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Ter-ry Gilliam ci ha [...]. Al di là del [...] può avere sul suo film [...] and [...] in Las Vegas» (personalmente [...] ma non importa), cre-diamo che in questo [...] superare in [...] metafisico la scena in [...] Del Toro, uno dei [...] film, tenta di ave-re un trip esagerato [...] «White [...] mitica canzone lisergica dei Jefferson [...]. Del Toro sta, semivestito, [...] bagno di un hotel di Las Vegas. [...] galleggiano ri-fiuti di ogni sorta. La camera [...] è ridotta a un letamaio. Johnny [...] strafatto quanto lui, entra [...] lo trova che ascolta «White [...] a tut-to volume. Del Toro gli chiede, [...] in cui la vo-ce di Grace [...] sale [...] finale, di gettare il [...] in modo che lui possa strippare a [...] e di cor-rente elettrica. [...] di Del Toro, grasso [...] della [...] e altrettanto unto, che [...] in-seguendo visioni acide è quanto di più [...] al cinema da anni. Con quale au-torità sfideremo Gilliam, [...] Monty [...] principe degli [...] Noi che non abbiamo mai [...] una stanza [...] non abbiamo mai fatto il [...] vestiti, non ci siamo mai fatti [...] ascoltando i Jeffer-son? La nostra [...] speranza è girare per [...] rintracciando scene di vita vissuta [...] turpi, ma [...] sinora non ci aiuta. Intanto, lo dicono le cifre, [...] meno gente. Pensate che si en-tra [...] non ci sono più le belle risse [...]. Sono tutti troppo edu-cati. Sarà la sindrome di [...]. Solo i paparazzi tengono [...] della categoria. Ieri sera, sulla [...] davanti al Carlton, ne [...] o quattro che inseguivano con oc-chio psichedelico Rufus [...] il quale a [...] volta tentava di [...] fingendo di essere uno [...]. Ci riusciva facilmente, perché, [...] chi cavolo lo conosce, Rufus [...] Noi lo abbiamo individua-to [...] visto in «Dark City» [...] prima, al-trimenti non avremmo [...] era un attore. Che quei tre energumeni [...] si capiva benissimo: dalle urla, dallo sguardo [...] che travolgeva i passanti (e anche, incidentalmente, [...]. Che toc-ca fà pè campà, [...] dicono a Gallarate. MACCHIE DI SUGO Altro [...]. Tocca a «La classe de [...] di [...]. Deve [...] tai-wanese «The hole» di Tai [...] che ci porta in una [...] drammatica alla vigilia del 2000. Fuori concorso arriva il [...] «Blues Brothers», con tanto di con-certo live per [...]. Ricco anche il menù [...] di [...] Mario [...] giapponese «Tokyo [...] di [...] e [...] Alicia» di Ken [...]. Doppietta alla [...] des [...] con «Le [...] rouge» di Yvan Le Moine (Belgio) e [...] on» di Ana [...] (Au-stralia). Alla [...] della [...] la Francia con «Seul contre [...] di [...]. [...] Monty [...] in tenuta hawaiana parla del [...] che ha tratto dal libro di Thompson Acido acida Las Vegas Una scena del film di Gilliam [...] and [...] in Las Vegas»; in basso [...] de «I Blues Brothers» di Landis [...]. Due borse di erba, [...] palline di mescalina, cin-que foglie [...] una saliera piena di cocaina, [...] litro di tequila, uno di rum, una cassa di [...] una pinta di [...] (nitrito di amile), flaconi di [...] e [...] più pillo-le in quantità: benzedrina, [...] metedrina, [...]. È la mo-dica quantita di [...] con la quale i due protagonisti di [...] and [...] in Las Vegas [...] cavalcando una [...] decap-pottabile rossa, verso la «magica» [...] del gioco. È il 1971, infuria [...] Vietnam, il [...] te Spiro [...] sta affogando nelle tangenti, Tom Jones [...] a lady e un [...] al de-serto avverte: «Non giocate con la [...]. Spintoni, tensioni e file [...] alla proiezione per la stampa del nuovo [...] Terry Gilliam, ma alla fine delle quasi due [...] applauso. Anche i fans tem-poreggiano. Sarà perché [...] and [...] in Las Vegas è [...] che lì per lì [...] come prendere: capolavoro o bufa-la? Certo non [...] sul-lo schermo il romanzo di Hunter S. Thompson, [...] della con-trocultura americana degli [...] Settanta [...] ora da Sandro Veronesi per Bompiani), che [...] gola a Scorsese e Ni-cholson. Nel prendere in mano [...] «in-glesizzato» Terry Gilliam ha [...] la pagina scritta, proiet-tando lo spettatore in [...] occhi aperti, accelerato e grotte-sco, deformato dagli [...] e fitto di rimandi ai miti al-ternativi [...]