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Un grosso successo non [...]. Meglio così». /// [...] /// Siamo agli inizi de-gli [...] nelle stanze della casa editrice [...] si discute di un [...] fumetto: nasce co-sì [...] piccolo studio del diret-tore [...] Sergio Loss, insieme al soggettista e scrittore argentino [...] volta ad un personaggio [...] esperimento scientifico: una crea-tura della notte, unico [...]. /// [...] /// Splendida creatura bionica dotata [...] ma di-pendente per la [...] di un certo fluido che si trova [...] suoi stessi nemici. [...] nella vita di tutti [...] i panni del professor Adrian [...] insegnante di letteratura nella [...] Meridiana. Una donna che si [...] per sopravvivere in un mondo cru-dele. Fumetto [...] letterali, a partire da Pessoa, [...] finzione e [...] dotato inoltre di un [...] opera di Carlos [...]. Ma anche fumetto ironico, [...] di mirabolanti inquadrature pro-spettiche, frutto [...] uno studio mi-nuzioso della [...] città, che altro non è [...] non una Buenos Aires [...]. [...] abilmente usa il fumetto per [...] del suo paese: «Voi italiani siete gli unici al [...] ad avere degli albi a fumetti di 96 pagine. In Argentina i fumetti arrivano [...] massimo ad una dozzina di tavole e comunque sem-pre [...] di una rivi-sta. Il primo si chiamava Loco Cha-vez, [...] per dodici anni sul [...] il maggiore quotidiano di [...]. Era una striscia che disegnava El Tuna. Ambientata a Buenos Aires, una [...] urbana che raccontava le particolarità degli abitanti del porto, [...] protagonista un giornalista pelandrone. [...] storia decidemmo di [...] sposare e di [...] cambiare città, per inter-rompere la [...]. Beh, era tanta la [...] popolarità, che nello stadio di Buenos Aires il pubblico grida-va: [...] Loco non se ne deve [...]. Ma prima di decidere [...] storie del Loco nel porto di Buenos Aires, Trillo [...] aveva mandato in giro per il mondo, [...] convinto che raccontare solo le vicende della [...] città sarebbe stato noioso. Anche se noi, come [...] conosceva-mo ancora nessuno del giornale. Poi un giorno decidemmo [...] fumetto solo in Argen-tina. Tale fu il successo [...] ambientare storie do-ve i personaggi per mesi [...] parlare sempre nello stesso bar. Non succedeva davve-ro nulla. Un assoluto [...]. Una sorta di [...]. In contemporanea, mentre il [...] El Loco Chavez rag-giunge vette impensabili per il [...] nel 1974), Trillo inizia la collabo-razione con [...] Alberto Breccia, realizzando Un Certo Da-neri. Prima ancora Trillo lavorava in [...] rivista satirica. /// [...] /// Satireggiava la politica, gli [...]. Ma quel giornale, dove [...] 1976, con [...] dei militari, venne proibito. Così mi trasferii in [...] si chiamava [...] ma poco do-po anche [...]. Fui così costretto ad andare [...] lavora-re in [...] pubblicitaria. A [...] non si poteva più [...] massimo solo fumetti [...]. Oggi, sempre su [...] insieme a [...] ogni dome-nica pubblichiamo una striscia [...] racconta quello che sarà [...] 2000 a Buenos Aires. Sono fantasie sul futuro [...]. E sa-rà molto peggio [...] adesso. In Argentina abbiamo un [...] che ha smania di [...] riscrive la Costituzione. E così nel fumetto, [...] inventato un clone del presidente, ma suo [...] altro presi-dente che odia quello vero e [...] uomo di sinistra. In Argentina adesso vige [...] dove però le differen-ze fra destra e [...] così chiare. È sempre stato uno [...] ma anche di sinistra, che nes-suno è [...] a capire. Un prodotto molto folclo-rico, [...] più estrema e la destra più rabbiosa, [...] peroniste. Adesso in Argen-tina è [...] andasse al rovescio rispetto a quelle che [...] grandi leggi sociali in-ventate dal peronismo: le [...]. Da riformatori, si sono [...] movi-mento selvaggiamente di destra. [...] è solo la rivoluzio-ne». Tutti i giornali argentini [...] una striscia di fumetti al giorno dedicata [...] «È come se ci fosse-ro trenta [...] disseminate sui giornali: un [...] sulla realtà, un uccello che riguar-da gli [...] che parla dei borghesi. Venendo spes-so in Italia [...] notare come i vostri randi autori scrivano [...] Tabucchi, Eco, la Tamaro anche i libri di Isabella Santacroce [...] sono ambientati in Italia. Nem-meno il grande [...] parlava mai [...]. La risposta che gli [...] danno sempre è che in Italia tutto [...] piaz-za sta lì da migliaia di anni, [...] insomma, ma come al di là della [...] questo forse impedisce di [...]