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Lo conosco [...] perché è un santo del [...] se, una specie di parente. Era un contadino come [...]. Da noi tutti [...] contadini. Il falegname e contadino, [...] muratore. Da noi nessuno rinuncia [...] grano per la provvista [...]. Essendo tutti contadini, non è [...] rustici e incolti, anzi vi [...] fra noi [...] che hanno una certa [...]. Questo santo che si [...] Limóne è anche il [...] che corre poco lontano [...]. E [...] èva in buon latino. Si era arruolato [...] per vedere Roma, [...] Atene. Voleva viaggiare, conoscere mondo. La [...] idea, non era di far [...] come tutti, al paese, credevamo, a di viaggiare. Pensava che un grado [...] gli avrebbe dato questa [...]. Ma una volta a Roma, [...] la cosa era tutt'altro che [...]. Per ar carriera [...] bisognava [...] oppure essere n barbaro sul [...] cioè appartenere a [...] aristocrazia, a quella del [...] barbarico [...] paese. Ora, per quanto trano [...] non avevamo [...] eravamo soltanto [...] ante [...] un [...]. Ed eravamo un osso duro [...] i Romani. Lontano dal paese e [...] si trovò ad essere un [...] un sottufficiale qualunque [...] alla bassa forza, e senza [...] ambizione e spregiudicatezza. [...] la [...] qualità più spiccata, contrastava [...] con la spregiudicatezza e con [...] amava la [...] ogni altra cosa. Ed era tanto forte, vo [...] concreto che non solo gli [...] carriera, ma fu causa della [...] orte. Fu condannato pochi anni prima [...] Costantino. In realtà i tempi [...] ogni omo amante della giustizia doveva [...]. Questa maturità dei tempi [...] influì [...] idee particolari di [...] le [...] un sentimento che le trascendeva, [...] che provava pensando ai [...] e ai pastori della [...] isola, [...] qualcosa di più [...] vasto, [...] la gente umile di tutti [...] paesi, tutti loro che non comandavano perché amano la [...] e la giustizia, perché non [...] il gusto virile del comando [...] dei Romani, tutta la gente che non ava alzare [...] voce, e che, a un certo unto, per non [...] comandare, si [...] ad essere comandata, ridotta in [...] o presa dalla irrimediabile [...] di chi finisce per sentirsi [...] in casa propria. Le cose andarono cosi. In Parte [...] a tempo immemorabile, noi contadini [...] padroni della terra. Ed [...] padroni in comune, tutti assieme, [...] no per uno. Ogni paese era una [...] e aveva la [...] terra. La [...] in terra da semina [...] da [...]. Ognuno seminava il suo [...] branco di pecore, [...] i bisogni della famiglia. Questo [...] in tutta l'isola, quanto era [...]. Romani, che come tutti [...] avevano occupato soltanto le oste, perché noi [...]. Assegnavano la [...] loro fidi, che erano Greci, Armeni, [...] e anche conterranei nostri per-é i traditori [...] non man-no in nessun paese, e li [...] e a estendere i possedimenti [...]. Queste cose [...] le sapeva da un [...]. Ma a un certo [...] fatto strano: e fu come se le [...] come se qualcuno gli [...] un messaggio. E gli parvero tollerabili. Chiese una licenza e venne [...] noi. [...] come un uomo che intraprende [...] rivoluzionaria dove è in gioco vita chieda una licenza [...] di [...]. Ma, a pensarci bene, è [...]. Lasciò la divisa e [...] lana nera col cappuccio punta pendente in [...] cominciò a dire in privato e in [...] la ricchezza individuale era il lo del [...] tutti fossero [...] in comune della terra [...] isola, non ci sarebbero stati padroni né [...] né poveri, aristocratici né plebei, e tutto [...] in pace, n men che non si [...] per direttissima e arso [...] alla piazza. E sarà anche stato vero. Ma [...] " ne parlava soltanto della [...] par-a dalla terra. Sapeva quello che la [...] che la terra non è. E va quello che [...] terra. Era infatti uomo di [...]