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[...] per [...] malattia e religiosità, sofferenza [...] europea del più «romano» dei nostri pittori,che [...] demolì con la forza della [...] immaginazione tutti i miti [...] Novecento [...] montagna incantata di Scipione Dal nostro inviato MACERATA [...] Sulle pareti tirate a nuovo delle stanze del [...] Palazzo Ricci la materia del colore di molti dipinti [...] Scipione [...] un riverbero misterioso e inquietante: un non [...] al di là della cornice e sembra [...] o spurgo di piaga. Non vedevo tanti di questi [...] e angosciati dipinti da trent'anni. Oggi, [...] 1985, [...] che mi fanno queste [...] e questi «spurghi di piaghe» è molto [...] sconvolgente [...] che mi fecero allora, [...] anni Cinquanta, gli orridi e sudici sacchi [...] Alberto Burri. Ma Burri è diventato [...] museo [...] che delizia per [...] quel suo grande «cretto» [...] Museo [...] Capodimonte! Scipione lasciò Macerata ch'era [...] stabilì a Roma con la famiglia. Macerata giustamente oggi onora Scipione, [...] toccato a Roma, senza la quale la [...] Scipione non sarebbe mai stata, [...] omaggio in Campidoglio. Nel 1924 Scipione aveva [...] un bel ragazzo, alto, con gli occhi [...] e una bella capigliatura. Nel 1921 aveva cominciato [...] maniera assai acerba, dalla quale non si [...] futuro Scipione [...] basta guardare i [...] inediti portati [...] in mostra e anche [...] alla maniera giapponese kitsch com'erano le decorazioni [...] ed era già malato. Praticava atletica leggera ed [...] nel 1919, [...] presa una brutta polmonite [...] la tubercolosi e [...] di quel calvario, percorso [...] porterà a morte nel 1933, nella pensione [...] S. Pancrazio ad Arco, nel Trentino. È del 1924 l'incontro fondamentale [...] Mario Mafai: fu una grande, vera amicizia e la [...] tormentata strada della pittura. Roma lo conquistò fino [...] e poetico, tanto che il nome Gino [...] piccino piccino e prese quello romano e [...] Scipione e così prese a firmare. Sono assai pochi gli [...] dedicare [...] pittura tra un soggiorno [...] sanatorio, tra un attacco del male e [...]. Circa sette anni, che [...] a cinque. Anni di ininterrotta tensione [...]. Ma riuscì a scrivere [...] poesie (ripubblicate da Einaudi, nel 1982, sotto [...] «Carte segrete» assieme ad appunti, pagine di [...] a Mazzacurati, [...] e Lazzaro) e a [...] quadri (di essi cinquanta tra il 1929 [...] e fare oltre trecento disegni. Il Comune di Macerata [...] alla Cassa di Risparmio [...] Provincia [...] Macerata, ha restaurato il bel Palazzo Ricci, [...] a Scipione [...] che resterà aperta fino [...] (orario: tutti i gioì ni, tranne il [...] alle 13 e dalle 16 alle 20). È stato stampato da De Luca [...] splendido catalogo scientifico, affidato come già quello [...] Antonio Donghi a Roma, ad Antonello Trombadori [...] il saggio fondamentale; a Maurizio Fagiolo dell'Arco [...] Valerio [...] che hanno ricostruito minuziosamente [...] di Scipione; completano il catalogo altri due [...] Giuseppe Appella sui disegni e di Claudio [...] di metamorfosi in due [...]. Il catalogo, nel suo [...] vero gioiello e ci restituisce uno Scipione [...]. Se si tiene conto [...] queste settimane, è stato pubblicato dalle Edizioni [...] Cometa [...] «Diario 1926/1963» di Mario Mafai a cura [...] Giuseppe Appella ed è uscito un veritiero racconto di Raoul Maria De Angelis titolato [...] di Scipione pittore romano», [...] Bonacci Editore, dove è fortemente sottolineata in ogni [...] romana [...] pittorica di Scipione, bisogna [...] ora Scipione è tanto più vicino a [...]