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Non [...] la scontrosità metropolitana che dicono [...] di que-sto luogo del mondo, [...] si spinga a tanto. La signora ha un diavolo [...] capello, ci [...] un motivo. Il vecchietto che sulla [...] beato col giornale aperto davanti deve [...] votato [...]. /// [...] /// O magari Pds, visto [...] di questa linea attraversano [...] e si spingono verso [...] «Far [...] dei quartieri [...] dove il partito dei [...] non piace che li si chiami così, [...] ha sfiorato il [...] di [...] pezzo di socialismo reale [...] tramandato come una sfida ai posteri, le [...] Pankow dove abitava la «nomenkla-tura», la periferia [...] e di [...] i ghetti del Bronx [...]. [...] il bel quartiere borghese [...] stenta a car-burare, come ogni [...]. Sono aperti solo i [...] ha esposto in vetri-na la foto di [...]. Un en-tusiasta? Un op-portunista? Il [...] comun-que, [...] gior-no non [...]. [...] e Barbara, le signore [...] strade più in là, sono molto legate [...]. Anche loro sono contente: «La [...] è meglio. [...] avrà più cuore per i [...] concittadini più poveri». La [...] è la continua-zione della Strasse [...] che è la continuazione [...] la quale [...] o meno) con la [...] Allee (già [...] che poi diventa la Frankfurter Allee. È, insomma, un pezzo [...] che unisce [...] ovest [...] est (o viceversa) del-la metropoli. Una specie di metafora [...] e futuro, di que-sta città, eternamente sospesa [...] Mo-sca [...] Parigi. Il confine con la Polonia [...] vicino che la domenica [...] chi lo raggiunge in [...] senso contrario alle migliaia di au-to con [...] polacca che ven-gono a caricarsi quaggiù del [...] di spicciolo capitalismo dei con-sumi che da [...] stufati di aspettare. Berlino è una città occidentale [...] una città orientale? È più vicina a Mosca o [...] Parigi? «Non lo so. /// [...] /// In ogni caso assomiglia [...] New York: un posto in cui ci si può [...]. /// [...] /// In mezzo, [...] spartitraffico, sven-tolano ancora i [...] di [...] che era [...] di vincere e invece [...] votate per me e non -te-stuale -«per [...]. E poi dico-no di [...] «cristiano». [...] Barbara, che fa la [...] gongola: lei era per i [...] anche quando i rossi [...] ne volevano sapere e vicever-sa. Figurarsi quanto può essere [...]. La [...] ex collega ha sposa-to [...] della [...] uno che al tempo [...] ebbe un ruo-lo molto [...] notte le ha telefonato. Stasera si festeggia alla [...]. Sulle sponde del [...] intan-to, ci sono i [...] a scuola e Mark L. Il signor L. Ora i rossi e [...] aumente-ranno ancora. Per [...] mi cre-da, sarà un disastro». Sospira, ma poi concede: «Così [...] democrazia». /// [...] /// [...] chi soffre e chi gioisce. E chi ha sonno. Hanno e Rosa hanno [...] a [...]. Erano le quattro e [...] smesso di festeggiare in una [...] troppo tardi per torna-re [...] Berg. Lui bazzi-ca con le [...] ha fatto campagna per la [...] tra gli artisti. Lei studia ancora. Qualche giorno fa era-no [...] «Prater», [...] una serata elettora-le con Wolfgang [...] e con il futu-ro [...] Cultura Mi-chael [...]. Hanno era un poco [...] che le cose si mettessero male. Rosa gli diceva stu-pidaggini per [...] ridere. A mezzo-giorno aspettano [...] davanti alla «Willy Brandt [...] la [...] nuova [...] della [...] che so-stituirà, ora che [...] Berlino e si fa la [...] con [...] la buona, vecchia [...] di Bonn. Nella grande hall ci [...] segni della festa . Sulla [...] gran luogo di turchi [...] di alternativi «duri», una radio, dentro una [...] recita la nenia dei risultati di Berli-no [...]. I clienti (cinque o [...] o quattro te-deschi) commentano i dati come [...] risultati della [...]