. A L STORIA di [...] non finisce [...]. A meno che non si [...] fare una netta distinzione tra [...] e la [...] tibia. Tale distinzione [...] necessaria se fosse vero quello [...] sostengono, che cioè la tibia [...] non fosse altre che un [...] osso di lepre e nulla [...] a fare col piccolo uomo morto sul rogo una [...] giusta. Ma siccome questo è certo, [...] solo molti secoli più tardi [...] altri fatti che fanno [...] autenticità della reliquia, che [...] ancora nella chiesa di Santa [...] a R . Preveggenza ero mirabile, perchè [...] tardarono a venire, quando, pochi dopo, come [...] vide in cielo la [...] cristiano o avere [...] fare coi cristiani diventò [...]. Cosi colui che aveva [...] tibia la donò a un ve-o che [...] residenza , ricco paese [...] si vede nostri monti. Dico ricco paese, e [...]. E dico ricco non [...] da pre. Ma la gente dei [...] a dire che la prosperità . [...] nostro compaesano acquistò [...]. Nella chiesa, in una teca [...] era conservata la [...] tibia, che tutti potevano vedere [...] un cristallo. Alla prosperità di S. La quale era là [...] non per meriti speciali che avessero acquistato [...] S. Cosi nacque [...] in noialtri magri montanari. Tanto che alla fine, [...] donne, e in particolare dalle donne di [...] più delle altre invidiose e attaccabrighe. Perché la reliquia era [...]. Perché [...] era nato a R. Era stato arso per [...] R. Ci parve che il [...] il vescovo rimandò quei vecchi dicendo che [...] R. Quindi non era né [...] R. La deputazione si mise [...] del ritorno. Ma a metà strada, [...] ci fu uno che propose di tornare [...] giorno dopo un vecchietto che vestiva mantello [...] cappuccio a punta in tutto simile a [...] quand'era stato arrestato, faceva [...] « Dio è come [...] illumina ugualmente tutti i paesi del mondo. Perciò Dio è di [...]. Ma il nostro [...] è un piccolo santo, è [...] una lampada a olio: spande [...] la [...] luce e può illuminare solo [...] stanza. Se fosse grande sarebbe [...] siccome è piccolo ce lo dovete rendere, [...] nostra. Se no veniamo a [...] noi ». Questo discorso indusse il [...] sulla cosa, e pur non riconoscendo il [...] di R. Là avrebbe avuto luogo [...]. I vecchi partirono soddisfatti. La festa cadeva [...] e durava tre giorni. La popolazione di S. Si beveva, si cantava, [...] faceva [...] e veniva anche gente [...] per vendere mercanzie e per concludere affari. Ma al terzo giorno [...] gravissima, o errore, o [...] quelli di S. Era cosi semplice che [...] lasciata là, nella chiesetta, in ter-ritorio neutro. Invece no, nessuno volle [...]. Ogni anno la reliquia [...] e ogni anno noialtri montanari vedevamo il [...] S. Noialtri non pregavamo. /// [...] /// Poi raccoglievamo le nostre [...] ce ne andavamo anche noi, alla l [...]. [...] stato un brutto inverno, un [...] cane. E venti che avevano [...]. E poi, in : [...]. E che piogge! Quelli della pianura piangevano [...]. Ma era tutta una finzione. Danni ne avevano avuti [...] erano nulla in confronto ai nostri. Avevano provviste, nei granai. /// [...] /// Dicevano di [...] fame, ma solo perché [...] nostra fame; e in segreto ringraziavano il [...] e accendevano lampade. Noi lo sapevamo, e [...] santo era il nostro santo. /// [...] /// Il tempo della festa [...]. [...] era brutta come era [...]. Voglio dire brutta per [...] faceva, mai visto prima [...]