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[...] comunque, verrà rivalutato del [...] Kohl [...] rivaluterà le riserve [...] si appella al parlamento Euro, [...] non credono alla rottura tra governo e [...] Politica [...] Bruxelles [...] boccia [...] Indipendenza e rigore cardini [...] Rigore e indipendenza: la [...] la banca centrale tedesca, [...] a rendere il proprio nome «sinonimo» di [...]. Alla «tutrice del marco», [...] in un austero edificio alla periferia di Francoforte, [...] la stabilità della moneta tedesca in base [...] che la definisce «indipendente» dal potere politico [...] di maggioranze di governo. Tuttavia, la [...] è obbligata ad «appoggiare» [...] del governo almeno fin quando questa non [...] con gli scopi istituzionali [...] di emissione (regolare i [...] e soprattutto contrastare [...] inflazione). La [...] cauta politica era già [...] con quella più spericolata del cancelliere tedesco Helmut Kohl [...] questi nel 1990 puntò verso un cambio [...] marco occidentale con quello orientale per accelerare [...]. La [...] tentò di opporsi ma [...] il suo presidente, Karl Otto [...] comunque si fece da [...] anno dopo evitando così di gestire un [...] inviso. Lo scettro, dopo [...] di Helmut Schlesinger, [...] 1993 nelle mani di Hans [...] ora alle prese con [...] quella europea: ieri sono state seccamente smentite [...] e [...] potrebbe passare alla storia [...] della [...] prima della dissoluzione nella [...] UE. È uno scontro istituzionale [...] tutti gli effetti. Con [...] di in-certezze che la situazione [...]. La decisione di rivalutare [...] della [...] presa dal go-verno tedesco [...] subbuglio la Germania e [...] tede-sco. Il cancelliere Kohl e [...] delle Finanze Theo [...] si trovano nei guai. Accusati dalla [...] di menomare la [...] indipendenza e mettere a [...]. Bocciati da Bruxelles perché [...] contabilità sono uguali per tutti, compresa la Germania» [...] il commissario per la moneta De [...]. Sulla strada [...] si è messo di traverso [...] macigno e nessuno sa dire se e come sarà [...]. Improvvisamente lo scenario è [...]. La Germania scopre di [...] tenaglia da lei stessa tenuta in pugno [...] danza [...]. Le posizioni della banca [...] la rivalutazione delle riserve un trucco contabile [...] buchi del bilancio 1997, e del go-verno [...] immutate. Ma i mercati non [...] conclusioni trau-matiche della crisi. Si sono indebo-lite di [...] escudo e franco francese. I titoli di stato [...] un ribasso ge-neralizzato però le flessioni sono [...]. Grazie anche alla la [...] piazza [...]. I mercati non credo-no [...] dalla presidenza della [...]. Non credono che la [...] perderà la [...] storica indipenden-za dal governo. Non credono a un Kohl [...] a freddo un fronte contro la [...] senza avere in mano [...] da gio-care che ne compensi gli effetti [...]. Altrimenti significherebbe che la [...] è completamente allo sbaraglio. Per Theo [...] ministro delle Finanze, quella [...] stata la giornata della difesa. I [...] ne hanno chiesto le [...] sostegno della [...] (salvo poi opporsi alla [...] Maastricht praticata dalla banca centrale e dal gover-no). [...] ha mantenuto il solito profilo [...] con [...] di non [...] concedere nulla alle accuse. Quello che si può [...] si può fare anche nel 1997, ha [...]. Ha respinto la critica [...] singolo marco proveniente dalla rivalutazione delle riserve [...] del loro valore di mer-cato, «finirà nel [...]. La maggior parte confluirà [...] debiti ereditati» creato dopo [...] con la [...]. È una questione [...]. Se-condo [...] direttore [...] economico di [...] uno dei cinque «saggi» [...] Cancelliere, gli utili contabili deri-vanti dalla rivalutazione delle [...] sul deficit pubblico. La posizione di [...] resta de-bole. Prima ha dichiarato che [...] riserve non è vol-ta a ridurre il [...] una parte degli utili realizzati ri-marranno alla [...] per rinforzare il suo [...]. Poi, alla domanda se [...] rivalutazione la Germania riuscirebbe a rispettare i [...] Maastricht, ha risposto che esistono altre politiche per [...] comunque, molto dipenderà dagli sviluppi futuri del-la [...] dei bilanci pubblici. Co-me dire: non ne [...] pallida idea. La [...] è in pieno al-larme. [...] membro del consiglio centrale [...] e presidente della banca [...] Land di Berlino e Brandeburgo, è convinto che [...] progetto da parte della [...] del governo «cambia i [...] tra banca centrale e governo. Appartiene adesso al parlamento [...]