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Ora che passa il [...] dice di [...] essere giudicato per tutto [...]. Continuano a [...] più americani di quelli che [...] avevano votato. Ma il guaio è [...] euforia del cambiamento cede il passo ad [...] pessimismo. Clinton passa il giro [...] primi 100 giorni della [...] presidenza con un certo [...]. Ha un tasso di [...] quello di tutti i suoi predecessori alla Casa Bianca, [...] da quando, dai tempi di Ei-senhower, si [...] a questa scadenza. E la cosa più [...] 0 un [...] del pessimismo, i segnali [...] grande euforia per il «cambiamento» che aveva [...] elezione. Il sondaggio pubblicato ieri [...] Washington Post mostra che 7 americani su 10 ritengono [...] Paese vada nella direzione sbagliata. Più di metà che Clinton [...] troppo poco per cambiare corso. Ad un sondaggio [...] il [...] degli intervistati lo accusa di [...] rinnegato troppo spesso le sue promesse (e uno su [...] tra questi è gente che aveva votato per lui) [...]. In un altro sondaggio, [...] per la [...] solo il [...] approva il modo in [...] il tema su cui [...]. Lo salva solo il [...] gente continua a non disperare nel cambiamento, [...] più tempo. [...] comune a tutti i sondaggi [...] che continua a [...] una percentuale di elet-tori americani [...] gran lunga superiore al [...] che [...] eletto. I tassi di popolarità, [...] e scendono. Ma il rischio 6 [...] 100 giorni siano ancora più in [...] di quelli trascorsi. La Casa Bianca ha [...] carta sulle realizzazioni dei 100 giorni, ma [...] soprattutto che più della Bosnia ha discusso [...] forze armate, [...] dovuto abbandonare due candidate [...] ministro della Giustizia [...] violavano le leggi [...] delle [...] e ne ha poi [...] che si ii dovuta assumere la responsabilità [...] il tragico assalto a [...]. Alla moglie Clinton ha [...] capitolo della riforma del sistema sanitario, al [...]. Ma quel clic la [...] che finora il principale cambiamento alla Casa Bianca [...] non si fuma e si lavora sino [...] anche perche Clinton è uno tira tardi, [...] fare le ore piccole. In economia aveva delineato [...] una sorta di New Deal in cui [...] deficit, si riducono le spese militari. I suoi la prendono [...]. Anche se un tantino [...]. La scorsa settimana il [...] della Casa Bianca, Thomas «Mack» [...] aveva cercato di [...] su gli animi ad [...] che anche Reagan aveva avuto un calo [...] suoi primi 100 giorni e si era [...] che gli avevano sparato. [...] giorno il portavoce [...] aveva esordito con aria [...] suo [...] dicendo che Clinton aveva [...] «disastri». Tutti sono scoppiati a [...] lui. Gli annunci riguardavano la [...] naturale per zone colpite dai tifoni. Ma il «disastro» di [...] avevano in mente erano le tremende dichiarazioni [...] Bilancio Leon Panetta, [...] pessimista sulla possibilità di [...] Congresso le colonne portanti del piano economico [...] Clinton, [...] aiuti ad [...] («Ora che ha vinto [...] facciamo a [...] i soldi?», aveva, scherzato), [...] («meglio rinviare a giugno, ci manca solo [...] mercato comune Nordamericano, paralizzato da una spaccatura [...] stessa [...] opinioni al giro di [...] NEW YORK. GEORGE [...] direttore della Comunicazioni della Casa Bianca: «Abbiamo imparato molte cose: governare è diverso dal [...]. Quando il mondo si rifiuta [...] prestare attenzione a quel che [...] tu, non si può semplicemente [...] argomento, Bisogna [...]. /// [...] /// Per fortuna abbiamo altri [...]. ROBERT [...] economista: «11 segreto palese [...] Clinton è che potrebbe essere [...] presidenza maggioritaria nel rappresentare gli umori del Paese, ma [...] una presidenza minoritaria nella capacità di raggiungere i risultati [...] si è prefissa». EARL BLACK politologo: «Sta [...] troppe cose allo [...] tempo. È un errore per [...] stato eletto solo col [...] dei voti». ED [...] «mago» elettorale di Reagan, [...] Ross Perot: «Clinton è un buon comunicatore. Ma non riesce a [...] su poche cose fondamentali». MICHAEL SANDEL, politologo: «11 [...] sa troppo. Reagan non aveva questo [...]