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Nei millenni il nostro [...] plasmato da viaggi e invasioni. Ma la penisola è [...] «madrina » del continente. Un festival a Roma e [...] libro di De Seta ci aiutano a [...] J«in [...]. Quando : si parla [...] «Viaggio [...] Italia» bisognerebbe parlare di entrambi. Cominciamo dal [...] primo dei [...] due . Di [...] parla tra le altre [...] Cesare De Seta nel suo volume storiografico Electa, Il [...] Tour [...] a Goethe. Opera ricca di [...] e di erudizione, edita [...] il «Roma Europa festival» della «Fondazione [...] dedicato stavolta proprio al «Grand Tour», [...] arte, musica, teatro, fotografia -dal 5 al [...] capitale). Quelle di [...] spiega [...] Seta, [...] no guide ideate per addestrare [...] peregrinare colto i rampolli [...] inglese, una sorta di viatico [...] alla mentalità di governo. Prima di quei [...] nondimeno, istruzioni di tal [...] Francis Bacon, e da Colbert, ministro di Re Sole [...] fondatore [...] della famosa Accademia di Francia, [...] Atene capitolina per artisti francesi [...] ti. Il «viaggio in Italia» [...] del secolo della scienza, oltre che [...] senso storico moderno, ossia [...] mettere a distanza il passato e quindi [...] come «paesaggio», per trame insegnamenti universali. Ma, come [...] vi fu pure un Grand Tour geopolitico. Quello dei «barbari» dopo il [...] : romano, con annesse mescolanze [...] Goti, Visigoti, [...] Vandali, Franchi, Longobardi. Regnarono indisturbati a mezzogiorno. [...] a passare per Salerno, [...] Terrasanta, quaranta «uomini del nord» fecero lega con [...] Longobardi [...] ì li avevano scongiurati di [...]. A far che? A cacciare [...] Saraceni. /// [...] /// Dopo [...] compiuto la missione i normanni [...] alla base. Tornati poi in forze [...] i primitivi occupanti. E cosi da ; [...] fuori uno dei capitoli [...] più affascinanti della storia [...] normanno destinato ad allungarsi sulla Sicilia e [...] il primato vaticano. Due secoli dopo il [...] cui sopra, nel 1194, da un intreccio [...] (da Costanza [...] normanna, ed Enrico VI, [...] infatti [...] Federico 11, re viaggiatore, [...] arabo e tedesco, poetava in volgare e [...] come nel famoso De arte [...] in cui lo [...] mundi» nato a Jesi [...] nella descrizione dei fenomeni [...]. Insomma, che ci si [...] o a nord, [...] fu [...] del potere medioevale e [...]. Prima ancora della fioritura [...] «precettistica» politica e d'arte sarebbe stata imitata [...]. Ec-co perchè, tra [...] dal 1500 in poi, [...] «Tour» [...] per apprendere buone maniere [...] governo. Già dopo il mille [...] in Italia che gli imperatori in lizza [...] Chiesa poterono sentirsi davvero «imperatori». O perche legittimati da Roma, [...] agli uffici dei giuristi laici di Padova [...] Bologna [...] uno come Federico cercò di [...] in casa i giuristi, [...] Napoli che ancora porta il suo nome). Al «viaggio» [...] deve [...] sventure e fasti. Anzi, nel bene e [...] paese fu forgiato dal viaggio degli altri, [...] la [...] identità, non solo «turistica». Dalla [...] storia di scorrerie subite, [...] e giubilei emana anche [...] ambivalente, mitologica e selvatica, [...] poeti e filosofi come verso [...] di un «inizio». Senza questa pulsione profonda [...] la furia di un Goethe, il quale [...] settembre del 1786 fugge da [...] in preda ad una [...]. Da essa guarirà in [...] anni più tardi, dopo [...] attraversato la [...] meta per intero, dal Brennero [...] Sicilia. Perchè Goethe si aggira [...] calli veneziane, si arrampica sul Vesuvio per [...]. Che cos'è? È il [...] come lo chiama lo storico ed erudito [...]. Ce ne dà [...] in una [...] «passeggiata» italiana a metà [...] una gita a piedi da Vietri a Maiori. Qualcosa del genere, come spinta [...] trapela pure [...] dedicato da [...] nella Sorta [...] alla [...] ne normanna verso il sud [...] mediterraneo. Di fichi e [...] frutti che spuntano assieme [...] italiano, Goethe parla appunto con [...] fin dalla tappa di Torbole, [...] distante da Rovereto. E poco prima di partire [...] lasciato canticchiare alla [...] Mignon [...] del Wilhelm [...]