. Straordinari: ha vinto dappertutto [...] salvo che nei distretti [...] andati alla Pds [...] Berg, per pochissimo, e [...] e [...]. È diventato di sinistra [...] di [...] quello dove abitano i [...] i [...] ricchissimi con le loro belle [...] quello che a [...] quaggiù nella [...] più [...] sembra lontano come la [...]. Da non [...]. Anche se il quar-tiere [...] considerato da solo, ha [...] leggerissima maggioranza alla [...]. Nelle ultime elezioni prima che Hitler proclamasse la dittatura, [...] era stato [...] quartiere di Berlino con una [...] per i nazisti. Che pensieri mai sono [...] A [...] almeno dalle parti del [...] il «mare» dei berlinesi, [...] traccia di forze della rea-zione in agguato. I rari passanti si [...] solicello quasi estivo. Non so perché, ma [...] poco buffo» e con-tinua a chiacchierare guardando [...] su e giù con le isole e [...]. E [...] invisibile al di là [...] piccolo mare, già non è più Berlino. La capitale della Germania [...]. Il pri-mo ministro Tony [...] ha espres-so molte volte [...] per il governo italiano e per Prodi [...] detto [...] un portavoce di [...]. Il «caso» è nato [...] cui [...] pomeriggio il leader laburista [...] vittoria elettorale di [...] in Germania: «È una [...] avremo governi di centrosini-stra in Gran Bretagna, Francia [...] Germania». Ieri mattina, parlando alla [...] il capo del [...] Office Robin Cook ha [...] prospettive di [...] equilibri in Europa, con [...] Gran Bretagna che gioca in «serie A» assieme a Francia [...] Germania. E in [...] alla radio francese Europe 1 [...] ha da parte [...] riconfermato [...] storica» [...] e ha indicato che si [...] un «legame» addizionale tra Bonn e Londra. Secondo un portavoce britan-nico, [...] non avrebbe menzionato Prodi [...] esternato nel contesto [...] volen-do esprimere [...] stra-da» che si profila [...] di centro-sinistra a Londra, Parigi e Bonn [...] via ad un consenso di centrosi-nistra in Europa». [...] avevano iniziato a manifestarsi malumori [...] parte del centrosinistra. E a chi gli [...] si sentisse a di-sagio tra i governi [...] di [...] e [...] Prodi ri-sponde: «Non solo [...] disagio, ma la musica [...] co-minciata io. [...] poco da fare. Gli altri sono venuti [...]. Mi ricordo le elezioni [...] il Governo ed i titoli dei giornali [...]. Adesso gli altri Paesi [...] questo mi sembra importante». /// [...] /// La Germania continuerà a [...] Mosca, ma ora si an-nunciano nuove relazioni tra Bonne [...] ami-cizia tra Kohl e [...]. È questo il succo [...] vin-citore delle elezioni Gerhard [...] che ieri ha anticipato [...] futura politica estera tedesca. [...] ha pro-spettato relazioni «più [...] Russia, ma non ha rispar-miato critiche alla [...] predecessore lamentando che finora, i rapporti «hanno [...] di essere fondati troppo strettamente [...] tra Kohl e il [...] Boris [...]. [...] insomma intende [...] elementi di attrito con Mo-sca: «Siamo [...] -ha poi ag-giunto il futuro cancelliere [...] tra Germania e Russia». Parlan-do nel corso di [...] a Bonn il trionfatore delle elezioni, riferendosi [...] sul «ponte» tra Kohl e [...] ha precisato che «non [...] una critica, ma -ha ag-giunto -penso che [...] Russia e Germania abbiano biso-gno di basi [...]. In quanto al processo [...] avviato in Russia [...] ha auspicato maggiore giustizia [...] fatto intendere che il so-stegno finanziario tedesco [...] se i capi russi [...] la strada di una [...]. La Germania -ha quindi [...] -«continuerà a sostenere il [...] se Mosca continue-rà a «rimettere ordine alle [...] Caute [...] improntate ad un certo imbarazzo per [...] di scena di Kohl, [...] Cremlino. Il portavoce del ministero [...] Esteri Vladimir [...] ha elogiato [...] di Kohl: «Ha avuto [...] -ha det-to -nella storia della [...] tutta [...]