. Gli era più facile [...] temi perché non sapeva gran ché. Reagan aveva temi generali [...] rassumere in poche schede. Clinton ha un Hard Disk [...] cervello». GEOFFREY GARIN, esperto elettorale democratico: [...] eletto [...] e la gente [...] impaziente sul ritmo del cambiamento [...]. I risultati non sono [...] vorremmo. Ma il fatto è [...] una corrente molto forte di speranza e [...] Clinton». Non potevamo permetterci altri [...]. Pensavo che (Clinton), un [...] potesse fare meglio. Mi sono sbagliato». /// [...] /// BYRON HOWARD, commesso viaggiatore [...] Kansas City: «Sta ancora imparando. Diamogli ancora tempo e [...] a combinare». /// [...] /// Ha passato [...] anno e mezzo della [...] America, non a Washington. La cosa più importante [...] sta mettendo tutta». Ma ha fatto più [...] che il pur modesto pacchetto di stimoli [...] sia stato bocciato in Congresso. Sono duri con lui [...]. Pensavo che ci [...] per [...] coraggiosa, ma 0 stata [...]. Non riesco a trovare [...] sciatteria di prendere il governo e non [...] per [...] alla disattenzione verso la [...] circa il dover onorare quel che aveva [...] campagna. Non deve meravigliarsi che [...] cinica. Certo lui la la [...] il politologo Kevin Phillips, che era stato [...] sostenitori nella campagna. Clinton non nasconde [...] per la brutta pagella. [...] di non [...] mantenuto ancora le promesse [...] non si fa più e [...] contro [...] NOSTRO [...] ROLLIO [...] washington. Sembra un paradosso, ma [...] della finanza americana, «The [...] Journal», è toccato [...] Herbert Stein che si [...] dei consiglieri di Nìxon spezzare quasi una [...] di Clinton: «Dobbiamo essere cauti e umili [...] disastro ogni volta che una Nuova Economia [...]. Stein, naturalmente non rinuncia [...] propri rigorosi principi del «free market», ma [...] contrastano con i toni un po' apocalittici [...] file democratiche ragionano da qualche tempo studiosi [...] preoccupati per i troppi «errori tattici» dei [...]. Fred [...] direttore [...] per [...] internazionale di Washington, è stato [...] uno degli «sponsor» più convinti [...] Clinton. È convinto che Clinton [...] «leader» nel [...] e che [...] ha tutte le [...] per imporre la propria [...]. [...] di ricostruire le basi [...] Stati Uniti secondo principi di [...] liberale 0 molto ambiziosa [...] con un credibile ed effettivo programma per [...] (ine del decennio lo squilibrio del deficit. Il problema è che [...] a disposizione oggi come oggi [...] Clinton ,ò rappresentato dai [...] al ribasso ed è troppo poco. Se si dovesse invertire rotta [...] tassi saremmo nei pasticci». Che cosa è successo [...] la via stretta per accelerare la ripresa, [...] lavoro e nello stesso tempo creare le [...] abbattimento del deficit pubblico presuppone un forte [...] investimento [...] nei servizi nazionali, nelle [...]. Tutto questo senza incrementare [...] per i redditi elevati. In realtà, ci si è [...] ben presto che non [...] molti margini e allora Clinton [...] dovuto fare mezze marce indietro: la tassa [...] toccherà anche la [...] e il costo della copertura [...] a 35 milioni di americani che non ce [...] sarà pagato non soltanto dalle [...]. Poi è [...] lo schiaf-fone del Senato, [...] Clinton [...] è riuscito a far passare il pacchetto [...] crescita di 16 miliardi di dollari. In termini contabili è una [...] economico americano che vale qualcosa [...] 6 trilioni di dollari, in termini politici e psicologici [...] essere uno dei volani della [...]. Infine i contrasti [...] sulle relazioni economiche internazionali [...] incerti il passo e la direzione. Da una parte ci [...] al Tesoro [...] sostenuto dal segretario di Stato Christopher, [...] capo del consiglio economico Rubin e dal [...] Reich, [...] la numero uno dei [...] Tyson e il segretario al commercio [...] i primi sono «free [...] di un irrigidimento protezionista, [...] che [...] strada per salvare la [...] Usa [...] nel ne-goziato duro industria per industria con [...]