Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Giornale fondato da Antonio Gramsci-Nazionale del 1991»--Id 1740718502.

Karl [...] ha cambiato idea su [...] della storia di questo secolo, la crisi [...] che portò il mondo più vicino che [...] atomica, e su un uomo che ne [...]. Oggi ritiene che la [...] vita dello scienziato russo. Nobel per la pace, [...] sia stata quella di un [...] di guerra». SI, il filosofo liberale [...] della «società aperta» e della «logica della [...] lui che tenne a New York, nel [...] discorso di elogio per i [...] del fisico nucleare sovietico, [...] dei diritti umani e della democrazia, oggi [...] sentenza. Eravamo venuti [...] nel [...] in un voltaggio sulle colline [...] da Londra, dove [...] vive, per [...] sullo scenario politico [...] per sentire la [...] lista delle priorità [...] di oggi, [...] abbiamo trovato immerso in un [...] più da storico che da filosofo. Ha preparato riscontri e citazioni, [...] cominciato a [...] con chi gli è più [...] ma solo ora affronta una pubblica illustrazione delle sue [...]. Mentre svolge la [...] esposizione, ogni tanto [...] si alza dalla saletta [...] siamo seduti, e va a prendere altri [...] libreria. Sul tavolo si accatastano [...] la crisi cubana dei [...]. Mi chiede di leggere [...] nota, con cura della bibliografia. Non possiamo [...] superficiali, perchè dobbiamo spiegare [...] gente che non è preparata ad [...]. Il punto sul quale [...] definito da [...] come il tema del [...] è un tentativo di [...] le orìgini. Questa è la cosa [...]. Ci fu allora in Russia [...] di distruggere [...]. E con esso falli [...] Idea [...] fosse rimasta al regime marxista. [...] iniziato di 11 il [...] portato al collasso generale». A questo ponto, Sir Kart, [...] le altre domande. In Russia naturalmente diventò [...] col quale gli studenti venivano indottrinati. Per venire [...] di [...] penso che a quel [...] nessuno nella leadership prendesse sul serio la [...] come un mezzo per tenere insieme le [...]. Ma un punto era [...] e precisamente quello che il capitalismo, il [...] distrutto. Tutto il resto della [...] dissolto, ma non questo. Nei Ricordi di [...] c'è una formulazione molto semplice, [...] è la chiave [...] libro. [...] a pagina 513 della [...] «La liquidazione del sistema capitalistico è la [...] sviluppo della società». Avrebbe potuto dire «della [...] società», ma il senso è lo stesso [...] non è ovviamente determinante. Questo è un altro [...] che la storia esige da noi che [...]. E perché dimostra la [...] non [...] davvero alcuna speranza, che [...] possibilità per la Russia di distruggere [...] fino a che non [...] a disposizione la bomba di [...]. [...] apre [...] Inglese del [...] (ed. [...] 1990) del Meo nucleare, [...] accanto quella tedesca, sulla quale [...] verificato le concordanze sul pinti che ritiene decisivi. E perchè meglio Intenda II [...] quanto dirà mi [...] accanto, il filosofo Karl [...]. A destra, una postazione cubana [...] tempi della crisi del 1962. In basso, [...] una copia del suo discorso [...] 1981 a New York. [...] veniva In [...] celebrato da [...] come «un grande pensatore, [...] e un grande eroe; e soprattutto, un [...] sincero». [...] non dimenticava che egli era [...] padre della bomba [...] ma lo paragonava, In questo, [...] scienziati atomici [...]. Inoltre [...] diceva ancora [...] -«almeno dal 1957» [...] aveva dedicato la [...] vita «a (are tutto II [...] per ridurre 11 più terribile pericolo per [...]. Che cosa le ha [...] Idea? Vorrei soltanto citare quello che scrive [...] sulla Big [...] (sta parlando del 1961): «Avevo [...] sperimentare una versione [...] questo ne avrebbe ridotto [...] la Big [...] avrebbe ancora largamente superato [...] sperimentata, e sarebbe stata diverse [...] migliaia di volte più [...] sganciata su Hiroshima». Il potenziale bellico Che [...]. Possiamo assumere che significhi [...]. Ed è [...] per difetto se si [...] aveva un carattere con [...] ma non mentiva e [...]