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Oggi e domani le [...] del lager Clima ancora teso. [...] 83 arati, direttore della rivista [...]. È molto [...] dal clima in cui si [...] arrivando ala celebrazione del [...] anniversario delia liberazione della fabbrica [...] molte impiantata dai nazisti. Il martino [...] dagli etnei e dai [...] unite, non può [...]. Dalla comunità tedesca è [...] la convocazione della preghiera comune ebraica che [...] mattina di oggi, lino ai primo [...]. D [...] anche il presidente della Repubblica [...] Roman Her-zog e lauto il capo della comunità [...] quanto il governo [...] Bonn debbono [...] abbastanza per impedite che quella [...] si presenta come la riparazione a una gatte di Varsavia [...] finire per apparire come uno [...] troppo sonoro a [...]. Stamane la [...] solenne del [...] accademico [...] e poi, al [...] (il castello di Cracovia), l'Incontro [...] premi Nobel e degli ospiti stranieri. Nel tanto pomario si [...] le cerimonie [...] riti di cinque religioni e [...] sera [...] del «requiem polacco» di [...]. Dalla mattina lino alle [...] gli ebrei, fuori dal programma previsto, si [...] a [...]. Domani, alle 11, la [...] al monumento di [...]. Dovrebbero parlare [...] e poi [...] il presidente della Knesset [...] Weiss e [...] internato ad [...]. Il programma dovrebbe [...] è tra le [...] a [...] «ri, peé raccontare la [...] I [...] hanno [...] per [...] sono nata in territorio ceco [...] questa tra il 33 e II [...] faceva una bella differenza. /// [...] /// Mi sarei Iscritta [...] per più trasferirmi in Palestina [...] fosse accaduto luto il testo. La Cecoslovacchia era uno [...] multinazionale, il primo presidente. [...] diceva: «Oli ebrei non sono [...] religione, ma un [...]. Per questo poi nel [...] il censimento e mio padre si è [...]. Non avevo alcun problema [...] identità, alavamo molto bene. Mio padre lu imprigionato [...] delta guerra come ostaggio, non [...] mai pia rivisto (ho saputo poi che è muto [...]. /// [...] /// In [...] New York [...] «sgeli e [...] Bai [...] canto per placare [...] primi [...] poi [...] protesta con I polacchi «Non [...] Invitare [...] a [...] e [...] p« un Invito ad [...] mattinata di preghiera a [...]. Gli ebrei e chiunque [...] con loro un momento che non è [...] intrìso di quella memoria ancora così difficile [...] cinquantenario della liberazione di Auschwitz sarà ricordato [...] in Polonia da cerimonie ufficiali. Ma le polemiche su [...] non sono ancora sopite. Noi polacchi dovremmo [...]. NOSTRO [...] incidenti clamorosi. /// [...] /// [...] è proprio quello sul quale, [...] una sensibilità assai [...] acuta del vescovi della [...] chiesa, è intervenuto ieri [...]. I motivi per cui [...] un po' «cosa loro» la memoria di Auschwitz [...] anche spiegati. Il campo, originariamente, lu aperto [...] lo scopo di [...] e decimare [...] del paese occupato dal nazisti. /// [...] /// Senza [...] fatto che erano in fin [...] conti cit-tadini polacchi [...] degli ebrei mandati nelle camere [...] gas. Su tutto questo, è storia [...] per [...] di opportunità politica il regime [...] basò una [...] propagandistica di Auschwitz che, accompagnata [...] Ha [...] operata da una parte delle [...] cattoliche, ha prodotto comprensibili risentimenti. Ai quali negli ultimi [...] ore si è cercato, da parte polacca, [...] I giornali ricordano gli episodi negativi, [...] in anni relativamente recenti, [...] antisemita [...] ma sottolineano anche II [...] della guerra in Polonia [...] la più numerosa popolazione [...] di persone che pagarono, con almeno 2,7 [...] il prezzo più alto Ira tutte te [...] oc-cupati da Hiller. Qualcuno ha voluto ricordate [...] di tolleranza di Casimiro il Grande, che [...] attirò in Polonia comunità israelitiche da tutta Europa, [...] tempi pi il vicini, la solidarietà [...] si instaurò proprio nelle [...] tra i due gruppi ambedue [...] di mira dai nazisti [...] tradusse in [...] concreti: furono decine di [...] giustiziati perché sorpresi a nascondere o ad [...]. È insomma un rapporto [...] e [...] quello che culmina nel simbolo [...] Auschwitz, come scrive Edith Heller, una giornalista tedesca che [...] a Varsavia. I vescovi cattolici, per [...] un loro documento mettono sullo stesso piano [...] (orma di [...] ogni forma di [...] come se fossero la [...] pur riconoscendo che in secoli di convivenza [...] i conflitti, rivendicano come un merito il [...] ebreo sia [...] espulso dalla Polonia tino [...] mondiale. Un [...] è [...] chiamato a [...] nel pomeriggio di Ieri da [...]