. Tra i fumetti [...] Trillo ha inventato quello [...] Alvar Ma-jor, ambientato al tempo della conquista spagnola in America. Insieme a Jordi [...] ha scritto poi Le [...] ispirato a Crash di Ballard. Ma appena nacque [...] Trillo si è subi-to [...] un personag-gio di un altro respiro. Mi ricor-do che durante [...] peco-ra Dolly, mi chiamarono in molti per [...] pensavo sulla clonazione. Beh, quello che pen-so [...] finzione prima si fa e dopo, prima [...] realtà arri-va». In [...] una città, Meridiana, immaginaria ma [...] personaggi ispirati a [...] come ad Hitler. /// [...] /// Troppo colto forse? E [...] diventare popo-lare quando è troppo colto? «Non [...]. In Argentina va in [...] tre mesi. Tra poco usci-rà anche [...] Spagna. In Francia va benissimo. Sono usciti fino ad [...]. Il successo credo sia [...]. [...] di [...] per Pessoa: questa strana [...] quando è nelle vesti del professore, con [...] «Mi affascina Pessoa. Era uno, ma anche [...]. I suoi tanti eteronimi [...] Alvaro Campo. [...] in effetti ha un proble-ma [...] identità multiple. Lei, in effetti, si [...] Pessoa. Ma anche in lei [...] qualcosa di Superman, di [...]. Non credo che ancora [...] Pessoa [...] conosca molto bene, semmai se ne parla, [...] Italia [...] grazie a Tabucchi». La città di Meridiana, [...] nel fumet-to, con i suoi angoli di [...] tetti, i suoi scorci, è stata ini-zialmente [...] Meglio su di [...] parete. Lui la la-vorava facendo [...] piccole parti: la casa di [...] la scuola, e faceva [...] li seguiva nei percor-si. È molto interessato nel [...] personaggi si muovono, sempre alla scoperta di [...] città. Soggettista e sceneggiatore dut-tile, Carlos Trillo [...] la volta che fece un western senza [...] disegnatore non sapeva [...]. /// [...] /// Ne uscì un fumetto [...] aveva ucciso in un baleno tutti i [...]. Nel 1978 con Breccia [...] libro che si chiamava Chi ha paura [...] rilet-tura di racconti per ragazzi in ver-sione [...]. Come sarebbero [...] Cenerentola, Hansel e Gretel [...] Breccia [...] uno molto difficile, immerso in un universo [...]. [...] anche una parentesi cine-matografica [...] Tril-lo, in un film, di un regista [...] Alberto [...] I giar-dini segreti del [...] Lopez. Molto nota la [...] collaborazione con Jordi [...] nel personaggio di Chiara [...] Notte, [...] deliziosa pro-stituta dal cuore tenero con il [...] Paulino [...] seguito, storia pie-na di tinte melodrammatiche: «Anche [...] più divertente in questo fumetto, per me [...] clienti che vanno con lei. Abbiamo scritto più di [...] Chiara di Not-te. Fumetti a stretto contatto [...] della telenovela. A que-sto proposito una volta [...] scritto una storia con [...] Frutto acerbo, ispirata anche alla [...] tipica americana di realismo magico. Vi succedevano cose strane, come [...] in una storia, di una notte che non se [...] andava più. Solo alla fine, quan-do [...] arrivava il sole». Nel passato di Carlos Trillo [...] anche una piccola serie di gialli, scritti per fare [...] parodia di una collana molto simile a quella dei [...] Mondadori: «Inventammo degli autori americani [...] provammo a [...] in realtà eravamo noi. Uno si chiamava Lester [...]. Eravamo in tre, in-sieme [...] Saccomanno [...] Marcucci. Ricordo che in Argentina [...] ottomila copie. /// [...] /// Impossibile non [...] del più grande autore [...] fu-metti nella storia argentina, il magnifico Hector G. [...] ultimo di una lunga serie [...] conosciuto! E così è rimasta [...]. La [...] sto-ria rimane davvero drammatica: venne [...] dai militari insieme alle sue quattro figlie. Oggi è ri-masta sola [...]. Lui lavorava [...] per [...] di sinistra, [...] e scrive-va su di un [...] clandestino. [...] per noi che lo [...] degli anni Cin-quanta, era qualcosa di incredibi-le. Una storia di buio, [...] prefigurava la [...] stessa fine. Quello è stato un [...] i militari non ri-sparmiavano nessuno. Fortunata-mente dal 1983 ad [...] si è calmata. Quando non puoi parlare, [...] le metafo-re fioriscono. Credo sia meglio in [...] essere libero e senza satira, piuttosto che [...] una grande satira. Anche in Spagna, durante Franco, [...] riviste satiriche bellissime, come [...] Logo, El [...] ma quando lui è [...] tutte. E così oggi, con [...] Argentina, abbiamo defini-tivamente detto addio alla sati-ra». [...] invenzione si chiama Poe -quattro [...] a cir-colo chiuso -storia di un detecti-ve, costretto ad [...] con una stirpe di vampiri per scongiurare [...] della terra da parte di [...] senza scrupoli. Jonathan Giustini [...] 