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Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1997»--Id 1609435220.

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Una nazione allo specchio [...] Dizionario Laterza a cura di Bongiovanni e Tranfaglia OLOCAUSTO Contro Alleati [...] accuse di inerzia Quel «Bel Paese» che [...] una società aperta [...]. Due ebrei slovacchi che [...] fuggire dal campo di Auschwitz [...] del [...] avvertirono gli alleati che [...] per iniziare la de-portazione e [...] di mezzo milione di [...] la denuncia cadde nel vuoto. [...] la novità contenuta in [...] con cui lo storico [...] Janssen, [...] nume-ro del quotidiano [...] Zeit», ri-prende le vicende, [...] già note, della inerzia degli anglo-americani di [...] quale, pure, avevano avuto certamente notizia. [...] Janssen ricorda che già [...] Wal-ter [...] era riuscito ad accer-tare, [...] Ottanta, che i servi-zi di decodificazione britannici avevano [...] parecchi messaggi nei quali gli uf-ficiali dei [...] e dei battaglioni di polizia impegnati in Urss [...] esecuzioni di massa di ebrei riferivano del [...] autorità di Berlino. Il che significa che già [...] del [...] gli Alleati sapevano che era [...] atto un genocidio. Eppure né a Londra [...] Washington si decise di fare qualcosa per [...]. Perché? La risposta di Janssen, [...] interpretazione di diversi sto-rici, è che gli [...] se avessero intrapre-so qualche iniziativa i tedeschi [...] il loro siste-ma di codificazione era stato [...]. Una spiegazione, quella di [...] e uomini per obiettivi direttamente bellici, ci [...] il fatto che gli Alleati non bombardarono [...] di Auschwitz né la fer-rovia che raggiungeva [...] avendo una qualche idea, al-meno dal [...] di quanto avveniva laggiù. Assai difficile da spiegare, [...] non ci fu alcuna rea-zione alla notizia [...] fuggiaschi slovacchi. Nella prima-vera del [...] la supremazia aerea anglo-americana [...] un bombardamento almeno della li-nea ferroviaria, che [...] dalle organizza-zioni ebraiche, non avrebbe pre-sentato troppi [...]. [...] della ferrovia avrebbe ritardato [...] non impedito la deportazione e il mas-sacro [...]. Sono alcune delle 83 [...] il «Dizionario storico [...] Laterza, a cura [...] Bru-no Bongiovanni e Nicola Tranfaglia. Una storia per lemmi [...] da cui viene fuori una sgradevole ve-rità: [...] paese «chiuso», dalla scarsa mobilità sociale. E malgrado la cosiddetta [...]. MICHELE PROSPERO [...] da poco uscito il Dizionario [...] (Laterza [...]. Un libro utile, analitico e [...] ma che fornisce anche una [...] griglia in-terpretativa per orientarsi nelle [...] politiche del presente. [...] ultimo [...] è in fondo quello di [...] per com-prendere questa transizione degli anni novanta, sospesa tra [...] e ristagno. Delusioni del [...] Tranfaglia ad esempio registra [...] alla introduzione della legge elettorale maggioritaria». Sembrava la «rivoluzione italiana», [...] veniva raffigurata. E in-vece poteva benissimo [...] controrivoluzione se non ci fos-sero stati mutamenti [...] di-rezione politica. Le dure repliche fornite [...] non sem-brano però [...] scosso più di tanto [...] riforme e in giro «ci sono politologi [...] con-tinuano a proporre ricette». Ma se [...] vero è quello di esprime-re [...] nuova classe dirigente, «piut-tosto che inseguire astratti disegni a [...] è più produttiva una politi-ca di grandi riforme istituzionali, [...] da una diagnosi storica. Una sola obiezione è possibile, [...] così ben progettata. [...] tra i profili dedicati [...] grande rilievo, di Togliatti, che fu un [...] transi-zione, un politico realista che coniu-gava prospettiva [...] storica. Una [...] que-sta che è invece [...] dei primi anni 90. Nella accezione comune realismo [...] che Musil fa dire a un suo [...] ciò cui non si crede. In realtà il realismo [...] disegno che isola il princi-pale obiettivo di [...] par-ticolare e su di esso lavora con [...]