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Si chiederà anche quali [...] manovra potrà determina-re. Se è vero che, [...] di decisione, la Legge Finanziaria non ha [...] reazione so-ciale, perché in fondo ben bilanciata [...] Prodi, equa), diversa potrà essere la situazione [...] dovranno pagare nel 1997 quanto previsto. Nessuno pensa che ci [...] fronte a una ribellione -anche se la [...] latte mostra bene quali delicati pro-blemi esistano [...] ma reali del nostro paese -ma la [...] grande, e ne può derivare una perdita [...] maggioranza e dei sindacati. Questo non vuol dire [...] non risulti alla fine necessaria, ma Prodi [...] nessun estremismo risanatore, dunque. Il problema forse più [...] Prodi, è tuttavia quello della natura strutturale delle [...] prendere. È già al lavoro [...] rivedere lo stato sociale alla luce del [...] pubblici, ma poiché dovrebbe espri-mersi entro la [...] non avrà il tempo sufficiente per una [...] resto, il dibattito sul [...] è appena [...] le posizioni dei partiti [...] sociali, come quelle di esperti e di [...] per niente chiare. Mentre il governo pensa [...] forse da valutare se [...] qualche nuova idea per la riduzione del [...]. /// [...] /// Intanto [...] una questione di defini-zione, nei [...] pubblici, che va chia-rita. Per ragioni misteriose, [...] annuale per le liquidazioni [...] è considerato parte della [...] si tratta palesemente di una entrata (per [...] di più larga-mente indipendente dai conti pubbli-ci [...] il rap-porto tra imprese e lavoratori. Si tratta di una [...] il 2 per cento del Pil) che, [...] faciliterebbe [...] il ri-spetto dei parametri [...] Maastricht. Si possono poi portare [...] deficit le entrate dalle privatizzazioni, che ora [...] come una riduzione del debito: non si [...] misura permanente o strutturale, ma aiuterebbe, in [...] ripre-sa economica che accresca il gettito tributario. Infine, si potrebbe chiedere [...] Commissione [...] di esclu-dere dal nostro deficit di bilancio [...] quanto diamo [...] europea e quanto incassiamo [...]. È noto che siamo [...] spendere i fondi Ue: in buona parte [...] proprio dagli sforzi del governo di re-stringere [...] è facile vedere come una politica volta [...] spesa determini serie difficoltà [...] la stessa spesa in [...]. Così, non è illogico chiede-re [...] cosa vuole da noi: se il rien-tro dal deficit [...] una spesa maggiore. Le cifre coinvolte non [...] stabilirebbero un principio importante: quello, cioè, di [...] politiche europee di conver-genza (i parametri di Maastricht) [...] pugni con le politiche di coe-sione (lo [...] in ritar-do) e che quindi vanno riconciliate. Yves [...] storico francese, presidente del [...] Robert Schu-man e del Forum europeo, ambedue con sede [...] Firenze, [...] assolutamente convinto che [...] economica e monetaria non [...] del nostro vecchio continente. [...] natural-mente, spera che ciò non [...]. Riterrei davvero sbagliata una [...] qualche modo, considerasse il processo unitario per [...] per liberarsi dei vincoli sociali. Dobbiamo riformare il nostro [...] sociale, ma non possiamo rinunciare a ciò [...] democrazia europea: lo Stato sociale». La conversazione, in perfetto [...] nello studio di Yves [...] a Villa Schifanoia, al [...] Firenze e Fiesole, sede del presti-gioso centro Robert Schuman [...] di [...] che, per incarico del Parlamento [...] concluso il Testo uni-co che raccoglie la [...] sempli-ficata dei trattati che governano [...] e le Comunità europee. Un lavoro che, secondo [...] potrebbe essere propedeutico ad una [...]. Ma questo -precisa -«È [...] spetta ai politici. Noi possiamo solo contribuire [...]. Avete incluso nel testo [...] di Maa-stricht? Sì. E la [...] inclusione permette di vedere [...] si fonda su tre [...] robusti allo stesso modo. [...] il pi-lastro comunitario e [...] gli altri due, si-curezza e politica estera, [...] sono molto più deboli. La nostra spe-ranza è di [...] come [...] europeo sia sbilanciato. La mia previsione, consideran-do [...] sono lunghi, è che tra qual-che anno [...] problemi come la droga o [...] di una sorta [...] euro-peo ma, a quel [...] garantire bene le libertà fondamentali. E poi [...] il pro-blema [...] che non ha soluzione a [...] nazionale. Vede, la questione va [...] di Lampedusa, ad esempio. [...] da [...] dove vanno a finire gli [...] a Torino, a Monaco, a Parigi. [...] bisogno, insomma, di una legislazione [...] Sicuro. Una legislazione che regoli [...] apertura o di chiusura nei singoli Stati, [...] gli immigrati, una volta accolti in un Paese, [...] liberamente nel-la Comunità. E tutto questo resta [...]. [...] è mal sopportata in una Europa che sembra chiudersi in se stessa. Spesso [...] la guerra tra poveri: [...] il lavoro, si dice. Non è solo un [...] ma anche di sfruttamento della mano [...] immigrata. Sono molte le cose [...]. Intanto, per cominciare a [...] inar-restabile degli immigrati dai paesi poveri, dob-biamo [...] sviluppo ai loro paesi [...] guardando, per quel che [...] Mediterraneo. E poi, non possiamo [...] in concorrenza con i lavoratori euro-pei e [...] condizioni di lavoro che comportano salari tanto [...]