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Primo Levi« Opere. Primo volume» [...] 827, lire 42. Vi si presentano i [...] più schietta impronta autobiografica (Se questo è [...] La [...] Il sistema periodico, I [...] sabati). Da quanto si annuncia, nel [...] compariran-no I [...] i racconti, La chiave a [...] Se non ora. Questo primo volume è [...] Cesare [...] «cronologia» di Ernesto Ferrerò [...] e il pensiero dì colui che. Cronache della vita di [...] Auschwitz) e dei giorni immediatamente successivi alla fine [...] Se questo è un uomo e La tregua [...] la duplice speranza di scampare [...] della fame e del [...] D OTTIla lunga odissea, [...] di un ritorno in [...] In rovina. Ma le loro strutture. Cosi, solo un anno [...] l'autore:« La tregua è stato scritto 14 [...] Se questo è un uomo. È un libro più [...] e molto più profondamente elaborato, anche nel [...] Racconta [...] vere, ma filtrate, È stato preceduto da [...] ogni avventura era stata da me raccontata [...] persone di cultura diversa, anche a ragazzi [...]. Quando ho cominciato ad [...] futuro di scrittore, mi sono accinto alla [...]. Volevo divertirmi scrivendo, e [...] futuri lettori, Per questo ho dato enfasi [...] strani, più esotici, più allegri. Soprattutto ai russi visti [...] ho relegato [...] e alla fine del [...] di lutto e di disperazione inconsolabile». Nella voluta (o vagheggiata?) [...] rimane dunque il lato oscuro e cupamente [...] della storia. Non trovo una soluzione al [...] soleva dire Primo Levi. E [...] che lo rese «ebreo» [...] notte «terribile e decisiva» del gennaio del [...] i tedeschi esitarono tra [...] i prigionieri e fuggire); [...] parados-salmente sospingeva a tutto tranne che al [...] la morte, ma non potevamo pensare di [...]. Primo Levi, come è [...] Kafka (il Processo, Einaudi). Volle però precisare: «Si [...] anche da chi è molto diverso da [...] lo è. Ebbene: amo e ammiro Kafka [...] scrive in un modo che mi è [...] mente precluso. Non tocca mai la terra, [...] accondiscende mai a darti il bandolo dei filo [...]. In questa ricerca, al [...] che consista il messaggio più autentico (e [...] Primo Levi. Il «nuovo romanzo» ha [...] or Ben [...] di sabbia» [...]. [...] è certamente notevole, visto che [...] da noi la letteratura [...] non gode di grande attenzione, [...] per altro avviene per tutta la cultura [...] veniente dal mondo arabo. Bon [...] e Chraìbi sono nati [...] Marocco, ma poi, pur non avendo mai [...] I [...] con la madre patria, si sono stabiliti [...] Francia, [...] il francese quale mezzo di espressione letteraria. E in Francia, come [...] I due sono diventati [...] pubblicato diverse opere e avendo ricevuto premi [...] dei quali 11 prestigioso premio Goncourt, attribuito [...] fa a Ben [...] per [...] opera, La [...] che riprende e continua [...] nel testo ora tradotto in italiano. Dunque, due autori espressione [...] culturale che nasce [...] di due diverse culture [...] modi di vita che non sempre hanno [...] facili rapporti; come sia [...] che Ben [...] hanno descritto in opere [...] la triste condizione degli immigrati nordafricani in Francia [...] ad esempio, a Les [...] di [...] e a io [...] di Ben [...]. Ora, invece, entrambi tornano ad [...] della terra [...] per [...] il mondo e i valori, [...] e [...] le strutture profonde. Certamente lo fanno in [...] seguendo percorsi differenti, ma giungendo entrambi a [...] problema: quello [...] personale e collettiva, che [...] centro preciso nei fascino e nel dubbio [...] cultura [...] Quella è [...] matrice della cultura dei [...] con quelle origini essi vogliono confrontarsi, per [...] ma anche per avere il coraggio di [...] e le follie, sottraendosi cosi ad ogni [...]. Ben [...] ci racconta allora una [...] Marocco di oggi, che però trova origine e [...] e nei retaggi secolari che relegano la [...] una condizione di inferiorità e sottomissione, [...] ogni libera affermazione di [...]. Protagonista della storia è [...] figlia del vasaio [...] il quale, accecato [...] desiderio di avere un [...] cui andare fiero e a cui lasciare [...] II nome della famiglia, non esita a privare [...] identità femminile, [...] ed [...] come se fosse un [...] della piccola sarà Ahmed. [...] della vicenda è dunque [...] protagonista, di [...] l'autore racconta lo stupore, [...] e la rabbia, di cui descrive it [...] e la progressiva scoperta di sé, man [...] realtà fisiologica si afferma con tutte le [...]