Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Nuova Serie(PCI)-Nazionale del 1982»--Id 1566364147.

Non una piccola virtù nel [...] che dicevamo, ma una virtù vera e sofferta, scelta [...] fare chiarezza. Ed è [...] in ultima analisi [...] il filo rosso che [...] condotta due settimane fa a [...] la [...] firma sotto quel [...]. Incontro Natalia Ginzburg nella [...] casa [...] quasi una voliera sospesa sui [...] della Roma vecchia [...] dove vive sola, dove ha [...] con il suo secondo marito, [...] e musicologo Gabriele Baldini. Mi sembrava giusto e opportuno, [...] (are chiarezza. Se devo esprimere una [...] polemiche che sono nate [...] mente, dosso dire che [...] piaciuto molto [...] di Rossana [...] sul "Manifesto" di alcuni [...] sono in [...] varie cose che non [...] giusto e bello come tono. È giusto dire che [...] possono e non devono sentirsi [...] per quello che ha [...] atroce, [...]. Io non mi sento [...] ho firmato è stato per chiarire che [...] certamente ebrea (lo sono solo a metà, [...] padre; ma uno che è ebreo per [...] ebreo; la parte ebrea in lui è [...] forte e la più pesante, forse proprio [...] persecuzioni), ma non sono sionista e ; [...] stata mai». Ma è molto ferma, [...] direi che è tranquillamente sicura di sé [...] lacerante. La vera separazione è [...] non sionisti. Il sionismo è sempre [...]. Il mio primo marito Leone Ginzburg (morì per le torture delle SS a Regina Coeli [...] n. Eravamo nel [...] e cominciava la campagna razziale [...] in Italia. Parallelamente si sentiva [...] una reazione fortemente sionista [...] ebraico. E lui diceva: "Questa [...]. Dal sionismo può nascere [...] Sta--to imperialista". Poi venne tutto quello [...] potè sapere: le testimonianze sullo sterminio, sui [...]. Gli e-brei sentirono la spinta [...] a [...] si un [...]. [...] ebbi questo. Pensavo a un luogo [...] i miei bambini e dove essere sicura [...] avrebbe perseguitata. ///
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Non sentivo il richiamo della Terra [...] non lo sento. Io penso ami che [...] e giusto che gli ebrei si mescolino [...]. Natalia [...] a tutti gli altri, [...]. Certo conservando una propria fisionomia, [...] co-. Cito testualmente a Natalia Ginzburg [...] scritto sulla «Repubblica» del 6 luglio Rosellina Balbi, [...] «a metà», il cui articolo sta facendo [...]. Ha scritto fra [...] «Mi sbaglierò, ma dietro [...] pubblicata dalla "Repubblica" e [...] da ebrei, c'è anche il timore, conscio [...] venire accomunati nella condanna della politica di Israele; [...] il bisogno di [...] di far sapere [...] non tutti gli ebrei [...]. Si riconosce Natalia Ginzburg in [...] Non credo. In quella dichiarazione io [...] vedo, solo il desiderio nostro di spiegare, [...] con I-sraele pef questo suo atto. Così come invece saremmo [...] Israele, [...] firmeremmo e ci mobiliteremmo, se domani fosse [...] aggressione. È una operazione di chiarezza. E poi c'è qualcosa [...]. Ricordo che nel [...] dopo i fatti di Monaco, [...] un articolo sulla "Stampa" che suscitò [...] negli ambienti ebraici. Scrivevo allora che a [...] ebrei non dovevano diventare uno "Stato potente" [...] era una fisionomia di fragilità e tale [...] che non dovevano diventare alleati del Potere [...] la loro natura essenzialmente disarmata. Io penso che è [...] piuttosto che diventare dei persecutori». Per esempio le incredibili, [...] di neonazismo, che si sono avute il [...] davanti alla Sinagoga di Roma quando sfilava [...] operai in sciopero e, peggio ancora, le [...] dei sindacati a quei gesti e a [...] e di ancestrale stampo razzista. E così pure rifiuta [...] di paragonare [...] a, [...] Hitler compiùto. Questo per me è [...] prevedibile, ma è sempre orribile, perché non [...] come "naturale che chi ha conosciuto [...] poi selvaggiamente sugli altri. ///
