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[...] parlamentare con i banchi [...] de-serti è una immagine assolutamen-te [...] nella vita politica italiana che esprime drammaticamente lo scontro [...] sta dividendo il Paese. Da destra si grida [...] del Parlamento. Dal centro sinistra (ma [...] centro sinistra, se si considera-no le prese [...] stesse gerarchie ecclesiastiche e la reazio-ne di [...] stampa di im-pronta liberale) si risponde che [...] non solo pretestuoso, ma anche irresponsabile se [...] posta in gioco: una legge fi-nanziaria che [...] pena non solo [...] in Euro-pa, ma anche [...]. È vero che spetta alla [...] di [...] e di [...] ma è altrettanto vero che [...] non può mancare al suo ruolo abbandonando il dibatti-to. Sul banco degli imputati [...] messo le deleghe che il go-verno ha [...] ma-teria fiscale. A rischio è anche [...] riforme istituzionali e co-stituzionali, il cui «carro», [...] Paolo Mieli, «ha già una ruota [...] sprofondata nel fango». Per il costituzionalista Sabino Cassese, [...] deleghe è una questione pretestuosa. Il legislatore è sempre [...] più che il Parlamento. In tutti i Paesi [...] fanno poche leggi importanti -afferma Cassese -. Tutti i governi della Re-pubblica [...] hanno chie-sto le deleghe. [...] riforma tributaria è stata fatta [...] delega e nessuno ha mai gridato [...] del Par-lamento. La mia convinzione è [...] dinanzi ad un pretesto che fa parte [...] politi-ca». Per le deleghe la Costituzione [...] precise garanzie. Die-tro allo scontro politico e [...] stru-mentalizzazione, [...] Non [...] dubbio che il governo pos-sa [...] al Parlamento deleghe per legiferare. Così come non [...] dubbio che la Costituzione [...] garanzie [...] del potere delegato: tempo [...] criteri indi-cati dal Parlamento il cui parere [...] per la loro definiti-va approvazione. Il che vuol dire [...] ha la delega ma non può [...] senza [...] sentito prima il parere [...] Camera A suo avviso il governo ha fatto tutto [...] Dal punto di vista del governo ho [...] sia comportato correttamente. Altra cosa, invece, è [...] governo abbia capito la nuova veste e [...] nella quale viene a [...]. Da que-sto punto di [...] il go-verno abbia fatto due errori: uno [...] ed un secondo che riguarda i rapporti [...] Parla-mento. In cosa consiste quello [...] «errore di politica legislati-va»? Lei sa che [...] modi per legi-ferare, che definirei tre «porte» [...] governo: si può agire con proposte di [...] i decreti leg-ge e, infine, con i [...] con le deleghe. Legifera-re è molto costoso [...] Parlamento la maggioranza è risi-cata. Dal punto di vista [...] il governo non si è reso conto [...] chiusa la porta delle leggi e, dopo [...] Corte Costituzionale an-che la porta dei decreti legge, [...] tattica (anche se pretestuosa) di Berlusconi finiva [...] la porta dei de-creti delegati. Intelligenza avrebbe voluto che [...] ad una quarta porta che è restata [...] delegificare, legiferare per principi e, infine, adottare [...]. Da questo pun-to di vista [...] stata invece mancan-za di fantasia nel mettere a punto [...] politica legislativa. Insomma la destra sta [...] il governo non sta [...] governare. Il secondo punto che [...] mi sembra che investa le ri-forme costituzionali. Secondo [...] quel che sta avvenendo [...] di portare [...] la Bicamerale. Sono di [...] grandi opinionisti di quotidiani [...] o la Stampa. Lei che ne pensa? Sì, [...] punto del quale oc-corre rendersi conto è [...] abbiamo un sistema elet-torale quasi maggioritario e [...] parlamentare. Due anime contrapposte che [...]. [...] ha ragio-ne a battere [...] sul chiodo delle riforme costituzionali. Però, il governo dovrebbe [...] questa situazione paradossale. Invece, Prodi è stato [...] verità con minore aggressività, di compiere lo [...] errore che fece Berlusconi [...] ca-po del governo: quello [...] dal [...] e di sentirsi rispon-dere «devi [...] Parlamen-to». I voti contano. Come [...] al-lora in una situazione [...] In questa situazione i miei consigli per il [...] pri-mo di non fare la voce grossa. Ber-lusconi [...] fatta ed è caduto su [...]