. La vita allora diventa [...] in cui Ahmed poco a poco riscopre [...] e II suo sesso, infrangendo ruoli e [...] ricerca di una libertà impossibile e isolandosi [...] dal mondo, la cui solitudine si riempie [...] fantasmi. Una storia di luci [...] finzioni e inganni resa ancora più inquietante [...] che affida il racconto [...] di piazza, a cui poco a poco [...] voci che concorrono a svelare il mistero [...] Ahmed. Certo, dietro al dramma [...] Ahmed [...] la dualità stessa [...] scisso tra cultura araba [...] tradizione e modernità; se da un lato, [...] Ben [...] è deciso a infrangere [...] a denunciare i tratti arcaici della cultura [...] in quella cultura le sue radici irrinunciabili, [...] profondo. Quello stesso fascino per la [...] tradizione [...] che emerge da Nascita [...] il romanzo storico di [...] che alla crisi [...] dei tempi presenti, segnali dal [...] della decadenza, risponde rivolgendosi a un passato lontano, al [...] di una civiltà splendente e pura, che nel nome [...] tentò di costruire [...]. Ecco allora emergere la [...] Tariq, il capo berbero islamizzato che nel [...] eserciti musulmani alla conquista della Spagna e [...] Cordova volle edificare la sfolgorante testimonianza di un Islam [...] grandezza e alla purezza originarie, dopo che [...] potere degli [...] aveva diviso e distrutto [...] originaria, [...] della comunità musulmana. Quella di Chraìbì è [...] a ritroso di chi va cercando le [...] nel cuore [...] in quella civiltà berbera [...] la fede musulmana con slancio mistico e [...]. Attraverso te imprese di Tariq. Nel nome di quella [...] civiltà e rinnovamento l'autore ha voluto concludere [...] romanzo, in cui orgoglio berbero e ripensamento [...] in [...] prospettiva. Riabilitazione per Zola Emile [...] inedita della Francia [...]. Invece si veda appena [...] nomi che questa lettura tra Natale e Capodanno [...] lì per ii riaffiorare alla memoria del [...] Baudelaire a Proust al loro grande esegeta Walter Benjamin [...] quale Zola sembra quasi non essere esistito [...] montaggio di citazioni che resta il suo [...] Parigi); da Kafka (e scrivo Kafka) ai [...] Georges Pérec, quello di La vita, istruzioni per [...]. Ormai dovrebbe apparire chiaro [...] Novecento, la cultura critica del Novecento, ha preso [...] Zola [...] grosso abbaglio [...] nella comoda etichetta di [...] naturalista» o (visto dalla parte della sinistra) [...] borghese. Ma la lettura delle [...] pagine dei Taccuini rivela in lui una [...] che integrano ed eguagliano e forse superano [...] del romanziere che già conoscevamo. Si può capire, senza [...] leggere, come facciano pensare a Baudelaire le [...] esempio, alle note sul mondo dei pittori [...] di certi scorci della Parigi fra notte [...] alba e mattina, nel violento, vigoroso e [...] i vecchi mercati generali [...] tonnellate e tonnellate di roba da mangiare [...] della capitale; e si capisce anche [...] che istintiva associazione co) [...] Récherche dei paragrafi o capitoli sui quartieri alti, [...] e le «cocotte d'alto bordo». Ma chi mai immaginava [...] folla di figure senza nome che si [...] sulla Borsa (documentazione per ii romanzo [...] il cui titolo sarà [...] Charles [...] altro [...] per uno dei suoi [...] e spietato e assurdo formicolare degli [...] del tribunale kafkiano? La [...] di questo [...] in bianco e nero [...] volto [...] nome sono probabilmente più [...] come si conviene a dei pur meticolosi [...] non fossero state nella realtà immediata. Ma lo stile conterà [...] in letteratura; e poi la «letterarietà» di [...] precisamente [...] del loro estensore agli [...] essi vengono descritti o, meglio, inventariati secondo [...] sempre di «scoperta», di «meraviglia», da «inviato [...] stesso in terre lontane e sconosciute. Il processo di [...] che la critica formale [...] dì letterarietà, ha luogo [...] in modo spontaneo, quasi [...] memoria proustiana, facendo si che gli appunti [...] diventino «romanzo» essi stessi, leggibili in altissimo [...] l'autore li scrive al di fuori, e [...] qua, di ogni immediata intenzione di romanzesco: [...] «I [...] intendo dire, vuole scrivere solo degli appunti [...] romanzo. A ciò si aggiungano [...] dati che spingeva Zola a concentrare nelle [...] massimo possibile di informazioni e la [...] (non saprei dire fino [...] «borghese») sensibilità per la condizione individuale del [...] colto in quel momento alienante che è [...] guadagnare: per ambizione di ricchezza o per [...]