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Nel suo testamento lui [...] pensate, scrisse, se improvvisamente in Toscana arrivassero [...] mondo, per un accordo internazionale, gli . Che cosa [...] II problema sarebbe terribile, [...] così come lo è [...] di oggi. E indicava [...] soluzione nella ricerca della [...] con pazienza e tenacia». Ma [...] va riconosciuta, afferma Natalia Ginzburg, [...] è la premessa unica e decisiva per [...] non sia lo sterminio ai ùn [...]. E d'altronde ugualmente vero che [...] dovrebbe riconoscere lo Stato [...]. Ecco, quella mia firma sotto [...] voleva significare quésto: che sto con quei centomila e [...] e la [...] politica, anche se è [...] dalla maggioranza degli israeliani. Si i detto che [...] paura "conscia o . Certo [...] fa paura; fa paura [...] e dovrebbe far paura a tutti; perché [...]. Ma non è per [...] firmato. Io penso che [...] al di là di [...] non si possa mai [...] dalla parte del Potere, ma che bisogna [...] parte degli inermi, degli emarginati. Così deve esprimersi la [...]. Lo ripeto: è orribile [...] so bene, ma è sempre, sempre meglio [...] diventare persecutori». Sono parole di fuoco [...] non «malate» ma inermi e sono forse [...] profondo discrìmine, oggi, che divide anche gli [...] Diaspora. Alla TV ha visto nei [...] scorsi un soldato israeliano che aveva appena ucciso una [...] glia palestinese e veniva interrogato: «Ho ucciso, certo diceva [...] ma erano palestinesi». E noi ebrei, così [...] di Israele, non possiamo trasformarci in E-rode, [...] non dobbiamo compiere noi [...] degli innocenti». Meglio vittime [...] persecutori: è tutto detto. Eppure, dal Manzoni ai [...] in molti ad avere dei debiti nei [...]. Un libro di Michele Straniero [...] alle «canzoni del buon Dio» Parole e [...] San [...] cosa di banale ovvietà [...] ciò che si sa come luogo comune: [...] ufficiale italiana di ieri e [...] sostanzialmente aristocratica. E paradossalmente laica, se [...] agli ultimi 200 anni. Ciò è verificabile [...] di quegli strumenti e di [...] formule non [...] che vanno sotto il nome [...] cultura popolare, e che non sono mai stati presi [...] considerazione da una metodologia [...] e sublimante. Non sono stati accolti [...] di riferimento in una cultura spaccata tra [...] tra metafisica e economia, ove il primato [...] cielo, [...] e incontaminato dalla terra. Questa è, [...] schematicamente, [...] generale situazione in un panorama [...] vede una predominanza idealistica. È abbastanza (ugno [...] di quelle assenze, di [...] quelle incomprensioni. Ed è forse il [...] cui non ha trovato spazio nella considerazione [...] letteraria, per esempio. Ma nemmeno l'opera buffa, [...] melodramma, confinato quasi a [...] a petto del sinfoni-smo. E tanto meno, di [...] popolare o la canzone di consumo, miniaturizzazione [...] melodramma; e meno che mai [...] religioso, che rischia d' [...]. Editori Riuniti Eppure si tratta [...] forme e formule che, bene o male, fanno da [...] culturale sul quale si innestano [...] dal quale partono le forme nobili, soprattutto [...] borghese, ove le [...] e le interdipendenze tra «allo» [...] «basso», la loro [...] ne è un coefficiente inevitabile [...] il realismo vuole avere qualche rapporto con la realtà). Sono comunque questioni risapute [...] che hanno ritardato o impedito a lungo [...] di raccolta. [...] i benemeriti, per [...] costante quanto discreta di [...] disorganici o dispersi, va messo Michele L. ///
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Da anni raccoglie testimonianze [...] strumenti che ci consentono una conoscenza meno [...] di [...] magmatico che è la [...] non illustre, «ignobile-, [...] spesso con [...] documentazione sonora. È quel che accade [...] libro, «Mira il tuo [...] Le canzonette del Buon Dio» (Emme Edizioni), e con un disco, «Coi [...] della religione» [...] dischi dello [...] quali Straniero raduna e [...] inni liturgici popolari, o li canta, così [...] che ci pare prezioso e ineliminabile. Perché? Innanzitutto perché non [...] non sapere quale sia stata e sia [...] della cultura contadina in Italia, per secoli [...] e governata con la mediazione parrocchiale. È la strut-tura stessa [...] rurale, almeno nella [...] storicità italica e [...] a condizionare i modi e [...] formule di apprendimento, oltre ovviamente al contenuto: le vite [...] santi, da un lato, paradigmatiche per una casìstica esemplarmente [...]. Ma la [...] funzionale operosità non cessa [...] momenti di forte recupero ancora in tempi [...] contamina-zioni, sia musicali che testuali, con la [...] con [...] melodrammatica. Lo scambio e [...] dura a lungo. E con grossi commerci, se [...] repertorio, o [...] comprende anche quegli «Inni [...] di Manzoni che sono, a [...] guardare, uno dei rari prodotti di una cultura [...] italiana, alto prodotto mai musicato [...] provocazione, perciò, che al limite può mettere In crisi [...] stessa). Il [...] di lettura e di impiego [...] questo materiale dev'essere però fenomenico, nel senso di un [...] che consenta di accrescere le prove e gli elementi [...] comprensione di una cultura nella [...] complessità. È facile e quasi [...] mente il Romani del «mira o Norma [...] «mira il tuo [...] o bella Signora». ///