. In secondo luogo, tenere conto [...] questa situazione di ambi-guità: da essa si può cercare [...] usci-re (ma può [...] non il governo) oppure si [...] cercare di [...] e [...]. [...] Jo-hnson, uno dei maggiori [...] Stati Uniti, faceva colazione ogni giorno con senatori [...] cioè il lobbista per suo conto. Vorrei che lo facesse [...] con il Parlamento. Il nostro governo, invece, [...] questo punto di vista: ha un sottose-gretario [...] non è parlamentare e ha un sottosegreta-rio [...] il Parlamento che non fa parte del [...]. Il governo, insomma, la [...] la deve con-quistare tutti i giorni in Parlamento [...] vuol dire non alzare la vo-ce e [...] una buona lob-by parlamentare Michele Salvati propone [...] gabinetto. Lei che ne dice? Non [...] proposte di tipo or-ganizzativo. Ho messo il dito [...] che riguardano fatti tecnici precisi e non [...] aspetti più politici. Credo che basti-no gli [...] sono adesso. Sono però anche stupito [...] tanto esperte e capaci si muovano così [...]. Se avessimo tanti Ciampi. Per me Ciampi è [...] seguire. Ha sempre [...] mette ogni gior-no a [...] di un mosai-co secondo un disegno che [...] e privatizza-zioni. Questo vuol dire fare [...]. È ri-conosciuto ormai da [...] di governo più efficace e fattivo. Se ci fosse una [...] forte quanto la politica economica e finanziaria, [...] governo vincente. [...] è che stiamo viven-do una [...] senza precedenti. Si rincorrono le accuse [...] si richiamano i rischi [...] ha scritto lo stesso Indro Montanelli in [...] Corriere della Sera. [...] il ri-schio di imboccare una [...] senza uscita? No, non lo credo. Vede, [...] è un [...] il Paese della commedia. Quella forzatura poi attenuata [...] («Punire Cuba? Combattiamo [...] americana») mi faceva apparire, [...] vero inte-gralista, specie considerando che a fianco Renzo Foa [...] («ma i diritti umani e civili non [...]. Ho raccontato gli Stati Uniti [...] cultura nordamericana con passione per venticinque anni [...] frainteso e inoltre, sui limiti democratici della [...] Castro, dal partito unico, alla stampa ancora [...] vissuta per colpa [...] che porta ancora a [...] anche gli onesti dissidenti, io avevo parlato [...] commento. Quello quindi che mi [...] che mi convince a cercare un dibattito [...] diverso atteggiamento tenuto, anche da una parte [...] si parla di diritti calpestati. Per chi come me, [...] i bollettini di [...] e, quan-do ha potuto [...] con questa benemerita istituzione, ap-pare sorprendente che [...] come Foa, giustamente preoccupati delle duecento righe [...] Cuba nel rapporto sui diritti umani del 1996, [...] voglia di sfogliare il volume per prendere [...] di quante più righe sono riservate alla [...] paesi [...] ma anche come quasi [...] di quella parte del mondo che noi [...] alla democra-zia, siano responsabili o conniventi di [...] squadroni della morte, di condizioni inumane di [...] minori, traf-fico di organi di bambini. Tutti drammi di cui Cuba [...] anche se si incaponisce a non accettare [...] e a rifiutare il lato più estremo [...] lo definisce il Papa) del capitalismo, cioè [...]