. La sezione intitolata [...] dedicata alla sociologia dei [...] quelle che, sotto I titoli Rue de [...] Tra i minatori e Sulla locomotiva, presentano [...] per i romanzi [...] Germinai e La [...] sono a tale proposito [...] cronista riesce a registrare [...] di quelle funzioni sociali che sono il [...] vendere, del come si stira una camicia, [...] miniera in cui egli stesso ha voluto [...] di vivere del macchinista al cui fianco [...]. E una Francia, senza [...] quella che ci si offre dai Taccuini [...] Zola: [...] datati non sono però i Taccuini in [...] tutta la loro ossessività catalogante ed [...] sulla quale è da [...] (quello dei saggi su [...] Sade e [...] non abbia avuto modo [...] applicare il suo genio critico. Essi ci provocano, soprattutto, [...] del loro autore che, prima ancora che [...] dovette essere stato un grande uomo, generoso [...] nemmeno dalle apparenti ingenuità di chi è [...]. E Pérec? Perché ricordavamo Pérec [...] astri o pianeti ai quali avrebbe potuto [...] delta metaforica nebulosa Zola? Ma sì: perché [...] rete di parentele, di mogli e mariti, [...] di figli di amanti, di mestieri e [...] ambizioni e delusioni, di variabili e labili [...] stessa perenne [...] i [...] mi sembrano, pur in [...] di cultura letteraria e filosofica, anticipare [...] «puzzle» che ai nostri [...] Pérec [...] cercato di condensare nei limiti di un [...] grande romanzo. Se Zola, dunque, è [...] a un tipico autore della nostra contemporaneità, [...] (ci si domanda) da Pérec o da Kafka [...] un nuovo modo di leggere [...]. Zola, poi, è il [...] esplicitamente si pone [...] della riuscita e del [...] campo che, lucidamente, individua ormai come un [...]. Povero in canna e [...] salute e poco masochismo, si rifiuta di [...] sconosciuto come i suoi contemporanei, paghi di [...] miracoli postumi. Ciò non lo rende molto [...] (preferiamo i martiri [...]. Ma anche una strategia attenta [...] calibrata come la [...] può conoscere strani rovesci. Provenzale, presto orfano di [...] (Francois Zola era un ingegnere di origine italiana), bocciato [...] maturità, deve prendere un impiego alle dogane [...] madre, se stesso e ben presto la [...] vive e che sposerà. Si fa poi magazziniere [...] Hachette, il quale, in quegli anni, costruisce la [...] sui libri a grande diffusione, letteratura scolastica, [...] appendice e ristampe dì classici a poco [...]. Lì, Zola si arrampica [...] capo della pubblicità, mentre si lancia nel [...]. Nel 1866, speculando sulle [...] a cottimo, lascia la libreria. Ma dopo pochi mesi, [...] quali contava scompaiono o rinunciano ai suoi [...]. Arriva [...] 1867, [...] più misero della mia [...]. La mattina, redìge una lunga [...] in cui crede; «Thérèse [...]. Il pomeriggio, scrive un romanzo [...] «I misteri di Marsiglia», pagato a riga, [...] dal L AURA [...] il [...] de [...]. Il carteggio di Zola [...] anni è davvero edificante. Nelle lettere, anticipa le sue [...] per «piazzarsi» sul grande mercato editoriale nascente, che ha [...] a conoscere. Definisce con molta chiarezza [...] attraverso i giudizi e i consigli che [...] amici suoi, conterranei e coetanei. Esorta il primo, [...] a rinunciare ai sogni [...] della poesia, [...] invece sul romanzo e [...] Parigi. Questi non gli dà [...] pagherà con [...] e una quasi totale [...]. Più delicato il caso [...] che Paul Cé-zanne. Malgrado tutti gli inviti [...] Zola [...] scendere a patti con la critica, il [...] Cézanne non molla. /// [...] /// Questo tocca a noi [...] già allora, malgrado [...] insuccesso. Zola deve [...] intuito se ha avuto [...] un romanzo intero («L'opera», 1886) per denunciare [...] artistico e [...] solitudine di Cézanne. Ma tutto ciò avverrà [...] Zola avrà conosciuto [...] notorietà grazie al ciclo [...]. Nel 1867, i [...] sono ancora solo un [...] Zola pensa di lanciarsi con il romanzo [...]. E altrove: «Nella nostra [...] non è concesso fare [...]