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Anche se sui suo [...] la nebbia, come lei dice, il suo [...] ironico, ammic-cante. Ha attraversato il novecento [...] di andare oltre. La siga-retta che porta [...] volut-tà lascia un alone di fumo azzurro. Ma già che sono eccentrica, [...] poi dovessi [...] in giro con una tabacchiera, [...] prenderebbero per matta». Joyce Lussu se ne [...] una bella seggiola, comoda e lar-ga, quella [...] contadine era riservata ai capifamiglia, ai più [...]. È impaziente perché una ca-duta [...] costretta a fermarsi per qualche settimana. A 84 anni non [...] ricominciare a tuffarsi nella mischia, in mezzo [...] raccontare loro del mondo, della lotta al [...] al colo-nialismo. Una ribelle nata, in [...] e in largo per [...]. /// [...] /// Joyce è stata per [...] di Emilio Lussu, uno dei fondatori di Giustizia [...] Liber-tà e del partito [...] un padre della patria. Lei, la pasionaria, deve [...] se ancora adesso ne parla con adorazione. In luoghi sperduti co-me [...] un grande apparato religioso, quando nacque fu [...] zia che aveva fama di maga e [...] que-sto è indovinato». Avi inglesi e radicali Le [...] Joyce affondano nella lontana Inghilterra quando agli [...] scorso uno dei suoi avi venne nelle Marche [...] delle terre. Il padre respirò la [...] e libertaria della cultura inglese ed entrò [...] con la [...] famiglia di proprietari ter-rieri. Joyce ha vissuto la [...] infanzia a Firenze. È nella città toscana che [...] del fascismo. Abitava nel nostro stesso [...]. Entrarono in casa [...] e lo ammazzarono a colpi [...] pi-stola. Nel [...] gli squadristi aggrediro-no mio padre [...] mio fratello. Torna-rono a casa sanguinanti. Da quel momento giurai [...] che se rissa aveva da essere, nella [...] stata [...] e non solo i [...]. Comincia con grinta la [...] di Joyce. La famiglia entrata nel [...] riesce ad espa-triare in Svizzera con un [...]. Inizia così una vita da [...] senza un soldo in tasca, senza una casa, senza [...] lavoro. Quel vagabondaggio in giro per [...] per me bambina era affasci-nante. Non si andava a [...]. Era un bel vantaggio. Ma [...] non ci mancò. Essendo i nostri genitori [...] il tempo per [...] loro. Del resto studia-re era [...] affermare la nostra dignità e il nostro [...] che non avevamo né soldi né documenti [...]. Mio padre aveva contatti [...] più avanzata della borghesia intellettua-le europea e [...]. Ero ancora ragazzina e [...] discuteva tanto della Ri-voluzione [...]. Un evento che mi [...]. Su questo argomen-to Joyce, [...] poi anche vivaci dispute con Benedetto Croce. Non dimentichiamo che era [...] terrie-ro. Quando lo andavamo a [...] bellissima casa di Napoli fi-nivamo sempre per [...] non cedevo nella mia ammirazione per la Rivoluzione [...]. Sicché gli tenevo testa [...] la voce tutti e due con grande [...] di ca-sa. Quando gli squadristi una [...] portone del suo palazzo, entrarono nella biblioteca [...] buttare giù dagli scaffali i libri per [...] uo-mo, piccolo in senso fisico, si pre-sentò [...] notte sulla porta e con tale furore [...] ad inveire contro di loro che alla [...]. Questo suo atto di [...] e me lo fece am-mirare». Mentre se ne stava in [...] per [...] Joyce assistette [...] del nazismo. Nei primi anni trenta [...] democrati-ci tedeschi se ne andò [...] di [...] tempio dei filosofi. Noi studenti di sinistra decidemmo [...] organizzarci per [...] e fare con lui un [...] di piazza. Il compito di [...] fu affidato a me perché [...] conoscevo già [...] del fascismo. Ma il giorno prima [...] ad arrivare i nazisti del servizio [...]. Erano come un esercito. Non fu possibile nemmeno [...] chilo-metri. Ritornai in università dove [...] che era mia professore [...]. Allora mi sono avvicinata [...] loro: sta succedendo qualcosa di terribile; io [...] fascismo, badate che ri-schiate anche voi. Questi grandi so-loni mi [...] di compatimento e mi risposero: signo-rina perché [...] Lasci che questi ragazzotti si sfoghino perché [...] i dotti, che avre-mo in mano la [...]. Allora di fronte a [...] totale imbecillità ho capito di colpo che [...] una cultura non dovevo seguire i filosofi, [...]