. Sul resto mostra duttilità [...] compromesso. Que-sta è la lezione [...] Cavour [...] ebbe la meglio sulla fragile alternativa rap-presentata [...] Garibaldi (G. Talamo); di Giolitti che [...] «empirismo antiretorico» (F. Barbagallo) intuì la necessità [...] la politica [...] e pe-rò non trovò [...] avversario: impossibile si rivelò il suo incontro [...] Turati; [...] «moderato realismo» di De Gasperi (P. Zuni-no) che ha saputo [...] politico al mondo cattolico; e appunto di Togliatti [...] il movimento operaio [...] di ri-costruzione dello Stato [...] campo una prospettiva di integra-zione politica delle [...] pervennero Turati o Gramsci. Negli anni 90 ad [...] comunque le due grandi ope-razioni politiche [...] moderna: la definizione dello Stato [...] la democrazia mediata dai partiti. E in entrambi i [...] di contesta-zione non sono certo effimeri. Tala-mo parla [...] dello Stato unitario come di [...] creazio-ne [...] improvvisata, forse frutto esclusivo di [...] congiuntura favorevole». Il nuovo Stato nasce tar-di [...] piuttosto male, inghiottendo le autonomie con [...] amministrativo e del principio [...]. Manca il coinvolgimento delle [...] il «metodo autoritario o dittatoriale adottato per [...] unita-ria» (N. ///
[...] ///
Quello che viene edificato [...] Stato incurante del principio di legalità che ricorre [...] alla tutela manu militari [...] a governi della sciabo-la [...]. ///
[...] ///
Le tendenze autori-tarie della [...]. Meriggi) costituiscono una inva-riante della [...] italiana [...]. Persino il codice Zanardelli, [...] liberale», conserva una chiara impronta di «autoritarismo [...] (F. ///
[...] ///
È vero, il liberalismo italiano [...] una trasparente propensione conservatrice. È così abituato a [...] a concessioni di poteri eccezionali e sospensioni [...] non sarà turbato dal fa-scismo. Croce, nel 1944, ricordan-do [...] ascol-tando nel [...] Mussolini al Teatro San Carlo, [...] capo del fa-scismo come «un popolano impe-tuoso [...] ma gene-roso ed amante della patria» (D. ///
[...] ///
Il «crepuscolo [...] liberale» e la [...] stessa «odierna deriva semantica» (G. [...] si originano proprio da [...] liberali nelle avven-ture reazionarie. La repubblica dei partiti [...] strutturali del sistema politico liberale basato su [...]. Il mondo liberale peral-tro [...] pensato al partito come veicolo della modernizza-zione [...]. Anche il famoso Viaggio [...] Sanctis è percorso dalla nostalgia per il [...] una patria compatta refrattaria ad accettare il [...]. Vi domi-nava la ripugnanza [...] che il [...] po-tesse conoscere la vergogna [...] della competi-zione. La democrazia di massa, [...] si è affermata solo come re-pubblica dei [...]. Attraversata da tentazioni di [...] di figure politiche come quella di [...] che sembrano più poliziotti [...] (A. Lepre), la repubblica si [...] attraver-so il ruolo dei partiti. Il consociati-vismo non sembra essere [...] conno-tato riassuntivo [...] re-pubblicana. Non sono infatti man-cati [...] rottura, come nel [...] quando De Gasperi con [...] «condusse il sistema politico sul ciglio di [...] che avrebbe potuto rivelar-si un punto di [...] (G. ///
[...] ///
La soluzione trasformistica Sul [...] 50 viene ridi-mensionata la destra, vengono bat-tute [...] e si accele-ra la secolarizzazione. Il Pci sfrutta i [...] si aprono con il cen-tro sinistra e [...] non è più una mera [...]. Nella metà degli anni [...] del Pci fa esplodere quella che è [...] «soluzione trasformi-stica» basata sulla divaricazione tra una [...] che comprende tutti i partiti e una [...] della legittimazione nella quale domina il tropismo [...]. È vero, come afferma A. Pizzorusso, che comincia a [...] quegli anni una cultura politica che scarica [...] Costituzione [...] che sono dei partiti. Pe-rò non si può [...] cri-si del sistema chiamava in causa an-che [...]. Risalta, nella condotta comunista, [...] anni 70. Ci fu un momento [...] causa di una «strategia sempre più inadeguata» (A. ///
