Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «Calendario del Popolo-Serie unica-ed unica - numero di periodico»--Id 1725894662.

Beckett non hanno alcunché [...] azione li richiama, alcun avvenimento reale arriva [...] li definisce; il solo fine della loro [...] sul cui oggetto noi non sapremo mai [...]. Essi parleranno dunque solamente [...] di esistere" e per [...] vuotezza della loro esistenza. Di [...] la proliferazione di un linguaggio [...] non è provocatore per la [...] assurdità ma per la [...] insignificanza costitutiva e radicale. I personaggi di Beckett [...] ripetere alla sazietà, appena [...] gli stessi [...] verbali, discorrere sui più [...] offre loro la circostanza, o anche, quando [...] veramente che questo discorso, parlare sulla parola [...]. Come spiegare allora la [...] un tale linguaggio? Per il fatto che [...] di rivelarci un certo aspetto della condizione [...] lo spettatore è obbligato a riconoscersi. Più esattamente egli ci [...] stato limite [...] quello che potrebbero vivere [...] avessero perduto tutte le qualità abituali di [...] precisamente la condizione umana allo stato nudo [...]. E mi pare che [...] potrebbe essere dato per il linguaggio dei [...] di una loro resa a nudo dei [...] una insignificanza sostanziale del loro parlare: con [...] Beckett, nei romanzi appunto, può con tutta tranquillità [...] sulla scia di Joyce, che resta il [...] di letteratura come principio formale di tale [...] tale nudità, e al tempo stesso può [...] religiosa specifica di Kafka, che è [...] sostanziale derivazione intellettuale, a [...] mondo che egli ha privato di rapporti [...]. Pertanto direi che per Beckett [...] più [...] tra i due maestri, la [...] del « continuum » spezzato dal sarcasmo [...] e la purezza misteriosa [...] che una [...] specifica forma rinnovatrice. Beckett non inventa alcunché, [...] trasformazione dei mezzi espressivi del romanzo: ma [...] monologo demistificatore joyciano, ora la tensione realistica [...] Kafka, [...] in più una particolare accensione (noia e [...] che le concede un andamento tutto suo, [...] tra il clownesco e il disperato, tra [...] del nulla. Da un lato [...] di Beckett sarebbe di [...] personaggi caratteristiche come questa: Età, senza importanza. Testa, piccola e rotonda. ///
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Braccio, 28 9: Polso, [...] coscia, ginocchio, polpaccio, caviglia, collo del piede, [...]. Peso, 55,9 kg: se [...] si tratta di un esasperato notiziario per [...] costituendo ciò la « nudità » allo [...] di ogni individuo, è già una [...] classificazione astorica. E da questo scheletro [...] Beckett [...] procedere, a ritroso, verso lo scheletro morale, [...] « nudità » ma allo stato metafisicamente [...]. [...] un impegno inane, a [...] il vero, e senza approdo: [...] inefficace che sia questo approdo acquista nondimeno una [...] forma, e pertanto è su [...] forma che bisogna riporre il discorso. D [...] tornare a Murphy, la [...] dizione di annoiato e di [...] non può non [...] in una casa di malati [...] e però egli vi arriva in qualità di sorvegliante, [...] di sofferente, per il momento. E ciò che più [...] è di [...] le caratteristiche spirituali del [...] vivere; quasi che quella casa di malati [...] (brutta o bella non importa) della immaginazione [...] la notte che egli è di turno, [...] stando con i malati, e aderendo alle [...] di compiere finalmente quella grande operazione mentale [...] anima aveva/ bisogno, ossia [...] la nostalgia di se stesso pér la [...] e [...] di un tratto divenire [...] stupende vie di comunicazione con [...]. Ed è nel corso [...] partita a scacchi con uno di questi [...] ogni mossa veniva compiuta [...] e [...] dei due giocatori, con [...] tempo cioè occorrente a Murphy di fare [...] malati e di tornare al suo antagonista, [...] Murphy [...] al Nulla positivo: « Seguendo la [...] mossa del signor [...] Murphy fissò lungamente la [...] stendere dolcemente il suo Re sul fianco, [...] lungo dopo [...] di sottomissione. Ma stanco presto lasciò [...] in mezzo ai pezzi, che si sparpagliarono [...] spaventoso. La parure del signor [...] durò ancora un poco, in [...] di pochissimo inferiore [...] poi a [...] volta anche questa si dissipò [...] Murphy si mise a vedere il Nulla, questo splendore [...] di cui si gode tanto raramente una volta usciti [...] madre [...] che consiste (per abusare di [...] raffinata distinzione) non tanto [...] di percepire quanto del [...]