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La fuga dal proprio [...] dimensioni esclusivamente elettroniche affascina ogni giorno sempre [...] e meno giovani -di tutto il mondo. Per molti il computer, [...] realtà virtuale sono stati e sono stimolo [...] confini [...] creare [...] spazi di [...]. Le teorie e pratiche del [...] spaziano dalla cultura [...] dallo spettacolo alla politica. Il giornalista americano Mark Dery [...] tracciato un panorama nel suo «Velocità di [...] (Feltrinelli, [...]. In questa pagina vi [...] rassegna dei principali filoni del [...]. A Napoli, invece, oggi e [...] si affronterà [...] con un taglio più diretto [...] culture giovanili, [...] di «In Contro Senso», prima [...] di una manifestazione dedicata alle «voci, immagini e mutazioni [...] culture [...]. Nei diversi spazi del Teatro Mercadante [...] susseguiranno convegni, incontri, [...] mostre, performance e spettacoli [...]. Tra i temi trattati, il [...] cyborg; musica, letteratura e tecnologie digitali; il rave, la [...] e gli stati modificati di coscienza nei [...] rituali [...] culture ibride e linguaggi metropolitani; [...] e tatuaggi; [...] e [...]. Tra i partecipanti, Iain [...] Francesca Alfano Miglietti, Roberto Paci Dalò, Alberto Castelvecchi, gli Afa, Alessio [...] Renato Nicolini e Tommaso [...]. Il lettore, quando avrà [...] Passeggiando tra i draghi addormen-tati di Alberto Arbasino, [...] a pagina 178. Vi troverà le origi-ni [...] India Messico Cina e Lombardia antica e moderna [...] Car-lo Cattaneo, e un viaggio (1953) di Bernard Berenson, [...] «un antico giro siciliano già fatto nel [...]. La convinzio-ne che Arbasino [...] Sicilia -una Sicilia oggi così diversa -, [...] (che si può intendere an-che come un [...] Leonardo Sciascia, alla [...] intelligenza): «Ma insomma, però, [...] civile quella Sicilia [...] e [...]. E intelligente, e colta, [...] gusto: non solo nelle grandi opere architettoniche, [...] raffinati e manuali senza troppa pompa o [...] grande arte italia-na non era ancora incominciata. Il lettore avrà già [...] Arbasino, quando [...] sulle orme di Berenson. Egli non si mette [...] ripor-tarci un saggio di sociologia, ma per [...] la nostra civil-tà ha nascosto. Non è difficile ca-pire che [...] turistico non gli piace. È facile condividere con [...] soddi-sfazione quando ci di-ce come, [...] solo in piccola com-pagnia [...] Valle [...] Re subito dopo la guerra del Golfo, [...] quella solitudine. Qualcosa di simile ac-cadde [...] salimmo, due soli, sul [...] mentre Atene era asse-diata [...]. La differenza tra la Sicilia [...] Berenson e la Sicilia che ac-coglie Arbasino [...] molto semplice: «Ancora nei primi anni Cinquanta [...] so-lo Berenson, ma qualunque viag-giatore aveva il [...] attraverso immense distese di grano color [...] separate [...] cupo del mare soltanto [...] sottile di spiaggia». Oggi invece: «Subito sotto [...] anche a Selinunte [...] borgo contemporaneo sembra un [...] che cerca di spingersi addosso e den-tro, [...] sue an-tenne e i paletti e i [...] balconcini, tutte le sue insegne di bibite [...] di rifiuti non pre-levati, per arrivare fin [...] antiche, [...] tutti i tinelli, e [...] tutte le imposte e [...] solo la tv». Arbasino è uno dei [...] di girare il mondo fuori dalle piste [...] è un viaggiatore che va di paese [...] i viaggiatori del Settecento: vede e annota. La piana dei templi [...] (si veda il saggio «Obiettivo Burma [...] ol-tre») si presenta a lui come Pae-stum [...] viaggiatori del Settecento. Non è tutto oro. È di pochi giorni [...] Cina che un tratto di Muraglia ver-rebbe [...] più age-vole il passaggio ai turisti. Sarebbe un misfatto che [...] aggiungere ai molti già an-notati nel suo [...]