. Quanto al nuovo governo [...] Berlino, [...] portavoce si è limitato a esprimere la [...] «favorirà [...] raf-forzamento dei rapporti di [...] di partnership». [...] PARIGI Il [...] rassicura [...] GIANNI [...] PARIGI La visita che Gerhard [...] effettuerà domani a Pari-gi per [...] Jacques [...] e Lionel [...] prima del voto di domenica [...]. Il [...] tedesco era stato nella [...] giugno e poi nel luglio scorso, e [...] occasioni aveva visto Lionel [...]. In questi ultimi giorni [...] del primo mi-nistro francese e quello di [...] avevano definito i [...] visita in caso di [...]. Jacques [...] nel corso della telefonata [...] di do-menica scorsa, ha [...] suo avallo [...]. [...] tedesco pranzerà [...] il presidente della Repubblica e [...] primo pomeriggio vedrà il pri-mo ministro. Sarà accompagnato dal suo [...] affari [...] che altri non è [...] Brigitte [...] una bionda signora che [...] di interprete in innumere-voli vertici bilaterali tra [...] e Kohl e che [...] ha vo-luto promuovere ad [...] politico (consigliato -si dice -dal ministro degli Esteri Hubert [...] che fu per lunghi [...]. Le due [...] come si vede, sono già [...] fase avanzata di cooperazione, al punto da [...] i collaborato-ri. A Bonn come a Parigi [...] ben consapevoli dello stato di «impas-se» nel [...] i rapporti bilaterali. Lionel [...] ieri [...] ammesso a chiare lettere: «Abbia-mo [...] -ha detto -di dare nuovo slancio alla nostra coope-razione [...] di rinnovare, anche a li-vello istituzionale, relazioni bila-terali che [...] forse diventate un [...]. Era stato lo stesso Gerhard [...] nei mesi scorsi, del [...] una riscrittura del testo fondatore della cooperazione [...] che nel lontano 1962 [...] De Gaulle e il cancelliere [...]. Jacques [...] è [...] per un lavoro di ammodernamento [...] trattato. Ma al di là [...] di ri-scritture, per Parigi e Bonn si [...]. [...] Brigitte [...] «la Germania con [...] è un paese normale, [...] che vuole non è più [...] inquadramento per [...] deriva ma [...] nella quale stare su un [...] di parità con gli altri». Per lo staff del [...] (i suoi collaborato-ri sono molto [...] dai media francesi) è evidente la preoccupa-zione di tranquillizzare [...] partner [...] Reno: [...] «continuità in politica estera» ma [...] evolu-zione rispetto [...] Kohl. Lionel [...] sembra pronto e disponibi-le [...]. Jac-ques [...] non si sbilancia, [...] a dichiararsi convinto -come [...] fare ancora ieri -«che [...] continuerà [...] di costruzione europea di Helmut Kohl». Ma al di là [...] i fatti a rendere caduco un certo [...]. [...] di [...] verso Londra innanzi tutto, che [...] temere ai [...] specie di [...] a spese di Parigi. Ma anche la [...] alleanza tra le Borse [...] Francoforte [...] Lon-dra, sempre a spese di Parigi. È ve-ro, dal trattato [...] sono passati [...] anni. Se [...] vuol restare privilegiato, deve [...]. /// [...] /// ORA PUÒ INIZIARE UNA NUOVA ERA PETER [...] cambiata [...] Come quando, un bel giorno [...] primi [...] finì [...] anche lui vec-chio testardo che [...] rifiutava di [...] I numeri parlano chiaro. Solo una volta nella storia [...] del dopoguerra la [...] era riuscita di [...]. [...] e Brandt, sulla scia del [...] e del-la [...] Ostpolitik, vinceva le ele-zioni con [...] vantaggio di solo mezzo punto percentuale. Ora [...] stacca la [...] con quasi 6 punti. Ad una coalizione [...] i numeri danno una maggioranza [...] 