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[...] è allora [...] di pensato e pensiero, [...] ne facciamo parte, in quanto umani siamo [...] pensati, nonché pensanti questi pensieri». Fichte? Hegel? Gentile? No, [...] di fantascienza. Certo uno dei più [...] Philip [...]. Dick, [...] Usa degli dei «replicanti», [...] ispirato film «cult» come [...] e «Atto di forza». Il passo citato, potrete [...] bel libro di scritti «filosofici» di Dick: «Mutazioni», [...] di Lawrence [...] Feltrinelli (tr. /// [...] /// Quel passo è [...] abbagliante della vera indole [...] «popolare», morto povero nel 1982, che amava [...] che romanziere. E che usava la [...] per «intrattenere», bensì, a sentire lui stesso, [...] verità delle cose. Dick, partiva dalle «anomalie [...]. Dalla dittatura delle simulazioni [...]. Aveva capito che la [...] di lacerare il velo di Maya della [...] il massimo acceleratore di «finzioni vere». Un formidabile moltiplicatore di [...] cui vortice è impervio distinguere tra realtà [...]. Di [...] i labirinti futuribili delle [...] Dick, che gli valsero la qualifica di «Borges [...]. Da [...] però, biograficamente segnato dal [...] esprimeva [...] che il volto più [...] la perdita e la frantumazione del senso. E nella spirale di un [...] dubbio cartesiano, ingigantito [...] e dalla biochimica, Dick cercò [...] via di uscita. E alla fine, sulla scorta [...] presocratici greci, credette di [...] in una sorta di autogoverno [...] del caos: in [...] soltanto [...] del Tutto. Proprio come quella del [...]. Della macchina pensante che vede [...] ritorno del tempo [...] in cui il suo tempo [...] scaduto. Bruno [...] Philip Dick, la serietà [...] Parla lo studioso triestino di estetica, autore [...] molto polemici: «Conformisti» e «Fatti e [...] Dorfles: «Attenti alla realtà [...] È [...] feticcio, e inquina [...] «Si confonde la dilatazione [...] media e dai [...] media con una [...] dal [...]. Si tratta di espedienti [...] comportano accrescimenti del sapere, e tantomeno una [...]. [...] Dizionari sospesi Protestano i redattori Appare proprio preoccupato Gillo Dorfles nei suoi ultimi due lavori [...] «Conformisti» e [...]. [...] molto critica del mondo contem-poraneo: [...] da falsi eventi e [...]. [...] dove [...] diventa una trappola conformistica. E [...] culturale o la potenza tecnologica, [...] condanna [...] stru-mento di una dilagante «feticizzazio-ne». [...] studioso triestino, [...] anche pittore lui stesso e [...] dopo-guerra tra i fondatori del Movimento di [...] sono stati [...] dagli anni Sessanta, quando scriveva «Simbolo comuni-cazione consumo» [...] e nel [...] miti, [...] riti». E su su, at-traverso [...] al« Il fe-ticcio quotidiano», del 1988. Tutte opere nelle quali Dorfles [...] analizza-to fenomeni molto diversi fra loro, [...] teatro [...] mondo delle comunicazioni di mas-sa, [...] fra le infinite pieghe [...]. [...] questo sguardo oscillatorio, lunga-mente [...] come sa-rebbe stato possibile il libretto impla-cabile [...] che governa la nostra vita, che è [...] «Conformisti»? Oppure il saggio sui [...] la natura feticistica di [...] nostro mondo simbolico, dalla tv alla realtà [...] cerimonia-li della vita sociale? Di questo [...]. [...] spiegare che [...] un [...] ed il fascino che questa [...] ha esercitato su di lei? «Ho scelto questa espressione [...] origine americana, [...] un [...] un certo interesse. E poi perché in [...] Usa, essa indi-ca un qualcosa di fit-tizio, [...] simulato, che non esiste. Il suffisso [...] già in sé ha una [...] di fal-sità, di approssima-zione. Intitolando questo libro [...] e [...] ho voluto in un [...] che vivia-mo in un tipo di civiltà [...] che molto spesso sono illusorie, fit-tizie o [...]. La [...] si rivelano vuoti. E questo in tutti [...] politico a quello artistico e sociale. Un esempio tipi-co? Quello di [...] grande comme-morazione. /// [...] /// O di [...] tutto accade in una forma [...] è fal-sificata in partenza, perché ripresa [...] ripresi dai media, non ci [...] normalmente, ma come [...]. Questo suo ultimo lavoro [...] la continuazione de «Il fetic-cio quotidiano». Che rapporto [...] «I primi si riferiscono al [...] magico delle popolazioni barbari-che. [...] a quel passato, quando la [...] era determinata dagli incantesimi, dai talismani, da una specie [...] fede controproducente. Invece in que-sto ultimo [...] della falsi-ficazione prodotta dalla civiltà meccanica, elet-tronica». Ma i due libri, acco-munati [...] una forte in-quietudine, affrontano [...]. [...] proprio di fronte a quello [...] chiamo [...] cioè [...] nella falsità di [...] corrente, che non corrisponde a [...] ma solo ad [...]