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Corredata di molti [...] e [...] avanguardia E ANCORA utile [...] bu I fenomeno [...] Più che utile, sembra necessario, [...] a chi legga le considerazioni di Manfred [...] professore [...] di [...] di cui nel suo recente [...] la rivista «Intersezioni» pubblica un intervento dal titolo [...] letteraria: concetto, storia e teoria. La confusione è grande, [...]. Come [...] torto? Come non osservare, [...] il suo articolo fornisce notizie storiografiche e [...] il lettore italiano può trarre non poco [...] teorico non solo non contribuisce a far [...] rischia di bloccare Io sviluppo a causa [...] e angusta [...] e di troppo sommarie [...] tedesco [...] era lecito attenderei che [...] o almeno non trascurasse, certe indicazioni variamente [...] Brecht, da Benjamin, da [...] e che rimangono, a [...]. Su questo versante, invece, il [...] è totale; nè valgono a [...] almeno in parte [...] frettolose e [...] citazioni da Marcuse. Quale ricchezza di respiro [...] il verdetto secondo cui «La prassi della [...] le avanguardie tarde si può spiegare soltanto [...] o assenza di considerazione per gli elementari [...] di estetica della [...] respiro, appunto, occorre dare [...] in cui, come [...] non manca di rilevare, [...] non sono meno cogenti di quelle [...]. Anche correndo il rischio, magari, [...] sacrificare la linearità della riflessione [...] molteplicità dei materiali sui cui [...] si compie. È il caso, sembra, [...] studioso italiano, Francesco [...] che presenta un volume [...] Teorìa [...] crìtica della letteratura nelle avanguardie italiane degli Anni [...] (Roma, Istituto della enciclopedia italiana, [...]. Certa eccessiva speditezza del [...] qualche analisi non del tutto persuasiva non [...] tre qualità di [...]. In primo luogo, uno [...] di comprendere, di rendersi conto dei fatti [...] loro complessità senza [...] dentro schemi precostituiti. In secondo luogo, strettamente [...] desiderio, la capacità di compiere una rassegna [...] tutto il materiale documentario. Non ci sono [...] scoperte vertiginose, ci Bono [...] le condizioni elementari e fondamentali per [...] della nuova avanguardia. Occorre segnalare, in terzo [...] di là di cosi scrupolosa diligenza la [...] riesce a intendere in [...] portata una questione essenziale con cui ci [...] rifiutati di misurarsi. LASCIAMO, come è giusto, [...] studioso: «Le basi teoriche per elaborare una [...] letteratura sono da cercare, ancora, tra i [...] problemi discussi e lasciati aperti dai [...]. Ciò non vuol dire [...] sia accaduto nulla, ma soltanto che il [...] Bua principale tendenza, preteso di scavalcare quel [...] occultare e rimuovere quei nodi e problemi, [...] ma [...] finendo, come era inevitabile, [...] vecchio [...]. Ciò è tanto vero, conviene [...] che i primi a [...] misurare con quei problemi, portan-do [...] il peso [...] di [...] sono proprio gli intellettuali che [...] militato nella nuova avanguardia. Gioverà, al riguardo, una. Tutti gli errori, per [...] difetto, compiuti da quegli intellettuali, e siano [...] gravi, contano assai poco rispetto al fatto [...] culturale italiana è esistita una nuova avanguardia. Non si tratta di [...]. Si tratta di una circostanza [...]. Un ordine è stato [...] elaborati [...] modelli operativi, si sono inventati [...]. Da allora un ordine [...] è ancora nato. Ciò premesso, occorre ricordare [...] comportamenti costitutivi [...] da Baudelaire ai «Novissimi», [...] il tenace rifiuto del consenso borghese e [...] meglio la fondazione del consenso di lettori [...] auspicava appunto Baudelaire, da un rapporto di [...] connivenza psicologica in direzione anarchica e eversiva [...] di solidarietà culturale. La fine [...] è anche [...] di continuare ad accettare un [...] come quello, di ambito necessariamente assai ristretto. Ma, per [...] scrittore [...] la ricerca di più [...] consenso è un problema di non agevole [...]