. Non passava giorno che [...] incendio in qualche parte del territorio; e [...] antichi vulcani spenti si fossero rimessi a [...] fumo. /// [...] /// Noi lasciavamo fare. Alzarono attorno alla chiesa [...] fresche per vendere la limonata a noialtri. Le foglie delle canne [...] colore turchiniccio, e facevano invidia per l'acqua [...] riva al quale crescevano in folti boschetti. Poi venne il giorno [...]. La campana cominciò a [...]. La udivamo noialtri, nascosti [...] lentischio e il corteo che avanzava col [...] sella, che aveva due [...] come la sedia del [...]. Con una mano teneva [...] un asciugamano fradicio di [...]. Le briglie erano annodate sul [...] del ron-, zino [...]. Dietro veniva il corteo [...] a cavallo, alcuni con le donne in [...] carri frusciasti di -canne verdi che [...] venute dal paese del [...] frescura. Cerano, sui carri, suonatori [...] accompagnavano gli stornelli delle donne; e ne [...] pianta . /// [...] /// Il mio cuore [...] piccolo E ci stai Tu [...]. E noialtri nascosti nelle [...] attraverso i rami e le foglie per [...] di quelle voci di donne cosi belle [...] tessevano la lode di un uomo piccolo. E sapevamo che quelle [...] S. Arditi e forti, sì, [...]. E avremmo voluto [...] fuori e unirci al corteo. Ma ci vuole altro [...] nostri piccoli cavalli pelosi [...] abituati alla montagna! Arrivarono al [...] paese che le campane [...] e i mortaretti riempivano [...] di scoppi e di [...]. E in cima alla [...]. Il giorno dopo rimandammo [...]. Lo avevamo trattato bene. Lo avevamo riempito di [...] vino. Gli avevamo dato un Ietto [...] di lana. Ma la reliquia ce [...] dopo la festa decidemmo [...]. E mandammo a dire [...] S. Volevamo dire che li [...] meritavano: da nemici se venivano come nemici, [...] venivano come amici. Ma non credevamo che [...] ci aspettavamo [...] lungo la strada. La reliquia fu portata [...] che scende tra olivi ed elei rasentando [...] ora il burrone che mostra le viscere [...] ora la frana con il pietrame bruno [...] punte di vetro; e che poi, tra [...] ricca e varia, di colle in colle, [...] piccola chiesa. Era una bella estate, a [...] di quella precedente. Anche [...] era stato bello, e [...] ogni cosa a suo posto, come ci [...] piogge, secche, venti. Avevamo avuto molto olio, [...] grano, e forse avremmo avuto anche molto [...]. Eravamo allegri e pronti [...] nostro santo contro tutto un esercita Gli [...] cavallo con le spade sguainate, alcuni portavano [...] altri erano arma-. Noi, cioè a dire [...] e svelti, ragazzi tra i sedici e [...] da [...] e da vedette Ma [...] viva, per la campagna. Inutilmente irrompevamo nei boschetti [...] via tordi e merli; inutilmente [...] i cespugli con le lunghe spade. Ogni tanto imitavamo il [...] per dire ai nostri che la strada [...] poco lontano la volpe ci rispondeva, [...] procedeva in silenzio, lentamente. Si udiva solo lo [...] carri a buoi, il sibilo delle fruste [...] soffiare dei cavalli costretti a [...] troppo piano. Marciavano in due file [...] il priore, con la teca d'argento. Siccome non voleva [...] toccando un oggetto sacro [...] mani avvolte in un panno di lino. Dietro venivano i carri [...] e i bambini. I carri sembravano carichi [...]. Cerano fisarmoniche e chitarre, [...] suonatori, che avevano in quel momento, per [...] altri strumenti. E le donne tacevano. Si vedeva solo il [...] occhi attenti. Per tutto il corteo [...] luccichio d'occhi, un luccichio di armi. Eravamo tutti pronti. La presenza delle donne ci [...] addosso una voglia di combattere. Ma non accadde nulla. Con meraviglia trovammo i [...] attorno alla chiesa, con i loro carri [...] fresche, e disarmati. Il priore levò in [...] a [...] ed essi si scoprirono, [...] le donne [...]