. Ma [...] a quello polacco. VI il [...] Stato che [...] e tiri cui [...] «Nomato a Parla Trude [...] tra i pochi sopravvissuti al [...] di sterminio« Gli ordini di [...] ci gelavano il sangue» Trude [...] è nata ad [...] (oggi repubblica Ceca) nel 1921. Iscritta al movimento giovanile [...] deportata a [...] nel [...] poi trasferita ad Auschwitz [...]. Ora vive a Francoforte. Ha partecipato al processo [...] Auschwitz, [...] in questa città dal 1963 al 1965. Da allora tiene conferenze [...] i giovani come testimone della [...] esperienza ed è impegnata [...] la [...] la tolleranza. Accusata di comunismo sono [...] deportata al ghetto di [...]. Dopo settimane di Isolamento, [...] anche [...] cosa che potessi desiderare, [...] frattempo vi era stata deportata mia madre. Devo dire che il [...] tedesca di [...] fu molto gentile con [...] come prigioniera politica. A [...] ho conosciuto [...] ciré ho sposato: ebreo [...] Amburgo, più anziano di me di 9 anni, [...]. Era il [...] nel [...] entrambi slamo stati deportati ad Auschwitz. [...] ara organizzata la [...] quotidiana nel due campi? Nel [...] cui fui assegnata a [...] le condizioni di vita [...]. Noi cechi vivevamo in [...] famiglie ed avevamo una nostra amministrazione. Diverso era per i [...] piccola prigione e torturati o per gli [...] molto duramente. Facevamo molta cultura, era [...] di opporci, lo insegnavo In un asilo. Abbiamo rappresentato anche [...] e lat-to una mostra [...] non volano le farfalle», [...]. Da quando poi si [...] parlare dei campi di concentramento, il trattamento [...]. I bambini non potevano [...] lezioni, solo canto e disegno. Continuammo illegalmente: lezioni a [...] canti quando passavano le guardie. /// [...] /// [...] bambini, ne sopravvissero 100. [...] dia ricordo ha? Non parlerei [...] ricordo, ma di allucinazione. Ho immagini, suoni e [...] di cognizione del tempo riferita ad allora. Non so quanto vi [...] comunque pochi mesi, e posso dire per [...] fortunata. VI » arrivata [...] a tuo marito? Si, [...] stati separati. Già prima del [...] da [...] iniziarono degli spostamenti di giovani. Si diceva che dovevano [...] come quella. Dopo tre trasporti di [...]. Mio marito fu [...] a dei lavori pesanti, [...] nulla. Mi ricordo di [...]. Loro, come si arrivava [...] di tutta Si è scoperto poi dopo, [...] di lutto quello che erano capaci di [...]. Il terrore che mi [...] di [...] il dottore, questo si [...] e [...]. Poi niente, il buio. Un blackout su cui [...] studiato, lo credo che come il [...] sviene al provare troppo [...] in un certo senso, cancella per sopravvivere. Ho tentato più volte [...] mesi, ma posso [...] solo basandomi su esperienze [...]. Certamente io e mio [...] coloro che vi sono arrivati negli ultimi [...]. I tedeschi se la vedevano [...] temevano [...] dei [...]. Avevano da tempo interrotto gli [...] sui prigionieri e la «soluzione finale» annunciata con la [...] di Auschwitz subiva una battuta [...]. Non gasavano più con quella [...] e sposi ivano spesso i prigionieri da un [...]. [...] è «tata [...] ad [...] alla fine del [...] fui trasferita in un altro [...] vicino [...] La mia giovane età e [...] ancora accettabili condizioni di salute mi rendevano ancora una [...] da sfruttate. Con altre donne ci [...] fosse per i carri annali. Grazie a pesanti cappotti, che [...] capo ci permetteva di [...] per [...] lavorare, vincemmo il freddo che [...] terribile. Senza [...] a strisce io e [...] in uno di quei momenti di confusione [...] creavano, riuscimmo a fuggire. Passando ora per lavoratrici [...] ci siamo messe in salvo. Poi di nuovo Imprigionate [...]. Ma la fine era [...] 11 a poco lui liberata. Che [...] tatto [...] dopo? Sono andata a Praga, [...] appreso della mone dei miei genitori, [...] padre a [...] e di quella terribile di [...] madre ad Auschwitz. Sono voluta [...] ad [...] ed é stato forse [...] brutto. Quando sono arrivata nella [...] avevo vissuto per 18 anni -non sono [...] In [...] di riconoscere né strade né persone. Poi mi sono ricordata [...] era viva, e da lì, pian piano, [...] memorie. E tuo marito, nel [...] Con [...] ci eravamo fatti una promessa: se sopravviviamo [...] luogo in comune. E cosi è stato. Benché dato per morto, passati [...] lager, è [...]. Da 11 abbiamo girato vari [...] e città prima di [...] in Germania e riprendere, se [...] una vita [...] Nel [...] nato nostro figlio, ci siamo [...] nella società nuova che si andava formando. A chi mi chiede [...] rimanere in Germania rispondo che dopo quello [...] non ci auguravamo più niente ed un [...]. [...] era non far dimenticare. /// [...] /// [...] era non far dimenticare. (0)
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