spazzatura una [...] fa migliore del suo copricapo, ma un monello lega [...] carrozzina a [...] che, partendo. Rientrato dopo un diverbio [...]. E poi non c'è [...] via subito: era [...] si. Sul nudo pavimento, i [...] mozzicone di candela, si scambiano il bacio [...] spengono. II buio della fine che [...] filmetto in cui Karl Valentin, [...] comico di birreria, osa (in un lampo di rabbia [...] impercettibile) satireggiare [...] il saluto nazista, i [...] il buio della Germania di Hitler. /// [...] /// II buio della fine che [...] filmetto in cui Karl Valentin, [...] comico di birreria, osa (in un lampo di rabbia [...] impercettibile) satireggiare [...] il saluto nazista, i [...] il buio della Germania di Hitler. (0)
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