. Il vero successo, Zola [...] il libro che scriveva «gratis», cioè «Therese [...] ben altrimenti interessante. /// [...] /// Oppure, per un loro [...] Beh, la trama e 1 personaggi principali sono [...] di rapimento amoroso, una fanciulla debole che [...] dopo [...] partorito il figlio della [...] il giovanotto plebeo, generoso e bello ma [...] suo fratello Mario, brutto ma onesto, la [...] Pina, una [...] brava casalinga, e infine, [...] della disonorata, spocchioso, crudele, avaro, insomma ignobile. Il libro altro non [...] tentativo dei due fratelli di sottrarsi alla [...] e dì sottrarvi tutti i parenti, fioraia, [...] suora ecc. Il lutto, ambientato a [...] e a Marsiglia, negli [...] Quaranta [...] in particolare durante i moti del [...] dove sotto la penna [...] futuro [...] Zola, il [...] appare [...]. Aizzato da spie, si [...] fare barricate. Incapace di resistere [...] della violenza, osa perfino sparare [...] un generale dell'esercito. Se Marx e Engels [...] per criticare in decine di pagine piene [...] misteri di Parigi» di Eugène Sue, forse [...] «I [...] di [...] glia», avrebbero dedicato solo [...]. Ma noi, lettori d'oggi, [...] possiamo fare. Solo però, se siamo [...] Zola, amanti incondizionati del romanzo popolare, o infaticabili [...] d'oro (ci sono anche [...] nelle scariche [...] industriale. Adriano arranca sul Parnaso MARC LE [...] tradotte da [...] Murzi sotto il tìtolo inopinabile [...]. Ripercorrendo il [...] Ad Occhi aperti in [...] rintanata [...] di [...] risponde alle domande di [...] ci si accorge che [...] è solamente sfiorata e che se la Yourcenar [...] riflessione su questa parte un po' segreta, [...] della [...] produzione, ne parla con [...] comunque evasivo. Ricorda ad esempio come [...] anni le fu offerta dal padre, [...]. Certo, occorre imparare il [...] quando si è musicisti si [...] scale nella propria stanza, [...] familiari, mentre purtroppo un [...] volte pubblica troppo presto. Detto ciò, sono spesso [...] temi, poiché alcune poesie che sono apparse [...] d [...] nel 1956 sono appunto [...] tematiche. Ovviamente, vi sono pochi punti [...] comune tra le giovanili e quasi scolastiche [...] des [...] e Les [...] ne soni [...] dalla Yourcenar e la nostra [...] marcata dal sigillo della maturità letteraria. Eppure come non rimanere alquanto [...] di fronte [...] secondo me palese, di alcuni [...] francesi sui testi di stampo un po' [...] delle [...] Quella per [...] Théophile Gautier, quello di [...] et [...] nel gusto di levigare ì [...] come se fossero blocchetti di agata, di rievocare materiali [...] e preziosi: il precetto [...] per [...] secondo il quale [...] esce più bella da una [...] al lavoro ribelle non è stato [...] dalla Yourcenar. Influenza anche -ma forse [...] autori suoi contemporanei come Valéry e Cocteau, [...] a caso è dedicato un abile «Chiaroscuro» («Chiaroscuro, [...] Dove si muovono senza rumore statue/ Una [...] Vi bisbiglia le cose taciute»-). I debiti di Marguerite Yourcenar [...] di certa tradizione poetica francese non si [...] la traduzione italiana poteva restituire integro il [...] quale [...] aveva saggia-mente (un tantino [...] risorse del verso sillabico della [...] madrelingua, giocato sul metro [...] del tutto ortodossi nella loro stesura ritmica, [...]. In una noia, Man-rico Murzi [...] fatica affermando che «mettere [...] traduzione di una poesia è scelta da [...] particolare quando [...] come quello della Yourcenar, [...] metri tanto vari e dal risultato spesso [...]. In genere, non si può [...] approvare il [...] preso d» «dare ritmo a [...] prosa. Là lettura comunque dei Doni [...] è ricca di interesse [...] già letto almeno le Memorie di Adriano [...] L'opera [...] nero, i più bei romanzi della Yourcenar. Infatti, sì condensano nella [...] ì temi -come sì diceva -che conoscono [...] sviluppo nella narrativa dell «accademica di Francia»: [...] archeologica [...] terno», [...] sul destino dei morti, [...] del-l'«acqua della memoria», sul dialogo tra Eros [...] Tanatos. /// [...] /// Infatti, sì condensano nella [...] ì temi -come sì diceva -che conoscono [...] sviluppo nella narrativa dell «accademica di Francia»: [...] archeologica [...] terno», [...] sul destino dei morti, [...] del-l'«acqua della memoria», sul dialogo tra Eros [...] Tanatos. (0)
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