[...] ///
Mentre il Pci oscillava [...] patteggiamento» (S. [...] il pentapartito si dedi-cava [...] di spartizio-ne delle spoglie. Anche per questo la [...] delle istituzioni si imporrà solo negli anni [...] percorsi anomali e ricorren-do a uno strumento [...] plebiscitaria come i refe-rendum [...] (P. ///
[...] ///
Ma sarebbe sbagliato presentare [...] istituzioni come la-voro solo tecnico sganciato da [...]. Negli anni 90 si [...]. Gli addetti [...] sono [...] 40 anni prima erano il [...] (P. ///
[...] ///
Tra il 1980 e [...] seguito alla automazione, gli occu-pati nelle industrie [...] 500 ad-detti scendono del 30 per cento (S. ///
[...] ///
Nel 1991 gli addetti [...] sono solo il [...] (erano più del [...] negli anni 70). Il terziario dà or-mai lavoro [...] degli attivi. Cresce la dimensione del lavoro [...] e la [...] rag-giunge il [...] della popolazione atti-va. [...] stata una dilatazione del pub-blico [...] che negli anni 90 con-ta 4,2 milioni di addetti. Consistente è anche la [...] delle professioni. Fino al 1960, [...] van-tava i tassi di analfabetismo [...] ele-vati [...] e le laureate era-no poco [...] di 6 mila [...]. De Gior-gio). La mobilità bloccata Ma [...] verificata una ri-voluzione demografica che con la [...] ricade sulla configu-razione dello Stato sociale. Fino al 1902 gli anziani [...] solo il [...] i giovanissimi il [...] della po-polazione. Nel 1991 gli anziani sono [...] (F. ///
[...] ///
La rivoluzio-ne demografica non [...] costi (le pensioni di invalidità da 1,2 [...] salgono a 3,4 milioni del 70, quelle [...] 1,3 milioni del [...] a 3,2 milioni del [...] anche difficoltà di ascesa sociale. Nel 1985 il [...] degli italiani appartengono a una [...] diversa da quella [...]. Però ri-sulta ancora scarsa [...]. I «meriti» (istruzione) cominciano [...] non hanno alterato la disuguaglianza di opportunità. An-cora oggi [...] resta «il paese euro-peo più [...] dalla pari opportu-nità di destini occupazionali, quello in cui [...] sono le [...] di permanenza nelle classi sociali [...] avvantaggiate o svantaggiate» [...]. La famiglia per alcuni [...] è fattore di mobilità e di ascesa [...] è fonte permanente di [...]. Quel-la italiana è quindi [...] non molto aperta», a debole in-dividualizzazione. Si registra poi una «immobilità [...] operaia» per cui nel 1985 il [...] degli intervistati si trovava nella [...] classe che aveva al primo impiego. I lavoratori ma-nuali salariati costituiscono [...] classe a forte carattere ereditario [...] nel 1974). La vera sfida degli [...] perciò quella di usci-re dalle ricette della [...] alla transizione italiana un ca-rattere di sistema, [...] cau-sa le istituzioni, le economie, gli atto-ri, [...] una nazione. Oltre le scorciatoie populistiche [...]. ///
[...] ///
[...] Tris per la Dea [...] la fortunata campagna Totip [...] protagonista alla grande Nancy Brilli, subito identificata [...] Dea Fortuna. Ha debuttato in questi [...] terzo episodio dedicato alla corsa Tris, nel [...] collo-quio telefonico della bella Dea con il [...] Colasanti. Colloquio nel quale lo [...] ironicamente con [...] divina e con il [...] soirée sul monte Olimpo. Brava [...] a tenere il registro [...] stesso tempo iper-realistico, quando registra con scandalo [...] tre mati-te nel disordine creato dalla mon-tagna [...] che occu-pa il suo ufficio. Come una scru-polosa impiegata [...] premi e baci a chi di dovere [...] dimostra capace di scandalizzarsi in un paese [...] rabbia è stata vinta [...]. [...] è [...] Armando Testa. Direzio-ne creativa di Mauro [...] ed Erminio [...]. Casa di produ-zione [...]. Regia di Alessan-dro [...]. E citiamo anche gli [...] caratterizzati attorno alla protagonista Nancy Brilli: Vittorio Villani, Gabriele [...] Giorgia [...] e Luca Vir-gulti. E Colasanti ancora non [...]. Il nonno ha fatto [...] Kaori è stata estromes-sa [...] Philadelphia [...]. Direte: ma chi se [...]