. Certo anche la sola [...] un opposito-re non è accettabile, ma la [...] quanti bambini bra-siliani dovranno essere ammazzati dalla [...] già accertati perché il [...] stessa attenzione di un dissidente cu-bano, e [...] in Italia il presidente Cardoso (ex sociolo-go [...] Sorbona [...] pure si sta sforzando di recuperare uno [...] Stato legale) qualcuno, compresi i radicali, o la [...] Ca-stro, gliene chieda ragione? E chi avrà [...] notizie al gover-no brasiliano, ritenuto ormai democratico [...] dei [...] sindacalisti o difensori dei [...] (gli estrattori di caucciù) ogni anno uccisi [...] Chico Mendez nel silenzio dei media internazionali? Forse [...] si deve fare perché il multipartiti-smo assicura [...] democrazia? Jaime [...] uno dei giornalisti più [...] e uno degli studiosi [...] rivolta [...] mi ha raccontato sabato, [...] di Castro alla Fao: «La settimana scorsa, [...] di [...] nel mio paese, sono [...] ma forse della fa-migerata [...] hanno fatto fuoco su quei poveri cristi. Ci so-no stati quattro morti [...] una ventina di feriti». Mi domando quanti di [...] fra [...] più dimen-ticata del mondo [...] perché abbiano una divulga-zione e un dibattito [...] vera o inventata sulla man-canza di democrazia [...] Cuba. Non si tratta di [...] co-me accadde colpevolmente con [...] Sovietica di Breznev o [...] Cina [...] Rivoluzione culturale, ma di chiedere, ora che [...] ideo-logie, ad una sinistra moderna o a [...] quanto è lecito fare [...] Cuba mentre si assolvono false democrazie o [...] criminali. Pierre [...] ambientalista belga, segretario generale [...] una delle organizzazioni non [...] collaborato per sei anni con la Banca [...] dimesso affermando «di non volere essere complice [...]. Se la lettera fosse [...] qualche giornale italiano avremmo letto fra [...] muore e la Banca [...]. [...] e [...] orientale vedono le loro [...] la Banca mondiale appoggia le iniziative del Fondo [...] del Gatt che autorizzano questo saccheggio di [...] intellettuali. [...] Latina, come gli altri [...] con orrore che i suoi bambini vengono [...] lavoro e, cosa ancora più orribile, come [...] organi per il prospero merca-to dei trapianti [...] Nord America». E ancora: «Voi (la Banca [...] la macchina più straordinaria e sofisticata di [...] oggi esiste nel mondo per imporre a [...] di fa-talità che porta a rassegnarsi e [...] lo sviluppo sia riservato a pochi e [...] altri che non sono ritenuti abbastanza competitivi [...] rimanga che [...] povertà». Non è questa, di [...] più plateali violazioni dei diritti umani mai [...] Betto, domenicano della Teologia [...] scritto recen-temente: «Come si può insistere sui [...] a Cuba quando nel continente, nel mio [...] Brasile, a milioni di persone sono ancora negati [...] cioè un tetto, il cibo, uno straccio [...]. Non esiste certo una graduatoria [...] importanza dei diritti negati. Ma per-ché 300 dissidenti [...] chi ha a cuore la libertà di [...] vale più delle sofferenze di milioni di [...] nello stesso continente? È imbarazzante chiedere ragione [...] Castro [...] esempio come hanno fatto i radicali, dei [...] scontati da Mario [...] de [...] e poi dimenticarsi di [...] Clinton per i [...] anni di galera inflitti, [...] Stati Uniti, a Silvia [...] per un reato di [...] storie come quelle del pellerossa [...] o del giornalista afroamericano [...] condannati a morte anche [...] ormai le prove della loro innocenza. Credo che questa onestà [...] lo sforzo di chi si dice progressista [...] mondo più giusto. Il costituziona-lista Sabino Cassese [...] «Tutti i governi della Re-pubblica italiana hanno chiesto [...]. [...] riforma tributaria è stata fatta [...] delega e nessuno ha gridato [...] del Parlamento». Per Cassese il governo [...] correttamente, ma ha commesso due errori: nella [...] della politica legislativa e nei rapporti col Parlamento. RENZO CASSIGOLI Direttore responsabile: Giuseppe Caldarola Condirettore: Piero Sansonetti Direttore editoriale: Antonio Zollo Vicedirettore: Marco Demarco [...] Giancarlo Bosetti Redattore capo centrale: Luciano Fontana Pietro Spataro [...] 2) [...] Società Editrice de [...] S. /// [...] /// RENZO CASSIGOLI Direttore responsabile: Giuseppe Caldarola Condirettore: Piero Sansonetti Direttore editoriale: Antonio Zollo Vicedirettore: Marco Demarco [...] Giancarlo Bosetti Redattore capo centrale: Luciano Fontana Pietro Spataro [...] 2) [...] Società Editrice de [...] S. (0)
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