. Perciò se dice [...] migliaia di volte -e [...] una versione della bomba leggermente più debole [...] era già in grado di produrre -questo [...] migliaia di volte (Si può aggiungere che [...] significa esattamente più di [...] di molti, [...]. Questa bomba era stata [...] 1961. [...] ci aveva lavorato a lungo [...] Stalin, e aveva collaborato con Beria, avendo con [...] private per ore e ore, [...] volte. Dopo anni di [...] quello decisivo fu nel 1961. [...] ovviamente, era al corrente [...] scrive a proposito di quel momento, dopo [...] positivo del test (p. [...] bomba aveva superato 11 test, [...] ebbe [...] di Cuba. Come hanno spiegato altri [...] venne In Bulgaria, pensando alle testate americane [...] di D, In [...]. La novità qual è? Una [...] nella reale dimensione della potenza nucleare sovietica [...]. Un anno dopo sperimentata [...] manda [...] questa idea. Le bombe vengono portate [...] Cuba. Egli stesso dice a [...]. New York, Chicago e [...] città industriali, per non parlare di un [...] Washington». E finisce la [...] ammissione [...] (perchè poi parlerà diversamente) : [...] penso che [...] non si sia mai trovata [...] fronte a una tale reale minaccia di distruzione come [...] quel momento». Ora, ciascuna delle 38 [...] a Cuba aveva tremila volte la potenza [...] Hiroshima. Il che significa che [...] destinazione un potenziale equivalente a 114. Che la storta del [...] crisi, avrebbe potuto prendere una direzione catastrofica [...]. Ma quello che non [...] John Kennedy, il presidente, e neppure Robert Kennedy, il Intervista [...] Karl [...] che attacca duramente lo [...] considerato un eroe, ma [...] un criminale di guerra Mise a disposizione [...] un ordigno per distruggere [...] Usa Il declino inarrestabile [...] iniziò con la vicenda [...] La [...] del falco [...] cambia idea su [...]. Il filosofo [...] aveva definito nel 1981 [...] «un grande pensatore, un eroe [...] oggi invece lo accusa [...] «È [...] criminale di guerra. Nel 1962 mise a disposizione [...] una [...] per distruggere gli Stati Uniti». Perché questa brusca inversione [...] Karl [...] documenta meticolosamente la [...] nuova tesi che nasce, [...] della ricca letteratura sulla crisi cubana, da [...] di due libri: [...] di Sakharov, Londra 1990, [...] di [...]. DAL NOSTRO INVIATO GIANCARLO [...] l'autore di [...] un altro importante libro [...] Cuba, era la dimensione del potenziale della [...]. Sapevano certo che era [...] che non avessero idea della [...] reale portata. Questo ora noi lo [...] che [...] ci dà in questo [...]. Io non [...] in nessun altro luogo, neppure [...] questo più recente libro [...] (Michael [...] «Kennedy versus [...] ed. [...] and [...] che pure è mollo documentato. Lei vuol dire che [...] è ancora accorto di questo passaggio delle Memorie [...] Non voglio attaccare gli [...]. Il fatto è che [...] avuto abbastanza tempo, ma non ho visto [...] questo passaggio. Lei ha cambiato opinione su [...] a causa delle dimensioni della [...] bomba? Che [...] Immensamente distruttiva comunque si sapeva. Voglio attirare la [...] attenzione su questo punto [...] (p. Un bombardiere sarebbe stato [...] abbattere», (interessato, in inglese [...] che può significare coinvolto [...] passivamente, [...]. Insomma la bomba non [...] dai missili di cui i sovietici [...] da cui partire per [...] Le accuse che Karl [...] muove a [...] in questa intervista sono [...] sia per il loro contenuto sia per [...] cui provengono. Il fisico nucleare sovietico [...] che ha combattuto per anni, al confino, [...] scioperi della fame, insieme alla moglie Elena, [...] e politica contro il potere autoritario sovietico. [...] è stato una delle forze [...] hanno reso possibile il rivolgimento democratico [...]. Ora [...] mantiene un giudizio di [...] ultimi decenni della vita di [...] ma ritiene che le [...] sarebbe assunto prima, e in particolare nel [...] rivedere il giudizio che si è dato [...]. Siamo andati a intervistare [...] per discutere altri [...] trovato assolutamente deciso a pubblicare le ragioni [...] spinto a cambiare [...] opinione che aveva dello [...] a modificare il giudizio sulla crisi dei [...]