Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1996»--Id 1552134607.

Delude [...] under [...] con Meg Ryan e Washington TEATRO Strehler direttore del [...] Missili e deserto Hollywood [...] del Golfo [...] 3. Giorgio Strehler nuo-vo direttore del [...] Ensemble? [...] è stata rilanciata ieri [...] quotidiano berlinese [...] e in poche ore sem-bra [...] preso quota. Il giornale parla del [...] Piccolo Teatro come possibile successore di Martin [...] che proprio mercoledì scorso [...] porta e lasciato il teatro fondato da [...] Brecht. Ma la testata affianca [...] Stre-hler anche quelli di Manfred [...] e di Patrice [...]. La candidatura di [...] già as-sistente alla regia [...] Brecht negli anni Cinquanta e già direttore [...] dal 1977 al [...] è stata proposta ieri [...] Rolf Ho-chhuth, il controverso dramma-turgo diventato proprietario [...] il teatro. Cosa deciderà dunque Giorgio Strehler, [...] dei registi più bre-chtiani della storia del nostro tea-tro, [...] cui la figlia di Brecht ha sempre concesso i [...] dei lavo-ri del padre senza [...] ciglio? Sarà attratto da una [...] prestigiosa e storica come quella dei [...] del giovane e bravo [...] costretto a gettare la spugna [...] sovvenzioni insufficienti concesse al teatro alla vigilia del centenario [...] Intanto, sul fronte italiano, ieri [...] registrava solo una battuta di [...] vicenda Piccolo. A me interessa che [...] sia. Per quanto riguarda [...] non è detto invece [...] 20 dicembre come previsto. Era stata concordata con Strehler [...] Muti, ma dopo [...] del regista, non cre-do [...] Muti [...] fare da solo». Tra una tavola rotonda su [...] visioni di Philip [...]. Dick» e una dimostrazione [...] (che pacchia quel televi-sore [...] noni» che permette di vedere film in [...] di Courmayeur entra nel vivo. Ieri sera [...] anteprima di [...] il noir di Bob [...] con Jack Nicholson, mentre venerdì [...] toccato a [...] under [...] primo film hollywoodiano sulla guer-ra [...] Golfo. Domani sera chiusura con [...]. ///
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Pellicce e mon-toni fino [...] coperte di [...] cagnolini squittenti che scivolano [...] Il Giornale dovunque e perfino un ristoratore che [...] mandarini o aranci risponde che vengono da [...]. A Courmayeur è scop-piata [...]. E sul-lo schermo del [...] Monte-bianco [...] le bombe «in-telligenti» che tanto colpirono la [...] della guerra del Golfo [...]. Che ci fa [...] under [...] (da noi si chiamerà Il [...] verità) a una rassegna del giallo e [...] La pre-senza è eccentrica ma non in-congrua, essendo [...] Edward [...] una specie di inda-gine [...] venata di complicazioni [...]. È vero che [...] fu una passeggiata per [...] esercito del mondo, ma ci furono dei [...] file statunitensi: e quei caduti meritano rispetto, [...] non dal fuoco nemico bensì [...] dei comandi o dalla [...]. [...] under [...] racconta, alla maniera del cine-ma [...] una duplice pagina da dimenticare. [...] è di critica, di [...] della guerra, ma alla fine tutti cantano [...] la mano sul petto. Risultato: neanche un applau-so e [...] sommesso mugu-gno [...] sera [...] a Cour-mayeur. Si può capire la [...]. Cercando di salvare capre [...] finisce con [...] un copione rischioso ma [...] musica «eroica» su tutti i 116 mi-nuti. E pensare che non parte [...] under [...]. Durante [...] contro le truppe ira-chene, [...] Den-zel Washington spara per sbaglio sul tank [...] miglior amico, massacrando tutto [...]. [...] viene messo a tacere dal Pentagono con una menzogna ufficiale, ma [...] entra in crisi. E le cose peggiora-no [...] a casa, gli affidano il compito di [...] caduta in combattimento durante [...] (è Meg Ryan in versione amazzone) me-rita [...] Ho-nor» alla memoria. Qualcosa non torna nella [...] come in una variazione di [...] , sullo schermo pas-sano [...] fino a quando il [...] for-zando la pavidità degli [...] scoprirà la verità. Non sorprende che il Pentago-no [...] mezzi e divise: [...] che esce dal film [...] nervi a fior di pelle e [...] facile. E ciò nonostante, [...] under [...] non «morde», non convince, pur [...] una storia di intensa ambiguità. Proprio [...] di quel Lone Star passato [...] sera prima. Anche [...] (se ne parlò da [...] la morte mai chiarita di [...] uomo serve come spunto per [...] dagli esiti rischiosi. Regista in-dipendente molto amato [...] John Sayles ambienta nei territori di confine tra Texas [...] Messico, lì dove scorre il Rio Grande, questo [...] gradazione metaforica. [...] prima uno sceriffo violento [...] terribile Charlie Wa-de interpretato da Kris [...] scomparve nottetempo dalla circolazione: [...]. Per tutto quel tempo [...] oggi che la [...] stella (con un mucchietto [...] restituita dalla terra, lo sceriffo Sam [...] è costretto a fare [...] personalmente -con [...] presenza. Un occhio a [...] Quin-lan, un altro a [...] che uccise Liberty [...] il film di Sayles sfodera [...] andamento lento, insi-nuante, un retrogusto da tragedia greca mischiato [...] antropologica. ///
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Chissà se piacerà quando [...] sale, distribuito dalla Medusa, la stessa di Squillo. [...] di non arrivare proprio, invece, [...] di Robert [...]. Young, altro cineasta americano [...] ri-corderà per il vigoroso [...]. [...] sono anche i protagonisti [...]. Gestori di un negozio [...] Jersey City, Joe e Betty accolgono in [...] Nick e gli danno lavoro. Come il Terence [...] di Teorema, il giovanotto [...] seduce [...] Betty, poi si guadagna [...] di Joe. Un gio-co rischioso che [...] e infatti il ritorno a casa del [...] un aspirante attore ira-scibile e complessato, avvia [...] uno [...] san-guinoso in chiave ittica. Pur lavorando su una classica [...] noir (un [...] alla Posti-no suona sempre due [...] Ro-bert [...]. Young introduce delle no-vità interessanti: [...] psico-logico non è mai banale e anzi [...] abbraccia i vari punti di [...] il contesto [...] povera risulta inedito, [...] allarmante al punto giusto. È un peccato che Edward James [...] e Maria [...] Alonso siano così poco [...] americano. ///
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È un peccato che Edward James [...] e Maria [...] Alonso siano così poco [...] americano.