Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Nuova Serie(PCI)-Nazionale del 1987»--Id 1571120867.

Por gentile concessione della [...]. IL ROMANZO Impaginazione di Remo [...] HRABAL« LA [...] salice del [...] vivida mi aveva collegata [...] che aveva trovato il tempo di montare [...] tempo di estrarre dallo stivale il giovane [...] il tempo di [...] nel terreno, quel vincastro [...] trasformato in un salice cosi enorme. E ogni volta era [...] dalla gioia, nessuno riusciva mal a occuparsi [...] come riusciva a [...] era la [...] religione, Il dolo In [...] avvolgermi dentro lenzuola Immerse [...] fredda, quando col lenzuolo [...] come se avesse voluto [...] viva, poi però mi [...] In [...] o mi adagiava sul ietto come le [...] bambola. E ogni ora faceva [...] per misurarmi la temperatura, ogni due ore [...] impacchi, e di sicuro tra sé pregava, [...] lo desiderasse ma, se II Destino non [...] eh» allora non mi alzassi più, che [...] pargoletto che aveva tanto bisogno di lui [...] bisogno di me, E quando ero In [...] cominciato a camminare, quando cominciavo di nuovo [...] cuore e di nuovo la donna [...] era ritornata a vincere [...] di nuovo si richiudeva [...] e di nuovo sognava che ero paralitica [...] spingeva sulla sedia a rotelle, che la [...] qualche articolo di [...] o qualche romanzo, per [...] superare quel suo complesso [...] dalla mia rapace salute [...] caso e [...] e l'incontro fortuito. La splendente fascia gessata E [...] mi aveva a letto con la caviglia nella splendente [...] a lungo impossibilitata a [...] ed eventualmente con le stampelle [...] poi col bastone, [...] adesso che Josephine [...] ballava II charleston. Ma forse quella mia [...] al momento giusto perché [...] quando lo correvo, non [...] mettere insieme neanche uno slogan, col pennino [...] nu-mero irò aveva riempito [...] e tutte quelle reclame per aumentare lo [...] erano finite nella [...]. Adesso però che la [...] stava poggiata sul guanciale, [...] andava In giro In [...] In camera, beveva caffé tiepido mangiandoci Insieme del [...] si fermava con la [...] come fosse sprofondato nei sogni, era persino [...] che lo rendevano strabico, metteva via la [...] si sedeva e, col pennino [...] numero tre, scriveva in [...] scritte per le osterie e, una volta [...] pulitina da disegno e attaccava ài muro [...] carta perchè io lo vedessi, e anche [...] se fossi stata sana comportandomi però come [...] malata, allora lui in un battibaleno sarebbe [...] della fabbrica di birra, della società a [...] era lo slancio che gli dava nel [...] vita quella mia paralisi [...] movimento. Ne) giro di -una [...] per ispirarsi aveva bevuto [...] di caffé tiepido e aveva disseminato tutto [...] slogan scritti col pennino [...] numero tre e aggiustati [...] vista grafico. Lontano oltre il mare, c'è [...] terra incantata, Hawaii. Ma questo non lo [...] la sera si sforzava ancora di più [...] tappeto tutto disegnato col gesso, Io spiraglio [...] II [...] infiltrarsi nel ritmo del grammofono che per [...] suonava Hawaii. Smontava la batterìa della [...] Ogni [...] smontava dalla motocicletta Orion [...] portava dentro e metteva in funzione quel [...] frequenza, [...] valigetta ricoperta di velluto [...] luccichii opachi degli strumenti di vetro e [...] mi passava le scintille [...] folgorazioni penetravano nella lascia gessata, [...] mi toglieva poi una [...] i vestiti senza che nemmeno mi potessi [...] essere quasi nuda, le folgorazioni mi davano [...] piacere, il rullo massaggiatore con le sue [...] rinvigoriva le gambe e mi rinforzava i [...] e [...] mi sussurrava: Mary, il [...] aumentare la tua bellezza, per conservare con [...] bellezza che hai. Se qualcuno fosse piombato [...] con una [...] avrebbe di certo perso [...] questo preferiva sempre chiudere a chiavo, accostava [...] tirava le tende e per sicurezza usciva [...] le finestre, se [...] avesse potuto guardare dentro [...] con le dita tremanti mi sbottonava la [...] con accortezza la gonna lungo la caviglia [...] davanti a me, con le meraviglie della [...] cosmo. Oggi è venuto il [...] mi ha pregato di [...] forte perché la notte da quelle sue [...] raffreddato, dalla valigetta ha tolto le forbici [...] tagliava la fascia ingessata, ha starnutito parecchie [...] metà [...] di taglio si è [...] tra le dita, e [...] non ho resistito e gli ho tolto [...] taschino del panciotto, ho guardato [...] e piano piano glie-l'ho [...] con cosi