. Ovviamente [...] anche qualcosa di più «sublimato» [...] Goethe viaggiatore italiano infaticabile: [...] classica, amorosamente inseguita, sulle tracce [...] tra le rovine di Ercolano, Pompei. /// [...] /// Nella Valle di [...] sguscia tra le le [...] vi gira attorno rapito, cercando di rivivere [...] l'opera» [...] antico. A Girgenti, contemplando i [...] addirittura un enorme «triglifo». E v'è senz'altro nel Goethe [...] cruciale per la [...] poetica a venire: [...] equilibrio tra la bellezza [...] tra catastrofe e forma. Lo si vede bene [...] cattura con lo sguardo [...] e ;l rimpiattino di [...] sbucate tra la desolazione del terremoto di Messina. Oppure nei contrasto bizzarro, [...] della plebe napoletana, il parassitismo dei ceti [...] luce composta [...] illuminista di Filangieri. Come in una sapida [...] filosofica con i colori dello [...] del tempo», tra una pagina e [...] del «diario» napoletano. [...] goethiana, «chiosata» da schizzi [...] poeta e del fedele [...] è in fondo [...] sommersa, sorta di «regno [...] Madri» [...] piccolo proemio del futuro, definitivo Faust. Ma si potrebbe ricordare [...] di quel sublime rèportage: la meraviglia dinanzi [...] di ciascun italiano, lo stupore misto a [...] -tedesco che scopre nella gente radici e [...] e individualità. Qualche decennio più tardi [...] viaggiatore. Stendhal, avrebbe esaltato il [...] irriducibile e figlio delle cento città, non [...] alla storia. Anzi, per Henry [...] più recettivo e aperto [...] in altri popoli. Proprio la disunione localistica [...] cosmopolita, favoriva per Stendhal la. Chissà cosa avrebbe replicato [...] Rosso e nero al sociologo [...] che nel «familismo amorale» [...] ha intravisto al contrario la genesi della [...]. /// [...] /// Da un suo memorabile [...] nel 1510, [...] che il papato suscitò in [...] cominciò a [...] fuori quella piccola «bega tra [...] tedeschi» che incendiò [...] la riforma protestante. In questo caso fu [...] continente, per contraccolpo, ad essere «influenzato» da [...] Italia. Tuttavia non è solo [...] «grande storia» a testimoniare il significato risolu-tivo [...] «Tour». C'è anche una storia di [...] più piccola, molecolare, che avrebbe influenzato [...] internazionale [...] estetico. Ad esempio la vicenda [...] va [...] Van [...] fondatore «napoletano» della scuola [...] Posillipo, [...] Van [...] a [...] a [...]. E poi quella fotografica [...] George [...] e [...] con macchina in spalla, [...] mulo, in barca. [...] dal mare, recupera il [...] romantico e lo ritraduce in [...] al collodio, [...] il consumo su scala di [...]. Nascono dal viaggio in Italia [...] e quindi il turismo moderno stesso. E poi gli stereotipi [...] metà tra verismo e nostalgia. Forse, senza quei geniali [...] luce, temuti [...] dalla superstizione popolare, non [...] gli Alinari e i Brogi, e nemmeno [...] «positivistica» che mostrò per la prima volta, [...] se stessa: dal vero e con le [...] Di nuovo, stavolta [...] della seconda rivoluzione industriale, [...] cucita al continente col filo del Grand [...]. Intitolare ad esso un intero [...] come quello dèlia Fondazione [...] è stata dunque una buona [...] soprattutto di questi tempi. Sarà intanto un modo [...] pubblico le magnifiche sedi delle fondazioni straniere [...] Roma, figlie in certo [...] senso del tour Villa Medici, [...] Spagna, Palazzo Falconieri a Palazzo [...] Villa [...]. Poi di far transitare in [...] in tempi di magra finanziaria e non a spese [...] artisti, teatranti e [...] musicisti [...]. E soprattutto potrà essere [...] il gusto che privilegia la fruizione colta [...] luoghi d'arte. Da dove può nascere [...] Dalla riconquista di qualcosa che ci appartiene: [...] una nazione non [...] che ha tenuto a [...]. Anche con il Grand Tour. Il Novecento e quel [...] MACERATA. A [...] Mino Maccari colse [...] di [...] per confessare finalmente chi [...] suoi veri maestri: Gargan-tua e Pantagruel. /// [...] /// In Francia, ; probabilmente, [...] un genio nazionale: [...] da noi, si comincia [...] con la prima mostra retrospettiva in corso [...] Macerata, [...] Palazzo Ricci (sede della [...] a cura di Giuseppe Appella [...] Lorenza Trucchi, che presenta fino al prossimo 30 [...] di-; pinti, 80 tra disegni e acquerelli [...] ed è [...] da un catalogo edito [...] Leonardo De Luca. Stupisce la quantità e la [...] delle opere esposte -affiancate da una impressionante mole di [...] lettere, foto, libri, cartoline, [...] -scelte tra le più di [...] cento prodotte da colui che [...] molti ritenevano un raffinato dilettante, [...] colto [...] Macerata la prima retrospettiva dedicata [...] figura eclettica ; di pittore, [...] scenografo Per conoscere quello che Longhi [...] definì [...] più moderno [...]