. Secondo il suo collega Ernst [...] banchiere [...] difficilmente Kohl potrà trova-re una [...] in parlamen-to. Dunque, alla [...] chi si appella direttamente [...] parlamentari facendo leva sulla propria sacrale credibilità. La spallata del governo [...] anello di una cate-na [...] il modo in cui si è messa [...]. Dopo la sconfitta [...] anticipata [...] la trap-pola è scattata sul [...] pubblico tedesco. Poi [...] la destra francese che ha [...] di volere una interpretazione flessibile dei criteri di convergenza. Se in Francia do-vessero [...] il nego-ziato europeo potrebbe cambiare aspetto anche [...] tende a so-pravvalutare la misura di questo [...]. Il gioco, dunque, va [...] aspetti contabili. Dopo la malcelata soddisfazione [...] difficoltà il «fustigato-re» [...] dopo la ovvia constata-zione [...] si sta spostan-do velocemente (e per fortuna) [...] raziona-le dei famosi criteri di Maastricht, da Parigi [...] Londra a Bruxelles a Ro-ma si rimanda lo [...] se il conflitto scoppiato in Germania dovesse [...] monetaria? Restano da capire [...] mossa di Kohl. A 16 mesi dalle [...] a varare una [...] per portare il deficit [...] con il blocco della [...]. Non riesce a convincere [...] aumentare le imposte. Diffi-coltà molto italiane, si [...]. È impensabile non abbia [...] la reazione di [...]. [...] più probabile è che alla [...] un compromesso si troverà e Kohl, abbandonando o mitigando [...] progetto, usi [...] della [...] per con-vincere opinione pubblica e [...] a sostenere una nuova stretta fiscale. Ma ferite di questo [...] per molto tem-po. [...] che oggi appare inve-rosimile è [...] di un rinvio [...] come chiede la destra italia-na [...] non Berlusconi). Appare più verosimile che [...] Euro [...] addirittura accelerata magari decidendo in tempo rapidi [...] cambi europei [...] fissi come anticamera della [...]. Motivo: scon-giurare la speculazione [...] dormire e non si sa fino a [...]. Antonio Pollio [...] approvato a schiacciante maggio-ranza una [...] molto criti-ca sulle linee guida di politica eco-nomica [...] presentate ad aprile dalla commissione Ue. La [...] relatrice, la socialista tede-sca Christa [...] è passa-ta con alcuni [...] popolari. Sono stati invece [...] da Fausto [...] ed altri par-lamentari del [...]. Prota-gonista del confronto politico sul [...] italiano, [...] ha [...] le sue tesi anche nelle [...] guida di politica economica, che rappre-sentano una sorta di [...] di programmazione su scala co-munitaria. Tre gli emendamenti bocciati. Il parlamento, affermava la se-conda [...] di modifica avan-zata da [...] ed altri parla-mentari, «sottolinea [...] di promuovere [...] europea politiche occupazionali attive e [...] lungo termine, onde creare [...] posti di lavoro duraturi, [...] sociale». Il terzo emendamento puntava [...] frase: «consideran-do che le [...] indu-striali e i movimenti [...] gravano seriamente sulla crescita del numero dei [...] e sarebbe necessario che le [...] nazionali e comunita-rie vi [...]. Pur senza accogliere le [...] il documento approva-to dal [...] molto critico [...] «riduttiva» data dalla commissio-ne [...] di politica eco-nomica, attente solo ai criteri [...]. [...] per [...] un reale coor-dinamento delle politiche [...] sulla base di una gamma di strumenti «tali da [...] poli-tica economica, strutturale, finan-ziaria monetaria e dei redditi, [...] di un consolidamento di bilan-cio [...] da tenere conto delle pre-messe congiunturali iniziali e quindi [...] un equilibrio positi-vo tra disavanzo di bilancio e pro-mozione [...] una crescita [...]. Invece la maggioranza a favore [...] moneta unica è irrisoria: appena il [...] dei cittadini dei Quindici La [...] degli europei non vuole più [...] Nel giro di un anno [...] favorevoli diminuiti del [...] Gli italiani ancora al di [...] della media, Il [...] mantiene la [...] fiducia verso [...] ma il consenso è sceso [...] 12 mesi del sette per cento. Francesi e tedeschi quelli [...] di meno con il 46 e il [...]