. E che cosa [...] di meglio di due [...] Las Vegas -città già «stra-fatta» ed esagerata [...] con-densato metaforico [...] -per riempire il baratro [...] disgusto» annunciato dal titolo? Inviato nel Nevada [...] favolosa corsa motociclisti-ca [...] 400 che si svolge [...] giornalista Johnny [...] (irriconoscibile: pantaloncini, boc-chino, occhiali [...] sopra la crapa pelata e voce da [...] idea. /// [...] /// Meglio rintanarsi con il [...] samoano [...] Del Toro (ingrassato di [...] come De Niro [...] di Toro sca-tenato), nella [...]. Dove gli allucinogeni comincia [...] loro effetto, in un crescendo di visioni [...] diventano lucertoloni mi-nacciosi), conati di vomito, allaga-menti [...] ribut-tanti. Ma il mondo che li [...] kitsch e rosato, come le [...] delle stanze [...] non è che sia tanto [...]. Basterebbe vede-re quei poliziotti [...] ridicolo convegno su come com-battere la diffusione [...]. Più che i singoli episodi [...] survoltata e icono-clasta nel cuore [...] è [...] visivo a conta-re, la sensazione [...] stordimento al-lucinato prodotta dalla virtuosisti-ca fotografia arancione di Nicola Pecorini. Deformate dal grandan-golo e [...] le facce suggeriscono un delirio progressi-vo, sarcastico [...] non riesce a farsi tragedia: e chissà [...] finale in-dirizzata a Timothy [...] il padre della cultura [...] 1996, non sia da prende-re come [...]. Gilliam, naturalmente, ha talento [...] i suoi attori (oltre a [...] e Del Toro partecipano [...] Cameron Diaz, Ellen [...] Harry Dean Stanton e [...] prestano volentieri al gioco del mascheramento. Ma qualcosa non convince, sicché [...] ritmo [...] impedisce allo spettatore di affezionarsi [...] ai perso-naggi, certi [...] da circo ri-sultano indigesti e [...] canzoni «aci-de» dei Jefferson [...] (noi ita-liani consoliamoci con i [...] sono solo bei ricordi sui [...] eser-citare la nostalgia. In ogni caso: [...] «big [...]. Michele Anselmi [...]. Nelle bidonville di [...] bambini di otto anni [...] colla, a Glasgow si beve fino a [...] testa, ma sulle strade di Las Vegas, [...] 1971, il trip (qualsiasi trip) è la [...]. Sarà questo il «messag-gio» di [...] and [...] in Las Ve-gas? Terry Gilliam [...] soci sembra-no confermare più che smentire. E infatti il regista yankee, [...] compli-ce degli [...] Monty [...] si è anche messo una [...] camiciola hawaiana, esattamente come i suoi assurdi personaggi, il [...] Raoul Duke e [...] Dr. Gonzo, tanto per scansare [...]. Entusiasta [...] di Hunter S. Thompson, guru indiscusso della [...] goliardico per in-dole -dice che la cosa [...] a [...] è [...] di proiettare il suo [...] platea di borghesi in smoking -il vecchio Terry [...] sostenitore della tossi-codipendenza come normalità del-la condizione [...] «Nel [...] il caffè era considerato micidiale, adesso abbiamo [...] che ti fa vedere [...]. Qualsiasi sostanza, presa in [...] pericolosa. Ma sulla droga circola-no [...] idee ipocrite e di fesserie». Johnny [...] più cauto, racconta di [...] cosette «da giovane» (adesso ha 35 anni). Ma scherza: «Non [...] che effetto fa il [...] pineale. E prendere [...] ho idea che sia [...] bottiglie di alcol puro nel gi-ro di [...]. Mentre Ken Loach, che [...] fare a meno di dire la [...] visto [...] di My [...] is Joe, pensa che [...] il modo mi-gliore per scoraggiare o eliminare [...] nasce in-torno al mercato nero [...]. Eroina a parte, My [...] is Joe ha ben poco [...] che fare con [...] e [...] scorretto [...] and [...] «È il motivo nu-mero uno [...] mi ha spinto a [...] dice [...] di Brazil. E poi io faccio [...] lato paranoico e delirante [...] di droghe, quindi non [...] incoraggio [...]. Piacerà [...] and [...] Per ora, alle proiezioni [...] colpo soprattutto su tre categorie: gente sveglia, [...] studenti del college. Ed è probabile che Gil-liam [...] nella seconda. Poi hanno ammazzato [...] e Martin Luther King: [...] sfumato». Ma, quel che è [...] più un nemico dichiarato [...] del Vietnam o la polizia. Già, la generazione di [...] quelle atmosfere, può solo [...]. Reso irriconoscibile, nel film, [...] dai giganteschi occhialoni da sole tipo [...] adesso Johnny, che sarà [...] thriller demoniaco diretto da Roman Po-lanski, è [...]