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Più curioso invece è [...] del Buon Dio, il trasferimento delle forme [...] sacra, can [...] sensualità, [...] arriva fino al sadomasochismo [...] autopunizione o di mistico annichilimento: «Mìo barbaro [...] barbaro cuor, / la morte spietata / [...] Signor. Oppure: «dolce [...] core, / dove amore ti [...] / O Gesù mio, / perché tanto [...] per amor mio?». Oppure: «Prima di [...] più / [...]. Oppure: «Sol ch'io ti [...] / di sante fiamme il core! Ecco, alla fine di [...] sento la mancanza integrativa delle immagini, la Madonna [...] è madre), la Maddalena, la deposizione, ma [...] San Sebastiano che gode il suo martirio. Lo so, è un altro [...] però inevitabile, [...] fenomeno eguale. Folco Portinari Giornalista, polemista, critico: [...] continuato a scrivere fino a cent'anni cambiando spesso parere Ecco la storia di un protagonista della vita culturale approdato [...] : Giuseppe Prezzolini è morto [...] sera [...] di Lugano dove era stato [...] una ventina di giorni fa per una broncopolmonite. I funerali si terranno oggi [...] nella città svizzera [...] dove Prezzolini si era stabilito [...] 1968 [...] in forma strettamente privata, per [...] volontà dello scrittore. La stessa notizia della morte [...] questo era il suo desiderio [...] avrebbe dovuto rimanere segreta fino [...] funerali. Giuseppe Prezzolini aveva cento [...] 27 gennaio scorso e festeggiati in Italia [...] incontro con il presidente [...]. Ai familiari sono giunti [...]. Dietro [...] di una solitudine aristocratica, si [...] il fervore intellettuale del giovane ma anche [...] e Io noterà più tardi Gobetti [...] temperamento [...] sentimentale e le debolezze di [...]. Quel fervore ne farà [...] animatore della nostra cui-, tura [...] agli anni venti mentre la superficialità del carattere rinnoverà [...] lui la tradizionale malattia [...] Italiano, pronto ad arrendersi di [...] alla storia e a ripiegare nella nostalgia «verso la [...] (la [...] di Gol Nato a Perugia [...] 27 [...] è sempre [...]. ///
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Va, allora, a Parigi per [...] una cultura moderna. E da Parigi, nei [...] suoi primi scritti per il «Leonardo», con [...] Giuliano [...] Sofista e divulga [...] dì [...] come «filosofia della vita». La [...] gli appare «prima nemica», «avverso [...] il [...] essenza [...]. Da [...] la [...] «apologia della vita intima», la [...] a [...] Individuo della [...] potenza sul mondo esterno», [...] la mistica esaltazione [...] valore [...] interiore». Sul piano politico, [...] Irrazionalismo da letterato lo porta [...] posizioni nazionalistiche, [...] e [...]. Nelle sue collaborazioni al [...] di [...] nello stesso 1903, difende [...] del nostro pensiero» contro il [...] nato, nelle sue teorie, da menti di stranieri per [...] e per nazione»; e teorizza la necessità [...] per la vita della nazione [...] di «due classi (. Contro il socialismo, egli [...] borghesia [...] di un salvatore: [...] che è mancato finora [...] è stato [...] e una voce di [...] uomo». Attraverso lo studio dei grandi [...] del passato [...] che [...] agli altri propone come [...] di vita [...] tenta di avviare In Italia [...] che avrebbe dovuto rinnovare dal [...] anima degli Italiani. Zi fallimento di questo tentativo [...] una delle delusioni che porteranno al [...] volontario del [...]. Ma [...] fallimentare segna per Prezzolini [...] raccordo con il sindacalismo e il modernismo [...] poi. In particolare; [...] idealismo crociano egli trova [...] fede nel mondo storico» e [...] valore (. Al misticismo generico e astra [...] della fase [...] ora in lui succede un [...] che rifugge dai motivi di eccitazione dello spirito e [...] richiama a un moderato e-sercizio della ragione. Fonda, allora, [...] Voce», che egli dirige quasi [...] dal 1908 al 1914. [...] aspirazione non è più [...] forme di attività intellettuale e morale», ma [...] pubblico la comprensione delle Idee che circolano [...]