. Giacché è un problema [...]. NON SI TRATTA infatti [...] il rifiuto del consenso borghese in [...] di consenso assai più [...] conseguibile [...] del «gruppo» che per [...] e accolto la produzione dello scrittore [...] ma di come orientare [...]. La posizione anarchica era, [...] cose, socialmente unidirezionale e, dunque, non imponeva [...]. [...] il «gruppo», lo scrittore [...] fare a meno, per prima cosa [...] con buona pace di [...] scomparsa dei confini tra le classi [...] di definire il proprio [...] la propria posizione in rapporto a una [...]. La scelta di un linguaggio [...] è una scelta di classe. La difficoltà e quasi [...] oggi, alcuni scrittori si travagliano attestano la [...] e, sia lecito [...] la nobiltà di uno [...] direzione. Manifestano il tentativo di [...] e più complessa situazione di discorso, un [...] un diverso rapporto linguistico. Al contrario, la relativa [...] maturità con cui altri scrittori elaborano il [...] indicano una scelta già compiuta. Ma occorre e occorrerà [...] chi ha convertito la propria posizione anarchica [...] consenso borghese, mettendo a nudo, post [...] quanto in [...] era di [...] piccoloborghese; e chi invece, [...] senso antagonistico la propria situazione di discorso, [...] mentre richiede e insieme produce una ben [...] consenso, [...] politico delle lotte dei [...]. Benjamin ha scritto in [...] quando ha osservato che il compito [...] di sinistra è «la [...] classe». E ha precisato: «Questa [...] che si possa proporre, [...] di origine borghese che svolge [...] di scrittore. [...] diretta può scaturire soltanto [...]. Fausto [...] di Sylvere mette a [...] delia sinistra politica a [...] storica tra le masse (Liguori Editore, [...]. Questo sag-gio sulle origini [...] il punto di arrivo del grande lavoro [...] dei testi e degli studi di sto-ria [...] compiuti [...] (Il Saggiatore, [...]. Turgenev e Pessoa, due [...] breve», ci offrono la possibilità di un [...] confini della realtà. Eppure talvolta [...] cose non certo misteriose [...] quotidiane A sinistra un ritratto di Ivan Turgenev. A destra, un [...] di Max Ernst. Sono le ultime righe [...] primi racconti «misteriosi» di Ivan Turgenev, Il [...] fungere da introduzione a una gran parte [...] di scrittore. Perchè il grandissimo Turgenev dedicò [...] la [...] fatica alla produzione di racconti [...] delle cose, il loro [...] secondo quanto il «sano raziocinio» [...] lascia aperti a volte [...] e trova inattesi punti di [...]. La forma del racconto sembra, [...] fatto, mantenere al suo interno delle incognite, la [...] brevità e la [...] tensione sintetica consentono a chi [...] fa uso di creare una sorta di sguardo Imperfetto [...] cose, una volontaria parzialità che pare funzionare spesso da [...] del «mistero» in letteratura. Turgenev, che dell'uso del [...] tra i maestri inarrivabili, mostrava già nelle [...] Memorie [...] un cacciatore una pressoché infinita serie di [...] loro apparente banalità avevano in sè qualcosa [...] le sere estive nella campagna russa, rumori [...] nei quali il passeggero si ritrova come [...] ovviamente Turgenev non inventava nulla, ma più [...] maniera più Inquietante esibiva uno del paradossi [...] irrisoluti che abitano la letteratura: praticare quella [...] Mann [...] la«gioia di raccontare», lasciando Irrisolti alcuni dei [...] percorso narrativo aveva progettato, tenere nascoste le [...] nella consistenza del testo a delle regole [...] dunque, un prodotto che si