. Quando un occhio ride, [...] un piede si muove, quando un accordo [...] una linea vibra, che importa se il [...] e se il colore è appena disteso? E [...] me, che conta». Strana, questa dichiarazione, per [...] aveva dato alle stampe un almanacco dal [...] ma è proprio in [...] «sentire insieme» o «sentire contro» la chiave [...] e della -penetrazione critica delle opere di Maccari. Perciò queste si possono [...] a esempi illustrissimi, le visioni di [...] o [...] di Kirchner o di [...] perfino Cézanne e [...] «filtrate» attraverso Ardendo Soffici [...] Ottone Rosai. Allo stesso modo presenti [...] stati -gli esponenti della «Nuova Oggettività» nella Germania [...] due guerre, George Grosz e Otto Dix, [...] Maccari però non gradiva il [...] «Un [...] disse / Che di Grosz sono fanatico [...] Preferisco Henri Matisse/ Renoir mi è più simpatico». Mentre la naturale tendenza [...] Maccari, «Ritratto di Arrigo [...] che gli derivava [...] di nascita, quella Siena impregnata [...] contemperava lo «spiritaccio» toscano. Ma veniamo alla pittura: il [...] saggio di [...]. /// [...] /// E parla anche di [...] delle sue messe in scena della vita [...] italiana. Vediamo in mostra la [...] e ci rendiamo conto [...] facile accostare [...] di Maccari a quello [...] Forattini o [...] Pericoli come di solito [...] «si scopre un virtuoso [...] scena -dice giustamente Lorenza Trucchi -che gira [...] nodi senza [...] prende alla larga la [...] nei sogni (. Ne risulta uno spettacolo [...] alle risorse specifiche del linguaggio artistico si [...] spettacolo cinematografico». Maccari stesso scherzava «Non [...] ma nel [...] pennello chiusa 6 la [...] par che dorma. Il problema del realismo [...] pittore Maccari negli anni 1919-1926 con la [...] toscano, la natura morta e gli [...] con figure che lo [...] da una rappresentazione fedele del vero e [...] una registrazione di tensioni e allusioni, a [...] di reale, negli aspetti enigmatici e complessi [...] compresi da Cara-vaggio e [...] e sotto il loro [...] simpatia o antipatia, come [...] ceva il viaggiatore Calvino, [...] ma le figure di cose che significano [...]. E si comprendono meglio dipinti [...] «Il coretto» del [...] con quelle bocche che sembrano [...] e mitili dischiusi, o [...] del [...] con le [...] danzanti, -i «balletti» del [...] su un fondo blu irreale. [...] «Allegoria» del [...] mostra esseri umani in una [...] gabbia dello zoo e belve fuori a guar-. [...] i ritratti dei contemporanei, [...] di Vitaliano Brancati, di Libero [...] Libero, , di Rosai, per culminare con quel [...] al [...] e che raffigura Eric [...] Stroheim, [...] regista preferito: una prova di [...] straordinaria, poche volte raggiunta [...] pittori [...] e che avvicina Maccari [...] e a Kirchner. Il vero non soltanto [...] e preso con la rapacità e la [...] come, intendevano i [...]. Donna chiama donna Contro [...] ex Jugoslavia EMANUELA [...] BOLOGNA. Un sogno: i caschi [...]. Un sogno a cui dare [...] corpo, quando nei [...] i [...] tutta [...] Jugoslavia, nei campi per [...] e nei [...] riservati ai soldati [...] etnia e [...] nazione, nei viali senza più [...] delle città devastate, ogni giorno è segnato dai crimini [...] le donne. E non è forse [...] quella che nel [...] abitato da una maggioranza [...] soprattutto le donne alla fame, a parti [...] sanitaria? Chiusi, là come altrove, gli ospedali, [...] clic non sia bomba, granata, morte sparata. Se il secolo e [...] chiudono dunque nel segno della barbarie, e [...] un [...] molte donne non rinunciano [...]. Donne [...] e [...] sponda [...]. Ponti di donne attraverso [...] Ascolto, innanzitutto. Non importa, non serve, [...] delie cifre. Non occorre descrivere, se [...] ognuna conserva memoria «di ciò che può [...]. /// [...] /// E poi, solo poi, [...] e pensieri, oltre il racconto, oltre la [...]. Perché, conclusasi questa, a Levi, Amèry, Bettelheim, non restò che [...] con la vita. E perché negli orrori [...] altre ammirano le suicide: di lei, che [...] contro se stessa si è uccisa sfondandosi [...] muro, dicono che -unica -ha vinto. Come riaffermare, allora, che una [...] ha diritto [...] del suo corpo, che deve [...] essere inviolabile da [...] progetto, per questo, è in [...] luogo «preventivo», è la costruzione di una nuova politica [...]