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[...] di Roosevelt: se ne discute [...] oggi a Torino [...] di Franklin Roosevelt non è [...] stata una cosa univoca, ma, a maggior ragione avendo [...] per [...] il crite-rio politico centrale della [...] ame-ricana, è stata invece sempre con-troversa. Alcune parti di questa [...] non morte, certo mori-bonde: la cosiddetta «coalizione [...] New Deal» che ha fatto del parti-to democratico la [...] politica elettorale per due ge-nerazioni si è [...] almeno 25 anni a questa parte, e [...] prospettiva che si ricostituisca, almeno su quelle [...] tradizionali basi [...]. Anche [...] del New Deal, cioè [...] liberal alla fine della seconda guerra mondiale [...] del bilancio nazionale fossero la chiave per [...] economica ed evitare le recessioni, ha subito [...] colpi assai pesanti. La crescita straordinaria del [...] la difficoltà di guidare [...] globale con gli strumenti [...] e della spesa pubblica hanno screditato buona [...] di due genera-zioni fa. Ed egualmente porzioni signifi-cative [...] soprattutto i programmi di [...] categorie disagiate che sono nati dalla legge [...] sociale del 1935, sono sotto tiro. Ben pochi america-ni, ad esempio, [...] che il pro-gramma [...] -Aiuto ai bambini dipen-denti) sia [...] risposta adeguata al-la povertà infantile e femminile; tanto è [...] che, quando [...] il Congresso [...] di fatto aboli-to per [...] con una misura a livello [...] nebulosa e poco fi-nanziata, [...] è stata sot-terranea e praticamente [...]. Se non è sorprendente [...] politiche e delle idee di [...] fa non parlino più [...] ancora di più lo è tut-tavia il [...] le enor-mi differenze, molto del New Deal [...] significativo per [...] americani anche oggi. In primo luogo vi [...] ed istituzionali che sono così costitutivi del [...] attuale che la gente dimentica che sono [...] una capacità programmatica impegnata e crea-tiva. Ogni pensionato che ritira [...] sicurezza sociale, ogni lavoratore che ha ricevuto [...] contro la disoccupazione, ogni agricoltore che si [...] un sussi-dio ha fatto esperienza [...] del New Deal. E lo stesso vale [...] fiducioso che i fondi affidati a una [...] di assicurazione federale sono al sicuro, e [...] di americani delle regioni aride [...] e del Sud-Ovest cui [...] di infrastrutture hanno portato acqua ed elettricità; [...] i lavoratori i cui sin-dacati e i [...] lavoro godono della protezione stabilita dalla leg-ge [...] Wagner [...] 1935. In senso più lato, [...] New Deal è un mo-dello per tutti coloro che [...] del governo statale in un pe-riodo in [...] oggetto di forti attacchi. Roosevelt per pri-mo, malgrado [...] timori per il pareggio del bilancio e [...] non ha mai messo in dub-bio [...] e la strumentazio-ne della [...]. Cer-to Roosevelt aveva un [...] a disfare pro-grammi falliti o superati: ma, [...] pensavano alcu-ni suoi sostenitori conservatori di allora, [...] stato come una medicina temporanea. Per Roosevelt il governare [...] della fiducia di un paese in sé [...] generosa e solidale. Anzi, [...] anno di vita egli espresse [...] straordinario coraggio la visione di una società a base [...] che chiamò una «Dichiarazione econo-mica dei diritti»: [...] resta così significativa che Clinton [...] ci-tata alla cerimonia del 500 anniver-sario della morte e [...] benis-simo oggi come la risposta dei libe-ral al programma [...] America» dei repubblicani. Il New Deal è [...] come la fonte del liberalismo americano del [...] della [...] focalizzazione sui di-ritti individuali. [...] tuttavia una for-te etica comunitaria [...] caratteriz-za la vita degli anni Trenta. Chiun-que abbia letto «Furore» [...] John Steinbeck (o visto il film che John Ford [...] ricorda la sorpre-sa e la gioia della [...] in un campo del [...] manodopera mi-gratoria, organizzato su base di im-pegno [...] condivisa, e in forte contrasto con la [...] di spi-golosa