. [...] invece di pensare con [...] e parlare ed agire secondo il loro [...] sentire, finisco-no per soggiacere a quello che [...] comportamento più comodo. Non per niente cito [...] del fascismo, quando [...] un modo di essere che [...] corrisponde al proprio, ma a [...]. Mi pare che serpeggi anche [...] forte preoccupazione, direi di [...]. Nel capitolo in-titolato [...] del [...] faccio [...] e dei fenomeni artistici che [...] basano sulla crudeltà, sulle automutilazioni che ebbero inizio una [...] di anni fa, quando era-no sinceri, spontanei, autentici. Ora sono diventati di moda [...] ven-gono praticati da [...] (molto discutibili) solo perché [...] il [...]. Di tutto quanto abbiamo visto [...] famoso film [...] portatore di luoghi comuni [...]. A questo proposito lei cita [...] una polemica con Raffaele La Capria, che [...] accusata di essere [...]. Semplicemente, leggendo il suo «La [...] obiettato che la [...] difesa del senso comune non [...] convinceva. Per-ché adeguarsi ad esso [...] di quanto non sia vantaggioso. Una cosa è il [...] inglese, il buon senso antico, [...] po-sitivo. Quel che [...] comune», molto spesso fa-sulla, oppure [...] unicamente da interessi, ai quali [...] della [...] riferimento [...]. È [...] con questa defini-zione? «Ho [...] modi di essere, secondo me sbagliati, sia [...] che in campo politico. [...] sviluppi la [...] di quello che pensa il [...]. Cosa che succede assai [...]. Quasi sempre ci si con-forma [...] ottenere qualche [...]. Tornando ai [...] lei de-nuncia una feticizzazione del [...] simbolico: sino allo svuo-tamento del simbolo, alla morte [...] e [...] della vita im-maginifica. È un fenomeno che [...] dilagare della [...] «Parlo della realtà virtuale, [...] il [...] dilatare le proprie percezioni, [...] di virtuale, con [...]. Come si trattasse della vittoria [...] superiore. Credo che questo sia [...] anzi, credo che sia vero [...] si con-fonde quello che [...] un pic-colo trucco tecnico con quanto [...] della coscienza dovuta [...] del proprio sapere. È un esempio di [...] oppure di [...]. La realtà virtuale [...]. Si può dire che [...] «È un feticcio moderno. Lo è an-che nel senso [...] cui i selvaggi crede-vano nei feticci: [...] realtà virtuale [...] possibili-tà come il selvaggio credeva [...] tali-smano o al tabù che non doveva es-sere oltraggiato. Quindi è un nuovo [...]. La personalità barbarica credeva [...] talismani o gli animali totemici si potessero [...] appunto. /// [...] /// Ma che [...] moderno si serva di questi [...] selvaggio [...] dei feticci mi pare molto [...]. Soprattutto nelle stanze delle redazioni [...] Dizionario Biogra-fico degli Italiani e [...] Archeologica, sezioni della monu-mentale opera [...] il consiglio [...] a sospendere. Né sono bastate a [...] qualche gior-no fa le dichiarazioni del premio Nobel [...] medicina Rita Levi Montalcini, presidente [...] che alludevano ad una [...] della vicenda. Era prevedibile: il taglio [...] su due fiori [...]. Il primo è una [...] della nostra identità, dove si mescolano i [...] i minori. Non meno illustre [...] «costola» di consul-tazione per studiosi [...] pubblico col-to. Allo stato attuale il Dizionario [...] alla lettera «effe», [...] vede già assegnata circa [...] voci (ottomila in totale) e pronto [...] del primo volume. Su questo patrimonio sta [...] scure della soppressione. Una decisione motivata con il [...] in rosso registrato dalla [...] una perdita secca di ven-tuno [...] determinata dal ri-tardo [...] nel settore multimediale. A questo punto il [...] nel consiglio [...] preme per la moder-nizzazione, [...] intellettuali e accademici si schierano a difesa [...]. E la protesta cresce. [...] ieri sul tavolo del consiglio [...] è arrivata una lettera firmata dal direttore del Biografico, Mario [...] storico del diritto. Si dice preoccupato per [...] è per-suaso che si debba pareggiare il [...] costo di raddoppia-re [...]. Ma proprio non rie-sce [...] necessità della chiusura, visto che [...] non è destinata ad [...] rappresenta uno strumento di ricerca apprezzata in [...]. Poi è stata la volta [...] diretta dal profes-sor Moscati. Al termine di [...] assemblea condirettori, con-sulenti e [...] un nota in cui si manifesta «incre-dulità» [...] per il taglio. Si ricorda che la [...] stata condotta attraverso i più moderni sistemi [...]. Tale situazione rende «incongrua [...] sospen-sione proprio nel momento in cui si [...] tecnologici tra i principali fattori della crisi». Del malcontento, infine, si [...] i senatori della sinistra democratica che con [...] dei Beni culturali Walter Veltroni e a [...] Luigi Berlinguer, hanno sollecitato il governo ad interveni-re [...] sospensione delle pubblicazioni. Gabriella [...] Eventi finti nel mirino «È [...] per caso -spiega Gillo Dorfles -che questi [...] usciti [...] come succede quando ci [...] editori, che alle volte accelerano, alle volte [...]