21 seggi. [...] quindi una maggioranza chiara e [...] ma senza bipartitismo. Nel [...] entra [...] una pluralità di partiti, dei [...] ciascuno rap-presenta interessi difficilmente [...] formazioni. La [...] è qualche co-sa come [...] imprese e dei liberi professionisti. I Verdi sono ansiosi [...] nuo-va politica di «sviluppo sosteni-bile» e infine [...] Pds che riesce a superare la barriera di [...]. Conviene fermar-si un momento [...] sulla funzione di questo strano partito nato [...] miracolosa-mente dal cadavere della Sed, il partito [...]. Per questa [...] origine la Pds è rima-sta [...] corpo estraneo nella socie-tà della Germania occidentale, dove raccoglie [...] nul-la rispetto al [...] nella [...]. Per gli occidentali, i [...] gli elettori del Pds [...]. Ma chi supera la [...] guar-dando [...] più da vicino è [...] presenza in que-sto partito di giovani (insieme [...] vivacità del dibattito interno e dalla qualità [...]. [...] campagna elettorale della Pds [...] su un certo vittimismo degli [...]. Ma è anche vero [...] impor-tante della memoria storica del-la Germania è [...] questo partito. Per fare un esem-pio, la Pds è [...] istanza che ricorda una figura [...] come Rosa Luxemburg o Clara [...] coraggiosa pre-sidente anziana del [...]. In breve: non sarà [...] modo produttivo la storia della [...] (tutta e non solo [...] Stasi) senza la collabora-zione della Pds. Non ci sarà una integrazione [...] senza questa rielaborazione. Quindi la presenza anche [...] Pds [...] nuovo [...] presenza osteggiata da tutti, [...] fatto positivo. Ma il fatto più im-portante [...] elettori tedeschi siano riusciti a [...] una parte notevole della classe politi-ca con il voto [...] senza dover ricor-rere [...] del potere giudizia-rio. Kohl, [...] Blüm hanno già dato [...] loro funzioni di partito. Era accaduto con Erhard, [...] ac-cade di regola con [...] della Repubblica: fanno posto ad altri. È [...] di costu-me più che di [...] e non [...] i contenuti, ma questo co-stume [...] evitato finora che il [...] stagnante. Lo slogan della [...] «la Germania ha bisogno [...] cancelliere», uno slo-gan sconcertante nella [...] ba-nalità, ha funzionato. [...] parte, gli slogan di tutti [...] partiti, anche [...] insuperabile. Parlando [...] Kohl e i suoi [...] termine «paesaggi fio-renti». In quasi tutti i grandi [...] uscivano, anche in con-comitanza con il [...] Clinton, analisi più o meno [...] sui rischi di una democra-zia condizionata dai media. Le previsioni davano un [...]. E poi la sorpresa. La parteci-pazione alle elezioni [...]. E la seconda sorpresa. Nella [...] prima conferenza stampa dopo [...] pareva [...] chiamando le cose con [...] (attaccando gli esoneri fi-scali per investimenti non [...] escludendo ca-tegoricamente una restituzione dei terreni espropriati [...] attuata dai sovietici subito dopo la guerra, [...] da una lobby ab-bastanza forte di vecchi [...]. La stessa decisione di ini-ziare [...] le trattative per una coalizione coni [...] tutte le avances fatte alla [...] per una grande coalizione significa [...] vuole go-vernare da vero. In [...] i Verdi avranno un [...]. Lo sanno e si [...] atteggiamenti conci-lianti. Tutti sanno che hanno [...] di far valere con cautela il proprio [...] pro-pri sogni che non va sprecata. Così come [...] e [...] formando un «duetto vin-cente» anche [...] Verdi pare abbia-no imparata la lezione. Ma a quale fine? Riecco [...] cambia veramente [...] Il vo-to, il ricambio [...] e il rapporto di forze uscito dalle [...] sorprendente permettono un ritorno della poli-tica. /// [...] /// Ma a quale fine? Riecco [...] cambia veramente [...] Il vo-to, il ricambio [...] e il rapporto di forze uscito dalle [...] sorprendente permettono un ritorno della poli-tica. (0)
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