. Stesso dicasi per [...] Del Toro, che ha [...] chili presi sul set a colpi di [...]. Quanto a Gilliam, confessa [...] camuffamenti, che dovrebbero es-sere una specie di [...] carne ed ossa, [...] un dichiarato intento sadico: «Che [...] giovani sexy e [...] diventare dei cessi! Cristiana Paternò LA RECENSIONE Due [...] un incubo [...] Terry Gilliam e i [...] «normali» Tariffe di abbonamento Italia Annuale Semestrale [...] L. Via Bettola 18 -20092 Cinisello Balsamo (MI) Tariffe pubblicitarie A [...]. /// [...] /// Direzione Generale: Milano 20124 -Via Giosuè Carducci, 29 -Tel. /// [...] /// Sede Legale: 20123 MILANO -Via Tucidide, [...] bis -Tel. /// [...] /// Roma -Via Carlo Pesenti 130 [...] Industria Poligrafica, Paderno Dugnano (Mi) -S. Statale dei Giovi, 137 [...] S. Lancio europeo in grande [...] «Blues Brothers. Il mito continua», presente [...] fuori competizione e nel-le [...] prossimo 22 maggio. Per creare [...] i pro-duttori del film [...] Landis [...] organizzato sulla spiaggia del [...] Beach un concerto live [...] tra gli appuntamenti più eclatanti del festival. Dalle undici in poi [...] Blues Band si esi-birà dal vivo per la gioia [...] possesso del preziosissi-mo invito distribuito dalla [...] e da [...] Dan Aykroyd (il vecchio Fratello [...] e i [...] John Goodman [...] Joe Morton cante-ranno i brani principali della co-lonna [...] raggiun-ti sul palco da una [...] star di fa-miglia come B. /// [...] /// La serata, già prevista, [...] apertura alla memoria dello scomparso Frank Sinatra, [...] Aykroyd, ha esercitato un influsso deter-minante sulla [...] varie generazioni di americani. Scottato al box office [...] punta molto sulla reazione della vecchia Europa: [...] Fratelli Blues è ancora molto vivo in [...] la Francia, [...] e la Germania, e [...] nuove avventure degli scalcinati musicisti blues di Chicago [...] il miracolo diciotto anni dopo. Morto Belushi, John Landis [...] il duo, ora formato da [...] da un fratella-stro nero, [...] ciccione e da un orfanello che suona [...]. Se [...] volta erano in missione per [...] di Dio, adesso [...] da vincere una ga-ra musicale [...] in Louisiana. E non sarà facile perché [...] sbarrare la strada ai Blues Brothers ci sarà una [...] di musicisti superstar, i Louisiana [...] Boys, nella qua-le spiccano artisti [...] calibro di Eric [...] Stevie [...] B. /// [...] /// Nanni Moretti? «Non sono [...] non ho amato il suo ulti-mo film. Credo sia sovrastimato. Ha delle qualità, ma [...]. Il cinema italiano? «Ha [...] anni Ottanta, producendo film stupidi, senza ca-rattere, [...]. Uno stile in caduta [...]. Gli anni Novanta registrano [...] però il cinema italiano continua a es-sere [...]. Un sogno irrealizzato? «Fare [...] mi piace, come ad esempio parlare alla [...] li-bertà e in perfetto italiano. Perché i giovani non [...] nella nostra bella lin-gua». Intervistato da Le film [...] della rassegna dedicata ai produttori (per [...] sono di scena Pio Angeletti [...] Adriano de Micheli), Vittorio Gassman si toglie qualche [...] an-che se il tono è confidenziale, ironico, [...] velo di saggezza senile. Come quando, rispondendo a una [...] sulla depressione, dice: «Ho avu-to due o tre crisi [...] senza mai [...] le origini. Per vincere il male [...] alla scrittura, il sogno della mia gioventù. Cinque libri, che mi [...] guarire». In piena attività, [...] sta girando il nuovo [...] Scola, accanto a Fanny Ar-dant, Stefania Sandrelli e Giancarlo Giannini [...] storie che si intrecciano ai tavoli di [...] in ballo un altro [...]. Lavorare con lui non [...]. Abbiamo fatto [...] film insieme: i primi [...] ma i successivi, penso a [...] tanto amati o alla Famiglia, [...] ragione al suo talento». Ce [...] anche per Monicelli, definito «un [...] un [...] autoritario con un bel sen-so [...] che non ama perdere tempo sul set, né il [...] né quello dei pro-duttori». Mentre Dino Risi, con [...] Il sorpasso, amatissimo in Francia, re-sta [...] di sempre: «Abbiamo lavorato [...]. La nostra complici-tà, magari a [...] un [...] infantile, era perfetta. E il divertimento assicurato». /// [...] /// E il divertimento assicurato». (0)
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