. A [...] la seduzione [...] è durata lo spazio di [...] mattino. Le società farmaceutiche e [...] riforma sanitaria di Hillary. Sem Crawford è uno [...] di «rating» [...] di New York, la [...] sta esaminando [...]. Nel mercato azionario le cose [...] stanno andando meglio, la repubblicana [...] si sta prendendo la rivincita [...] scommette sui prossimi [...] il giudizio dopo 100 giorni I sondaggi evidenziano una leggera flessione [...] di gradimento del presidente Clinton [...] 100 giorni. [...] presidente». Secondo Crawford stanno succedendo [...] che produrranno un [...] rischioso per i programmi [...] Casa Bianca: [...] si sta riprendendo ma [...] i tagli al Pentagono e la riforma [...] di migliaia di licenziamenti, in [...] che «questo si la [...] presidenziale di Quattro anni, non con un [...] mesi». Il avrei [...] in leggi e sarebbe [...] di tutti, questo non 6 realistico, Bisogna [...] tempo elle ci vuole per cambiare e [...] ci vuole perchè ci siano [...] si è difeso. /// [...] /// Ma bisogna dire che [...]. Era stato lui a [...] folgorante, di fare dei suoi primi 100 [...] produttivo nella storia moderna», [...] piedi con una scadenza che è in [...] artificiosa. Il mito dei cento [...] Franklin [...] Roosevelt, il presidente del New Deal. Quando entrò alla Casa Bianca, [...] marzo 1933, [...] americana era crollata, il [...] era dimezzato, 5. È scattata anticipatamente [...] alla riforma [...] ancor prima che sia [...] potenti società farmaceutiche che finora sono ingrassate [...] profitti ora temono lo «splash». Ma c'è un quarto [...] al Senato. Clinton non è riuscito [...] repubblicani che considerano lo stimolo fiscale [...] non un investimento nel futuro, è rimasto [...] retorica. Tutto questo ha rafforzato [...]. Meno di una settimana dopo [...] Congresso si era riunito in una seduta straordinaria sulla [...] bancaria che sarebbe durata 100 giorni. In poco più di [...] Roosevelt era riuscito a por fine alla crisi [...] una serie di progetti di lavori pubblici [...] ritirare su il morale di un Paese [...] cui il suo predecessore, [...]. Non [...] più nulla che possiamo fare». Ma Roosevelt era stato [...] dei voti, non col 43". È da allora che [...] i presidenti Usa al giro di boa [...]. Spesso loro malgrado. Ed [...] per concludere [...] lista di promesse del suo [...] di inaugurazione con [...] elle «tutto questo non sarà [...] in 100 giorni. E nemmeno in 1. Ma bisogna pure cominciare». In che cosa ha [...] Clinton? [...] fast», troppa carne al fuoco, [...] veloce. Il fatto è che [...] muove come se si trovasse eternamente in [...]. Secondo [...] Henning, un economista che [...] Clinton ha fatto bene [...] tempi fra la fase degli stimoli [...] finanziata da nuove imposte [...] del deficit, ora però [...] portata dei primi e i [...] che realisticamente potrà ottenere [...]. Gli Usa non possono [...] dominare a lungo il deficit attuale». Tre mesi di vorticose [...] dei media Ora nella polvere, ora sugli [...] Visti [...] lo specchio deformante di giornali e tv [...] del presidente sono uno [...] alternarsi di cicli contrapposti DAL NOSTRO INVIA [...] MASSIMO [...] NEW YORK. Una cosa è certa: [...] nel lontano futuro, uno storico interessato a [...] di questi primi cento giorni della presidenza Clinton, [...] il suo stupore di fronte alle pagine [...]. E giunto alla fine [...] facile immaginare, in lui altro non resterebbe [...] di smarrimento e di paura, la stessa [...] della più spericolata ed imprevedibile delle montagne [...]. Poiché questo egli avrebbe [...] che in soli tre mesi di governo Bill Clinton [...] stato più volte eroe e villano, coraggioso [...] idee e pragmatico riproduttore dello status quo, [...] freddo calcolatore, moralista e bugiardo, impeccabile professionista [...] goffo dilettante, statista di grande respiro e [...] moderno e mummia liberal, presidente trionfante e [...] studioso del domani dalle [...] disorientante ricerca, [...] con ogni probabilità un [...] dire, dirimente. Ovvero: [...] disinteresse della scienza da [...] della Storia, di fronte ai «fatidici» significati [...] stravaganza, i commentatori contemporanei vanno in questi [...] scadenza del «primo centenario». Ma il fenomeno resta, [...] di grande ed irrisolto interesse. Letti attraverso il filtro [...] preferisce, lo specchio deformante -dei media americani, [...] » [...] appaiono infatti un nevrotico [...] di cicli brevissimi e contrapposti. Almeno otto, vo-lendo accettare [...] minuziosa ricostruzione che -con qualche sintetizzante forzatura [...] il periodo di transizione -il giornalista John Taylor [...] sul New York Magazine di un paio [...]