tanta accortezza e così eccitata [...] dei miei movimenti, e di nuovo in [...] furto [...] tutta me stessa, ( [...] indicava [...] lo però volevo mettere [...] stessa per vedere se non mi ero [...] ero ancora capace di fare quello che [...] testa in un dato momento, ed era [...] ridotta ancora tanto male, anche nella merceria [...] ero andata a comprare [...] perché di pomerìggio non c'è mai nessuno [...] appena [...] si era chinato sotto [...] prendere la scatola, avevo allungato la mano [...] del bancone e avevo preso un [...] per bambini di quelli [...] e, quando il signor [...] si era tirato su, [...] aria innocente e nei suoi occhi leggevo [...] mio furto non sapeva nulla e, quando [...] dare [...] ad altri bottoni e [...] sì era curvato, avevo [...] suo posto e, quando il signor [...] si era tirato su, [...] modo ero cresciuta ai mìei stessi occhi. MI poggiò poi [...] sulla schiena, come sempre [...] come se mi ci avesse appoggiato un [...] più caldo era il tempo e più [...] suo orecchio, mi tamburellò sulla schiena, mi [...] un respiro profondo, e poi il suo [...] a picchiettare, con [...] mi sfiorava leggermente la [...] ragazzi quando ascoltano un palo del telefono, [...] lato e il signor [...] coperto dai miei capelli come se sì [...] panchina sotto il salice piangente, una volta [...] la radio, il grammofono. La modernità sta seppellendo [...]. [...] invece, è sepolta in [...] la caviglia, rotta nel tango col casqué. E compare Adolf, poliziotto, [...] la [...] alla villa del signor [...] solo per vedere se [...] salice che faceva ombra [...] casa, era tanto tempo [...] moglie andava a far le sue visite [...] colonnello dì [...] il signor dottore [...] tempo giovane e ancora [...] una notte era tornato a casa [...] al piano terra aveva [...] e con un calcio aveva spalancato la [...] da letto delta moglie, aveva fatto appena [...] intravedere il signor colonnello correre lì al [...] la finestra aperta, e il signor dottore [...] trovare il tempo di prendere la mira [...] signor colonnello con un rumore secco si [...] sul telaio della finestra sparando a testa [...] notte profonda e poi giù nei cespugli [...] e tra i gelsomini in fiore, il [...] aveva fatto in tempo [...] pallini negli stivali del signor colonnello che [...] cespugli, e la seconda scarica solo verso [...] notte azzurra che riempivano il riquadro della [...]. E il signor dottore [...] continuava a [...] la schiena con l'indice, [...] di essersi addormentato, picchiava come fanno i [...] bevve un sorso di tè, e mentre [...] silenzioso la ricetta, e di nuovo la [...] si fermò, per alcuni [...] dottore [...] si addormentò per poi [...] ritemprato la prescrizione per il mio petto. Gli [...] dottore, si è vantato [...] marito di quello che mi ha comprato? Aprii la valigetta poggiata [...]. Gli faccio: -A Praga, ma [...] ha il raffreddore, e [...] c'è a disposizione questo [...] qualcosa come il nostro inno [...] quando dice stormiscono i pini sui dirupi. ///
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[...] stava disteso sulla schiena, tra [...] sue dita la bacchetta continuava a lanciare scintille e [...] dardeggiare mentre io preparavo [...] di ozono con vaporizzatore. [...] di ozono versai alcune [...] mescolanza di olio di eucalipto e al [...] avvitai il tubicino di vetro a ipsilon [...] naso, presi poi al signor dottore il [...] nervi, nel catodo infilai [...] di ozono con vaporizzatore [...] rotellina, e il cannello cavo si riempì [...] neon che attraversava [...] imbevuta di olio di [...] davanti al divano e avvicinai leggermente [...] alle narici de) signor [...]. Gli faccio: -Sì-gnor dottore, [...] di sicuro, mio marito se [...] ogni volta prima che [...] raffreddore, è davvero qualcosa come quando stormiscono [...] dirupi, lo sente il profumo di ozono, [...] E [...] azzurro al neon che [...] è già di per se stesso curativo, [...] il suo colore, dottore, e il suo [...] che lenisce gli avvenimenti della giornata, calma [...] la circolazione. ///
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Gli faccio: -Sì-gnor dottore, [...] di sicuro, mio marito se [...] ogni volta prima che [...] raffreddore, è davvero qualcosa come quando stormiscono [...] dirupi, lo sente il profumo di ozono, [...] E [...] azzurro al neon che [...] è già di per se stesso curativo, [...] il suo colore, dottore, e il suo [...] che lenisce gli avvenimenti della giornata, calma [...] la circolazione.