. E invece no, perché [...] giapponese rappresentava pur sempre lo stereotipo di [...] intimidatorio. E soprattutto lontano da [...] formaggio. [...] noto che al cuore si [...] ma alle calorie no. E comunque Kaori è [...] una stagione melensa e ingannevole, che ora [...] più sincero nella bravura di nonno Gianrico Tedeschi. A lui spetta ora [...] animare, con un furto di formaggio, lo [...]. Thom-pson da Dario Diaz. Così Philadel-phia acquista insieme [...]. La crema di formaggio [...] la marmellata: non solo un numero sulla [...] di desiderabile oltre il muro della legalità [...]. Kaori si guadagna ancora una [...] alla memoria. Nel futuro chissà. Casa di produzione [...] regia di Massimo Magrì. Kurosawa e [...] in [...] Giappone di Kaori arriva [...] anche il grande regista Akira Kurosawa, dopo [...] onorevole età di 86 anni ha deciso [...] pubblici-tà. Girerà infatti uno spot per [...] bevanda allo yogurt [...] che non abbiamo mai avuto [...] piacere di assaggiare. In Italia in-vece il [...] più scan-daloso Tinto [...] ha girato uno spot, [...] in compa-gnia di Monica Bellucci. Grande agitazione attorno al [...] segreti immaginari e immagini segrete. Il prodotto che ha [...] attesa è infatti il reggi-seno [...] attraverso il quale la [...] dice felice di «rap-presentare tutte le donne». Mentre Tinto [...] per non essere da [...] che la pubblicità è la cosa migliore [...] onda in tv. E si tratta ormai di [...] ovvie-tà. Intanto, per vedere il [...] bisognerà aspettare il 2 marzo, data del [...]. [...] che ha saputo creare abilmente [...] ha affidato la realizzazio-ne alla casa di produzione [...]. Tinto [...] è stato diretto da Alessandro [...]. Repubblica dalla teoria alla [...]. Ha preso spunto dalla [...] Mai dire gol e dalla robusta vocalità [...] Adriano Pap-palardo lo spot di Repubblica per [...] Computer No [...]. Vediamo uno schieramento mili-tare [...] furioso alla Full metal [...] . Ma i soldatini si [...] di sè (alme-no in campo elettronico) e [...] testa alla furia verbale di Pappalardo, che [...] innocua minaccia del suo Ricominciamo, clamoroso incipit [...] contrassegnato una in-tera stagione. Le precedenti tappe della [...] iniziative editoriali del quotidiano fondato da Eugenio Scalfari [...] irritanti (soprattutto per noi che siamo in [...] benché tributaria della [...] Band (e anche di Stanley Kubrick), [...] spiritosa e gradevole. Facciamo comunque i nostri [...] Lowe, alla casa di [...] Film e al regista Leone [...]. Nonché ovviamente ad Adriano Pappalardo, [...] spre-cata del cinema italiano e grande cantante [...] un avvenire degno delle sue corde vocali. ///
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Nonché ovviamente ad Adriano Pappalardo, [...] spre-cata del cinema italiano e grande cantante [...] un avvenire degno delle sue corde vocali.

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Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

(237)
(1)



La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


(214)


(118)

Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

(192)

Città & Regione [1975-1976*]

(190)

Civiltà cattolica [1850-2000*]

(144)


(198)

Interstampa [1981-1984*]

(198)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(197)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(183)

L'Orto [1937]

(161)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(190)


(185)


(203)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

(86)

Teatro in Europa [1987-1997*]

(203)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(203)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(203)

Brescia Libera [1943-1945]

(159)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(192)


(205)

Ordine Nuovo [1919-1925]

(63)

Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(195)

Umanità Nova [1919-1945]

(169)



(98)


Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .





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