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A cura di [...] gentile concessione delle Edizioni [...] Traduzione [...] Edgardo [...] sai. Le onde vanno, vanno [...] senza fine. Da quanto tempo l'acqua [...] Solo sulla vecchia canoa, Ernesto [...] misura la [...] vita. A dodici [...] ni aveva cominciato la scuola [...] pesci dall'acqua. Sempre ferma sulla [...] inarrestabile, la [...] ombra aveva segnalato, per [...] il potere [...] sul fiume. E tutto questo per [...] La siccità aveva asciugato la terra, le sementi [...] le promesse. Quando ritornava dalla pesca [...] difendersi dagli occhi della moglie e dei [...] trafiggevano. Sembravano gli occhi di [...] ma la verità è [...] rende gli uomini uguali agli animali. Mentre pensava ai suoi [...] fece scorrere la canoa, [...]. Sotto la [...] della riva, Il dove [...] restringeva, fermò la barca per scacciare i [...] Lasciò ii remo a fendere l'acqua e la [...]. Ma ii pensiero insisteva:« Che [...] vissuto? Acqua, acqua e niente più». La canoa, tra un dondolio [...] moltiplicava la [...] angoscia. Ecco la moglie e [...] venivano a [...] trascinato fuori dal fango. Sopra, la [...] custodiva [...] messaggio del sole. Ma [...] non ascoltava [...] gli occhi spiavano dentro, [...] stessa anima. E sembravano ciechi, perché [...] polvere che ci annebbia la luce. Più in alto, ii [...] lui sentì il profumo [...] azzurro. Sentiva una fatica [...] anni pesare sulla [...] vita. Ricordò le parole di [...] per [...] a essere coraggioso:« Vedi [...] fa? Prepara [...] nel momento in cui [...]. Al contrario, il pescatore [...] il pesce dentro il fiume. Si stava facendo tardi [...] lo avverti che era ora di [...]. Cominciò a muovere la [...] le ultime occhiate laggiù, oltre le nuvole. E fu allora che [...] passò nel cielo, sembrava un re soddisfatto [...]. La bestia, in alto, [...] II [...] sguardo e dentro di lui nacque una [...]. Pensò:«Se [...] cadesse, adesso, nel mio [...]. Pronunciò le parole a [...]. Non aveva ancora chiuso [...] scosse le enormi ali [...] volteggiò in direzione della canoa. Cadde, sembrava che avesse [...] vita. [...] raccolse quel rottame e, [...] tra le mani, [...] che il sangue non aveva [...] abbandonato quel corpo. Nella barca, [...] cominciò a riprendersi. Fino al punto che [...] salì sulla prora ad ammirare [...] propria salvezza. [...] lo prese, ne soppesò [...] decidere il condimento più [...]. Allontanò questa idea [...] con una spinta, aiutò il [...] a [...] il volo. Toma da dove sei [...]. Ma [...] fece mezzo giro e [...] li pescatore tornò a [...]. Di nuovo, secondo rientro. Emesto [...] cominciò a spazientirsi:« Maledetto uccello, [...] alla tua vital». /// [...] /// [...] non se [...] per inteso. Fu a questo punto [...] ebbe il sospetto: quello non era un [...] segno di Dio. Questo segno del cielo avrebbe [...] per sempre, la [...] quiete. Accompagnato [...] ritornò verso ii villaggio. Arrivò a casa e [...] a colazione! Tutta eccitata, chiamò le sue [...] Bambini, venite a vedere [...]. Senza reagire, [...] posò [...] sulla stuoia e andò [...] casa a procurarsi i legni, canne e [...]. Sul posto e sul [...] costruire una gabbia di grandi dimensioni, che [...] entrare anche un uomo in piedi. Ci mise dentro [...] e gli gettò un [...] pescato. La moglie guardava perplessa: [...] era fuori di testa. Passò del tempo, e [...] erano tutte rivolte soltanto [...]