. [...] Centrale accade che sia [...] «news» dai film locali su dittature, attenta-ti, [...]. E da noi? Il [...]. Alcuni di quei film [...] colpi di pistola della realtà che ha [...]. Situa-zioni [...] gli appaiono intelligibili perché, [...] Ar-basino, [...] è reduce da un [...] Moro e De Mita e la Sora Lella. [...] Centrale è un vulcano. È in eruzione da [...]. Vecchi lettori di Messico [...] Emilio Cecchi, aggiungiamo que-sto libro ai due di Cattaneo. Già quella profonda povertà, [...] ci sembra-rono, in tempi ormai lontani, un [...]. E poi venne il [...] Malcolm [...]. Ciò accadeva pri-ma del [...]. Conoscemmo un Messico «tormentoso [...] pagine scritte, poi il Messico del ci-nematografo, [...] i [...]. Il bel libro di Arbasino [...] an-tiche angosce e sedu-centi inganni e (ma [...] tutto da fare), complicati au-toinganni. Sosta a Persepoli: e [...] Teheran, [...] finale in America. Un nome nel titolo: [...] dopo Borges». /// [...] /// [...] in questo scritto, ap-pare come [...] città linda e perbe-nino. Merito, o demerito, anche [...]. La cit-tà, osservata dal Liceo Italiano, [...] che riporta la mente [...] tempi di Carla del Poggio e di [...]. A questo punto si [...] Rodolfo [...]. Da [...] si vola allo Statuario, [...] Roma [...] le Ca-pannelle. Arbasino: «In una popo-lazione [...] di gnomi e David di gesso e [...] cima ai cancelli e ai tetti (. Discoboli e Garibaldi e Cuc-cioli [...] i pomodori della Sora [...]. Altro che [...] caserme di pompieri di [...] spider galanti (. Telefo-nava con silenzi gravi: [...] giardino, vedo un prete che in-segue un [...]. No, ora è il [...] il prete. [...] i draghi, che, non [...] scrittore e il lettore fin dal titolo [...]. Ecco [...] parricida, ec-co il fratello [...] e via così finché [...] non cadrà ucciso. Nel 1977 Arbasi-no ha una [...] con Bor-ges sul [...] del Celio, a Roma. /// [...] /// La grande tradizione della [...] «È in-cominciata con la cosmogonia, la mitologia, [...] dei e di mostri». [...] letteratura è piut-tosto giornalismo. La grande lette-ratura non è [...] stata realista. [...] è realistico? Onirico? Non lo [...]. Ottavio Cecchi [...] Homo [...] e in basso due immagini [...] dalla rivista «Decoder» [...] Che [...] il [...] Una cor-rente letteraria, una costellazione [...] estetica, una visione del mondo [...] una teoria politi-ca? È tutte queste cose insieme. [...] il termine [...] venne co-niato per definire un [...] movi-mento di fantascienza raccolto [...] storica antologia curata da Bruce Sterling, [...]. Scrit-tori [...] (il maggior esponente è William Gi-bson, tra i giovani dei Novanta, Pat [...] e Neal [...] le contraddizioni e sperimen-tando un [...] intimo con la tec-nologia. Il rapporto con la macchina [...] viene visto in una dimensione negativa, ineluttabile: essa permette [...] delle [...] e il superamento dei suoi [...]. In [...] Sterling richiama il debito [...] da una parte, verso il [...] della fantascienza, e [...] verso i mo-vimenti giovanili di [...] che hanno contrassegnato la storia dagli anni Sessanta in [...]