. Pubblichiamo le tesi e [...] anche se questo non [...] li facciamo nostri. Mai come in questo [...] sentire [...] parte a cominciare dalla [...] Elena Bonner, dalle fonti sovietiche e americane, [...] e [...] parte, che probabilmente non [...] sia sulla questione del [...] sia sulla valutazione di [...]. Abbiamo ritenuto tuttavia nostro [...] pubblicare questa intervista, perchè in ogni caso [...] questo filosofo non è improvvisato, ma è [...] una sofferta ricerca, alla quale, a 90 [...] dare una torma ancora più docu-mentata e [...] libro. Solo il lavoro di [...] esperti di f [...] nucleare e di armamenti [...] un giudizio certo sulle accuse di [...]. Anche per questo la [...] tesi è condizione preliminare perché possano essere [...]. Un [...] amico e collega [...] della Società aperta sostiene che [...] può fermare [...] quando si mette in testa [...] e nessuno ci è mai riuscito». Si sa che una volta [...] lui a far cambiare idea ad Einstein, e non [...] su una questione di metodologia scientifica. È anche certo però [...] ritiene [...] che si fa attraverso [...] fallibili, fondamentale per il progresso della conoscenza. Lui stesso, infatti, anche [...] attende con grande interesse le reazioni ai [...]. Posso dire, forse aiutando la [...] di questa intervista, che [...] si sarebbe aspettato da [...] una critica feroce del proprio [...] e che, [...] pronunciato un altissimo e solenne [...] si è sentito [...] (tradito insieme a tutta [...] aggiunge [...] dal poco, per certi aspetti, [...] dal troppo, per altri, di cui si è reso [...] attraverso le sue memorie. Inoltre egli ritiene il [...] in questo momento il [...] deriva dalla disseminazione [...] potenza distruttiva (3,2 milioni [...] Hiroshima, [...] i suoi calcoli) prodotta [...] sovietica, grazie al contributo [...] e oggi soggetta a [...]. ///
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Perciò egli fu [...] del fatto che la [...] essere [...]. E già questo non [...] suo. Ma andiamo [...] e [...] dice (p. Gli obiettivi sarebbero stati [...] lontani diverse centinaia di miglia (. Le strutture dei siluri sarebbero [...] fatte [...] robuste da resistere [...] delle mine (. Lei può vedere da [...] non era uri lavoratore [...] qualunque cosa gli si chiedesse, ma che [...] fare attivamente. Ma ancora: «Io mi [...] Ammiraglio [...] a uno stadio iniziale [...] Torpedo (il grande siluro [...]. Egli era sconcertato e [...] un simile spietato massacro e osservava che [...] i marinai della flotta [...] abituati a combattere solo [...] in aperta battaglia. Io mi sentii profondamente [...] non discussi più [...] con nessun altro. E non mi preoccupai [...] potesse raccogliere [...] non rientrava nelle dottrine [...] sarebbe stato folle spendere le incredibili somme [...]. Dopo essersi «ingegnato» per [...] che avrebbe distrutto in un attimo New York, [...] lui si consulta, lui va dalla Marina, [...] un ammiraglio. Questo gli dice: no. Lei ha conosciuto bene Einstein. Ritiene che il suo [...] costruzione e [...] della bomba fosse diverso? Molto [...]. Einstein sottoscrisse [...] per la bomba perchè [...] tedeschi stessero costruendo un ordigno atomico. E lo fece per [...]. [...] è, nel momento di [...] ancora un comunista che vuole, per usare [...] «liquidare» il capitalismo. Non era uno strumento passivo [...] mani di [...] aggressivi. Era, al contrario, pienamente [...]. Aveva 39 anni quando [...] sperimentata e 40 quando andò [...]. [...] suo [...] mi sta dicendo queste [...] Sir [...] tutto questo dimostra che [...] con una tale intelligenza, [...] grado di vedere che [...] sovietica era un posto [...] poi vide pochi anni dopo -ha potuto [...]. Nel libro lui non dice [...] : «Ero un lavoratore». Usava verso [...] le stesse parole che [...] criminali di guerra tedeschi. E gli disse precisamente: «Farò [...] mio dovere», in occasione di una controversia sui test [...]