Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1998»--Id 1613150790.

Lo di-ventai subito dopo Altiero Spinelli, [...] europeista, che aveva avuto anche il gradimento [...] Pci. Proprio per questo, quando Bettino [...] mi propose di andare [...] Bruxelles [...] ri-sposi che, prima di accettare, avrei voluto [...] Berlin-guer. Mi confortò il fatto che [...] leader comunista espresse il suo favore ver-so la mia [...] e accettai»: Antonio Giolitti ha avuto una lunga esperienza [...] e ha guardato da una postazione privilegiata una fase [...] della costruzione unita-ria. Rappresenta una sorta di memo-ria [...] di come è andato mutando [...] fra italiani ed Europa. Una esperienza la [...] utile anche a [...]. Quale era tanti anni [...] della [...] classe diri-gente con la Comunità [...] in generale, con il progetto di [...] «I nostri governi erano [...] confronti [...]. Di questo mi sono [...] perio-do in cui ho fatto il commissario [...] Bruxelles, [...] in quello in cui ho fatto il [...] Roma: non ricordo ad esempio una riunione del [...] convocata per discutere dei problemi comunitari. Una volta feci una [...] questo senso al capo del governo di [...] Mariano [...] senza ottenere nul-la. Mi [...] competenza del ministro degli Esteri [...] non voleva intromettersi. [...] insomma, era scarsa. Le questioni europee venivano [...]. [...] «Capisco possa sembrare strano [...] De Gasperi era un convinto [...]. Ma la cultu-ra federalista [...] dirigente politica. Era considerata molto importante e [...] sentita [...] al patto Atlantico infatti era [...] oggetto di durissimi scontri parlamentari, mentre la di-scussione [...] nella Comu-nità non ebbe nessuna [...] drammatica. Fu vissuta come secon-daria, marginale [...] questa fu una delle [...]. [...] «La consapevolezza europeista [...] cui feci il commissario. Aumentò quando partì il [...] monetario europeo. Quando si do-vette votare [...] allo [...] si verificò addirittura una vera [...] propria rottura nella maggioranza che reggeva il governo. [...] fine del 1978 e [...] Il Pci, infatti, votò contro e lasciò la [...]. Fu questa una scelta [...] me la spiegò un Napolitano visi-bilmente dispiaciuto [...]. Del resto lo stesso Baffi, [...] della Banca [...] era molto cauto e [...] adesio-ne. Aderendo allo [...] infatti, il no-stro paese [...] via del ricor-so alla svalutazione proprio nel [...] si trovava in una grave spirale inflazionistica. I comunisti pensarono [...] questo rischio. Sono sicuro che [...] decisione [...]. Non volevano cioè trovare una [...] ragione per uscire dalla mag-gioranza. Anzi, furono proprio le [...] a [...] a votare no. Al contrario, [...] grup-po dirigente democristiano e libera-le, [...] e Carli erano decisamente favorevoli [...]. La [...] particolare il [...] avuto dunque molte riserve [...] unificazione europea, come mai è stato proprio [...] dentro gli eredi del Pci [...] la strada [...] «Si sono create le [...] il ricorso alla svalutazione della moneta come [...] difficoltà economico e finanziarie. Una politica di rigore [...] sotto controllo il debito [...]. Il primo importante provvedimento [...] di togliere la scala mobile. Purtroppo a quella decisione fecero [...] seguito gli anni della [...] ubriacatura. Con la politica della [...] poi sulla strada giusta. Se dovessi fare i nomi [...] maggiori artefici del [...] che ci ha portato in Europa [...]. La tensione europeista che è [...] diffondersi di recente può [...] «Questa è una domanda imbaraz-zante [...] vorrei [...] dire di sì, ma invece [...] che [...] di massa [...] europeista non ci sia ancora. Adesso [...] una certa euforia per-chè siamo [...] pro-mossi, abbiamo avuto anche noi il nostro di-ploma di [...]