. Passò il priore, passammo [...] a destra e a sinistra, e quelli [...] S. Dal buio [...] io mi voltai e [...] assiepata davanti la porta e dietro la [...] gli olivi e i mandorli. Sembravamo tutto un [...]. [...] uomini di S. E noi, a braccia [...] spadoni, stringevamo i denti. Fino al momento della [...] festa bellissima, la più bella fra quante [...] state, a memoria [...]. Mai si bevve tanto, mai [...] fece tanto [...] si ballò, si pregò, si [...] come quella volta. I guai cominciarono al [...]. I carri erano pronti [...] sellati. Il nostro priore era [...] con la teca nelle mani nude. Dovevamo partire noi per [...]. Quand'ecco un gruppo di [...] S. Erano tutte anziane, tutte [...] con i lunghi scialli dalle frange di [...]. A una a una facevano [...] genuflessione e il priore porgeva loro da baciare la [...] d'argento. E altre ne venivano, [...] il loro turno. In breve ce ne [...] tutte vestite di nero, tutte con gli [...]. A un tratto una [...] dei santi, e le altre la imitarono. Non [...] mai sentito un simile coro [...] di vecchie, né potevamo credere che ce ne fossero [...] a S. Solo loro, le vecchie, [...] loro voci acute [...] di Ennio [...] e tutta [...] gente, compresa quella di S. Tra la folla corse [...]. Il prete, dal centro [...] la teca e fece un gesto come [...] Beh, che si fa? ». Noi non sapevamo davvero [...]. Allora le vecchie, tutte [...] trascinandosi in mezzo il priore che si [...] che sta per annegare, tenendo sempre in [...] teste ammantate di nero, sopra le facce [...] occhi scintillanti, la grande teca d'argento. Le vecchie camminavano e [...] fermo, risolute con il loro prigioniero in [...]. Gli uomini di S. Ma noi non potevamo [...] la reliquia a quel modo. Saltammo in sella e [...] sguainate sbarrammo il passo al corteo che [...]. Gli uomini vennero [...]. Erano pacifici contadini che [...] grassi cavalli da lavoro. Non volevano noie, ma [...] che le loro vecchie bigotte si buttassero [...] dei nostri cavalli. Il gruppo delle vecchie [...] ci fu un rimescolio, un parapiglia. Era il prete che [...] reliquia. Lo vedemmo galoppare con [...] sui calzoni di velluto, inseguito da una [...] che agitavano i loro lunghissimi scialli lanciando [...]. Sembrava che volassero. Si dirigevano verso una [...] abitava un vecchio pastore che, in quel [...] il formaggio. Dopo un poco, la [...] a camminare, descrisse una curva piuttosto ampia, [...] paiolo rovesciato e i tizzoni del focolare, [...] un lato, e, insieme col fumo acre [...] le [...] e le faceva tossire, [...] vecchie e con esse il prete e [...] che aveva più di settant'anni ed era [...]. La capanna bruciò come [...] paglia. MA La FESTA si [...] dopo trecento anni da quella memorabile giornata. E noi siamo rimasti [...] e siamo poveri come prima. La festa si fa. Perché quello stinco già [...] rogo pare abbia resistito [...] e si conserva ancora nella teca di [...] lustrata. Questo è ciò che tutti [...]. Qualcuno dice che la tibia [...] questione andò distrutta [...] della capanna e [...] con un vero e proprio [...] di lepre. Cè chi Io dice, [...] tante cose. Ora, dove la capanna [...]. Ha [...] anni, esattamente. E noialtri cacciatori ci [...] far merenda e lo salutiamo: «Ciao, [...]. /// [...] /// E noialtri cacciatori ci [...] far merenda e lo salutiamo: «Ciao, [...]. (0)
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