. Diviene così attivo e [...] diffusore di cultura. Sul piano teorico, il suo Interesse è per il modernismo, per il [...] dì [...] per [...] sul plano pratico, la [...] attenzione è rivolta ai più [...] problemi di [...] del mezzogiorno, dell' [...] del decentramento regionale, dei rapporti [...] stato e chiesa, [...]. Ormai, sotto [...] di Croce, nel 1910 Prezzolini [...] nazionalismo» assai [...] perché con la [...] vaghezza e imprecisione magniloquente si [...] soprattutto a [...] materia alla nostra inclinazione retorica»: [...] lui, ora, [...] vero nazionalismo consiste nel preparare [...] italiani capaci di tecnicamente operare: non nel preparare delle [...] di bugie e di [...]. Tuttavia, la polemica è [...] aspetti superficiali del nazionalismo, ma [...] mette in discussione una fondamentale solidarietà» (A. ///
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Che è nella comune opposizione [...] un verso al positivismo, per [...] al [...] socialista e democratico. [...] Implicito nel suo crocianesimo, [...] chiarire In occasione della guerra di Libia, [...] prima opposizione critica, egli accetterà il fatto [...]. Infine, nel [...] si fa Interventista ed esalta [...] guerra [...] banco di prova della coscienza [...] della dignità nazionale. Per fare meglio [...] e [...] lascia [...] a De [...]. E come già aveva fatto [...] portavoce di [...] di Croce, di Gentile, ora [...] propagandista di Mussolini, In cui gli pare [...] finalmente [...] da sempre auspicato per la [...] borghesia. Alla dine della guerra, [...] altri interventisti) si ritrova deluso e spaesato. SI accorge che la [...] migliorato il carattere degli italiani egli [...] meno la fiducia di [...] per il rinnovamento morale e intellettuale della [...]. Un suo libro del [...] «Il [...] della vita italiana», come nota Antonio Gramsci, [...] originario e originale [...] di Prezzolini, dello scrittore [...] In campagna per rinnovare e ammodernare la cultura [...]. Subito dopo, Prezzolini "entra [...]. Le ragioni della [...] «crisi» sono Individuate da Gobetti [...] rileva che in lui [...] le qualità [...] e della forza [...] e prevalgono le nostalgie letterarie [...] il culto pacifico del successo, In senso umanista e [...]. Testimonianza di questa crisi è [...] nota lettera [...] una società degli [...] che egli scrive a Gobetti [...] 1922 [...]. Gli [...] sarebbero I [...] che non la bevono», [...] stare a guardare al di sopra di [...] Interesse [...] e u-nicamente intenti a [...] sopra le lotte, un [...] Ideale, [...] possa tornare a [...] frutti nei tempi futuri». Solo che in altri [...] momenti, osserverà Gramsci: [...] non si limitò a proporre [...] società degli [...]. Le successive vicende aggiungono poco [...]. Nel 1925, egli passa In Francia a lavorare presso [...] di cooperazione Internazionale della società [...] nazioni (con il beneplacito [...] ovviamente [...] del fascismo); dal [...] 1950 vive a [...] dove insegna [...] alla Columbia University. Dal 1950 è rientrato [...] Roma. Poi, nel [...] si trasferì a Lugano. In un suo libro [...] inutile», si leggono certe annotazioni autocritiche che [...] personaggio: «Ho giocato tutte le [...] carte (. Tutto è finito per [...] eguale: gli spaghetti, su [...] ho scritto un libro, e [...] filosofia di Machiavelli». [...] fa coscienza del fallimento, [...] porta ad un totale scetticismo: [...] credo In nulla, di nulla, su nulla, per nulla». La conclusione della [...] autocritica è che non vale [...] pena di Impegnarsi nel mondo: [...] mi fossi accalorato e sacrificato [...] se avessi ba-dato di più al miei Interessi personali, [...] per me e [...] cosa che ho Imparato». [...] me e per gli altri, [...] cosa che no [...] Ed è stata veramente una [...] sapienza la [...] se [...] portato al [...] della storia», per la [...] Incapacità di [...] e la pretesa di [...] negli schemi Interessati delle sue [...] aspira» «foni. ///
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[...] me e per gli altri, [...] cosa che no [...] Ed è stata veramente una [...] sapienza la [...] se [...] portato al [...] della storia», per la [...] Incapacità di [...] e la pretesa di [...] negli schemi Interessati delle sue [...] aspira» «foni.