qualifica come [...] che [...] si caratterizza per la [...] e dunque creare per nascondere. I racconti di Turgenev sembrano [...] perfezione questa attitudine paradossale, e [...] lettore di Klara [...] uno del più bel racconti [...] riproposto nella eccellente versione di Giovanna [...] non [...] mal se 11 fantasma [...] è davvero presente o se [...] è stato [...] di un pazzo. Il testo di Turgenev non [...] il [...] tutto [...] citiamo la pendei [...] «(. Le "spiegazioni" [...] sono sufficienti e tuttavia insoddisfacenti». [...] riproposta di Klara Mille [...] altri due magistrali racconti (Qualcuno bussa e II [...] Padre [...]. Senza andare a [...] le rispettive trame, basterà notare [...] anche [...] tutto termina con la morte [...] quasi attesa come una liberazione [...] del protagonisti. E forse, In questo [...] Turgenev [...] em-blematizzato 11 paradosso, e davvero siamo nel [...] con 11 quale si chiudono tutti [...] altri: come coloro che [...] narratore II cane, «restammo perplessi», come un [...] risveglio. Così, al primi del [...] narratore di lingua inglese, A. [...] Intraprese la stesura di alcuni [...] quantomeno inquietanti, il primo dei [...] A very originai [...] (Una cena molto [...] sembra non lasciare [...] interno alcuna traccia di ambiguità [...] di opacità esplicativa, e il testo pare procedere, in [...] di particolari tensioni, al più suscitando la curiosità del [...] il presidente di una società di gastronomia lancia una [...] a un gruppo di giovani che mettono in dubbio [...] eccellenza culinaria. Promette che essi saranno presenti [...] una cena molto, molto [...]. Il mistero arriverà e [...] tutta la [...] portata orrida solo alla [...]. Il testo, In questo [...] solo In quanto premessa allo sconvolgimento del [...] un procedimento che ricalca [...] avviene spesso in letteratura [...] e II mistero non rimane [...] del racconto ma è [...] lanciato al di fuori per [...] del pubblico, [...] timori atavici. Anche [...] racconto di [...] II furto di via [...] solo in apparenza più corrivo perchè utilizza [...] tanto abile da sembrare appassionata [...] la tecnica del racconto [...] risolverà alla fine dopo una precisa, asettica [...] eventi che fungono da premessa alla soluzione, [...] da argomentazione more geometrico. Il fascino, il mistero [...] si trovano proprio [...] di disporre le pedine della [...] narrativa che, nella sue perfezione Intellettuale, pare un prodigioso [...] in un certo qual modo inquietante) gioco gratuito [...]. Anche un passatempo, dunque, [...] di Incognite, strano. E il mistero nella [...] forma e nella [...] determinazione più sofisticata che finisce [...] terminano le pagine. Altri narratori verranno. Eppure, li lettore di A. [...] non poteva sapere che [...] a distanza di qualche anno, avrebbe rivelato [...] così, nè di essere Inglese. Il suo nome era Fernando Pessoa, [...] dal vari eponimi. Noi, oggi, Io sappiamo. Eppure il mistero in [...]. [...] FORTINI, «Paesaggio con serpente-, Einaudi, [...]. Una solitudine che nasce [...] di opposizioni e di contrasti che lo [...] sempre problematico, dalle diverse tendenze della poesia [...]. Fortini è fiorentino e [...] fiorentini, di cui ha respirato il clima [...]. Ha superato per statura [...] per temperamento e per un gusto che [...] lega a una tradizione alta [...] del neorealismo, al cui [...] scritto alcune delle sue poesie migliori. È stato naturale antagonista della [...] e, qualche anno prima, altrettanto naturale «complice» [...] di [...]. Afa i suoi testi. Sono meno «rotondi», meno [...] vigorosi: sono diversi, sono. Oggi, a undici anni [...] raccolta complessiva Questo muro, riappare Fortini poeta [...]