. /// [...] /// [...] Ci sta [...]. [...] se ne allontanano, ripongo-no sempre [...] fiducia [...] pensano che non sia in [...] di [...] economici e sociali. Nel giro di un anno [...] 1995 al 1996) il so-stegno [...] è diminuito del [...] scendendo per la prima volta [...] di sotto [...] del [...] toccan-do il [...]. Il venticello [...] o della disillusione, [...] nel [...] le radici anche tra le [...] più federaliste, [...] la malattia più grave [...] tasso della disoccupazio-ne che fa [...] a quasi un euro-peo su due che nel 1997 [...] sarà un aggravamento generale del livello [...]. E [...] di più: [...] si distacca dai suoi [...] è in grado di farsi conoscere e [...] punto che la stragrande mag-gioranza, [...] gran parlare e i [...] sa poco o nulla sulla moneta unica. Il [...] de-gli [...] il [...] si ritiene «bene infor-mato» sulle [...]. Nei giorni delle proteste perchè, [...] sociale», perchè si rifor-mino le [...] comunitarie, tra 15 giorni ad Amsterdam nel segno [...] politica», è la stessa UE [...] fornire, tramite il semestrale sondaggio del suo [...] una [...] sul [...] fiducia, sui segnali di allontana-mento [...] popoli da una costruzio-ne imponente eppure sempre di meno [...] come produttrice di benefici. Sette europei su dieci, [...] (sono state interpellate mille persone per ciascun Paese, [...] Lussemburgo soltanto 500 ed in Germania duemila, [...] e [...] ad ovest) hanno detto [...] possedere informa-zioni adeguate [...] ed il [...] tuttavia, vorrebbe [...] di più. [...] questo, peraltro un dato che [...] ieri il commissario Mario Monti aveva messo in evidenza [...] i primi successi della cam-pagna [...] avviata da Bruxelles con una [...] di numeri verdi messi a disposizione dei citta-dini in [...] Stato. Alla scarsa cono-scenza delle cose [...] dei mec-canismi che governano [...] e [...] istituzionale e decisio-nale, [...] come conse-guenza logica un sentimento [...] di-saffezione. Gli italiani, tutto som-mato, mantengono [...] il [...] la fi-ducia [...] ma questo dato, del 1996, [...] sceso di un buon [...] ri-spetto [...] precedente seguen-do la tendenza generale. [...] so-pra la media di 20 [...] ma in fase decrescente. I più fedeli sono [...] olandesi, i lussembur-ghesi. Poi, al quarto posto, [...] italiani. I francesi stanno al [...] ed i tedeschi al [...]. Il bello è che, [...] sono uno dei popoli [...] insieme a sve-desi, danesi [...]. Passiamo alla moneta unica. Il sondaggio dimostra che [...] ha [...] europei è a favore ed [...] con-trario. In Italia il [...] vuole la mo-neta unica (soltanto [...] è con-tro), si tratta del primo posto. Alme-no in questo siamo [...] clas-sifica. [...] anche alta la volontà degli [...] dei lussemburghesi, degli spagnoli, degli irlandesi, dei greci, dei [...] al [...]. Come risapu-to, i tedeschi [...] so-no in minoranza (il [...] insieme ad austriaci, danesi, svedesi, [...] e finlandesi. Il [...] anche un altro campanello [...] per chi è chiamato ad [...] sul cambiamento epocale che av-verrà con [...]. Infatti i cittadini non [...] la data per la messa in circola-zione [...] è quella del 2002. La decisione è stata già [...] la campagna [...] di-mostrata sinora fallimentare nono-stante siano [...] stati spesi [...]. Sergio Sergi Il centro-destra [...] più il baluardo [...] «interpretazione soft dei parametri» Ora [...] vuole cambiare Maastricht Gollisti [...] la pensano allo stesso modo: non si [...] nella moneta unica perché non si è [...] DAL CORRISPONDENTE PARIGI. In Francia sembrava che [...] litigassero sulle condizioni in cui andare alla [...] ora si scopre invece improvvisamente che in [...] e dopo il voto di domenica scorsa, [...] che sfu-mature di dissenso tra [...] il premier in [...] se vince la sini-stra [...] e il premier putativo [...] centro-destra Seguin. Tutti concordano nel volere [...] certe condizioni, che sono diverse [...] quelle a cui lo voleva la Germa-nia. [...] parte sembrava che il [...] a chiudere la faccenda entro i termini [...] Maastricht fosse la Germania. E invece viene fuori [...] Kohl [...] la [...] sono ai ferri corti, [...] ha un [...] che la decisione di [...] alla [...] ma si ritrova a [...] contro, oltre a [...] pubblica che non vuole [...] forte per un euro più debole. E che potrebbe essere [...] ad andare alle elezioni antici-pate se il Parlamento [...] desse ragione al [...] anziché a lui. Gode [...] Gode [...] perché anche la pri-ma [...] trova in difficoltà ed è stata beccata [...] classe. Ma a star a [...] lavori», [...] ben poco da star [...] che a questo punto «con tutti gli [...] di una moneta unica [...] non ha fatto appieno i compiti a [...]