. Que-sto provoca un legitti-mo [...] ma mi sembra che non [...] sentimento unitario profondo ed esteso, piuttosto è una spinta [...]. Non credo, insomma, che ci [...] una vera con-sapevolezza di ciò che comporta [...] europea. Al passo in [...] vista monetario non corri-sponde un analogo avanzamento [...]. Abbiamo fatto la moneta [...] siamo ancora cittadini europei, consci dei diritti [...]. Lei ritiene che [...] eu-ropea, diminuendo il peso dello [...] nazionale, esalti le identità regionali? Più Europa, insomma, [...] «No, [...]. Perché dovrebbero essere [...] che [...] euro-pea o [...] di una moneta [...] nazionale. Sarebbe stato diverso se oltre [...] moneta unica avessimo an-che una lingua unica, magari [...] esperanto. Non riesco poi a capire [...] possa rafforzare la [...] come può improvvisamente nascere e [...] cul-turale pressochè inesistente? La [...] medesima moneta ha come effetto [...] la creazione di una nuova geografia. Il problema [...] cioè che, mentre scompaiono le [...] nazionali e si impone la moneta europea, i [...] avranno comunque molto più potere [...] go-verno europeo. Occorre rafforzare la commissione, [...] personalità illustre se non [...] il livello politico sia troppo debo-le rispetto [...] -fi-nanziario. Un disegno questo che [...] da parte dei di-versi capi dei governi [...] comprensibili perchè a nessuno [...] una parte del proprio [...]. A livello [...] Banca centrale europeo, non si [...] non riuscire a [...] di [...]. [...] «Credo che esista una consapevo-lezza [...] una storia comune. ///
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[...] vicende terribili del [...] che probabilmente nasce il bisogno [...] unificazione. Nel cuore del [...] Continente, infatti, sono ma-turati [...] di due guerre mondiali. Due [...] milioni e milioni di morti. Non è un caso [...] usciti dal primo di questi conflitti si [...] ad un processo di unificazione [...] la nascita della Società [...] Nazioni. [...] subito [...] il termine del se-condo conflitto. Nel Novecento [...] è stata teatro di orrori [...] dal nazionalismo. Probabilmente la consapevolezza comune [...] bilancio di un secolo, ha por-tato a [...] proprio alle soglie del Duemila [...] sovra-nazionale. ///
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[...] momento di arrivo e [...]. Questa necessità non deriva [...] «Certamente. Le pic-cole dimensioni infatti [...] al feno-meno della globalizza-zione. Se la Comunità [...] fosse il portato di anni [...] anni di storia, oggi ce la saremmo dovuta in-ventare. Spesso si critica il [...] essa è sta-ta costruita, a partire cioè [...] moneta. Ma ben venga questo [...] infatti ha funzio-nato. Adesso occorre andare [...]. Gabriella Mecucci [...] 5. Continuiamo la nostra inchiesta [...] italiana in rapporto [...] europea. Dopo le interviste al filosofo Remo [...] sulle disunità [...] nazionale e quella allo psicoanalista [...] Antonio Alberto Semi [...] etnica fra stato e localismi, [...] pubblichiamo una conversazione con Antonio Giolitti dedicata alla sensibilità [...] italiani nei confronti [...] europea. Antonio Giolitti, infatti, è [...] europeista convinto di lunga data, ma anche [...] per conto [...] del processo di unificazione [...] Vecchio Continente. [...] è una necessità Giolitti: «Porre [...] tragici conflitti del secolo breve» CARTA [...] Dalla rottura con il Pci [...] centro-sinistra Antonio Giolitti è nato nel 1915 [...] di Giovanni Giolitti. Nel 1940 entra in [...] clandestina del Pci, partito nel quale militerà [...]