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Un gigantesca stele nera [...] e ordina perentoriamente: «Voi che giungete [...] camminate piano e non [...] con rispetto per i trecentomila iraniani e [...] che morirono [...]. E lì intorno tra [...] dei tank di [...] spiccano le torri [...] nero, il Dio petrolio, [...] si combatte e si muore. Accadeva al-lora ai tempi [...] è accaduto dopo, accadrà [...]. Questa è la terra [...] mondo, sotto i piedi dei bedui-ni e [...] cammelli che solcano il deserto [...] il secon-do giacimento di [...] miliardi di barili indi-spensabili per i motori [...] Duemila. Nel marzo 1991 le [...] ripiegarono [...] verso il nord, seminando [...] nei cinquanta chilometri che separano il Kuwait [...] capitale ribelle del sud [...]. [...] di [...] e [...] aveva inferto un colpo [...] ma quel che restava [...] bastonato in Kuwait, si [...] e riuscì a reprimere nel sangue la [...] grup-pi sciiti, sostenuti [...]. Nelle moschee di [...] e [...] sacri luoghi [...] si accatastarono (letteralmente) le [...] di Allah che avevano sfidato il raìs [...] Baghdad. E nessuno, neppure il [...] George [...] ha mai spiegato perché [...] di [...] giunte a meno di [...] Baghdad decisero di non assestare il colpo [...] di [...] e si fermarono dopo [...] sciiti del sud e i curdi del [...] giunto il momento di ribellarsi. Forse un [...] «dimezzato», vigilato speciale, col [...] chiuso conveniva [...] e a Washin-gton allarmati [...] devastante e disgregante nella terra [...] nero, dove non solo [...] ma anche cal-dei e sunniti, confraternite e [...] pronte a darsi battaglia trasformando il ricco [...] in una «Bosnia mesopota-mica». Le potenze vincitrici della Guerra [...] Golfo imposero dun-que le loro condizioni agli sconfitti [...] tali non si consideravano. A quel tempo [...] compariva in pubblico a Baghdad [...] pistola alla cintola: «Abbiamo vinto -urlava -non [...] agli americani». [...] approvò la risoluzione 687 [...] la rinuncia alle micidiali armi di distruzione [...] batteriologiche, balistiche (i «famosi» missili Scud) e [...] la rinuncia agli strumenti per la realizzazione [...]. [...] decise di installare un sistema [...] teleca-mere nei principali impianti e [...] militare irachena. E dopo un lungo [...] tra i capi di Baghdad e [...] Rolf [...] il diplomatico svedese posto [...] missione Onu, le «tivvù» entrarono in funzione. [...] intanto [...] le esportazioni di petrolio e [...] uno dei paesi più ricchi [...] fiorenti del Medio Oriente, in una povertà africana sconosciuta [...] decenni. Nei quartieri vecchi di Baghdad [...] avvolte negli abiti neri facevano la fila [...] di farina, nel sobborgo di [...] City, [...] agglomerato proletario della capitale, [...] di dissenteria, i medici imprecavano dove [...] adoperato per la centesima [...] monouso. Pian piano si svuotarono [...] dei gioiellieri di Al Man-sour, i Parioli [...] Baghdad [...] i borghesi si affrettarono a portare i [...] banche della Giordania, mentre le vie un [...] fari delle vetrine, si riempivano di mendi-canti. [...] per quanto «dimezzato», incaricò [...] regime di convincere la popolazione che era [...] e bloccare i camion di cibo alla [...] Al [...] verso Amman. Cominciarono i grandi lavori, [...] re-cord vennero ricostruiti i ponti sul Tigri [...] sventrati dalle bombe americane. [...] e i suoi [...] in una palazzina alla periferia [...] Baghdad, i controlli [...] quotidiani e le ba-ruffe una [...]. Gli [...] venivano lasciati lavorare o bloccati [...] seconda dei giorni. Cominciò una sorta di gioco [...] «gatto e del topo» che periodicamente riportava Onu, ameri-cani [...] del conflitto. Quante e quali armi [...] veramente distrutte è impossibile [...] perché la partita si [...] prosegue di nascosto, tra accuse e polemi-che [...] giorni nella nuova crisi. Gli iracheni af-fermano ovviamente di [...] ottemperato a tutte le risoluzioni [...] sbarazzandosi delle loro armi. È presumibile, come hanno [...] degli anni gli esperti Onu, che gran [...] Scud che terrorizzarono Israele e gli alleati [...] del Golfo siano stati distrutti come pure [...] per realizzare armi atomiche, anche se -dice [...] non ha mai rinunciato [...]. Richard [...] succeduto a [...] alla guida della missione Onu, [...] intervista a Le Monde [...] «La nostra prima preoccupazione sono le ar-mi [...]