. Parlo co-me francese, cittadino di [...] Paese dove [...] è stata spesso un problema [...] sopratutto quando [...] stata disoccupazione. Non è un problema [...]. [...] questione è di considerare [...] come una ric-chezza potenziale. Non si può dimenticare [...] 20-25 per cento dei francesi hanno un [...] madre, un nonno o una nonna di [...]. Siamo una nazione a cultura [...] e credo che questo abbia contribuito a dare alla Francia una ricchezza addizionale. Ma per [...] ci vogliono almeno due generazioni. Ci vuole tempo, e [...] non sia solo linguistica e culturale, ma [...]. Troppo spesso queste popolazioni [...] periferie in condizioni di-sumane. Sono problemi molto difficili [...] possono affrontare o esorcizzare chiudendo gli occhi [...]. La diversità, dunque. Che non è solo [...]. /// [...] /// Può essere la [...]. Ai rischi che lei [...] quindi la secessione. Questo è uno dei [...]. Anche perchè, da due [...] è stato trattato così male che ne [...] prezzo. So-pratutto [...] quando si è identificata [...] un gruppo [...] cosicchè ogni qual volta [...] non parla la nostra lingua o non [...] noi, si arriva alla divisione. È così che sono [...] come quello russo o quello austro-ungarico e [...] avuti due grandi conflitti mondiali. [...] non si par-lava di [...] era questa la sostan-za. Dopo la guerra si [...] carte con grandi trasferimenti di popolazione. E [...] di oggi? La cosa [...] paura [...] di oggi è questa [...] egoi-smo sulla base della diversità. La [...] non esiste, fino a [...] sono persone che afferma-no la diversità di [...] Paese e il suo distacco [...]. Con la possibilità che [...] spesso a forte sviluppo economico (come la Lombardia [...] Veneto), possano tranquillamente sopravvivere [...] della europeizzazione o della [...]. Il mondo occidentale ha [...] errore riconoscendo frettolosamente le repub-bliche che uscirono [...] senza riflettere [...] che po-teva avere sulla [...] Comunità. In realtà que-ste piccole [...] la secessio-ne possono vivere bene quando sanno [...] su grandi risorse e di vivere sotto [...] Comunità. Io credo che la Comuni-tà [...] affermare chiaramente che non sono accettabili divisioni [...] Stati [...] ne fanno parte. Si parla [...] delle Regioni ma, in queste [...] parlerei più [...] delle tribù. Lei ritiene che anche [...] delle Regioni ci sia un [...] un rischio. Sono favorevole [...] regionale mantenendo però saldamente [...] il proprio Paese, oltre che con [...]. Il rischio è che [...] di questi piccoli Paesi possano sopravvivere economica-mente [...] sistema economico e finan-ziario multinazionale in virtù [...] imprese possono giocare su questi piccoli pae-si. La soluzione non sta [...] insomma. Il fondamento dovrebbe essere [...] federalismo solidale? Io sono convinto che le [...] sopratutto dopo la seconda guerra mon-diale, sono [...] di soli-darietà [...] (lo Stato sociale) e [...] redistribuzione delle risorse per aiutare le regioni [...]. Oggi, per effetto del [...] in-vece un attacco frontale contro la solidarietà [...]. Assistiamo così al paradosso [...] i Paesi Ba-schi o la Catalogna, da [...] a Bruxelles finanziamenti stanziati dalla Comuni-tà per [...] e sociale, e [...] rifiutano la redistribuzione della [...] aiutare, ad esempio, [...]. Quello che vorrebbe Bossi, [...] ita-liano. È lo stesso comportamento [...] Bossi: [...] a livello nazionale quello che si chiede [...]. E poi [...] la grande finanza o [...] i cui capitali saltano tutte le frontiere. Se posso parafrasare una [...] dire che oggi non sono i proletari [...] grande finanza a non avere patria. Esemplare da questo punto di [...] di Londra, grande piazza finanziaria, [...] la quale [...] non è un problema. Agli inglesi va bene [...] che la Comunità. Il loro orizzonte si [...] del denaro da trasferire da un Paese [...]. Da un osservatorio privilegiato [...] Centro Schuman, come vede [...] che ci si prepara? Fin [...] si è cominciato a parlare di [...] attraversato fasi critiche. Non dobbiamo essere nè [...] le cose sono difficili, nè troppo pessimisti, [...] pensa bene, una terribile guerra civile come [...] esplosa un se-colo dopo [...] della federazione degli Stati [...]. Ma i ricorsi storici [...] da interpretare. Io credo che se [...] mo-netaria sarà accompagnata da uno [...] e sociale [...] di questo grande salto potremo [...]. Altrimen-ti, come le dicevo, [...] che [...] si spacchi se una [...] e monetaria non avrà un contrappeso politi-co, [...] sociale. Yves [...] storico francese, presidente del Centro [...] e del Fo-rum europeo, parla [...] Stato sociale e di una serie di pro-blemi cruciali [...] alla seces-sione. RENZO CASSIGOLI Direttore responsabile: Giuseppe Caldarola Condirettore: Piero Sansonetti Vicedirettore: Marco Demarco (vicario) Giancarlo Bosetti Redattore [...] centrale: Pietro Spataro [...] Società Editrice de [...] S. /// [...] /// RENZO CASSIGOLI Direttore responsabile: Giuseppe Caldarola Condirettore: Piero Sansonetti Vicedirettore: Marco Demarco (vicario) Giancarlo Bosetti Redattore [...] centrale: Pietro Spataro [...] Società Editrice de [...] S. (0)
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