3. In basso [...] (Euro Editoriale) Tra ricerca [...] nelle profondità [...] umano il nuovo romanzo [...] Martin [...] Un cadavere per la [...] assassino Una poliziotta incallita alle prese con [...]. Un giallo dove emergono [...] verità che non collimano mai. COOPERATIVA SOCI DE [...] Per le Feste de [...] presso la Cooperativa Soci de [...] sono disponibili: MANIFESTI IN QUADRICROMIA Formato [...] in quadricromia, fornito nelle quantità [...] voi desi-derate solo da sovrastampare con luogo, data e [...] della Festa. [...] ATTA E VIAGGIA [...] colori -confezione in scatole da [...]. /// [...] /// N O N CHIEDIAMO LA [...] La mostra è composta da [...] manifesti [...] in bianco e nero. Affronta il problema [...] idrogeologico del territorio e [...]. [...] E [...] La mostra è composta da [...] disegni e vignette 29. INCONTRI E SPETTACOLI Serate [...] liscio, jazz, animazioni per bambini, concerti e [...]. /// [...] /// Ed il detective [...] una donna grassa ed infelice, [...] non rispecchia i canoni estetici della bellezza classica deve [...] il caso più difficile della [...] non breve carriera: dare una [...] logica alla morte di Jen-nifer [...] una [...] «bellissi-ma amica» nonchè figlia del [...] della polizia. In tale intricato contesto [...] indaga [...] astrofisica, che in vita era [...] simbolo di chi rasenta [...] della perfezione. Ma quel simbolo di [...] certo punto della [...] esi-stenza si è sparata [...] te-sta ed è stata ritrovata morta nel-la [...] nuda. Ed allora si tratta di [...] suicidio apparente, o emerge [...] Dai risultati [...] risulta positiva al test dello [...] sia nella vagina sia in bocca. Ed ancora Jennifer faceva ricorso [...] litio, a sostanze stupefacenti, aveva relazioni segrete con altri [...] tratto della [...] esi-stenza. Tradiva [...] il «professore associato», il [...] col quale abitualmente conviveva. Si deli-nea così una perso-nalità [...] ma il padre non riesce ad accettare [...] verità: «Silenzio im-provviso. La testa che vibra, [...] davanti ai terribili frutti [...]. Fantasie che il [...] Tom vuole, ha bisogno che [...] vere. Perché qualsiasi cosa, sì, [...] stupro alla mutilazione, allo squartamento, al cannibalismo, [...] di cinese ingegnosità e di afgana sovrab-bondanza, [...] meglio di [...]. E cioè della figlia [...] la 22 in bocca e pre-me il [...]. [...] continua le sue indagini, avvolte [...] mistero. Verità ambi-gue si palesano, [...] ve-rità che non collima-no, che non costitui-scono [...] e coerente. Ed il giallo si [...] metafora ricerca della verità, quel con-cetto difficile [...] priori, altrettan-to difficile da cogliere nel diveni-re [...]. La logica, gli stru-menti [...] sup-portano le analisi del detective che, anche [...] intui-zioni, al fiuto da poliziotta incal-lita, sembra [...] del miste-ro. Ma nella scoperta che Jennifer [...] era [...] azzurro», non vi è necessariamente [...] una verità certa. La molteplicità dei comportamenti [...] svela chiaramente il motivo del drammatico accadimento. Lo tin-ge di colori [...] complica e lo intriga, ma non ne [...]. E [...] letteraria di [...] transcodifica un giallo, una ricerca [...] in una raffinata indagine [...] umano. Fra psicologia e filosofia, in [...] ten-sione continua [...] interro-ga la realtà. Ma quali eventi, qua-le [...] «E [...] nuovo mi domando: è il caso che [...] È la realtà che è così, o sono [...] -che me la invento? [...] dice che è come [...] tennis. Ti si fottono addirittura [...]. Dici che una palla è [...] perché desideri che sia fuo-ri. Desideri a tal punto [...] che la vedi fuori. Si nasce con un [...] vince-re, avere successo -e questo ti fot-te [...]. E gli schemi per [...] possono diventare delle prigioni intellettuali, e non [...] nulla di autenticamen-te vero. [...] di [...] si snoda, ma il [...] fornire al suo capo nessun colpe-vole. Il suicidio è davvero [...]. Chissà cosa sarà passato per [...] mente di Jennifer? [...] che cede, analizza, non giunge [...] tale profondità, al mistero [...]. E poi, il suicidio [...] fuga [...] «Il suicidio è come [...] notte, che ti fionda nelle tene-bre. Non [...] altro modo di [...] così in fretta, non con [...] naturali. Compri il biglietto e [...]. Quel biglietto ti co-sta [...] hai, ed è un bi-glietto di sola [...]. Il treno ti porta [...] lì ti lascia. È il treno della [...]. Salvo Fallica Il treno [...] Martin [...] Einaudi [...]. /// [...] /// Salvo Fallica Il treno [...] Martin [...] Einaudi [...]. (0)
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