. Gli altri sensi, piacere [...] pace. Non la pace agghiacciata [...] incertezza, ma la pace positiva che sopravviene [...] qualcosa" soccombono, o forse se ne ritornano [...] Nulla, quel Nulla, di cui, come diceva il [...] non c'è nulla di [...]. Così Murphy muore della [...] delle più coerenti delle fini; ed anche [...] sottile, venendo le sue membra bruciate: « Per [...] concerne la disposizione dei [...] allegati corpo, spirito e [...] siano bruciati, messi in un sacchetto di [...] Abbey [...] Dublino, e di là [...] hanno trascorso le loro ore più felici, [...] alle poltrone di prima fila, e desidero [...] loro, preferibilmente durante lo spettacolo, sia tirata [...] da far riparare qualora sia necessario, a [...] tutto da eseguire senza cerimonie, nè esibizione [...]. Ed ancora una volta [...] umiliazione fisica dei personaggi di Beckett, alla [...] distruggersi, e ciò in loro avviene non [...] del tutto e della [...] mondo migliore, secondo la tesi cara al [...] » cristiano, quanto per una volontà di [...] se [...] ateistico. Ed anzi direi che Beckett, [...] ai suoi personaggi una condizione morale che [...] del vivere ma anche la ipocrisia di [...] ivi promuove una significazione nuova; e cioè [...] distruttrice di miti correnti, religiosi, politici e [...] contropartita ideologica, senza alcuna presa di posizione [...]. Restano un umorismo nero, [...] viscerale », come protesta di fondo, come [...]. E difatti le ceneri [...] Murphy, [...] un primo tempo dal suo amico starebbero [...] in un immondezzaio, se questo immondezzaio si [...] occhi [...] di Murphy, ma poi, [...] un litigio in un bar, a costui [...] difendersi da un importuno: « Qualche ora [...] Cooper estrasse energicamente di [...] ficcato per non [...] il pacchetto di cenerete [...]. Rimbalzò, sfondato, dal muro sul [...] dove divenne immediatamente oggetto dei calci più svariati e [...] scientifici, dei dribbling, dei passaggi, delle prese, dei tiri [...] Renaud e Règis [...] nei due atti di Beckett [...] Giorni felici». Tanto bene e tanto [...] tempo prima della chiusura, il corpo, lo [...] di Murphy erano liberamente distribuiti sul pavimento; [...] tornasse a diffondere il [...] terra, furono scopati via con la segatura, [...] cicche, i cocci rotti, i fiammiferi, gli [...]. E a me pare [...] più vero [...] di Beckett sia proprio [...] mescolanza e che la loro funzione più [...] demistificare » il a [...] comune. Peraltro la grande serie [...] e [...] sotto la cui insegna [...] la rottura con il romanzo classico « [...] adesso comincia a chiudersi, e si vive [...] di osservazioni marginali, di commenti più o [...] già in Beckett si impone la stanchezza [...] di ricerche, o meglio, la loro tonalità [...] alla loro astratta tendenza metafisica. Il gusto della crudeltà [...] fisica prendono il posto della protesta morale, [...]. [...] vero che il merito di Beckett . Ma è anche vero [...] opera si vanno esaurendo [...] e quella forte vena di integralità che [...] stilistico e umano dei [...] rinnovamento, secondo quanto abbiamo avuto occasione di [...] di questi articoli. E non si tratta [...] la storia oramai quanto di procedere contro [...] di chiudere i conti con la realtà [...] il passo alla mente [...] stesso. E perciò il limite [...] procedimento, con mezzi formali tratti dalla « [...] » è dato proprio dalla « qualità [...] procedimento: per [...] con Lu-kacs, la perdita [...] e [...] superiore dello scrittore diventa [...] perdita della dimensione letteraria. E però ci avviamo [...] della nostra analisi sul romanzo contemporaneo: ci [...] esperienza oggettiva del « [...] come decadenza e conseguenza al tempo stesso [...] degli strumenti formali, dopo di che sarà [...] fila del discorso (appunto anche con [...] di Lukacs che sul [...] scrìtto saggi, come si sa, di fondamentale [...] di un orientamento che tenga conto sia [...] romanzo [...] che dell'arco di esperienza [...] dei problemi culturali della [...] oggi. ///
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E però ci avviamo [...] della nostra analisi sul romanzo contemporaneo: ci [...] esperienza oggettiva del « [...] come decadenza e conseguenza al tempo stesso [...] degli strumenti formali, dopo di che sarà [...] fila del discorso (appunto anche con [...] di Lukacs che sul [...] scrìtto saggi, come si sa, di fondamentale [...] di un orientamento che tenga conto sia [...] romanzo [...] che dell'arco di esperienza [...] dei problemi culturali della [...] oggi.