. Paesaggio con serpente, che [...] fiera estraneità sofferta al contesto poetico contemporaneo, [...] è stato sempre attentissimo osservatore, eccellente critico. [...] amministrazione lucida dello stile [...] perfetta dello strumento, il calore intellettuale della [...] dimostrano ad apertura di pagina. Fortini, evidentemente, mira a uno [...] eloquio che si opponga sia [...] a ridosso della prosa, sui alla caducità e alla [...] e del gioco, sia alla [...] verticale astratta di tutti gli ermetismi. La [...] parola ambisce a essere [...] dolcezza e [...] si distaccano anche da [...] Pasolini, e di Roversi, Volponi, Leonetti, che di [...] gli Poeta, tu nasci da cent'anni di [...] Dopo [...] lungo silenzio [...] raccolta di versi di Fortini. La [...] è una [...] sia alla prosa che agli [...] vinta con le armi del dubbio della destrezza e [...] (la gradevolezza), sottende [...] a un dire drammatico. [...] un po' [...] che si gioca [...] di solitudine. Nella drammaticità di uh [...] poesia ancora vissuta con disagio, come parola [...] a segno, come lusso o bellezza impraticabile, [...] punto più alto [...] purezza [...] dello spinto, straordinaria [...] apertura possibile di verità. Insomma, si ha [...] che per Fortini scrivere poesia [...] come un [...] dubbioso tra amore e [...] nonostante la [...] non comune (anzi: eccezionale) destrezza [...] artefice. E una condizione difficile, non [...] dubbio, una condizione in cui attrito e agonismo producono [...] lacerazioni. Ma è da questa difficoltà [...] il valore consola. Certo il sereno, [...] intriso ai calma bellezza, b [...] volte, [...] a un attimo di sosta, [...] Quiete contemplativa; [...] Fortini chiude la prima poesia [...] libro proprio con questi bei versi: [...] Diremo più. Afa nel paesaggio, appunto, [...] oppure c'è qualche insetto notturno tenace e [...] in cima alle foglie [...] rosica e le [...]. Il dubbio è questo: [...] se combattere [...] insetti oppure lasciare che [...] natura». /// [...] /// Aia impossibile è forse [...] il rassegnarsi, e quindi si nutre del [...] spinto combattivo, che lo fa a volte [...] coinvolto, perché intimamente persuaso, come dice nella [...] Lukàcs, [...] dopo tutto [...] uomini sono esseri mirabili». Maurizio Cucchi La buona vecchia [...] del costruire Le [...] di Berlino costruita de [...] van der Robe tra il [...] e [...]. LUDWIG [...] van der [...]. Dalle pacate case in [...] fermi edifici pubblici e collettivi, [...] tende sempre alla risoluzione [...] preciso misurandoci dichiaratamente ogm volta con quella [...] che caratterizzano Cattività [...] come [...] rapporto con la natura, [...] e la città della storia, la nozione [...]. Come le buone architetture [...] ed i luoghi della memoria collettiva sono [...] da tutti per la loro chiarezza ed [...] di essere [...] spiegati, cosi [...] di [...] va oltre la pura [...] tendere alla definizione di valori generali. Le case del grande [...] si presentano come gesti antichi ripetuti cor. Ludwig [...] che di [...] oggettiva condivise vicende e destino [...] Repubblica di Weimar prima e [...] statunitense poi, descrive il lavoro [...] in modo estremamente chiaro e rigoroso. [...] ricerca sempre una buona [...] soddisfacente e dunque condivisibile, consapevole che [...] semplice di un edifìcio [...] chiarezza con cui sono stati risolti i [...] fatto che ogni parte è al posto [...] in accordo con la funzione che svolge [...] giusto rapporto con le altre parti di [...]. Questo è il giudizio [...] stesso l insegnamento di un grande costruttore [...] le vuote forme gratuite, nè le astratte [...] lavoro riconosciamo la caparbia ricerca delle forme [...] non rimandando [...] portano con sè la [...]