. /// [...] /// Primo ciclo, novembre 1992. Clinton vince le elezioni [...] prestito il più usato (ed abusato) dei [...] viene salutato dai media come il presidente [...]. Secondo ciclo, una settimana più [...]. La stampa, valutate le [...] vaghe voci sulle prossime nomine governative, definisce [...] transizione «un inestricabile pasticcio». E preannuncia una possibile catastrofe. Terzo ciclo, dicembre 92. Clinton comincia a [...] forma al gabinetto e [...] Rock un gigantesco semi-nario [...]. Non [...] piani concreti, ma conquista tutti [...] astanti con la [...] affabile e verbosa competenza. E torna, di repente, [...] leader del domani. Quarto ciclo, inizio gennaio [...]. Clinton, avvicinandosi [...] del governo, prevedibilmente rompe [...] di campagna (taglio fiscale per la classe [...] agli haitiani). I media: è il [...] disastro. Quinto ciclo, fine gennaio. Con una faraonica kermesse, [...] e di retorica, Clinton inaugura la "presidenza [...]. I media lo prendono [...] celebrano la «svolta epocale». Sesto ciclo: mordi e [...] questione dei gay nelle forze armate, e [...] nomina [...] General. Clinton non ha anco-ra [...] alla Casa Bianca. Ma per la stampa il [...] è già un fallimento. Settimo ciclo: Clinton presenta [...] economico e. Clinton, dicono, ha finalmente [...] le chiavi del futuro. Culmine di questo ciclo [...] di Vancouver con Boris [...]. Forse è soltanto una questione [...] malasorte. Ma a Clinton è [...] traguardo dei cento giorni -quello [...] della prima pagella -proprio [...] cui il pendolo impazzito dei media pesantemente [...] negativo. Vale a dire: nel [...] della sconfitta del suo «programma di stimolo» [...] ringalluzziti repubblicani del senato, quello della tragedia [...] e dei primi segnali [...] arenarsi della ripresa economica. Ed ha chiuso raccogliendo, [...] della [...] (gli esperti che riversano [...] propria sapienza) i voti più bassi della [...] questo dopoguerra. Non resta, in attesa [...] che porsi una domanda: perchè questa sconcertante [...] Perchè [...] inedito bisogno di definire subito, ed in [...] destini della presidenza Clinton? Colpa delle incertezze [...] di transizione, probabilmente. E colpa anche della [...] e di identità che, che in questa [...] mondo dei media tra-dizionali. Già lo si è [...] nel mezzo [...] rivoluzione della comunicazione, i [...] e delle grandi reti [...] vedono svanire i propri [...] favore di nuove e più dirette forme [...] la pubblica opinione. E più vanno perdendo il [...] con la realtà, più cercano di [...] più sentono la necessita di [...] e [...] di [...] in interpretazioni capaci di restituire [...] pubblico, con effimera immediatezza, il «vero segreto» della presidenza Clinton e dei tempi che viviamo. Ma il fenomeno di [...] difficilmente spiegabile se non si sovrappone la [...] ad alcuni dei più eclatanti aspetti della [...] stile di Bill Clinton. E certo è -come [...] fa rilevare Michael Kramer sul settimanale [...] il presidente è. Poiché proprio questo. Clinton ti avvolge di [...] di cifre; carica le sue [...] simboli valori e virtù [...] risposte alle domande ed alle ansie di [...] fronte alle sfide del più lontano futuro, [...] della vita quotidiana. Il problema che, una [...] funzione, [...] rivela tutta le faticose [...] i limiti delle tecnologie politiche correnti. E non di rado [...] al piano economico [...]. /// [...] /// E non di rado [...] al piano economico [...]. (0)
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