. Disegno di Miguel Cesar La [...] chiedeva, [...] cando il pennuto:« Con la [...] che ci ritroviamo, non lo [...] ammazzare?». [...] alzava il braccio, categorico: mai! E cosi passavano i [...] pescatore che spiava [...] segni del progetto [...]. Innumerevoli volte riposò [...] sera, mentre il fiume [...] a lui. Il sole declinava e [...] visita di controllo alla [...] impinguiva. Un po' per volta [...] di tristezza [...] del L ATTA [...] la forza del vento [...] e si svegliò dai ricordi. Ogni volta che ricordava [...] coltelli al lavoro nella [...] anima. Era proibito ritornare al [...]. E tutto a causa di Julia, accidenti di una donna. Pomeriggio di legno e [...]. Tetti spioventi, rigati dal [...]. Bagnate, le palpebre de! Nel quartiere delle capanne [...] baciato solo dalla morte. Salde rientra a [...] imprecazioni. È abbrutito dalla birra, [...] il pomeriggio nella [...] disperazione. [...] ombroso delle capanne esplodevano risate. Fruga nelle tasche. /// [...] /// Le mani impazienti interrogano [...]. Gli va di fumare, [...] forza di una sigaretta, della certezza di [...]. Non era vero. Le mogli sono sempre [...] com-passione che si ha per loro. [...] dei vicini! Per il resto, nessuno [...]. Entrò in casa e [...] Li [...]. La mano restò sul [...] lui passava gli occhi su quei vuoto. Si ricordò del tempo [...] erano [...] belli i giorni di Jùlia [...]. Stava seduto in qualche [...] niente, in quel modo in cui aspettano [...]. La [...] che portava sulle spalle sembrava [...] per un [...] cosi lungo. /// [...] /// Capì che la bestia [...] perchè sì sentiva sola. Una notte chiese a Dio [...] una compagna al solitario volatile. Il giorno seguente la gabbia [...] un nuovo abitante, una femmina. In silenzio, [...] ringraziò il cielo per [...]. Allo stesso tempo, gli [...] per quale ragione Dio gli aveva affidato [...] quegli animali? Di che messaggio [...] e pensò. Questo segno, questo lampo [...] poteva significare soltanto che [...] del cielo stava per [...]. Se gli uomini avessero [...] la loro bontà ai messaggeri celesti, allora [...] avuto termine e sarebbe stato [...] del tempo delle piogge. Toccava a lui, povero [...] essere [...] degli [...] Dio. Toccava a lui dimostrare [...] possono anche essere buoni. Sì, ché la vera [...] misura nei tempi di abbondanza ma quando [...] nel corpo degli uomini. La moglie, ritornata dal [...] suo rimuginare: «Cosi? Adesso sono due?». Gli si fece più [...] stessa stuoia e, fissando intensamente il suo [...] Couto GU UCCELLI DI DIO Sopra, la [...] custodiva [...] messaggio del sole. Ma [...] non ascoltava [...] gli occhi spiavano dentro, [...] stessa anima. E sembravano ciechi, perché [...] polvere che ci annebbia. Adesso come adesso, non [...]. E ho anche dei [...]. I padri se li [...]. Le offri la giacca per [...] dal freddo. Lei lo aiutò a [...] di casa. Ma lini per restare, [...]. E le altre notti [...]. Quando seppero che andava [...] biasimarono. Era una mollo usata. Doveva [...] una [...] per [...] col suo corpo. Lui non ne voleva [...]. Fu allora che cominciarono a [...] Latta d'acqua. Il soprannome sostituì dappertutto [...]. L'acqua accetta la torma di [...] cosa, non [...] una personalità propria. Col tempo andò accorgendosi [...] grave: lei non gli dava figli. E nessuno poteva sapere [...] coso Un uomo può avere barba [...] barba. Ma i tigli devono [...] documento obbligatorio, per ottenere rispetto Un giorno [...] un figlio». E come? Ho già studiato il [...] trovato la soluzione: rifornisciti là fuori, moglie». Desidero soltanto un figlio, [...]