. [...] vocazione per [...] unisce [...] ai maestri classici ammiriamo [...] antiche, i teatri, le mura e gli [...] loro diretta ed immediata comprensibilità, per il [...] volta soluzioni appropriate a problemi posti in [...]. Questi esempi non ci [...] loro significati reconditi, ammesso che ne abbiano, [...] quel carattere di forme legate alla vita [...] col tempo rifiutano ogni atto gratuito e [...] caro a [...] dei solidi blocchi squadrati [...] Paestum o nello delle belle colonne scanalate [...]. Francesco [...] li conoscevo [...] ovvero cronache del [...] ASPREA, [...] addio. Ottobre 1981: dalla espulsione [...] nascita della Lega del Socialisti, Livorno, Lega [...] Socialisti Editrice, [...]. Sono ormai in molti [...] parti a [...] ad esemplo se la [...] «democrazia consociativa» non rappresenti in realtà il [...] momento del consenso e del controllo. A [...] insomma il vero senso del [...]. Cade dunque assai opportuna [...] volume di Saverio Asprea. [...] allora, fece rumore, ed [...] sulla stampa internazionale. Lo [...] e «Le Monde», In [...] forme singolari con le quali era stata [...] segno della strada che la vita democratica [...] PSI stava Imboccando. Il tre ottobre 1981 [...] pubblicarono un appello al militanti [...] riprodotto In appendice al [...] Asprea [...] che sollevava con forza, [...] una lunga serie di episodi non chiariti [...] alcuni scandali di regime; i rapporti tra [...] PSI e il banchiere Calvi; [...] la [...] morale, e metteva il [...] del «verticismo assoluto» della gestione interna. Il 6 ottobre, un [...] presidenza della Commissione Centrale di Controllo convocava [...] stesso i firmatari [...] senza istruttoria e senza [...] regole quella sera stessa fu assunta la [...] I dissidenti dovevano [...] fuori dal partito. Il durissimo comunicato fu pubblicato [...] ottobre, n 15, gli [...] la Lega del Socialisti, con [...] documento [...] anch'esso [...] riprodotto [...] che denunciava «la fuga senza [...] del gruppo dirigente del PSI dalla matrice sociale, dagli Ideali, dai compiti storici del Partito Socialista». A rileggere oggi I [...] pazientemente raccolti ed ordinati da Asprea, non [...] di riflettere sul fatto che [...] vicenda abbia ruotato intorno [...] sui quali verte gran parte degli interrogativi [...]. Anzitutto la questione morale. Alcuni del [...] primo fra tutti Tristano Codignola, [...] file del Partito [...]. E [...] con la [...] Intransigenza e il suo [...] ideale nella quale acquista [...] nesso [...] nel duplice senso di [...] politica, sorretta da fondamentali esigenze etiche, di [...] di pace, e di un costume politico [...] e nel disinteresse personale più assoluti. Viene di [...] la sensibilità assai acuta, [...] per le implicazioni deteriori della spregiudicatezza e [...] proprie di certo stile [...]. Poi, la gestione Interna. Come sa chi conosce [...] movimento socialista italiano, proprio lo spazio consentito [...] delle posizioni ha costituito per generazioni di [...] orgogliosamente sottolineato, della loro tradizione anche nel [...] leninista. [...] dunque, di questo costume [...] inquietante di quella «mutazione genetica» del PSI, [...] del 1981 hanno per primi messo In [...]. Il libro di Asprea [...] risposte definitive di fronte alla «evoluzione» In [...] Partito socialista di [...]. Però offre non pochi [...] la riflessione. [...] mitizzazione del decisionismo, certe forme [...] di [...] del leader, conferiscono al [...] una fisionomia Inquietante. Queste pagine ci ricordano [...] tre anni un movimento che di questi [...] accorto In anticipo. /// [...] /// Queste pagine ci ricordano [...] tre anni un movimento che di questi [...] accorto In anticipo. (0)
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