. E il «trovare una [...] diversa dalla Realpolitik che schianta», dice Raffaella Lamberti. Dentro la guerra, perché [...] continuare a pensare lo stupro come inevitabile [...] conflitto armato. Adesso, quando il «mai [...] un cinquantennio ci aveva consolato è cancellato [...]. Annullare [...] a uno dei due [...] significato non capire che le mestruazioni non [...] il cibo era insufficiente, ma perché quel [...]. Intanto, mentre il nuovo [...] mondo produce eccidi [...] continente, le donne riunite [...] Bologna [...] «Spazio pubblico» -diverse tra loro, e simili [...] incontro anche con gli uomini. Uomini riflessivi Uomini riflessivi, [...]. [...] Raffaele Salinari, del Gruppo [...] in Bosnia con le donne per realizzare [...] del progetto. Per esempio il sindaco [...] Bologna. Walter Vitali, che ha [...] di queste ambasciatrici la volontà del gemellaggio [...] Bologna [...] la cittadina bosniaca di [...]. /// [...] /// Nel progetto ci sono [...] ad ogni donna e ad ogni uomo [...] energie. Ogni uomo disposto ad [...] sovranità fra i due generi che pollano [...]. Intanto, perché [...]. Perché nella cittadina ai [...] Voivodina, ancora c'è un governo civile, retto dal [...] formata da bosniaci, croati [...]. E i [...] dicono che non vogliono [...] una patria di religione. Perché [...] dice Lalla [...] come in molte e [...] Jugoslavia, «alla povertà dei [...] ac-compagna la decadenza delle intelligenze. Semmai il lutto, continuo, [...] da anni, di persone esattamente uguali a [...]. Case per non morire Bosnia. [...] Croazia, Serbia. [...] in quattro luoghi scelti [...] guerra, le donne di Bologna e quelle [...] centri di accoglienza e di documentazione con [...] della violenza e degli stupri. Sono già in embrione, [...]. Sono mediche, ginecologhe, professoresse. Hanno nomi duri e [...]. [...] Liliana, Dina, [...]. Lavorano insieme, a [...] come a [...] a femministe tedesche, austriache, [...]. Accanto a loro, [...] delle italiane impegnate da [...] per non subire violenza. Donne già abituate a [...] terzo nella mediazione fra due contraddizioni, o [...] due sessi. E che oggi sono [...] mediare fra donne di diverse etnie, di [...]. Fra serbe e croate: [...] musulmane. [...] già maturata in territori [...] esempio tra palestinesi ed israeliane -è già [...] «organizzazione internazionale». Le donne sono [...] ci sono ragazze disposte [...] anni -là -e che anelano [...] del servizio militare [...] -, è possibili [...] pacifiche, [...] per natura? Affatto, ma [...] culturale, della differenza, è possibile. [...] detto, per prima, Carla [...] femminista storica, a cui [...] riferiscono. Dunque, le donne possono, [...] fatica, affermare e insegnare come si fa [...] violenza. Possono esprimere giudizio sulla [...] straordinario fra [...] fantasia dello stupro e [...] nascita tecnologica. Il risultato? Donne ridotte [...] a uteri da affittare, madri di bambini [...] mai il loro nome. Da questo sapere potrà [...] Bologna, sostenuto con forza dal sindaco Vitali, un [...] luogo [...] per risolvere, donne e [...] senza usare violenza, per imparare come si [...]. E in autunno, sempre a Bologna, ci sarà un altro convegno: per, produrre una convenzione [...] sui crimini contro le donne. Diritto di stupro La [...] recente. /// [...] /// È normale? Può accadere, [...] «andare là vuol dire stare qua. Se pure il tribunale [...] genocidio (non prescrivibile), cosa potrebbero [...] le donne da una [...] Norimberga, [...] destinata ad [...] come genere? È lungo [...] il diritto, i tribunali, i processi, acquisiscano [...] del corpo femminile, perché i reati che [...] non siano considerati impunibili. /// [...] /// La guerra Jugoslava ci [...] Paese: noi parliamo [...] Jugoslavia. Ma chi vede questa [...] è sottratta al silenzio autistico e ninnante [...] Cassandra. Vede, riconosce di essere [...] può semplicemente fuggire e, [...] progetta. Il conto corrente postale [...] lavoro di «Spazio pubblico di donne» è [...]. /// [...] /// Il conto corrente postale [...] lavoro di «Spazio pubblico di donne» è [...]. (0)
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