. A notte lei uscì. Tornò molto tardi. Le notti seguenti [...] lo stesso. Durò per molte notti. Lui domandò:« Una volta [...] un figlio? È meglio garantirsi bene». Ma presto, non voglio [...] manchi di rispetto». Julia restò incinta. Lui festeggiò la notizia. Quelle prime settimane furono [...]. Finché, una volta, lui la [...] nel bel mezzo dela notte:« Jùlia. Non puoi partorire senza [...] la verità [...] di questa [...] restò zitta e si [...] nel letto. Lui [...] scosse con violenza. Potresti storpiare tuo [...]. Lui valutò la [...] posizione: era in ginocchio, [...] pregando. Un uomo che esige [...] posizione di uno che implora. Si alzò e andò [...] lume. /// [...] /// Domani: La vita di [...] parlò:« Marito, senti: la [...] fuoco. Ti sto chiedendo il [...] il collo a uno, Solo a uno». Fu perdita di tempo. [...] promise un severo castigo per [...] maltrattasse gli uccelli divini. Con il tempo [...] coppia ebbe pulcini. Erano tre, brutti, sgraziati, [...] gola aperta; un appetito da svuotare il [...]. [...] lavorava per i genitori degli [...]. Il cibo di casa, [...] era dirottato per alimentare quel bel pollaio. Nel villaggio si diffuse [...] che era successo, era che Emesto [...] si era rimbambito. La stessa moglie, dopo [...] sacco di volte, abbandonò il focolare domestico [...] con sé tutti i figli. [...] non "sembrò [...] notare [...] della famiglia. Si preoccupò, questo si, [...] sistema di sicurezza detta voliera. Sentiva [...] di invidia, [...] gemella della vendetta. Che colpa aveva lui, [...] scelto? Dicevano che era diventato matto. Ma chi è scelto [...] Dio. E una sera, finendo il [...] al fiume, un sospetto gli esplose nella testa: [...] uccelli! Quando era già vicino, [...] di fumo che saliva tra gli alberi [...] casa. /// [...] /// Anche quando io te [...] volta, non parlare mai di questa persona». Lei sorrise, sollevò il [...] quel ventre rotondo come la luna. Salde? È tuo». La creatura nacque. E confermò, allora, la [...] sospetto: il piccolo era un estraneo, una [...] onore. Ma una macchia viva, piangente [...] della [...] debolezza. A volte [...] ed era suo. Altre, il bebé era [...] lui ne era distrutto. Tra i vicini nessuno aveva [...] del padre. Ma Salde si sentiva [...] guardava la creatura e sembrava che lei [...]. Aveva voluto un figlio per [...] una vergogna. Ora aveva un figlio che [...] il segreto della [...] vita. La convivenza era sempre [...]. Era geloso delle cure [...] dedicava al pìccolo rivale. Sempre più spesso batteva [...] più si rifugiava nella bottiglia. Non picchiò mai il piccolo. Le botte che voleva [...] le destinava alla moglie. Sentì [...] forza del vento battere [...] si svegliò dai ricordi. Ogni volta che ricordava, [...] coltelli al lavoro nella [...] anima. Era proibito ritornare al [...]. E tutto a causa di Jùlia, accidenti dì una donna! Chiuse la porta con [...] chi è [...]. E diede it via [...]. [...] la canoa e senza neppure [...] alla riva si lanciò di corsa verso la tragedia. Quando giunse restavano solo [...]. Legno e fìl di [...] inghiottiti dal fuoco. Dalle tavole spuntava un'ala che [...] fuoco aveva risparmiato. [...] doveva essere stato travolto [...] fiamme e l [...] era scampata, era come [...] che indicava la disgrazia. Non dondolava, come fanno, [...] morte. Restava ferma, come una sentenza. [...] si ritrasse, atterrito. Inveì contro la moglie, contro [...] figli ma poi, [...] conto che non [...] contro chi inveire, pianse lacrime [...] rabbia, tante da [...] gli occhi. Perché? Perché avevano straziato [...] bellini che erano? E II; tra tè [...] fumo, sì spiegò con [...] stai arrabbiando, lo so. Stai per castigare i [...]