. E che il suo [...] vissuto giorno dopo giorno, ci può davvero [...] giorni violenti, crudeli ma anche egoisti e [...] diffusa caduta di ideali e di prefigurazioni, [...] tutta [...] e con tutti i [...] in quanto immagine, quale possa essere un [...] funzione, tra quelle possibili, della pittura dipinta [...] spinta dello sguardo e [...]. In mostra sono ventinove [...] il 1927 circa e il 1932 e [...] disegni. Dunque una mostra con dei [...] anche importanti. Ma direi che la [...] pittura e il buon lavoro del catalogo [...] Scipione incompleto addirittura incandescente. Torniamo alla prima e [...] quadri come macchie di sangue e spurghi [...] tanto più sconvolgenti dei sacchi di Burri. S'è accennato [...] malattia di Scipione che [...] invocava Dio ad ogni passo che lo [...] domani, era affascinato da prelati e principi [...] dalla Roma barocca delle chiese, delle piazze, [...] delle notti passati con gli amici a [...] Roma [...] un luogo [...] a inseguire la luna [...] delle prostitute. Fu con Mafai, la Raphael, Mazzacurati, [...] dei fondatori del to-nalismo e [...] della «Scuola di via Cavour» [...] Scuola Romana. Ma aveva la marcia [...] che bruciava ogni cosa, [...]. Viveva giorno per giorno [...] nel proprio corpo e [...] esasperava [...] possente sensualità. Infocato lettore [...] di San Giovanni, di [...] e Ungaretti, con [...] finiva per trasferire la [...] la [...] attesa di morte sul [...] Roma papale, cattolica, barocca e la vedeva incendiata [...] apocalittico oppure come immersa in un acquario [...] sole occiduo. Percorreva Roma in lungo [...] spinto dal suo grande erotismo a cercare [...] ma era, il suo, lo sguardo di [...] finiva sempre per scoprire [...] apocalissi insanguinate [...] quella sublime piazza Navona [...] umane e precipitata nel tramonto rosso sangue [...] alla maniera del Belli, che le statue [...] suonando le trombe del giudizio universale! /// [...] /// Sembra che Scipione, prima [...] dipinto nel 1930 quei capolavoro dei capolavori [...] che è il «Ritratto del Cardinale Decano», [...] principe della chiesa romana [...] meno di quel che fece con la [...] sempre nel 1930, in «Cortigiana romana». In pochissimi anni, in [...] da Scipione, malato nel corpo e delirante [...] più radicale demolizione della salute e dei [...] il fascismo alimentava nei tanti ritornanti [...] e nei novecentisti trionfanti. Si vada a vedere, [...] razza di menzogna [...] veniva costruita da Mario Sironi [...] tanti altri novecentisti, nella mostra sulla pittura [...] allestita [...] di Roma! Ma la malattia gli [...] vita di tutti i giorni nella prefigurazione [...] accadimento in una terra spazzata da un [...]. Era sensualmente stregato dalla [...] e non poteva e non voleva [...] il vuoto umano e [...]. M'è venuto in mente [...] capolavori di Scipione: «Autoritratto» 1928, «Natura morta [...] «La piovra» 1929, «Fichi spaccati» 1930, «Il [...] «Autoritratto» 1930, «Ritratto del Cardinale Decano» 1930, «Ritratto [...] 1930, «La meticcia» 1930, «Via che porta [...] S. Pietro», «Uomini che si [...] «Piazza Navona» (bozzetto a quadro definitivo) 1930 e «Ritratto [...] Ungaretti» 1931 circa; un altro destino europeo: quello [...] Thomas Mann, ne «La montagna incantata», pubblicato in lingua [...] e tradotto in italiano nel 1932, delinea [...] Hans [...] che scopre la vita [...] dove abbraccia la malattia [...] perché già il primo contatto con esse [...] comprensione straordinaria e sconvolgente nonché un eccitante [...] della vita, del mondo, della realtà. Scipione come un personaggio [...] Thomas Mann? Potrebbe anche darsi se ci decidessimo a [...] artisti che hanno fatto e capito [...] moderna, in Europa. Come spiegarsi altrimenti il [...] delle sue immagini prima che sia notte? Scipione [...] soltanto Scuola Romana: è alcuni passi decisivi [...]