. Da allora Joyce entra [...] contatta i gruppi di Giusti-zia e Libertà. È incaricata di portare [...] Emilio Lussu un messaggio del fratello che tenta di [...] Ponza dove è stato inviato al confino. [...] con Lussu avviene ad [...] sul lago Lemano. Sì, esiste il colpo [...]. Esistono i grandi amori. Scatta una scintilla che è [...] specie di vulcano». Joyce è una bellissima [...] azzurri e dalle trecce bionde. /// [...] /// Io avevo 22 anni [...]. In più era malato [...]. Gli avevano tolto un [...]. Non volle [...] e mi cacciò via. Ma io non mi [...] appena uscì dal sanatorio mi sono messa [...] e una volta trovato non me lo [...] sfuggire». Insieme a Lussu gira tutta [...] per preparare [...] al fasci-smo. È sempre pronta a [...]. Prova anche a fare [...] farsi lanciare in Italia dietro le linee [...]. Fa un corso di [...] Londra che dura tre mesi. Rientra in Italia nel [...] caduta del governo Mussolini. Poi ar-riva [...] 8 settembre con lo sbanda-mento [...]. Viene incarica-ta dal [...] il comitato di liberazione [...] un messaggio al governo Badoglio che si [...] Bari, [...] liberata. Marcia per otto giorni [...] piedi mezza Italia. Durante quel tragitto si [...] incinta. Mi sentivo bene, ed [...] entu-siasta. Il bambino non ne [...]. Continuai nella mia missio-ne». Quando riesce a superare [...] fuoco, dove i due eserciti si fronteggiano, [...] americani. Minacciano di [...] poi [...] viene chiarito. A Ro-ma partecipa alla [...] Liberazio-ne. Racconta del suo furore [...] tedeschi. E de-cisi di uccidere [...] tede-schi. Ero munita di un [...] scatto. Mi incamminai verso il [...] e ne trovai uno, [...]. Quando mi affiancai lui [...] fazzoletto per [...] il naso. Bastò quel gesto umano [...] idea e sopire i miei istinti bellicosi». La nascita del figlio Pochi [...] delle truppe alleate a Roma, [...] del [...] Joyce diventa madre, nasce [...] Giovanni. Ci eravamo buttati a [...]. /// [...] /// Dopo il [...] stata una re-staurazione. Sono stati salvati ele-menti [...] ci troviamo ancora oggi». Joyce non si chiuse [...] madre o di moglie. Trovò il modo di [...] lei stessa chiama una « vice-madre», una [...] Emilio Lussu, anche lei sarda, che andò a [...] per 25 anni. Una donna [...] molto importante per mio figlio», [...] Joyce. Se le andava stretto [...] ma-dre, detestava anche vivere [...] «seppure piacevole» di Emilio Lussu. Se scrivevo un libro [...] politica, mi rinfacciavano che lo facevo per-ché [...] di Lussu. Così, in-sieme ad Emilio, [...] delle lotte [...] a titolo per-sonale e [...]. /// [...] /// Dal 1958 alla 1968 [...] Joyce viaggia [...] e sostiene con iniziative [...] anche clamorose, le guerriglie contro il colonialismo [...] Guinea Bissau, Mozambi-co, Angola. Gira in Europa per [...] di questi movimenti di liberazione. Con un sotterfugio rie-sce ad [...] una rocambole-sca fuga dalla prigionia in Portogallo di Agostino Neto, capo della resi-stenza [...]. Ma [...] non le basta. Se ne va anche [...] Medio Oriente per sostene-re la lotta del [...] curdo. Si unisce a [...] e [...] due capi parti-giani che [...] del [...] curdo. Poi, dal Kurdistan finisce [...] Cina [...] in piena rivoluzione culturale. In Italia partecipa ai [...]. Poi è arrivato il [...] Joyce critica aspramente. Comincia a frequentare le [...]. Adesso si definisce una «nonna [...]. E proprio di re-cente [...] vita leg-gendaria ad una [...] Silvia Ballestra, che ne ha fatto un li-bro («Joyce L. Una vita contro», Bal-dini [...] Castoldi), [...] da ieri è nelle li-brerie. Adesso Joyce non vede [...] di abbandonare la [...] seggiola e [...] nelle scuole a «raccontare». Ma ha anche un [...] di scrivere un libro sulla civetteria. Così ama definirsi Joyce Lussu, [...] anni, [...] pasionaria del secolo. Era ancora bambina quando [...] nella mischia. Le sue liti con Croce [...]. Dalla lotta partigiana in Italia, [...] contro il colonialismo in Africa. Il suo grande amore [...] Emilio Lussu. /// [...] /// Il suo grande amore [...] Emilio Lussu. (0)
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