La vita, in questo [...] non è altro che [...] queste radici culturali, in eterno pericolo di [...]. Di [...] un periodico ritorno nella [...] pure, la funzione della [...] poesia, ora in dialetto molisano) anche quale [...] ed integrare detto ritorno, fìsico e metaforico [...]. In questo senso, Molise Molise, [...] autobiografia pubblicata quando ha ormai raggiunto la [...] anche essere letta come «epos narrativo, in [...] quale il [...] sviluppa una inchiesta totale [...] di uomo e di scrittore sul filo [...] tesa ed emotivamente sostenuta, un tentativo di [...] delle esperienze passate e presenti, e di [...] vita filtrata da una evidente volontà di [...] da una forte tensione emotiva» (Gian Battista Faralli). Nel [...] circa otto anni dopo [...] con il suo paese, [...] in occasione di un [...] Italia, chiederà, quasi con rinnovato entusiasmo, alla Mondadori [...] suoi libri scritti in America. Per dare conto [...] e tergiversante reazione della casa [...] sarà sufficiente citare un passo di una lettera di Nicolò Gallo a Vittorio Sereni: «Oltre tutto, in fine, non [...] nasconderti una riserva più generale, circa [...] di riproporre un nome come [...] di [...] il manicheismo inveterato. Del resto, se ne [...] conto lo stesso scrittore molisano, che per [...] lettera a Sereni, che può essere posta [...] suo assai tormentato rapporto con [...]. Ero tornato ricco di manoscritti, [...] sono le [...] cose di scrittore, e dovrò [...] (forse) di nuovo [...] se gli anni che sono [...] non fossero serviti a niente. Capita sempre cosi alla [...] ne va. Non dovrebbero mai più tornare. In ogni modo ciò [...] è che dovrò ripartire alla fine di [...] ho concluso nulla. Mi pare di essere ben [...] alla serata [...] con liquori, dolciumi e persino [...] -ma la donna attesa non viene. Capitò a Torri, tanti [...]. ///
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Capitò a Torri, tanti [...].