competizione. Oggi il pubblico americano, [...] crescente che il degrado della dimensione civica [...] aspetti più preoccupanti della nostra società. [...] che molti cittadini esprimono [...] dei costi di questa tendenza: da una [...] gli individui della gratificazio-ne derivante [...] di gruppo e dal [...] priva la società dei [...] quali uomini e donne di diverso retroterra [...] a [...] e a capirsi. Queste preoccupazioni possono sembrare [...] contemporanei; non sarebbero tuttavia sembrate ta-li alla [...] che, abbiano o no [...] visto come uno dei loro compiti fondamentali [...] le basi per una più salda vita [...]. Infine ed ancor più importante, [...] New Deal è una sfida a una delle or-todossie [...] potenti della vita con-temporanea: la convinzione che un mercato [...] vincoli è il miglior veicolo per [...] vita con successo a una [...] apprezzabile. Ben po-chi [...] avevano un indiriz-zo contrario [...] quasi tutti credevano nel capitalismo e nel [...] dalla crisi. Molti tuttavia avevano signifi-cative [...] mercato, che ritenevano capace di fare bene [...] meno bene altre, co-sicché stava al governo [...] aree dove il mercato falli-va. A volte ciò significava [...] funzionamento del settore privato (attraverso leggi antitrust, [...] la legi-slazione su salari ed orari ed [...] regolazione) per [...] la durezza e proteggere [...] di lavoro [...] di concentrazione economi-ca. [...] signifi-cava creare programmi sociali [...] del mercato per quei problemi che il [...] non era capace di ri-solvere. Oggi nemmeno i liberali [...] sul valore benefico del mercato. Pochi metto-no in discussione [...] tempo condannato ma ora di nuovo di [...] marea montante sol-leva tutte le barche», che [...] basta da sola a miglio-rare la vita [...]. Praticamen-te nessuno parla degli [...] difetti di distribuzione del-la ricchezza in America [...] danno voce e una genuina criti-ca del [...] privato in un periodo di livelli di [...] e di crescente insicurezza tra i lavoratori. Alcuni tra i giornali-sti [...] scorsa si accin-gevano a scrivere gli articoli [...] anniversario tornaro-no a leggere il primo indirizzo [...] presidente, sicuri che la frase che già [...] cosa di cui dobbiamo [...] paura è la paura [...] il punto cardine. Diversi di loro inve-ce [...] quando les-sero [...] le denunce di Roosevelt [...] nel tem-pio», e la [...] forte critica dei perico-li [...] privato senza regole pubbliche. Bollato come forma di [...] oggi questo lin-guaggio è in larga misura [...] pubblica americana men-tre era faccenda di tutti [...] anni Trenta. La diseguaglianza economica è [...] americana oggi non meno di [...] fa, e la libertà [...] è meno limitata dal potere delle grandi [...] finanziarie di quanto lo fosse allora. Quindi que-sto linguaggio perduto [...] un linguaggio usato non da radicali marginali [...] Roosevelt e dai [...] conser-va anche oggi tutta [...] solo apparentemente lontana. Una tre giorni sul presidente [...] 2. Vi partecipano tra gli [...] Alan Brinkley, della Columbia University, e autore [...] introduttiva, Furio Colombo, Arthur Schlesinger Jr. Ci si chiederà: quanto [...] «multilateralismo» [...] in politica internazionale? E [...] un capitalismo senza democrazia economica e politiche [...] New Deal, [...] ancora nuova ALAN BRINKLEY [...]. /// [...] /// Peter [...] a Bologna torna a difendere [...] ragioni dei serbi «Senza [...] Jugoslavia [...] è più vuota» Architettura Alla Biennale premiato anche [...] Wenders [...] secondo Corriere della Sera. Cinico per il francese [...]. Avvocato dei serbi, a [...] El Pais e Le Monde. Peter [...] con il racconto del suo [...] in Serbia è andato decisa-mente controcorrente ma ha an-che [...] conferma della [...] im-pressione che «la tragedia [...] Jugoslavia abbia avuto sui [...] europei un trattamento mi-stificante». Lo ha ripetuto ieri mat-tina [...] Bologna, presentando [...] Gramsci [...] italiana del suo libro, «Un [...] ovvero giustizia per la Serbia» (Einaudi). Gli chiedono perché uno [...] si è sentito chiamato a raccontare que-sto [...]