. Movimenti che hanno sempre [...] intenso con le tecnologie, con la produzione [...] effetti specia-li. Come [...] rock, ad esempio, lo stile [...] del [...] vuole essere un muro del [...] un tutto [...] per tirare il fiato e [...] nella ri-flessione. Il [...] è sia una scrit-tura [...] sia una strategia che dà [...] a chi è sempre stato ta-gliato fuori dalla scrittura [...] ignorato, vilipeso. Per la prima volta [...] hippie si crea un immaginario collettivo vin-cente, [...] in maniera adeguata e accattivante alcune delle [...] i senza parola della società post-industriale. Nascono vere e proprie [...] e socio-politiche, e [...] di resistenza [...]. Come la battaglia intrapresa [...] costruzione di reti alternative sem-pre più ramificate. Il [...] può aprire un nuovo campo [...] produzio-ne di immaginario collettivo, capace di scardinare la cappa [...] presente e dare una risposta al para-dosso comunicativo che [...] la fase attuale della società: un mon-do che mai [...] stato così mediatico, ma anche mai così povero quanto [...] co-municazione reale. Dalla metà degli anni Ottanta [...] giorni il [...] ha fatto molta strada, [...] alla ribalta di [...] per una serie di [...] fra loro. Gli hacker di tutto [...] capito che esisteva [...] rispetto ai problemi da [...] la libertà [...]. E così pure una serie [...] artisti, ricercatori sociali, attivisti so-no stati stimolati a ragionare [...] te-matiche relative [...]. [...] Perché la rivoluzione [...] non dovrebbe coin-volgere anche il [...] Da questa domanda nascono le teorie [...] delle [...] che, partendo dalla [...] nuove tecnologie, [...] ruoli e aprono [...] orizzonti [...] interrogativi del femminismo. Le [...] cavalcano nel cyberspazio già da [...] anno. Un gruppo co-me le australiane [...] lancia le sue provocazioni elettroniche [...]. Nello stesso anno esce «A Cy-borg Manifesto» di [...] (tradotto in Italia da Feltrinelli [...]. Gli interrogativi che stanno [...] delle teorie che delle pro-vocazioni del nuovo [...] che dovrebbero interessare tutte: in un mondo [...] pos-siamo «cavalcare» scienza e tecno-logia per riappropriarci [...] I corollari del dominio [...] abuso della natura, violenza, razzismo, immagine stereotipata [...] il vecchio da combattere. Le vittime del patriar-cato, [...] i quali andare [...]. Meglio [...] che la dif-ferenza, dicono le [...]. Due i pilastri sui quali [...] basa il dibattito [...] i con-cetti di genere e [...] corpo. Perché il concetto di genere [...] releghi il pensiero femminista [...] del quadro concettuale di una [...] opposizione di sesso e perché non limiti il potenziale [...] radicale del pensiero femmini-sta entro le «pareti della casa [...] pa-drone», [...] una casa [...] dove il patriarcato stenta a [...] dicono: il cyberspazio. Il cyborg, ibrido fra [...] punto di confusione del duali-smo della nostra [...] una creatura del mondo [...]. Il corpo, teorizza [...] potrebbe diventare una superficie di [...] da quello genetico a quello [...] le donne, cioè, [...] per entrare in [...] dove il corpo pare non [...] più utile, per introdursi [...] delle nuove tecnologie e riappro-priarsi [...] biotecnologia, territo-rio maschile di appropriazione del-la procreazione. La questione delle nuove [...] cuore al [...] -forte è la paura [...] sia ridotta a «utero meccanico»: il suo [...] da come le donne negozie-ranno la transizione [...]. Robotica «La macchina è [...]. Uno dei dispositivi più potenti [...] collettivo del XX se-colo, la fantascienza, erediterà da [...] alcuni dei suoi temi: la [...] e [...] del [...] robot [...] cy-borg» (A. Caronia, Il corpo virtuale, [...]. Ecco uno degli aspetti [...] con-cettuale cyborg: la robotica, [...]