. Si tratta di «Fatti [...]. Gli [...] e nella società» (Neri Pozza [...]. Il primo, proseguendo il discorso [...] «Il feticcio quotidiano» (1990), analizza questa fase della storia [...] cui molti aspetti culturali, artistici e comportamentali appaiono preda [...] una feticizzazione, che si esprime, spiega lo studioso, attraverso [...] realizzazione e la costante presenza di [...] ovvero di [...] termine mutuato [...]. Conformisti di Gillo Dorfles Donzelli Editore [...]. Manifestazioni del Castello Aragonese Circolo G. Sadoul Ischia Sabato 19 aprile [...] alle ore 19,30, nella ex Chiesa [...] del Castello Aragonese [...] il prof. Edoardo Malagoli, Presidente del Circolo G. Sadoul, presenterà la mostra Mario Scarpati Bestiario di fine millennio disegni Presentazione in catalogo [...] Vitaliano Corbi e Vittorio Lanternari L a mostra resterà [...] 27 maggio 1997, dalle ore 9,00 al [...]. Per informazioni: tel. [...] reagisce alle tesi dei de-trattori [...] che as-socia, come una specie di premes-sa, alle conclusioni [...] sono giunti [...]. Secondo costoro, viviamo or-mai [...] che deve accet-tare [...] dei lumi e la [...] agire e di un pensare senza fondamenti, [...]. I progressi della storia Ma [...] ha provocato la rea-zione [...] di tanta par-te della [...] Il fat-to, per [...] di essersi confron-tata con [...] generale dello spirito, piutto-sto che come evento [...]. Da [...] la necessità, a suo parere, [...] il concetto entro le coordinate [...] proprie. Ridotto entro il quadro [...] appartiene, [...] torna ad essere [...] frui-bile, che permette di [...] progressi compiuti dalla storia [...]. Progressi al plurale e [...] minuscola, ma pur sempre veri e reali [...]. [...] della questione, im-postata così, [...] che in questo modo [...] ritiene di [...] rivendicare [...] una verità storica circoscritta [...] di una dimostra-zione almeno relativa, cioè capa-ce [...] realtà degli eventi passati, in contrapposizio-ne alle [...] che riduco-no la storia a interpretazione ar-bitraria [...] retorica. Così facendo, a suo [...] può contrapporre validamente a quelle tendenze postmoderne [...] sporca [...] metafisico gettano via anche [...]. [...] convincente questa tesi? È difficile [...] in modo af-fermativo. Che [...] abbia-mo, infatti, per appurare [...] passato, oltre a do-cumenti e testimonianze, tutti, [...] La realtà relativa Ora, [...] potrà an-che presumere di [...] un accertamento della real-tà storica così come [...] svolta, ma in che modo ci sarà [...] giudicare con sicurezza intorno al grado di [...] la meta di questo avvicinamento è un [...] non meglio definito nei suoi con-torni? Del [...] cose stanno così, dovremo perciò arrenderci [...] fra metafisica e relativismo [...] La [...] forse, potrebbe es-sere affrontata altrimenti e con [...] si avesse il coraggio di ro-vesciare [...] implicito nella [...] non che la verità [...] la realtà (storica) assoluta, ma, al con-trario, [...] è relativa e la [...]. Per capire cosa questo [...] ricorrere ad un esempio. Nello spazio (specie in [...] difficile [...] dire che cosa si [...] e che cosa a sinistra, che cosa [...]. Giove o Andromeda si [...] sotto la Terra? A destra o a [...] pianeta? Questo vuol dire che destra e [...] sotto sono espressioni di [...]. Destra e sinistra Come [...] Kant, [...] è intimamen-te orientato, e [...] fra queste dimensioni dello spa-zio è assoluta: [...] che cosa si trovi a destra e [...] sinistra, ma non potrà es-servi nessuna incertezza [...] di [...] e [...]. Se pensassimo la verità [...] analogo allo spazio, come un senso anziché [...] potremmo, allora, forse comprendere che [...] non è appurare quale [...] posizione -nella realtà storica per esempio -di [...] o di un altro, ma [...] distinguere [...] ragionevole da una che [...] o che lo è di meno, [...] che ha senso, appunto, [...] non ne ha. Questo può essere poco, [...] illuministiche di stabilire, una volta per tutte, [...] direzione della storia, ma è mol-tissimo a [...] che [...] avverte nelle tesi post-moderne: [...] di tut-te le opinioni e i punti [...]. /// [...] /// Questo può essere poco, [...] illuministiche di stabilire, una volta per tutte, [...] direzione della storia, ma è mol-tissimo a [...] che [...] avverte nelle tesi post-moderne: [...] di tut-te le opinioni e i punti [...]. (0)
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