. Fino a pochi anni [...] hanno cercato di salvaguardare i loro programmi [...] questi impianti sono stati distrutti. Ciò è certificato dal [...] cioè dalle telecamere. Il braccio di ferro [...] a farne le spese è sem-pre la [...] da un lato della feroce e capillare [...] e [...] che strangola [...] e riduce alla fame. La battaglia tra [...] e gli ame-ricani da [...] il regime diventa col tempo un gioco [...] la popolazione allo stremo. Periodicamen-te, quando gli effetti [...] acute le soffe-renze degli iracheni, [...] scatena una crisi allo [...] i forti sentimenti di orgoglio della popolazione [...] paladino delle vittime delle sanzioni. [...] non mina le basi [...] vorrebbero gli americani, alimenta anzi una nuova [...] con il mercato nero che ha bisogno [...] aumentare i guadagni ed i proventi che [...] clandestini. Il raìs riesce a [...] che minacciano il potere. [...] del 1992 reprime nel sangue [...] nuova fiammata di ri-volta nel sud sciita. Americani e inglesi impongono [...] zone», che limita ulteriormente il controllo del [...] ma non lo piega. Il potere iracheno è [...] piramidale attorno al clan di [...] la località da cui [...]. Ma un fitta ragnatela [...] tra lo-ro le tribù beduine cui il [...] e favori se-guendo [...] filosofia del [...] ed impera». Il sistema delle alleanze [...] tallone di Achille di [...] e la vera crisi [...] 1995 quando appunto si ribella la po-tente [...] nella provincia [...] ad un centinaio di [...] dalla capitale. Stavolta la rivolta nasce [...] profonde del regime, traballa uno dei pilastri, [...] robusto fino a quel mo-mento. [...] opta ancora una volta per [...] pugno di ferro e schiaccia la ribellione mandando i [...] della Guardia re-pubblicana che compiono [...] massacro. Il generale [...] Ismail [...] si uccide con un [...] alla testa e i suoi uomini vengono [...] armi. Dei [...] si riparlerà un anno [...] commando at-tenta alla vita del figlio cadetto [...] che viene cri-vellato di [...] salva. Poche settimane dopo pare giunta [...] della resa dei conti. [...] agosto de 1995 fuggono [...] Giordania [...] potente generale Hussein Kamal Hassan, genero del [...] la primoge-nita del dittatore, [...] dalla quale ha avuto [...] ministro [...] e delle miniere ed [...] Kamal Hassan, capo della [...] marito [...] figlia di [...] Rana. È un colpo a [...] al vertice del potere iracheno che si [...] di sangue fra i tre rami della [...] Al Majid (gli Hussein da cui provie-ne il dittatore, [...] Ibrahim [...] cui provengono i fratellastri, e gli Hassan [...] i due dignitari in fuga). La gran-de fuga in Giordania [...] settimane, i due dignitari, de-positari di importanti [...] si convincono o ven-gono convinti a tornare [...] Baghdad [...] firmano così la loro con-danna a morte [...] commando guidato dal figlio ed erede designato [...]. La vendetta per la [...] mesi dopo, il 12 dicembre, quando [...] viene crivellato di colpi [...] della capitale, Al Mansour. Guarirà molti mesi più [...] essere stato sot-toposto a delicati interventi chirurgici. [...] tenta di serra-re i [...] e organizza un referendum nel ottobre del [...] consacra nuovamente il raìs con voto bulgaro [...] poliziesco. Ma non è solo [...] polizia segreta a portare consensi al regime [...] il consenso delle tribù, legate a [...] dagli affari e «conquistate» [...] privilegi. Così, «rieletto» [...] cala nuovamente il sipario [...]. Ma è una calma apparente [...] nasconde il continuo braccio di ferro con gli [...] sempre a caccia dei segreti [...] militare irachena e soprattutto i crescenti appe-titi [...] occidentale e della Russia in [...] per accapar-rarsi i contratti petroliferi per il [...]. Ecco appunto i due [...] nuova crisi che pare ora mo-mentaneamente risolta [...] profilava un massic-cio attacco statunitense contro Baghdad. Le compagnie euro-pee, dalla [...] Agip, si contendono merca-to [...] i russi, mentre [...] stritola [...] ed obbliga [...] a scatenare rischiose crisi [...] fronte occidentale e additare gli americani quali [...] stremata. Ma a differenza del passato, [...] non risulta isolato nel mondo [...] e gli stessi paesi, [...] Saudita alla Siria, che avevano [...] la coalizione [...] nel 1991, stavolta frenano gli Stati Uniti. La crescente minaccia del [...] la politica intransigente di [...] in Israele hanno dissol-to [...] creato enormi difficoltà alla politica statuni-tense che [...] rientro della Russia nella scena me-diorientale. La nuova crisi si [...] siano stati af-frontati e risolti i due [...] fondo: la distruzione [...] iracheno e la fine [...]. La resa dei conti [...]. /// [...] /// La resa dei conti [...]. (0)
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