. [...] sapeva che ogni test di [...] significava il cancro da radiazione [...] migliaia di persone. Cercò di convincere [...] a non [...] e questi gli rispose [...] questione «politica» e non «scientifica» e si [...] lui perchè si immischiava in questioni politiche. Ci sarebbe molto ancora [...] ci vorrebbero ore. [...] poi cambiò Idea, 11 [...] è stato poi completamente diverso. Lui prese [...] che non gli era [...] programmare un nuovo tipo di arma. [...] chiaro che aveva in [...] liquidare il capitalismo, è chiaro che ne [...]. Era stato catturato da [...] ho chiamato «trappola per topi», dal buco [...] fondata sul principio secondo [...] conosce il corso futuro della storia. Ma a 40 anni [...] dire di un uomo che è troppo [...] le cose. [...] perfettamente vero che poi si [...]. Ma, se un uomo, [...] ti uccide e pochi anni dopo va [...] dire che gli dispiace e che non [...] per questo non è più un assassino? [...] opinione per [...] parte della vita di [...] ma devo correggere, e [...] il giudizio complessivo su di lui. E devo dire che [...] un criminale di guerra e che non [...] scusato grazie a quello che fece dopo. [...] era Aglio del suo tempo [...] del suo paese. Certo si trovò in [...] difficile della mia per individuare la «trappola». Io vivevo in un [...] libero, quando uscii dalla «trappola», a 17 [...] lo fece, dopo, vivendo in Russia. Ma questo dimostra nel [...] che sia possibile la forza di [...] su persone dotate di [...] e coraggio (dote [...] che poi [...] dimostrò di avere). Ma che cosa dimostra [...] avrebbe usato per primo [...] riuscito a [...] di nascosto? e che [...] non [...] quello di una trattativa [...] di parità (I missili a Cuba contro [...] In Turchia)? Portare qualcosa come 114. Se le bombe fossero [...] fuoco [...] le avrebbe dovute usare [...] Stati Uniti avrebbero replicato il più rapidamente possibile. Il leader sovietico non [...] agli Americani: guardate, ho [...] abbastanza da farvi fuori, [...] date per questo, perchè [...] a [...] volta, non avrebbe potuto [...] far partire le sue. Mi capisce? In quel [...] sarebbe stata scelta per [...] e [...] non poteva non sapere [...] Americani non avrebbero avuto scelta. Chiunque ci pensi non può [...] vedere che questa era la situazione: io so che [...] ha un milione in tasca e io ho una [...] ina anche lei ha una pistola. Allora, se io so [...] ha una pistola, io non posso dire: [...] venuto per discutere con lei. In quel caso si [...] vedere chi spara per primo. Secondo lei quella fu [...] sovietica di battere gli Stati [...] prima e [...]. La prima perchè senza [...] non avevano nessuna chance [...] senza una guerra, e cioè per mezzo [...]. [...] perchè da allora i Sovietici [...] gli Americani non avrebbero alcuna esitazione se [...] nuovo in questa situazione. La prima e [...] ed è con questo [...] declino. Lei ritiene allora che [...] di equilibrio militare a decidere del destino [...] del comunismo? SI, è cosi. [...] idea fondamentale rimasta era [...] marxismo: il capitalismo deve essere distrutto. E la classe dirigente [...] riteneva se stessa lo strumento della storia [...] il capitalismo sarebbe stato distrutto e il [...] salvato. Per questo da allora [...] fare bombe e nient'altro, pur sapendo che [...]. Il che è [...] sul piano intellettuale, un assoluto [...] zero. Da allora le speranze [...] sono andate deteriorandosi. Ciononostante essi hanno costruito [...]. Questa è la nostra [...] oggi. È la prima sfida checi [...] davanti. Durante [...] Karl [...] fa riferimento a due libri [...] quali basa [...] le sue tesi: [...] Hutchin-son, Londra, 1990, [...] A. ///
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Altri testi ai quali si [...] sono: Robert Kennedy, [...] a [...] the Cu-ban Missile [...] Norton, New York, 1969; Michael [...]. Kennedy versus [...]. The Crisi [...] 1960-1963. [...] and [...] New York, 1991. Sulla crisi dei missili a Cuba esiste una vasta letteratura. Ricordiamo: Fedor [...] and the First Russian Spring. ///
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Ricordiamo: Fedor [...] and the First Russian Spring.