. Che tradotto significa: [...] si fa senza [...] o si rinvia o non [...] fa. Solo Clinton può permettersi [...] dalla mischia. Quando ieri gli hanno [...] ha risposto: «è chiaro che so-stengo [...] europea, ma penso che [...] e con quali scadenze spetti a voi [...] Usa non è opportuno pren-dere parte a [...]. Poi è volato a Londra, [...] per non sbagliare, ha annunciato assieme a Tony [...] che al prossimo summit [...] lanceranno un piano bien-nale [...] Occidente [...]. Capovolto Tornando alla Francia, la [...] che, dopo tanto parlare di Maastricht e [...] come pomo di discordia della [...] eletto-rale, sono finiti tutti a [...] esponente della maggioranza uscente di [...] mini-stro delle Finanze di [...] Nico-las [...]. Il che fini-sce per [...] con quel che aveva sostenuto, creando un [...] Lionel [...] della campagna elettorale, cioè [...] di non consi-derare i criteri come un [...] perché entri subito anche [...]. In realtà anche [...] e [...] non erano molto lontani [...] dichiarato di essere in pratica [...] con tutte le «condizioni» [...] ma di ritenere che [...] sinistra non ce [...] fatta, il secondo aveva [...] fronte a Kohl su un tema caro [...] la necessità di ac-compagnare [...] Banca [...] eu-ropea un «governo economico» eu-ropeo, con competenze [...] «patto di stabilità» («stabilità e [...]. [...] su questo [...] gene-ral che ormai coinvolge la [...] quanto la sinistra ieri è andato ol-tre, sostenendo che [...] si rifiu-terà la moneta unica solo perché non si [...] esattamente al [...] e ag-giungendo che, se bisogna [...] le finanze pubbliche, comun-que [...] non è che il pa-ziente [...] guarito». Il giorno prima il gollista [...] sinistra» Phi-lippe Seguin, che assieme al rap-presentante [...] opposta, ri-gorista [...] della coali-zione, Alain [...] si è assunto [...] di formare il «ticket» in [...] sostitutivo a [...] era stato ancora più esplicito, [...] aveva [...] sul te-ma: [...] del [...] in perio-do di restrizione organizzata [...] puro masochismo», aveva dichia-rato. Quanto alla questione se [...] anche pubblica-mente tra partner europei, sem-bra superata [...] la «pubblicità del dibattito» si è or-mai [...] della stessa Germania. Se le parole hanno [...] che alla vigila del secondo turno delle [...] sulla linea della Francia in te-ma di [...] criteri di Maastricht non [...] più differenza di sostanza [...] la coalizione guidata da [...] o se invece conserva [...] avversaria. Non [...] rischio che parlino con [...] perché dicono già la stessa cosa. Sintonie In questo quadro, Lionel [...] confortato nuovamente anche da-gli [...] compreso quello della Tribune de Geneve, molto [...] per-fetta sintonia con quelli che ave-vano anticipato [...] co-lonne, può permettersi di sbaraz-zare il terreno [...] e cominciare a parlare del suo futuro [...]. In [...] pubblicata sul quotidiano [...] ha anticipato che il suo [...] un governo «compat-to» -non più di una quindicina di [...] -e senza ministri [...] che accumulino mandati diversi, tipo [...] di sindaco di grande città oltre che deputato. Quanto [...] e al-la moneta unica, dopo [...] irriso al paio «barocco» [...] in [...] a le Monde ha chiarito, [...] volta per tutte: «Sia-mo per la moneta unica, sin [...]. Si può anche essere [...] della moneta unica, si tratta di una [...]. Ma questa non sarà la [...] del mio governo. Ho posto un certo [...] è vero. Ma ho avuto [...] che ormai su questa posizione [...] Partito socialista francese si siano allineati un [...] tutti. Compreso Philippe Seguin, sebbene [...] cosa e il suo esatto contrario, più [...] otto giorni». /// [...] /// Compreso Philippe Seguin, sebbene [...] cosa e il suo esatto contrario, più [...] otto giorni». (0)
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