. I primi ten-tativi di [...] furono fatti dopo la Seconda guerra mondiale. Nasceva la ciber-netica che [...] semplici per imitare sistemi nervosi elementari. Nacquero [...] configurazioni elementari e [...]. Ma il robot [...] nel 1921 [...] che allora era un «medium» [...] straordinario e rivoluziona-rio: il teatro. Il boemo Karel Capek [...] la commedia R. R [...] un apologo [...] che con-trapponeva una massa di [...] (in questo caso robot creati per di-ventare schiavi [...] ci-nico e perverso padrone capitalista. Al di là dei contenuti [...] ritenuti [...] obsoleti), R. R [...] per la prima volta una [...] con una propria personalità, ma so-prattutto con una propria [...]. Così il robot è [...] collettiva, diven-ta colui il [...] giorno prendere vita e sostituirsi [...]. I robot continuano ad [...]. Le esperienze di Mark Pauli-ne, Chico [...] sono lì, negli spazi [...] performance, [...] ad installazioni sceniche, a [...] equilibrio della vita vissuta al confine del [...]. Ma non te-mono la [...] la demo-nizzano. /// [...] /// [...] nascono da vecchie parti di [...]. Altro è il lavoro [...] come [...] punta di diamante nella [...]. La [...] estetica della protesi lo ha [...] ad esibizioni massacranti. Il corpo umano diventa [...] ripro-gettare per adeguare ed estendere la [...]. [...] Una volta Grace [...] la mitica [...] impossibile che chi affermi di [...] anni Sessanta li [...] realmente». Un paradosso, certo, [...] e poco oltre che [...] presente, uno stato mentale. Di quegli anni si [...] an-che a proposito di [...]. Un discreto numero di entusiastici [...] delle nuove tecnologie di-scende direttamente dagli anni del Vietnam [...] di Jimi [...] e [...] the [...]. Sono due i punti di [...] della cosiddetta [...] (ovvero [...] e [...] e anche i flussi intorno [...] queste due esperienze sono spesso con-traddittori. Parliamo in primo luo-go di [...] in the Trenches [...] di Douglas [...] (in Italia da Apogeo, 1994). Non si tratta di [...] delle «tribù» che sciamano per lo spazio [...]. È [...] scritta, istantanea, intui-tiva. [...] pensieri [...] millennio in salsa mistica, eco-compatibile, [...] Arthur C. Clarke sono piazzati sulla [...] partenza verso il 2000. Per [...] con Elmire Zolla: «Uscire [...] su di noi hanno incurva-to [...] si possa compiere» (Uscite [...] Adelphi, 1992). /// [...] /// [...] è uno dei «manifesti» [...] liberal della si-nistra americana. Più che ad una [...] ri-ferimento [...] di nutrite di-sponibilità economiche [...] tecnologiche di alto li-vello) al desiderio di [...] individuali nello spazio e nel tempo. Accanto a queste espe-rienze ne [...] altre modellate da ex [...] da [...] da schiere di appassionati. È il caso dei [...] i fan dei [...] adoratori di Jerry Garcia, che [...] telematica. O [...] che oltre ad essere [...] è stato anche uno [...] sostenitori dei diritti degli utenti di computer. O, ancora, di Howard [...] tra i fondatori di [...] prime comunità telematiche della California [...] le più definite cultu-ralmente e politicamente. Accanto e oltre viaggiano [...] di Hakim Bay alla ricerca della zone [...]. /// [...] /// Scateni [...] possibile Libertà e tecnologia [...] Duemila Passeggiando tra i draghi addormentati di Alberto Arbasino Adelphi [...] 271, lire 20. /// [...] /// Scateni [...] possibile Libertà e tecnologia [...] Duemila Passeggiando tra i draghi addormentati di Alberto Arbasino Adelphi [...] 271, lire 20. (0)
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