. In qualche momento ha [...] di Filippo De Pisis e, dico io, [...] ha qualche affinità con il colore dei [...] «Uomini [...] di Aligi [...]. Così certi luoghi di Roma, [...] bordelli li ha battuti da dio anche Alberto [...] e certi uomini in [...] voltano e non sì voltano, li ha [...] Fausto Pirandello. E, in tempi recenti, [...] le hanno dipinte anche [...] e [...]. Ma che, [...] molto fascista 1930, il cuore [...] battesse in un certo modo disperato in una Roma [...] e apocalittica [...] visto e [...] detto soltanto Scipione, malato. Non è il primo [...] che dice la verità ma, in Italia, [...] sempre gran salute e muscoli, è uno [...] da rivedere bene. Dario Micacchi« Preferisco scrivere [...] ma la mia popolarità può essere utile»: [...] Ullmann, in «vacanza» in Italia sul set [...] film di Monicelli« Liv? [...] «In questi giorni vado [...]. /// [...] /// Ma forse alla signora Ullmann, [...] Liv (in norvegese significa -vita»), per sorridere [...]. Per esempio i sorrisi, [...] gentilezza della troupe tutta italiana che in [...] pressi di Roma, gira Speriamo che sia [...] film di Mario Monicelli. E Liv Ullmann, che è [...] protagonista, prima inter [...] di un cast tutto femminile (Catherine [...]. Stefania Sandrelli, Giuliana De Sio). Una grande carriera Persona, Sussurri [...]. Scene da un matrimonio, Sinfonia [...] che sono altrettante lauree ad honorem in [...]. Eppure, nella vita, nessuno re-' [...] meno di Liv. È impossibile, con lei, fare [...] fredda intervista professionale. Ancora più difficile [...] a parlare di cinema e [...]. Da alcuni anni Liv Ullmann [...] spettacolo alla scrittura (ha già pubblicato due [...] lavoro per [...] in favore delle popolazioni [...] Terzo [...] ma, lungi dal sentirsi Giovanna d'Arco, è [...] le due cose non possono essere slegate: «La [...] co-me attrice è utile anche [...]. [...] è che ognuno di [...] può fare. Un divo ha certe [...] ne ha altre, una casalinga altre ancora. Si è usto in [...] rock. Certo, qualcuno potrà anche [...] permettono questi musicisti straricchi di [...] a parlare di povertà", [...] queste polemiche. Le intenzioni non contano, [...]. E ciò che noi, [...] possiamo ottenere è che ci sia maggiore [...] problemi. La gente del Terzo [...] molte cose a questo proposito: io sono [...] che non avevano più né tetto né [...] gente non aveva nulla da mangiare, eppure [...] ciottolo, [...] monile che era rimasto, [...] si aspettassero qualcosa da me, ma per [...] ospitalità». Uno, due, tre lavori. Ma è inutile chiedere [...] Liv Ullmann quale di queste attività la coinvolga maggiormente. Lavorando [...] ho imparato cosa significhi [...] bisogno di aiuto, condizioni disperate che sono [...] per milioni di persone. Ma come attrice non [...]. Sono solo meno motivata. Il trucco, [...] il ricciolo fuori posto [...] ormai mi fanno ridere. Ho più motivazioni per [...]. Anche se ora, per [...] in vita mia. Ho sempre riempito pagine [...] set, nelle pause, in ogni istante libero, [...]