. Poi parteciperà alla Resistenza [...] che trentenne, sarà sottosegretario agli Esteri del [...] Repub-blica nel 1946. Nel 1948 diventa parla-mentare [...] Pci [...] lo resta sino al 1957 quando, per [...] drammatici fatti di Ungheria, insieme a molti [...] spicco uscirà dal partito e pas-serà nelle [...] Psi. Ministro del Bilancio nel [...] Moro, nel terzo mini-stero [...] e nel ministero Colombo, Giolitti [...] due mandati di quattro anni commissario della Comunità [...] 1977 al 1984. Negli ultimi anni ha [...] al dibattito che ha portato alla nascita [...] Pds, [...] a quello più recente sulla Cosa 2. Ha scrit-to numerosi libri, [...] «Riforme e rivoluzione», 1957; «Il [...] in Europa», 1960; «Il [...] «Lettere a Marta», 1992, una autobiografia politica, [...] Mulino. Tariffe di abbonamento Italia Annuale Semestrale [...] numeri L. Via Bettola 18 -20092 Cinisello Balsamo (MI) Tariffe pubblicitarie A [...]. ///
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Direzione Generale: Milano 20124 -Via Giosuè Carducci, 29 -Tel. ///
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Sede Legale: 20123 MILANO -Via Tucidide, [...] bis -Tel. ///
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Roma -Via Carlo Pesenti 130 [...] Industria Poligrafica, Paderno Dugnano (Mi) -S. Statale dei Giovi, 137 [...] S. Nel 1935, infatti, fu [...] insieme ad Ernesto Rossi, il [...]. Progetto di Manifesto», in [...] «Manifesto di Ventotene». Il federalismo europeo è [...] i saggi più importanti di Spinelli raccolti [...] il Mulino in due volumi. Il primo dal titolo «Machiavelli [...] ventesimo» contiene la produzio-ne dal 1941 al [...]. Il secondo dal titolo «La [...] riguarda il periodo 1944-47. In [...] lasso di tempo gli scritti [...] Spinelli sono particolar-mente importanti: il federalismo infatti raggiunge il [...] della [...] diffusione. [...] europei-sta si definisce sempre [...] termine di riferimento per ogni ri-forma sia [...]. Dai classici passiamo ad [...] e recentissimi che si occupano [...]. [...] da qualche mese, è [...] «Il mercato unico europeo» di Roberto Santaniello, Il Mulino. È un bilancio ragionato [...] cambiato a partire dal primo gennaio del [...] firmato il trattato di Roma con cui [...] Comuni-tà. Gli scambi com-merciali fra i [...] aderenti aumentano a [...] sino a far diventare [...] il principale «paese» commerciale del [...]. È [...] fase [...] a cui segue quella fi-nanziaria: [...] con la creazione dello [...] e poi con Maastricht. Una parte del sogno [...] Spi-nelli [...] è già realizzato, dunque, anche se non [...]. Adesso occorre, a partire da [...] andare [...]. Che cosa biso-gna fare? Quali [...] si porranno [...] alla [...] economia, [...] sue [...] alla [...] identità nazio-nale? A queste impor-tanti [...] sul fu-turo [...] in uscita proprio in questi [...]. Si tratta di «In-tervista [...] in Europa», Laterza. Si tratta di una conversazione [...] Federico Rampi-ni con [...]. Per capire meglio quale Italia [...] con [...] mo-netaria da leggere il libro [...] Paul Ginsborg in libreria a giugno. Il ti-tolo è [...] del tempo presente. Famiglia, economia, consumi, po-litica. Una ricostru-zione su cosa [...] questi ultimi, importantissimi quindici anni visti non [...] di vi-sta dei mutamenti politici, ma [...]. Infine, in questa intervista, An-tonio Giolitti [...] il [...]. Perché questo ti-tolo? Il Novecento [...] per-ché secondo [...] inizia con la prima [...] termina con la caduta del muro di Berlino [...] successiva fine del comunismo. Il secolo contiene due [...] i due grandi totalitarismi e [...]. ///
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Il secolo contiene due [...] i due grandi totalitarismi e [...].