. Ma guarda: ti chiedo [...]. Fai morire me solo, [...]. Lascia gli altri alle [...] soffrendo. Puoi anche dimenticarti di [...] lasciare la polvere incrostata sul terreno ma, [...] castigare gli uomini di questa terra». Il giorno seguente trovarono Emesto [...] corrente del fiume, imperlato della rugiada [...]. Quando tentarono di [...] su, si accorsero che era [...] che era impossibile [...] dall'acqua. Ci si misero [...] uomini più forti ma [...] vano. Il corpo era incollato [...] fiume. Uno strano timore si [...] presenti. Per eludere la paura, qualcuno [...] ad avvertire la moglie. Dite agli altri che [...] pazzo del villaggio». /// [...] /// Mentre risalivano [...] te nuvole crepitarono, sembrava [...] tossisse, severo e malato, in un qualsiasi [...] festeggiato [...] della pioggia. /// [...] /// Per la prima volta, [...] unirono a supplicare che non piovesse. Tranquillo, il fiume si tenne [...] disparte, rìdendo [...] degli uomini. E con un affettuoso [...] Emesto [...] giù per la cor-. [...] -Albero detta famìglia delle meliacee, [...] semi, In Mozambico, si estrae [...] olio per usi alimentari. [...] -Probabilmente è un prestito [...] che indica il cucchiaio da minestra. In tutto il litorale [...] è usata per indicare te piccole barche [...] Parola delle lingue [...]. Significa uccello, uccellino. Caddero alcune latte, in un [...] assordante. Lui non si scoraggiò: [...] insultava, ie sputava, [...] minacciava fino alla morte, [...] lo sapeva già, non sarebbero venuti ad [...]. E quella notte la [...] stelle. /// [...] /// Sfilò la cintura e [...] tanto impegno che il contraccolpo la fece [...] Caddero pialli e bicchieri, strappando [...] volta il velo silenzioso [...]. [...] senti un [...] alla porta. Quando guardò, qualcuno era [...]. Era Severino, il responsabile [...]. Perché tutto questo?». Lui respirava come se [...] anime. Profondi sospiri cicatrizzavano le piaghe [...] anima. Lui non rispose. Tentava di calmare il [...] nel petto, Restò cosi qualche minuto, fino [...] non sto battendo nessuno». Severino non comprese. Probabilmente è ubriaco, e [...] il discorso sarà estremamente complesso. Salde [...] c'è nessuno in questa casa. Sono soltanto io solo». Severino si guardò attorno, [...]. Non [...] davvero, nessuno. /// [...] /// E siccome non trovava [...] di [...]. /// [...] /// È per farvi pensare [...] ancora. Nessuno può sapere che [...]. Picchio sempre ma non c'è [...] nessuno sotto questi rumori. Voi tutti pensate che [...] perché si vergogna con i vicini. /// [...] /// Severino aveva fretta di [...]. [...] stava con le braccia [...] ai lati del corpo. Sembrava che la carne si [...] trasformata in legno e che [...] disgrazia [...] usato per [...] dentro. Severino uscì, chiudendo la [...] cura che si ha per non disturbare [...] bambini. Là fuori una folla aspettava [...] notizie. Il responsabile del rione, [...] vago, tirò fuori la voce:« Adesso ve [...]. Mamma Jùlia sta bene. È lei che vi [...] alle vostre case a dormire e a [...]. Qualcuno protestò:« Ma, Severino. Alla fin fine, com'è [...]. E il responsabile del [...] forzato:« Eh, amico mio! /// [...] /// E il responsabile del [...] forzato:« Eh, amico mio! (0)
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