. Considero questo film in Italia [...] sorta di vacanza». Vediamo dunque come si [...] romana» della signora Ullmann. Cosa pensa del film, [...] di Mo; nicelli. Ed è, in fondo, [...] su e per le donne, ed è [...] sia scritta da un uomo. Monicelli, i tecnici, le [...] così gentili. Con Monicelli parliamo un poco [...] ma [...] ci capiamo con la lingua [...] che è fa [...] di gesti, di sguardi, ed [...] universale. Delle illustri colleghe Liv Ullmann [...] bene, soprattutto di Catherine [...] ma il suo sguardo [...] si parla di una grande diva del [...] Ingrid Bergman. Lavorando in Sinfonia [...] mi divertivano molto le [...] due grandi Bergman. /// [...] /// Lei voleva cambiare le [...] motivo del più piccolo movimento in scena, [...] ma io li capivo [...] E comunque Ingrid era [...] una primadonna. Una primadonna è una persona [...] e una persona vuota non sarà mai un grande [...]. [...] Bergman, il regista ed [...] è quasi inevitabile farla parlare. E s; scopre un rimpianto: [...] un solo rimorso: [...] rinunciato a Fanny e Alexander. [...] rifiutato senza neanche [...] ero in un periodo [...] piuttosto difficile, e sono venuta in [...] a girare Jenny. E mentre giravo [...] a Roma pensai o [...] che stava facendo quel [...] me! Non posso dire se [...] o no: ho pianto per [...] durata della proiezione. Darei non so cosa [...] altro film con lui. Dire come si lavora [...] Bergman [...] diffìcile. Si parla poco con [...]. Tutto nasce dalla sceneggiatura [...] set, creata parlando del film, ma sempre [...]. Solo sulle battute e [...] a cambiare una parola. /// [...] /// Scene da un matrimonio [...] naturale, eppure anche la più piccola parola [...]. La spontaneità? Semplice: io [...] come attori, non siamo [...]. /// [...] /// Se ne accorsero persino [...] la chiamarono a Hollywood e cominciarono a [...] Garbo» o «nuova Bergman», [...] Liv, a differenza delle dive citate, è norvegese. La California è un [...] si è già vecchi a 25 anni. In America ho fatto [...]. Una donna chiamata moglie [...] con Gene Hackman era [...] The [...] era male. Fu come un lungo [...]. Ma finito di girare [...]. Ora vivo a New York, [...] il posto ideale per la mia attività [...] il lavoro [...] è [...] città dove si é [...] il mondo intero, ma non ci vivrò [...]. Ci starò finché mia [...] ma poi credo che [...] Norvegia. Non vorrei mai invecchiare [...] America: [...] troppa crudeltà e troppa insicurezza, anche se [...] molto aperti con gli stranieri. Forse perché, in un [...] tutti stranieri. New York è bella, ricca [...] possibilità e di sfide, ma solo [...] in una condizione privilegiata. /// [...] /// Io ammetto». Chissà cosa rappresenta, per [...] famosa, che ha girato film in tutto [...] paese lontano come la Norvegia? [...] Norvegia sono le [...] radici. Io in realtà sono [...] Tokyo, dove mio padre lavorava. Allo scoppio della guerra [...] Canada, e [...] di 6 anni tornai [...] Norvegia. La Norvegia è la natura, [...] Sì, una volta soffrivo di [...]. Ora non più. Mi sono abituata ad [...] mondo e [...] quasi sempre in inglese [...]. È curioso: quando iniziai [...] libro in norvegese, mi sentii [...] come se alle [...] spalle mi spiassero mia [...] famiglia e tutta la mia educazione. Allora continuai a scrivere [...] mi sentii molto più libera. Nella seconda lingua ci [...] blocchi culturali e psicologici che nella nostra [...] diventare insormontabili. In inglese posso dire "I [...] you" a una persona che mi piace, che mi [...] semplicemente simpatica, senza ver-gognarmi. E questo è molto [...]. /// [...] /// E questo è molto [...]. (0)
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