. Non sono un polemista. E questo non è [...] lo scrittore austriaco. E anche questa volta [...] della narrazione [...] un proble-ma morale, etico [...]. Chi ama [...] comunque re-gistra una novità rispetto [...] percor-so che lo ha portato dagli scritti degli anni [...] -«Breve lettera del lungo addio o infelicità senza desi-derio» [...] a [...] del vero sentire, Saggio sulla [...] (1991) e «Canto alla durata» (1995). E lui conferma che si [...] di una svol-ta. Ne sentivo la necessità [...]. Io ho scritto pochissimo [...] in tutta la mia vita, e controvoglia. Stavolta ho sentito [...] di scrivere su politica e [...]. [...] nutrita di occhi, sensi, esperienze. Per la prima volta mi [...] sentito insie-me scrittore e una persona che poteva prendere [...] pubbli-ca [...] Jugoslavia». [...] sociale e politico è più [...] tradi-zione degli scrittori francesi o ita-liani che austriaci, spiega [...]. Vorrei proseguire su questa [...] tipo di scrittura [...] che prediligo. Avverto in-somma la possibilità [...] poetica dove ci sia posto per la [...] politica». [...] si mostra molto tituban-te a [...] a domande troppo politiche. O meglio spiega che [...] è la parola scritta, non quella parlata. [...] che a una domanda replica [...] una delle ultime pagine di «Un viaggio [...] là dove parla di «poeti-ca, [...] meglio [...] uni-ficante, avvolgente [...] alla rimembranza collettiva come uni-ca [...] di riconciliazione, per la seconda, la comune infan-zia». Una memoria comune e [...] si raggiungono più fa-cilmente attraverso le piccole [...] ho voluto [...]. Anche la politica «non [...] ma da queste pic-cole quotidianità». E aggiunge, con un [...] «Forse fra 20 an-ni quello che ho raccontato [...]. Quando gli viene chiesto [...] con il ma-nifesto che accusa la Germania [...] Vaticano di avere soffiato sul fuo-co della crisi [...] esita; poi ammette che [...] tedesca può essere stata una con-causa del [...]. Con-fessa invece di sentire [...] Jugoslavia che fu: [...] ma poteva essere un [...]. Senza quella Ju-goslavia [...] europea mi sem-bra vuota». Parla di [...] madre, metà slovena e [...] dei fratelli di lei che si sentivano [...] ma furono co-stretti a combattere per la Germa-nia [...] Hitler. Sti-molato a una riflessione sulla [...] non si sottrae. Bisognerebbe che tutti conoscessero [...] croati [...] nella seconda guerra mondiale. Io sono cattolico ma [...] ricordassero che il più grande campo di [...] Auschwitz fu [...] dove morirono circa 700 [...] e serbi con il consenso dei croati [...] francesca-ni, molto potenti in quella zona». Lo scrittore austriaco Peter [...] a Bologna, ha presen-tato [...] italiana del suo libro Un [...] racconto del suo viaggio in Serbia, durante il quale so-stiene di [...] avuto conferma della [...] impressione di un atteggiamento mistificante [...] mass media europei. In 54 anni non [...] nessuno, ma stavolta lo farò». DANIELE BARBIERI Questi i [...] assegnati ieri dalla giuria internazionale della sesta Mostra [...] Architettura della Biennale di Venezia: Leone [...] per la migliore partecipazione [...] del Giappone, quale interprete più originale delle [...] Mostra; Leone [...] ai seguenti espositori, che [...] il tema generale della Mostra: ai francesi Odile [...] e Benoit Cornette; al [...] laine, [...] a Enric [...] Moya. Un riconoscimento particolare, [...] al sindaco di Barcellona Pascal [...] quale committente di opere [...]. [...] anche a [...] Wenders quale protagonista del mondo [...] media particolarmente sensibile [...] contemporanea. Ed infine ancora [...] a Gabriele Basilico, quale fotografo [...] contemporanea. /// [...] /// Ed infine ancora [...] a Gabriele Basilico, quale fotografo [...] contemporanea. (0)
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